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Pentesilea-Surrender
L’arch. UMBERTO PANARELLA presenterà l’operazione “Pentesilea-Surrender”, un’opera curata per l’Ordine degli Architetti della Prov. di Caserta, nata dalla collaborazione artistica tra l’artista LIVIO MARINO, il fotografo-architetto MARIO FERRARA e il filosofo GIUSEPPE FONSECA.
Comunicato stampa
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Anche quest’anno il “Consiglio dell’Ordine degli Architetti Pianificatori , Paesaggisti e Conservatori di Caserta” ha pensato di augurare il Natale e l’Anno Nuovo con una grafica d’arte. Negli anni scorsi rinomati artisti campani hanno realizzato , espressamente per l’Ordine , pregevoli opera grafiche .
L’iniziativa prese il via nel 2003 con il maestro Bruno Donzelli che eseguì la prima grafica e le edizioni sono continuate con il coinvolgimento di altri artisti e precisamente nel 2004 con Andrea Sparaco, nel 2005 con Riccardo Dalisi, nel 2006 con Peppe Ferraro, nel 2007 con Annibale Oste, Nicola Villano e Ludovico Nappa, nel 2008 con Raffaele Bova. Nel 2009 , grazie alla collaborazione del “Il Laboratorio Stampe e Libri d’Arte” di Vittorio Avella, si realizzò il multiplo di Mimmo Paladino che fu abbinato ad un testo poetico di Mimmo Grasso. Quest’anno , per il Natale 2010 l’Ordine ha voluto ulteriormente migliorare l’edizione con una grafica realizzata dal connubio di un filosofo e due artisti sotto la direzione dell’arch. Umberto Panarella consigliere dell’Ordine e responsabile dell’iniziativa.
L’operazione artistico-culturale denominata “Pentesilea-surrender” ha coinvolto il filosofo Giuseppe Fonseca, il fotografo arch. Mario Ferrara, e l’artista Livio Marino Atellano.
Prendendo spunto dal testo “Pentesilea” di Italo Calvino in “Le città invisibili” l’arch. fotografo Mario Ferrara ha realizzato un’immagine panoramica dell’immensa conurbazione Napoli -Caserta sulla quale è stata sovrapposta l’immagine del happaning dell’artista Livio Marino Atellano . Tale immagine è stata polverizzata in 3000 frammenti sui quali sono stati sovrapposti le immagini fustellate dell’ happaning , la fotografia e la fustella sono diventati opere uniche e non più multipli.
Atomi poeticamente significativi del mostro urbano che continua a fagocitare, senza ordine e regole, vita e sviluppo di uno storico territorio, questi ri-tagli paesaggistici, frutto dell’intervento estetico di Mario Ferrara e Livio Marino, denunciano la colpevole frantumazione dell’idea di città e il rischio di una resa civile da scongiurare prima che sia troppo tardi.
“Se la madre di ogni città –scrive il filosofo Giuseppe Fonseca, a commento dell’operazione artistica- è la tensione tra il caos che abita le singole esistenze e il desiderio di governare una comunque ineludibile pulsione all’unità, quel che abbiamo tra noi è il figlio orfano di una qualsivoglia disegno razionale. E’ uno sviluppo inorganico, un corpo cresciuto ipertroficamente senza che vi fosse alcun piano a regolarne la proliferazione”.
E chi più di un architetto-fotografo, come lo è Mario Ferrara, avrebbe potuto tradurre visivamente l’idea di Pentesilea, città calviniana “periferia di se stessa”?
E’ tuttavia possibile –si chiede Giuseppe Fonseca- un nuovo orizzonte per una città divisa? Possono ancora fare qualcosa gli architetti?
Il pittore-scultore Livio Marino Atellano nella sua immagine-simbolo provoca e stimola ad una profonda ed amara riflessione. Di spalle, braccia alzate e mani ben aperte, sguardo rivolto alla “città invisibile” che si espande dal Vesuvio fino a Caserta, avverte e certifica: prima che davanti alla Polis snaturata alzi le mani l’uomo del nostro tempo, almeno la poesia (quindi l’arte e la cultura) restituiscano il senso perduto dell’essere cittadini del mondo.
L’iniziativa prese il via nel 2003 con il maestro Bruno Donzelli che eseguì la prima grafica e le edizioni sono continuate con il coinvolgimento di altri artisti e precisamente nel 2004 con Andrea Sparaco, nel 2005 con Riccardo Dalisi, nel 2006 con Peppe Ferraro, nel 2007 con Annibale Oste, Nicola Villano e Ludovico Nappa, nel 2008 con Raffaele Bova. Nel 2009 , grazie alla collaborazione del “Il Laboratorio Stampe e Libri d’Arte” di Vittorio Avella, si realizzò il multiplo di Mimmo Paladino che fu abbinato ad un testo poetico di Mimmo Grasso. Quest’anno , per il Natale 2010 l’Ordine ha voluto ulteriormente migliorare l’edizione con una grafica realizzata dal connubio di un filosofo e due artisti sotto la direzione dell’arch. Umberto Panarella consigliere dell’Ordine e responsabile dell’iniziativa.
L’operazione artistico-culturale denominata “Pentesilea-surrender” ha coinvolto il filosofo Giuseppe Fonseca, il fotografo arch. Mario Ferrara, e l’artista Livio Marino Atellano.
Prendendo spunto dal testo “Pentesilea” di Italo Calvino in “Le città invisibili” l’arch. fotografo Mario Ferrara ha realizzato un’immagine panoramica dell’immensa conurbazione Napoli -Caserta sulla quale è stata sovrapposta l’immagine del happaning dell’artista Livio Marino Atellano . Tale immagine è stata polverizzata in 3000 frammenti sui quali sono stati sovrapposti le immagini fustellate dell’ happaning , la fotografia e la fustella sono diventati opere uniche e non più multipli.
Atomi poeticamente significativi del mostro urbano che continua a fagocitare, senza ordine e regole, vita e sviluppo di uno storico territorio, questi ri-tagli paesaggistici, frutto dell’intervento estetico di Mario Ferrara e Livio Marino, denunciano la colpevole frantumazione dell’idea di città e il rischio di una resa civile da scongiurare prima che sia troppo tardi.
“Se la madre di ogni città –scrive il filosofo Giuseppe Fonseca, a commento dell’operazione artistica- è la tensione tra il caos che abita le singole esistenze e il desiderio di governare una comunque ineludibile pulsione all’unità, quel che abbiamo tra noi è il figlio orfano di una qualsivoglia disegno razionale. E’ uno sviluppo inorganico, un corpo cresciuto ipertroficamente senza che vi fosse alcun piano a regolarne la proliferazione”.
E chi più di un architetto-fotografo, come lo è Mario Ferrara, avrebbe potuto tradurre visivamente l’idea di Pentesilea, città calviniana “periferia di se stessa”?
E’ tuttavia possibile –si chiede Giuseppe Fonseca- un nuovo orizzonte per una città divisa? Possono ancora fare qualcosa gli architetti?
Il pittore-scultore Livio Marino Atellano nella sua immagine-simbolo provoca e stimola ad una profonda ed amara riflessione. Di spalle, braccia alzate e mani ben aperte, sguardo rivolto alla “città invisibile” che si espande dal Vesuvio fino a Caserta, avverte e certifica: prima che davanti alla Polis snaturata alzi le mani l’uomo del nostro tempo, almeno la poesia (quindi l’arte e la cultura) restituiscano il senso perduto dell’essere cittadini del mondo.
10
gennaio 2011
Pentesilea-Surrender
10 gennaio 2011
architettura
fotografia
arte contemporanea
performance - happening
presentazione
incontro - conferenza
serata - evento
fotografia
arte contemporanea
performance - happening
presentazione
incontro - conferenza
serata - evento
Location
OTTANTUNO
Aversa, Via Roma, 249, (Caserta)
Aversa, Via Roma, 249, (Caserta)
Orario di apertura
ore 17.30 - 20.30
Vernissage
10 Gennaio 2011, ore 17.30
Autore