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Penelope Contemporary Art
Dieci artisti esploreranno con i loro diversi linguaggi il mito omerico del Nostos portando nelle sale le loro opere: pittura, fotografia e video. Tra di loro ad arricchire lo spazio hanno contribuito con opere site specific Massimo Pasca, Dario Palermo e Paolo Budassi che si sono cimentati nella decorazione a tecniche miste, dalla pittura acrilica allo spray, delle pareti del centro.
Comunicato stampa
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Cosi come Ulisse tornò a Itaca per ripendersi la sua isola e la sua Penelope, così i giovani livornesi venerdì 18 settembre torneranno dopo la pausa estiva a ri-vivere il Fuoricentro, lo spazio di aggregazione giovanile in via Grotta delle Fate, che inaugurerà della mostra collettiva PENELOPE CONTEMPORARY ART curata da Cristina Olivieri e Angelo Foschini in collaborazione con Cdcom art project.
Dieci artisti esploreranno con i loro diversi linguaggi il mito omerico del Nostos portando nelle sale le loro opere: pittura, fotografia e video. Tra di loro ad arricchire lo spazio hanno contribuito con opere site specific Massimo Pasca, Dario Palermo e Paolo Budassi che si sono cimentati nella decorazione a tecniche miste, dalla pittura acrilica allo spray, delle pareti del centro.
OPERE SITE SPECIFIC
MASSIMO PASCA
Ha esposto in Italia e all’estero, realizzato numerose performance di pittura dal vivo dipingendo per collezionisti privati, istituzioni, centri sociali, cineclub, teatri, musicisti. Dopo gli inizi di stile surrealista, ricerca per un breve tempo nell’ambito dell’Informale, nel 2003 partecipa a Station to Station alla Stazione Leopolda di Firenze, dove realizza il suo “Geko Gigante” una tela di tre metri realizzata di getto in meno di due ore.
Nel giugno 2008 gli viene affidata dal Comune di Pisa e da Caparol Italia, la realizzazione sotto le Logge dei Banchi di un murales di trenta metri quadri sul quale dipinge un “ossimoro vivente”, un Dinosauro di circa sei metri. Nel 2009 dipinge sul palco con Negrita (per i quali ha disegnato la copertina del cd HELLdorado), Piero Pelu’,Bandabardo’,Modena City Ramblers, realizzando una pittura dal vivo nel giro di poche ore.
E’ inoltre il cantante e fondatore del gruppo reggae Working Vibes, che ha all’attivo due album distribuiti dalla Venus, con il quale ha vinto il Premio Campi 2008.
PAOLO BUDASSI
Nasce a Pontedera nel 1982. Frequenta il biennio dell'istituto d'arte F.Russoli di Pisa per proseguire il suo percorso artistico da autodidatta.
Sin dall'adolescenza coltiva l'interesse per il graffitismo urbano, genere che ha ampiamente influenzato il suo modo di dipingere, che si fa a volte rude ed immediato, seguendo la tendenza, tipica di certi tipi di figurazione come quella degli writers, a suscitare un certo impatto visivo ed immediato nello spettatore che solitamente fruisce velocemente di questo tipo di opere, a discapito della precisione del tratto e della tecnica.
Centrale nella sua esperienza artistica è la ricerca continua di nuovi supporti su cui dipingere, spaziando tra i più tradizionali come carta e tela a supporti occasionali come mobili, mura, treni.
Attualmente vive e lavora a Livorno.
DARIO PALERMO
Nasce a Lecce nel 1982. Diplomato in grafica pubblicitaria arriva alla pittura dopo essersi dedicato al graffitismo, esperienza che lo ha influenzato nella ricerca di uno stile in cui parole e immagine si fondono, così come nell’utilizzo di una colarazione e di una figurazione urbana che si ben si sposa con location underground, con le gettate di cemento tipiche dei nuovi centri cittadini piuttosto che con sterili stanze di musei e centri espositivi.
Centrale nella sua opera è la ricerca di dinamismo in ogni sua forma pittorica che lo porta a sperimentare l’utilizzo di diversi tipi di supporti, convenzionali come le tele o le tavole in legno, e non convenzionali come le tavole da skate, e di tecniche fino ad approdare alla bodyart. Attualmente vive e lavora a Livorno.
IN MOSTRA FINO AL 16 OTTOBRE:
CLAUDIO BIMBI
E’ nato a Livorno nel ’71, dove vive e lavora. Diplomato presso il Liceo Artistico Statale di Lucca e in seguito diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze in scenografia. Oltre a dedicarsi alla pittura, alle fotomanipolazioni e alle sculture bioplastiche, ha scritto il romanzo “Confessioni di uno scrittore impazzito e del suo dottore”, pubblicato nel 2004 da Edizioni Clandestine e distribuito in tutta Italia nel circuito delle librerie Feltrinelli.
Nelle più recenti e nuove opere tridimensionali Claudio Bimbi utilizza calchi, stampi, resine biocomponenti affiancate a materiali di uso quotidiano come come piatti, sassi, bicchieri, taglieri e persino materiali organici come i gusci delle uova. Le opere propendono versi l’osservatore, lo incontrano occupando uno spazio vitale più netto. E così si animano cubi di rubik che risolvono cubi di rubik, formiche che fanno scorte per l’inverno raccogliendo sinflex al posto di briciole, pistole che puntano la loro canna verso chi le guarda, emergendo da una superficie piatta e oscura.
Le sue opere sono esposte alla Pinacoteca di Volterra, all’Istituto degli Innocenti e all’ex stazione Leopolda di Firenze.
BINARIO7
E’ un'associazione costituita da sette ragazzi accomunati dalla forte passione per la fotografia.
Si presenta come gruppo, nonostante l'evidente eterogeneità dei suoi componenti: un mix di stile, idee, soggetti fotografati e creatività.
Il nome Binario7 strizza palesemente l'occhio a quelle tematiche sempre care all'esperienza umana: il viaggio, il desiderio di evadere la quotidianità, l'instabilità della condizione umana, la curiosità, senza le quali neanche la fotografia esisterebbe.
Binario7 sarà presente con il videoclip “Germs” realizzato per il gruppo livornese Lip Colour Revolution ed una selezione dei 5000 fotogrammi che compongono il video.
Fanno parte del gruppo Binario7: Giulia Barsottini, Alessio Bonatti, Matteo Mannucci, Chiara Nicolosi, Francesca Nicolosi, Gian Luca Palazzolo, Anna Senzacqua.
GABRIELE CASAROSA
E’ nato a Livorno nel 1963 dove vive e opera dipingendo da dieci anni, dopo aver raccolto un’infinità di spunti attraverso i molteplici viaggi nel mondo alla ricerca dell’Arte, dell’Architettura e della bellezza in genere. Casarosa si allontana da qualsiasi forma di realismo al fine di ricercare la bellezza attraverso la rappresentazione di luoghi disertati dalla figura umana, luoghi che possono essere quelli della sua città natia o immagini immagazzinate durante i suoi viaggi, luoghi chimerici o costruzioni mentali.
Le regole del disegno assimilate durante gli studi di ingegneria vengono infrante o piegate alla funzionalità della rappresentazione, cosicché le linee strutturali dei soggetti si piegano o si deformano per dare rilievo o maggiore evidenza a dettagli di particolare interesse rappresentativo, così come per stabilire il ritmo della narrazione o, infine, evocare uno stato d’animo personale che sia in qualche modo legato al luogo preso a soggetto dell’opera.
Tra le sue opere della più recente produzione nove tele dedicate all’India.
MAURIZIO FALENI
Nasce a Livorno dove vive e lavora nel suo studio di via Marradi 81. Ha frequentato l’accademia “Trossi-Uberti” di Livorno, dove ha studiato e lavorato prima con Voltolino Fontani e poi con Marc Sardelli. Dal 1986 al 1996 ha fatto parte del “Collettivo IL DADO” ( è stato uno dei soci fondatori insieme a Sergio Cantini, Paolo Francesconi, Paolo Pasquinelli), con il quale ha progettato e realizzato decine di mostre personali e collettive.
Con il collettivo IL DADO e con gli artisti di Portofranco, ha prodotto un documento contro la chiusura del Museo Progressivo di Arte Contemporanea di Villa Maria a Livorno, purtroppo senza riuscirci.
IRIS GIANNETTA è nata nel 1977 sulle colline pisane dove vive e lavora. Diplomata all’istituto stata d’arte F. Russoli di Pisa si è poi laureata all’accademia di Belle Arti di Firenze.
“Il punto di partenza critico, di rottura dell’opera - scrive Fabrizia Bettazzi - sembra essere un esasperato espressionismo del corpo. Figure che gettano in faccia allo spettatore sensazioni forti, scomode, fatte di alito, saliva, sguardi che non risparmiano analisi impietose. E’ una potenza espressiva pervasiva, totalizzante, che avvicina queste creazioni alla fruizione artistica immediata che rintracciamo in certi esiti di Body Art: complice la resa della materia pittorica, per certi versi iperrealistica, veniamo accompagnati in un viaggio di indagine nelle particolarità anatomiche. Ciò che interessa non è la dimensione ritrattistica della figura, la visione globale ci è spesso preclusa dalla stesura del bianco, quanto piuttosto l’accento totalizzante su un particolare. Bocca, Naso, Occhi, si presentano come veicoli dei sensi. Ogni figura dell’artista si stacca dal suo supporto per venire ad assaggiarci, annusarci, guardarci, come in una favola divenuta fin troppo reale”.
MAX MAZZOLI
E’ nato a Livorno nel 1953 e lavora in campo artistico dividendosi tra la realtà toscana e quella sarda, dove attualmente vive, a Sassari. Fin dagli anni Ottanta espone in Italia e all’estero e le sue opere sono ospitate in collezioni pubbliche e private. Oggi l’artista attratto dall’infinità delle immagini offerte dalla televisione, dal cinema, dagli spot, dai videoclip, dalle fotografie, le osserva, le seleziona, le isola ed infine le ingrandisce, prima di rielaborarle su tavola, usando colori ad olio. L’immagine analogica, riportata sulla tavola, perde inevitabilmente il senso di immaterialità ed il ritmo convulso. (...)
“Le armi del mio confronto con i mezzi elettronici – dice Mazzoli – possono sembrare impari ma sono quelle tradizionali del pittore. Colori a olio su multistrato o compensato”. Le ascendenze ideali dell’artista vanno dall’iperrealismo, il fumetto, il cinema, la pop art e naturalmente la tv, sintesi diabolica d’ogni mondo contemporaneo.
DIEGO PICCALUGA
E’ nato a Genova nel 1955, vive e lavora in Toscana. Protagonista nel mondo dell’arte da oltre 20 anni, passando dal riciclo dell'oggetto alla pittura contemporanea con l'uso delle lastre dei raggi X , ai light-box (il suo impulso creativo si realizza oggi nella sovrapposizione di radiografie, su cui l’artista interviene, dando una propria definizione alle forme seguendo i confini delineati) e, attualmente, alla fotografia digitale.
Nel 2002 partecipa alla rassegna romana RipArte e nello stesso anno espone in una personale alla galleria Dag di Livorno. Nel 2004 prende parte alla collettiva Province d’arte nella sede del Consiglio regionale della Toscana, a Firenze, nel 2005 si tine la sua personale al cinema Kino Dessé di Livorno e la doppia personale con Matteo Basilé in occasione della rassegna ARTeatro a c ura di Cristina Olivieri nel foyewr e nelle sale del Nuovo Teatro delle Commedie di Livorno. Tra le sue più recenti opere le serie fotografiche che invitano alla meditazione del nostro io in rapporto con il mondo e con la moltitudine di individui che lo popolano.
Dieci artisti esploreranno con i loro diversi linguaggi il mito omerico del Nostos portando nelle sale le loro opere: pittura, fotografia e video. Tra di loro ad arricchire lo spazio hanno contribuito con opere site specific Massimo Pasca, Dario Palermo e Paolo Budassi che si sono cimentati nella decorazione a tecniche miste, dalla pittura acrilica allo spray, delle pareti del centro.
OPERE SITE SPECIFIC
MASSIMO PASCA
Ha esposto in Italia e all’estero, realizzato numerose performance di pittura dal vivo dipingendo per collezionisti privati, istituzioni, centri sociali, cineclub, teatri, musicisti. Dopo gli inizi di stile surrealista, ricerca per un breve tempo nell’ambito dell’Informale, nel 2003 partecipa a Station to Station alla Stazione Leopolda di Firenze, dove realizza il suo “Geko Gigante” una tela di tre metri realizzata di getto in meno di due ore.
Nel giugno 2008 gli viene affidata dal Comune di Pisa e da Caparol Italia, la realizzazione sotto le Logge dei Banchi di un murales di trenta metri quadri sul quale dipinge un “ossimoro vivente”, un Dinosauro di circa sei metri. Nel 2009 dipinge sul palco con Negrita (per i quali ha disegnato la copertina del cd HELLdorado), Piero Pelu’,Bandabardo’,Modena City Ramblers, realizzando una pittura dal vivo nel giro di poche ore.
E’ inoltre il cantante e fondatore del gruppo reggae Working Vibes, che ha all’attivo due album distribuiti dalla Venus, con il quale ha vinto il Premio Campi 2008.
PAOLO BUDASSI
Nasce a Pontedera nel 1982. Frequenta il biennio dell'istituto d'arte F.Russoli di Pisa per proseguire il suo percorso artistico da autodidatta.
Sin dall'adolescenza coltiva l'interesse per il graffitismo urbano, genere che ha ampiamente influenzato il suo modo di dipingere, che si fa a volte rude ed immediato, seguendo la tendenza, tipica di certi tipi di figurazione come quella degli writers, a suscitare un certo impatto visivo ed immediato nello spettatore che solitamente fruisce velocemente di questo tipo di opere, a discapito della precisione del tratto e della tecnica.
Centrale nella sua esperienza artistica è la ricerca continua di nuovi supporti su cui dipingere, spaziando tra i più tradizionali come carta e tela a supporti occasionali come mobili, mura, treni.
Attualmente vive e lavora a Livorno.
DARIO PALERMO
Nasce a Lecce nel 1982. Diplomato in grafica pubblicitaria arriva alla pittura dopo essersi dedicato al graffitismo, esperienza che lo ha influenzato nella ricerca di uno stile in cui parole e immagine si fondono, così come nell’utilizzo di una colarazione e di una figurazione urbana che si ben si sposa con location underground, con le gettate di cemento tipiche dei nuovi centri cittadini piuttosto che con sterili stanze di musei e centri espositivi.
Centrale nella sua opera è la ricerca di dinamismo in ogni sua forma pittorica che lo porta a sperimentare l’utilizzo di diversi tipi di supporti, convenzionali come le tele o le tavole in legno, e non convenzionali come le tavole da skate, e di tecniche fino ad approdare alla bodyart. Attualmente vive e lavora a Livorno.
IN MOSTRA FINO AL 16 OTTOBRE:
CLAUDIO BIMBI
E’ nato a Livorno nel ’71, dove vive e lavora. Diplomato presso il Liceo Artistico Statale di Lucca e in seguito diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze in scenografia. Oltre a dedicarsi alla pittura, alle fotomanipolazioni e alle sculture bioplastiche, ha scritto il romanzo “Confessioni di uno scrittore impazzito e del suo dottore”, pubblicato nel 2004 da Edizioni Clandestine e distribuito in tutta Italia nel circuito delle librerie Feltrinelli.
Nelle più recenti e nuove opere tridimensionali Claudio Bimbi utilizza calchi, stampi, resine biocomponenti affiancate a materiali di uso quotidiano come come piatti, sassi, bicchieri, taglieri e persino materiali organici come i gusci delle uova. Le opere propendono versi l’osservatore, lo incontrano occupando uno spazio vitale più netto. E così si animano cubi di rubik che risolvono cubi di rubik, formiche che fanno scorte per l’inverno raccogliendo sinflex al posto di briciole, pistole che puntano la loro canna verso chi le guarda, emergendo da una superficie piatta e oscura.
Le sue opere sono esposte alla Pinacoteca di Volterra, all’Istituto degli Innocenti e all’ex stazione Leopolda di Firenze.
BINARIO7
E’ un'associazione costituita da sette ragazzi accomunati dalla forte passione per la fotografia.
Si presenta come gruppo, nonostante l'evidente eterogeneità dei suoi componenti: un mix di stile, idee, soggetti fotografati e creatività.
Il nome Binario7 strizza palesemente l'occhio a quelle tematiche sempre care all'esperienza umana: il viaggio, il desiderio di evadere la quotidianità, l'instabilità della condizione umana, la curiosità, senza le quali neanche la fotografia esisterebbe.
Binario7 sarà presente con il videoclip “Germs” realizzato per il gruppo livornese Lip Colour Revolution ed una selezione dei 5000 fotogrammi che compongono il video.
Fanno parte del gruppo Binario7: Giulia Barsottini, Alessio Bonatti, Matteo Mannucci, Chiara Nicolosi, Francesca Nicolosi, Gian Luca Palazzolo, Anna Senzacqua.
GABRIELE CASAROSA
E’ nato a Livorno nel 1963 dove vive e opera dipingendo da dieci anni, dopo aver raccolto un’infinità di spunti attraverso i molteplici viaggi nel mondo alla ricerca dell’Arte, dell’Architettura e della bellezza in genere. Casarosa si allontana da qualsiasi forma di realismo al fine di ricercare la bellezza attraverso la rappresentazione di luoghi disertati dalla figura umana, luoghi che possono essere quelli della sua città natia o immagini immagazzinate durante i suoi viaggi, luoghi chimerici o costruzioni mentali.
Le regole del disegno assimilate durante gli studi di ingegneria vengono infrante o piegate alla funzionalità della rappresentazione, cosicché le linee strutturali dei soggetti si piegano o si deformano per dare rilievo o maggiore evidenza a dettagli di particolare interesse rappresentativo, così come per stabilire il ritmo della narrazione o, infine, evocare uno stato d’animo personale che sia in qualche modo legato al luogo preso a soggetto dell’opera.
Tra le sue opere della più recente produzione nove tele dedicate all’India.
MAURIZIO FALENI
Nasce a Livorno dove vive e lavora nel suo studio di via Marradi 81. Ha frequentato l’accademia “Trossi-Uberti” di Livorno, dove ha studiato e lavorato prima con Voltolino Fontani e poi con Marc Sardelli. Dal 1986 al 1996 ha fatto parte del “Collettivo IL DADO” ( è stato uno dei soci fondatori insieme a Sergio Cantini, Paolo Francesconi, Paolo Pasquinelli), con il quale ha progettato e realizzato decine di mostre personali e collettive.
Con il collettivo IL DADO e con gli artisti di Portofranco, ha prodotto un documento contro la chiusura del Museo Progressivo di Arte Contemporanea di Villa Maria a Livorno, purtroppo senza riuscirci.
IRIS GIANNETTA è nata nel 1977 sulle colline pisane dove vive e lavora. Diplomata all’istituto stata d’arte F. Russoli di Pisa si è poi laureata all’accademia di Belle Arti di Firenze.
“Il punto di partenza critico, di rottura dell’opera - scrive Fabrizia Bettazzi - sembra essere un esasperato espressionismo del corpo. Figure che gettano in faccia allo spettatore sensazioni forti, scomode, fatte di alito, saliva, sguardi che non risparmiano analisi impietose. E’ una potenza espressiva pervasiva, totalizzante, che avvicina queste creazioni alla fruizione artistica immediata che rintracciamo in certi esiti di Body Art: complice la resa della materia pittorica, per certi versi iperrealistica, veniamo accompagnati in un viaggio di indagine nelle particolarità anatomiche. Ciò che interessa non è la dimensione ritrattistica della figura, la visione globale ci è spesso preclusa dalla stesura del bianco, quanto piuttosto l’accento totalizzante su un particolare. Bocca, Naso, Occhi, si presentano come veicoli dei sensi. Ogni figura dell’artista si stacca dal suo supporto per venire ad assaggiarci, annusarci, guardarci, come in una favola divenuta fin troppo reale”.
MAX MAZZOLI
E’ nato a Livorno nel 1953 e lavora in campo artistico dividendosi tra la realtà toscana e quella sarda, dove attualmente vive, a Sassari. Fin dagli anni Ottanta espone in Italia e all’estero e le sue opere sono ospitate in collezioni pubbliche e private. Oggi l’artista attratto dall’infinità delle immagini offerte dalla televisione, dal cinema, dagli spot, dai videoclip, dalle fotografie, le osserva, le seleziona, le isola ed infine le ingrandisce, prima di rielaborarle su tavola, usando colori ad olio. L’immagine analogica, riportata sulla tavola, perde inevitabilmente il senso di immaterialità ed il ritmo convulso. (...)
“Le armi del mio confronto con i mezzi elettronici – dice Mazzoli – possono sembrare impari ma sono quelle tradizionali del pittore. Colori a olio su multistrato o compensato”. Le ascendenze ideali dell’artista vanno dall’iperrealismo, il fumetto, il cinema, la pop art e naturalmente la tv, sintesi diabolica d’ogni mondo contemporaneo.
DIEGO PICCALUGA
E’ nato a Genova nel 1955, vive e lavora in Toscana. Protagonista nel mondo dell’arte da oltre 20 anni, passando dal riciclo dell'oggetto alla pittura contemporanea con l'uso delle lastre dei raggi X , ai light-box (il suo impulso creativo si realizza oggi nella sovrapposizione di radiografie, su cui l’artista interviene, dando una propria definizione alle forme seguendo i confini delineati) e, attualmente, alla fotografia digitale.
Nel 2002 partecipa alla rassegna romana RipArte e nello stesso anno espone in una personale alla galleria Dag di Livorno. Nel 2004 prende parte alla collettiva Province d’arte nella sede del Consiglio regionale della Toscana, a Firenze, nel 2005 si tine la sua personale al cinema Kino Dessé di Livorno e la doppia personale con Matteo Basilé in occasione della rassegna ARTeatro a c ura di Cristina Olivieri nel foyewr e nelle sale del Nuovo Teatro delle Commedie di Livorno. Tra le sue più recenti opere le serie fotografiche che invitano alla meditazione del nostro io in rapporto con il mondo e con la moltitudine di individui che lo popolano.
18
settembre 2009
Penelope Contemporary Art
Dal 18 settembre al 16 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
FUORICENTRO
Livorno, Via Grotta Delle Fate, 19, (Livorno)
Livorno, Via Grotta Delle Fate, 19, (Livorno)
Vernissage
18 Settembre 2009, ore 18
Ufficio stampa
CDCOM
Autore
Curatore