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Per filo e per segno. Innovazione e creatività dell’ industria tessile a Bergamo tra XIX e XXI secolo
Dai mercanti setaioli ai tessuti di alta moda per Givenchy, dai villaggi operai al denim per Levis e Rifle, dalle collaborazioni tra Italia e Cina agli abiti per la mitica “Sabrina” di Audrey Hepburn, fino alle ultime frontiere della ricerca: è il tessile made in Bergamo
Comunicato stampa
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Dai mercanti setaioli ai tessuti di alta moda per Givenchy, dai villaggi operai al denim per Levis e Rifle, dalle collaborazioni tra Italia e Cina agli abiti per la mitica “Sabrina” di Audrey Hepburn, fino alle ultime frontiere della ricerca: è il tessile made in Bergamo.
Dal 1° marzo al 29 giugno 2008, al Museo Storico di Bergamo, la mostra “Per filo e per segni. Innovazione e creatività dell’ industria tessile a Bergamo tra XIX e XXI secolo”, promossa da Fondazione Bergamo nella storia, Fondazione per la storia economica e sociale di Bergamo e Fondazione Famiglia Legler, si propone di raccontare la storia del tessile a Bergamo tra Otto e Novecento, con la proiezione verso il futuro e con uno sguardo attento ai paralleli cambiamenti nella mentalità collettiva, nelle abitudini, del lavoro, nel costume, nell’economia e nelle grandi trasformazioni del Novecento.
Per ritrovare, o scoprire, una tradizione che ha trovato la sua cifra distintiva in una creatività che abbraccia l’universo tessile a 360 gradi.
Un viaggio multimediale e multisensoriale tra oggetti, tessuti, dipinti, video, fotografie, collezioni inedite, suoni e installazioni interattive, per proiettare i visitatori nelle storie, nei luoghi, fin dentro le trame di una lunga avventura di creatività e lavoro, innovazione tecnica e ricerca estetica, tradizione e avanguardia.
“Per filo e per segni” non è una mostra tradizionale ma piuttosto un luogo virtuale e interattivo, una esperienza che avvolge e coinvolge lo spettatore invitato a “vivere” dall’interno e in prima persona le “storie” passate e le proposte per il futuro.
Il percorso espositivo si articola in 5 “scene”, cinque spazi tematici e interattivi che, fornendo una molteplicità di stimoli culturali e sensoriali, consentono al visitatore di personalizzare il proprio itinerario.
■ L’avventura del cotone: operaie, capitali e territorio: attraverso l’alternarsi di oggetti (telai, stoffe), immagini (dipinti e fotografie) e ricostruzioni in digitale, si racconta l’avvio dell’industrializzazione tessile nella provincia di Bergamo, ponendo l’attenzione sull’interazione tra gli uomini, il territorio, i capitali. Si possono toccare con mano filati e tessuti e, grazie alla multimedialità, si può assistere al riprendere vita di un originale telaio Jacquard ottocentesco e al primo sciopero delle operaie e degli operai tessili.
■ Il filo della seta in viaggio: Bergamo tra locale e globale: attraverso documenti, dipinti e archivi in gran parte inediti o comunque normalmente non visibili al pubblico, si ripercorre la lunga avventura della seta che è stata nella prima metà del XIX secolo l’”oro bianco” di Bergamo. Anche sulle rotte dei molti bergamaschi che a fine Ottocento cominciarono a “girare il mondo” alla ricerca del seme bachi migliore.
■ Finanza, trasporti, scuole, commercio: il tessuto del territorio: ferrovie, strade e autostrade, formazione professionale, nuove mode, e finanza sono i soggetti di questa sezione dominata da un grande “tavolo” interattivo sul quale il visitatore può virtualmente muoversi tra i diari dei mercanti viaggiatori, fotografie, manifesti pubblicitari, filmati inediti, oggetti legati alla formazione, antichi strumenti dell’attività commerciale e finanziaria. Per la prima volta è esposta una selezione dei disegni pubblicitari per la moda della collezione Salemme, recentemente donata al Museo Storico di Bergamo.
■ Storie di moda tra tessuti e società: una sosta nel piccolo cinema con ricostruzione in 3D dei villaggi operai del cotonificio Honegger di Albino, e si entra nel regno della moda. Abiti, immagini e suoni raccontano al visitatore lo sviluppo e i grandi cambiamenti della moda, da Dior agli abiti dell’alta moda anni ’50, dalla “rivolta” dei jeans alle calze e l’intimo. Protagonisti, da un lato i tessuti fabbricati a Bergamo che servivano ai grandi stilisti francesi per confezionare “gli abiti del sogno del miracolo economico” post seconda guerra mondiale, dall’altro gli importanti stilisti che hanno veicolato il “made in Bergamo” in tutto il mondo.
■ Tessere il futuro: camminando attorno a un mondo virtuale il visitatore può prendere coscienza del nuovo corso del tessile “made in Bergamo”, muovendosi tra produzioni particolarmente pregiate e applicazioni inaspettate: dalla camiceria ai tessuti indemagliabili, dalle fibre e filati artificiali all’abbigliamento sportivo, dal cachemire all’erba sintetica, dall’intimo all’abbigliamento per bambino. Lo spazio si trasforma in una piazza dove i protagonisti della moda, della produzione e del sindacalismo europeo dialogano tra loro su temi quali la “globalizzazione” e il futuro del lavoro non solo a Bergamo, ma in Europa.
LA DIDATTICA
Nell’ambito della mostra è allestito un percorso didattico rivolto sia agli studenti sia agli adulti che, rispecchiando l’impostazione multimediale della mostra, si sviluppa tra tavoli interattivi digitali, touch screen e laboratori creativi.
LE PUBBLICAZIONI:
■ Il Filo della Storia > volume monografico che raccoglie la ricerca scientifica svolta nel corso del 2007 sullo sviluppo dell’industria tessile tra Otto e Novecento. A cura di Stefania Licini, con saggi di
Stefano Cofini, Gianluigi Della Valentina, Mauro Gelfi, Geoffrey J. Pizzorni.
■ La Rivista di Bergamo > il numero di gennaio-marzo 2008, interamente dedicato a “Per filo e per segni”, sarà una guida ragionata alla mostra
■ Più della mostra > www.perfiloepersegni.it > disponibili on line, a partire dal 10 febbraio, sul sito web dedicato alla mostra, approfondimenti, immagini provenienti dagli archivi di fabbrica e di istituzioni pubbliche lombarde, interviste ai protagonisti, link ai siti del tessile “made in Bergamo”
LE INIZIATIVE:
■ Il Filo della Storia > Presentazione del volume monografico.
■ Conferenze “Lezioni Di Storia” (da marzo a maggio)> Incontri di approfondimento sulla storia del tessile tra
Otto e Novecento promossi dall’Associazione Amici del Museo Storico di Bergamo
■ Conferenza “Guido Vergani e il Dizionario Della Moda” - Presentazione del Dizionario della moda (a cura di
G. Vergani, ed. Baldini Castoldi Dalai). Presenta: Silvia Lucchini; relatori: Marco Buscarino, Alessandro Dalai,
Cristina Brigidini. Coordina Imelde Cavalleri. Incontro a cura di Marco Buscarino
■ Museo Del Tessile Di Leffe: Per tutta la durata della mostra, tutti i sabati e le domeniche dalle 14.00 alle 19.00 sarà possibile visitare il Museo del Tessile di Leffe, accompagnati da una guida che illustrerà i pezzi della collezione. Info www.museodeltessiledileffe.it
Dal 1° marzo al 29 giugno 2008, al Museo Storico di Bergamo, la mostra “Per filo e per segni. Innovazione e creatività dell’ industria tessile a Bergamo tra XIX e XXI secolo”, promossa da Fondazione Bergamo nella storia, Fondazione per la storia economica e sociale di Bergamo e Fondazione Famiglia Legler, si propone di raccontare la storia del tessile a Bergamo tra Otto e Novecento, con la proiezione verso il futuro e con uno sguardo attento ai paralleli cambiamenti nella mentalità collettiva, nelle abitudini, del lavoro, nel costume, nell’economia e nelle grandi trasformazioni del Novecento.
Per ritrovare, o scoprire, una tradizione che ha trovato la sua cifra distintiva in una creatività che abbraccia l’universo tessile a 360 gradi.
Un viaggio multimediale e multisensoriale tra oggetti, tessuti, dipinti, video, fotografie, collezioni inedite, suoni e installazioni interattive, per proiettare i visitatori nelle storie, nei luoghi, fin dentro le trame di una lunga avventura di creatività e lavoro, innovazione tecnica e ricerca estetica, tradizione e avanguardia.
“Per filo e per segni” non è una mostra tradizionale ma piuttosto un luogo virtuale e interattivo, una esperienza che avvolge e coinvolge lo spettatore invitato a “vivere” dall’interno e in prima persona le “storie” passate e le proposte per il futuro.
Il percorso espositivo si articola in 5 “scene”, cinque spazi tematici e interattivi che, fornendo una molteplicità di stimoli culturali e sensoriali, consentono al visitatore di personalizzare il proprio itinerario.
■ L’avventura del cotone: operaie, capitali e territorio: attraverso l’alternarsi di oggetti (telai, stoffe), immagini (dipinti e fotografie) e ricostruzioni in digitale, si racconta l’avvio dell’industrializzazione tessile nella provincia di Bergamo, ponendo l’attenzione sull’interazione tra gli uomini, il territorio, i capitali. Si possono toccare con mano filati e tessuti e, grazie alla multimedialità, si può assistere al riprendere vita di un originale telaio Jacquard ottocentesco e al primo sciopero delle operaie e degli operai tessili.
■ Il filo della seta in viaggio: Bergamo tra locale e globale: attraverso documenti, dipinti e archivi in gran parte inediti o comunque normalmente non visibili al pubblico, si ripercorre la lunga avventura della seta che è stata nella prima metà del XIX secolo l’”oro bianco” di Bergamo. Anche sulle rotte dei molti bergamaschi che a fine Ottocento cominciarono a “girare il mondo” alla ricerca del seme bachi migliore.
■ Finanza, trasporti, scuole, commercio: il tessuto del territorio: ferrovie, strade e autostrade, formazione professionale, nuove mode, e finanza sono i soggetti di questa sezione dominata da un grande “tavolo” interattivo sul quale il visitatore può virtualmente muoversi tra i diari dei mercanti viaggiatori, fotografie, manifesti pubblicitari, filmati inediti, oggetti legati alla formazione, antichi strumenti dell’attività commerciale e finanziaria. Per la prima volta è esposta una selezione dei disegni pubblicitari per la moda della collezione Salemme, recentemente donata al Museo Storico di Bergamo.
■ Storie di moda tra tessuti e società: una sosta nel piccolo cinema con ricostruzione in 3D dei villaggi operai del cotonificio Honegger di Albino, e si entra nel regno della moda. Abiti, immagini e suoni raccontano al visitatore lo sviluppo e i grandi cambiamenti della moda, da Dior agli abiti dell’alta moda anni ’50, dalla “rivolta” dei jeans alle calze e l’intimo. Protagonisti, da un lato i tessuti fabbricati a Bergamo che servivano ai grandi stilisti francesi per confezionare “gli abiti del sogno del miracolo economico” post seconda guerra mondiale, dall’altro gli importanti stilisti che hanno veicolato il “made in Bergamo” in tutto il mondo.
■ Tessere il futuro: camminando attorno a un mondo virtuale il visitatore può prendere coscienza del nuovo corso del tessile “made in Bergamo”, muovendosi tra produzioni particolarmente pregiate e applicazioni inaspettate: dalla camiceria ai tessuti indemagliabili, dalle fibre e filati artificiali all’abbigliamento sportivo, dal cachemire all’erba sintetica, dall’intimo all’abbigliamento per bambino. Lo spazio si trasforma in una piazza dove i protagonisti della moda, della produzione e del sindacalismo europeo dialogano tra loro su temi quali la “globalizzazione” e il futuro del lavoro non solo a Bergamo, ma in Europa.
LA DIDATTICA
Nell’ambito della mostra è allestito un percorso didattico rivolto sia agli studenti sia agli adulti che, rispecchiando l’impostazione multimediale della mostra, si sviluppa tra tavoli interattivi digitali, touch screen e laboratori creativi.
LE PUBBLICAZIONI:
■ Il Filo della Storia > volume monografico che raccoglie la ricerca scientifica svolta nel corso del 2007 sullo sviluppo dell’industria tessile tra Otto e Novecento. A cura di Stefania Licini, con saggi di
Stefano Cofini, Gianluigi Della Valentina, Mauro Gelfi, Geoffrey J. Pizzorni.
■ La Rivista di Bergamo > il numero di gennaio-marzo 2008, interamente dedicato a “Per filo e per segni”, sarà una guida ragionata alla mostra
■ Più della mostra > www.perfiloepersegni.it > disponibili on line, a partire dal 10 febbraio, sul sito web dedicato alla mostra, approfondimenti, immagini provenienti dagli archivi di fabbrica e di istituzioni pubbliche lombarde, interviste ai protagonisti, link ai siti del tessile “made in Bergamo”
LE INIZIATIVE:
■ Il Filo della Storia > Presentazione del volume monografico.
■ Conferenze “Lezioni Di Storia” (da marzo a maggio)> Incontri di approfondimento sulla storia del tessile tra
Otto e Novecento promossi dall’Associazione Amici del Museo Storico di Bergamo
■ Conferenza “Guido Vergani e il Dizionario Della Moda” - Presentazione del Dizionario della moda (a cura di
G. Vergani, ed. Baldini Castoldi Dalai). Presenta: Silvia Lucchini; relatori: Marco Buscarino, Alessandro Dalai,
Cristina Brigidini. Coordina Imelde Cavalleri. Incontro a cura di Marco Buscarino
■ Museo Del Tessile Di Leffe: Per tutta la durata della mostra, tutti i sabati e le domeniche dalle 14.00 alle 19.00 sarà possibile visitare il Museo del Tessile di Leffe, accompagnati da una guida che illustrerà i pezzi della collezione. Info www.museodeltessiledileffe.it
01
marzo 2008
Per filo e per segno. Innovazione e creatività dell’ industria tessile a Bergamo tra XIX e XXI secolo
Dal primo marzo al 07 settembre 2008
arti decorative e industriali
Location
MUSEO STORICO – EX CONVENTO DI SAN FRANCESCO
Bergamo, Piazza Mercato Del Fieno, 6A, (Bergamo)
Bergamo, Piazza Mercato Del Fieno, 6A, (Bergamo)
Biglietti
5 euro (comprensivo di visita a Campanone, Rocca-Museo Storico Sezione Ottocento e Museo Donizettiano). Gratuito sotto i 18 anni e per portatori di handicap.
Orario di apertura
tutti i giorni 9.30 – 13 e 14 - 17.30. Chiuso lunedì.
Vernissage
1 Marzo 2008, ore 17
Sito web
www.perfiloepersegni.it