Il pittore presenterà al pubblico alcune sue opere in cui la gestualità e il colore si uniscono per produrre quel cromatismo unico ed esplosivo che distingue tutta l’opera del Butera. La sua pittura autodidatta non si basa su studi teorici, ma nasce direttamente dal suo bisogno di esprimersi con mezzi e forme nuovi ed è completamente genuina, non mediata da stili o punti di riferimento.

L’artista agrigentino, dopo un carriera scolastica disordinata, un lavoro in fabbrica in Belgio e l’impiego alle poste di nuovo in Sicilia, “attacca” a dipingere (come dice lui) più di dieci anni fa, quasi per caso. La sua vicenda artistica che prende vita tra Milano e Comitini, sua città natale, è fortemente legata al calore e ai colori della Sicilia ma aperta alle contaminazioni della grande città.

L’inizio non è facile e come spesso accade l’arte di Butera non viene capita e apprezzata e il pittore attraversa una profonda crisi.
Il periodo buio viene superato grazie all’enorme passione che si manifesta come un bisogno interiore di trasmettere le proprie emozioni mescolando sulle tele, con il suo stile inconfondibile, i colori della sua Sicilia.
Butera viene infine scoperto dalla critica americana che ritrova nelle sue opere e nel suo stile l'astrattismo libero ed informale che ha reso famoso in tutto il mondo l'artista americano Pollock. Da questo momento la sua storia personale coincide con i suoi quadri e le sue esposizioni che lo portano i suoi quadri in giro per l’Italia e l’Europa.


La mostra

“questi miei quadri sono il risultato di una condizione felice, la condizione di chi, ormai cinque anni fa, intraprese il suo viaggio dalla Sicilia fino in Lombardia.
Cercando di interpretare il senso del mio percorso, e di individuare quella che è per ognuno la ricerca della propria possibilità, ritrovo due elementi distintivi: la tensione per il colore e l’adesione per una terra nuova.
Non so dire se i miei anni di ora, che sono quarantacinque, abbiano sempre assecondato queste tensioni, ma di una cosa mi sento sicuro: di un desiderio del bello da conseguire attraverso la liberazione dell’arte e da opporre ai drammi e alle miserie della nostra epoca. Forme e colore sono la meta della mia ricerca. Questa è la mia condizione.”


PEPPE BUTERA