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Pennacchio Argentato – Five o’clock shadows
Pennacchio Argentato presenta una serie di sculture che sviluppano il progetto iniziato in occasione della mostra ‘The New Boring’ al Midway Contemporary Art di Minneapolis.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con la personale ‘Five o’clock shadows’ di Pennacchio Argentato, la galleria T293 inaugura, il 29 ottobre, il nuovo spazio a Roma in via dei Leutari 32, a pochi passi da Piazza Navona.
Con questa iniziativa, la galleria con sede a Napoli punta ad espandere la propria rete di contatti e a lavorare su due territori molto vicini ma dalle differenti peculiarità. Lo spazio è un’ex officina che sarà riadattata di volta in volta in base alle esigenze formali e concettuali di artisti italiani e internazionali.
Per la personale, che resterà fino al 18 dicembre, Pennacchio Argentato presenta una serie di sculture che sviluppano il progetto iniziato in occasione della mostra ‘The New Boring’ al Midway Contemporary Art di Minneapolis.
Il punto di partenza è l’analisi degli elementi che accomunano il Minimalismo e la Pop Art quali la serialità di forme e tecniche di produzione e di consumo, così come l’insistenza sull’esteriorità dell’esperienza e del significato nella rappresentazione contemporanea. Attraverso i lavori in mostra Pennacchio Argentato fa riferimento ad elementi di affinità tra Donald Judd e Andy Warhol, che sembrano rispondere a un mondo in cui è difficile essere interessati a qualcosa, e sostituiscono la dialettica tra interesse e disinteresse con quella tra interesse e noia.
Diceva Warhol: “it would be so much easier not to care… it’s too hard to care (sarebbe molto più facile non prestare attenzione… è troppo difficile prestare attenzione)”. La noia da un lato genera un atteggiamento di resistenza nei confronti della realtà contemporanea e dall’altro spinge alla produzione e al consumo “del nuovo”, manifestandosi come una vera e propria occupazione.
Pennacchio Argentato riattualizza questo sentimento attraverso una serie di sculture fatte di lastre di cemento che si curvano sinuosamente fino ad assumere posizioni al limite della rottura. La dimensione, l’altezza umana delle sculture e la presenza di maniglie di acciaio genera una presenza che entra in rapporto diretto con il corpo dello spettatore il quale è spinto ad attivarla. Il peso e la durezza del cemento, tuttavia, respingono ogni possibilità di interazione, portando ad una situazione di stallo, di non azione, che allude ad una condizione alienata e alienante, e finisce per attribuire a quel sentimento di noia dei risvolti comici e irriverenti.
Pasquale Pennacchio (1979) e Marisa Argentato, (1977) attualmente vivono e lavorano a Napoli. Tra le recenti mostre personali si ricordano: The New Boring Midway, Contemporary Art in Minneapolis; Landings 4, Landings Project Space, Vestfossen; Marisa Argentato & Pasquale Pennacchio @ Economy, Studio 10, Londra; Do It Just, Gallerie Opdahl, Berlino. Negli ultimi anni hanno preso parte a diverse mostre collettive tra cui: SI Sindrome Italiana, MAGASIN – Centre National d’Art Contemporain, Grenoble; Au Pair, Borgo Medievaledi, Castelbasso; Dude, where's my Career?, MMK Zollamt / Portikus, Francoforte; ‘+10/2009 – shortlist zum Columbus - Förderprojekt, Columbus Art Foundation, Lipsia; Warm Summer Days, Indoors, Sandy Brown, Berlino; Rundgag, Städelschule Academy, Francoforte. Hanno in programma per il prossimo inverno una mostra personale curata da LATITUDES presso il LABORATORIO 987, il project space del MUSAC, Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León.
T293 opens a new space in Rome with an exhibition by Pennacchio Argentato
Pennacchio Argentato
‘Five o’clock shadows’
Opening: Friday 29th October, 2010, h 19.00
Period: 29 October – 18 December, 2010
Opening hours: 15 – 19, Tuesday – Friday
Address in Rome: T293, Via dei Leutari 32, Roma
info@t293.it, www.t293.it
With ‘Five o’clock shadows’ a solo show by Pennacchio Argentato, T293 opens its new exhibition space in Rome, in via dei Leutari 32, just a few steps away from Piazza Navona.
In this way, the gallery located in Naples aims to widen its contacts and to work in two places that are characterized by different peculiarities, though not being very distant. The space is a former repair shop, which will be readapted from time to time according to the formal and conceptual needs of Italian and international artists.
For the exhibition that will be on until December 18, Pennacchio Argentato presents a series of sculptures that furthers the project started at Midway Contemporary Art in Minneapolis with the exhibition ‘The New Boring’.
The starting point is the analysis of elements that bring together Minimalism and Pop Art, such as serial forms and techniques of production and consumption, as well as insistence upon the externality of experience and meaning in the contemporary expression.
Through the exhibited pieces, Pennacchio Argentato makes reference to the affinities between Donald Judd and Andy Warhol that seem to give an answer to a world where it is difficult to have any interest at all and to replace the dialogue between interest and indifference with the one between interest and boredom.
Warhol said ‘it would be so much easier not to care... it’s too hard to care’. On the one hand, boredom generates resistance towards contemporary society, on the other hand, it drives a continuous desire to produce and to consume ‘the brand new’, turning into an actual occupation.
Pennacchio Argentato shows a series of sculptures made of concrete slabs that bend sinuously until they assume positions on the verge of breaking. The dimensions, the human height of the sculptures and steel handles generate a sense of presence, that comes into direct contact with the viewer’s body that is prompted to activate it. However, the weight and the hardness of concrete make it impossible to interact with them in any way, leading to a standstill, to a non-action, which leads to an alienated and alienating condition. This situation hints at a condition of uneasiness that ascribe to boredom a comical and irreverent character.
Pasquale Pennacchio (b. 1979) and Marisa Argentato, (b. 1977) are currently based in Naples, Italy. Recent solo exhibitions include: The New Boring Midway, Contemporary Art in Minneapolis; Landings 4, Landings Project Space, Vestfossen; Marisa Argentato & Pasquale Pennacchio @ Economy, Studio 10, London; Frieze; Do It Just, Gallerie Opdahl, Berlin; and Estate, T293, Naples. Over the past few years, they have participated in group exhibitions that include: SI Sindrome Italiana, MAGASIN – Centre National d’Art Contemporain in Grenoble; Au Pair, Borgo Medievaledi Castelbasso; Dude, where's my Career?, MMK Zollamt / Portikus, Frankfurt; ‘+10/2009 – shortlist zum Columbus - Förderprojekt, Columbus Art Foundation, Leipzig; Warm Summer Days, Indoors, Sandy Brown, Berlin; Rundgag, Städelschule Academy, Frankfurt am Main. They have an upcoming solo exhibition curated by LATITUDES at the LABORATORIO 987, a project space at MUSAC, Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León next winter.
Con questa iniziativa, la galleria con sede a Napoli punta ad espandere la propria rete di contatti e a lavorare su due territori molto vicini ma dalle differenti peculiarità. Lo spazio è un’ex officina che sarà riadattata di volta in volta in base alle esigenze formali e concettuali di artisti italiani e internazionali.
Per la personale, che resterà fino al 18 dicembre, Pennacchio Argentato presenta una serie di sculture che sviluppano il progetto iniziato in occasione della mostra ‘The New Boring’ al Midway Contemporary Art di Minneapolis.
Il punto di partenza è l’analisi degli elementi che accomunano il Minimalismo e la Pop Art quali la serialità di forme e tecniche di produzione e di consumo, così come l’insistenza sull’esteriorità dell’esperienza e del significato nella rappresentazione contemporanea. Attraverso i lavori in mostra Pennacchio Argentato fa riferimento ad elementi di affinità tra Donald Judd e Andy Warhol, che sembrano rispondere a un mondo in cui è difficile essere interessati a qualcosa, e sostituiscono la dialettica tra interesse e disinteresse con quella tra interesse e noia.
Diceva Warhol: “it would be so much easier not to care… it’s too hard to care (sarebbe molto più facile non prestare attenzione… è troppo difficile prestare attenzione)”. La noia da un lato genera un atteggiamento di resistenza nei confronti della realtà contemporanea e dall’altro spinge alla produzione e al consumo “del nuovo”, manifestandosi come una vera e propria occupazione.
Pennacchio Argentato riattualizza questo sentimento attraverso una serie di sculture fatte di lastre di cemento che si curvano sinuosamente fino ad assumere posizioni al limite della rottura. La dimensione, l’altezza umana delle sculture e la presenza di maniglie di acciaio genera una presenza che entra in rapporto diretto con il corpo dello spettatore il quale è spinto ad attivarla. Il peso e la durezza del cemento, tuttavia, respingono ogni possibilità di interazione, portando ad una situazione di stallo, di non azione, che allude ad una condizione alienata e alienante, e finisce per attribuire a quel sentimento di noia dei risvolti comici e irriverenti.
Pasquale Pennacchio (1979) e Marisa Argentato, (1977) attualmente vivono e lavorano a Napoli. Tra le recenti mostre personali si ricordano: The New Boring Midway, Contemporary Art in Minneapolis; Landings 4, Landings Project Space, Vestfossen; Marisa Argentato & Pasquale Pennacchio @ Economy, Studio 10, Londra; Do It Just, Gallerie Opdahl, Berlino. Negli ultimi anni hanno preso parte a diverse mostre collettive tra cui: SI Sindrome Italiana, MAGASIN – Centre National d’Art Contemporain, Grenoble; Au Pair, Borgo Medievaledi, Castelbasso; Dude, where's my Career?, MMK Zollamt / Portikus, Francoforte; ‘+10/2009 – shortlist zum Columbus - Förderprojekt, Columbus Art Foundation, Lipsia; Warm Summer Days, Indoors, Sandy Brown, Berlino; Rundgag, Städelschule Academy, Francoforte. Hanno in programma per il prossimo inverno una mostra personale curata da LATITUDES presso il LABORATORIO 987, il project space del MUSAC, Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León.
T293 opens a new space in Rome with an exhibition by Pennacchio Argentato
Pennacchio Argentato
‘Five o’clock shadows’
Opening: Friday 29th October, 2010, h 19.00
Period: 29 October – 18 December, 2010
Opening hours: 15 – 19, Tuesday – Friday
Address in Rome: T293, Via dei Leutari 32, Roma
info@t293.it, www.t293.it
With ‘Five o’clock shadows’ a solo show by Pennacchio Argentato, T293 opens its new exhibition space in Rome, in via dei Leutari 32, just a few steps away from Piazza Navona.
In this way, the gallery located in Naples aims to widen its contacts and to work in two places that are characterized by different peculiarities, though not being very distant. The space is a former repair shop, which will be readapted from time to time according to the formal and conceptual needs of Italian and international artists.
For the exhibition that will be on until December 18, Pennacchio Argentato presents a series of sculptures that furthers the project started at Midway Contemporary Art in Minneapolis with the exhibition ‘The New Boring’.
The starting point is the analysis of elements that bring together Minimalism and Pop Art, such as serial forms and techniques of production and consumption, as well as insistence upon the externality of experience and meaning in the contemporary expression.
Through the exhibited pieces, Pennacchio Argentato makes reference to the affinities between Donald Judd and Andy Warhol that seem to give an answer to a world where it is difficult to have any interest at all and to replace the dialogue between interest and indifference with the one between interest and boredom.
Warhol said ‘it would be so much easier not to care... it’s too hard to care’. On the one hand, boredom generates resistance towards contemporary society, on the other hand, it drives a continuous desire to produce and to consume ‘the brand new’, turning into an actual occupation.
Pennacchio Argentato shows a series of sculptures made of concrete slabs that bend sinuously until they assume positions on the verge of breaking. The dimensions, the human height of the sculptures and steel handles generate a sense of presence, that comes into direct contact with the viewer’s body that is prompted to activate it. However, the weight and the hardness of concrete make it impossible to interact with them in any way, leading to a standstill, to a non-action, which leads to an alienated and alienating condition. This situation hints at a condition of uneasiness that ascribe to boredom a comical and irreverent character.
Pasquale Pennacchio (b. 1979) and Marisa Argentato, (b. 1977) are currently based in Naples, Italy. Recent solo exhibitions include: The New Boring Midway, Contemporary Art in Minneapolis; Landings 4, Landings Project Space, Vestfossen; Marisa Argentato & Pasquale Pennacchio @ Economy, Studio 10, London; Frieze; Do It Just, Gallerie Opdahl, Berlin; and Estate, T293, Naples. Over the past few years, they have participated in group exhibitions that include: SI Sindrome Italiana, MAGASIN – Centre National d’Art Contemporain in Grenoble; Au Pair, Borgo Medievaledi Castelbasso; Dude, where's my Career?, MMK Zollamt / Portikus, Frankfurt; ‘+10/2009 – shortlist zum Columbus - Förderprojekt, Columbus Art Foundation, Leipzig; Warm Summer Days, Indoors, Sandy Brown, Berlin; Rundgag, Städelschule Academy, Frankfurt am Main. They have an upcoming solo exhibition curated by LATITUDES at the LABORATORIO 987, a project space at MUSAC, Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León next winter.
29
ottobre 2010
Pennacchio Argentato – Five o’clock shadows
Dal 29 ottobre al 18 dicembre 2010
arte contemporanea
Location
T293
Roma, Via Ripense, 6, (Roma)
Roma, Via Ripense, 6, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 15–19
Vernissage
29 Ottobre 2010, ore 19
Autore