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Per un’ecologia del museo
Il concetto di ecologia ha fatto il suo ingresso nella società contemporanea negli ultimi 20 anni, accompagnato dall’ansia per il futuro del pianeta, dalla minaccia dei disastri ambientali e dallo spettro dell’esaurimento energetico. È entrato a far parte del linguaggio comune nello stesso momento in cui si sono andate smaterializzando le certezze di sopravvivenza e di rigenerazione, suonando come un monito da poter ignorare solo rimanendo attaccati al presente, o, al contrario, somigliando a una sorta di religione con relativi adepti. ..
Comunicato stampa
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25 febbraio h 18:00
Museo d'arte contemporanea Villa Croce - Genova
Per un'ecologia del museo
Artisti: Emanuela Ascari, Claire Bosi, Curandi Katz, Antonello Ghezzi
A cura di Anna Santomauro nell'ambito di Carta Bianca*
Ci si chiede quanto disagio ecologico possiamo sopportare, ma la ricerca deve passare da ciò che profondamente desideriamo. L’ecologia deve essere nello stesso tempo mentale, sociale e ambientale o non sarà nulla, o comunque poco.
Felix Guattari "Le tre ecologie" , 1989
Il concetto di ecologia ha fatto il suo ingresso nella società contemporanea negli ultimi 20 anni, accompagnato dall'ansia per il futuro del pianeta, dalla minaccia dei disastri ambientali e dallo spettro dell'esaurimento energetico. È entrato a far parte del linguaggio comune nello stesso momento in cui si sono andate smaterializzando le certezze di sopravvivenza e di rigenerazione, suonando come un monito da poter ignorare solo rimanendo attaccati al presente, o, al contrario, somigliando a una sorta di religione con relativi adepti.
Come ci suggerisce Guattari, ispirando il pensiero di Bateson sull'”ecologia della mente”, è necessario ridefinire tale concetto attraverso ciò che desideriamo, partendo dall'intenzionalità su cui poggiano i diversi sistemi etici che sono alla base della nostra esistenza.
La mostra a Villa Croce intende rielaborare attraverso una serie di gesti e interventi minimi la molteplicità di relazioni che l'istituzione innesca, interrogandole, stimolandole, immaginandole e desiderandole: in sintesi aprendo una serie di paesaggi mentali, sociali e ambientali, dentro e fuori il museo.
Ciascun lavoro suggerisce un diverso approccio, un'ecologia possibile e parzialmente realizzata: d'altra parte, etimologicamente, la parola ecologia (dal greco: οίκος, oikos, "casa" o anche "ambiente"; e λόγος, logos, "discorso" o “studio”) richiama l'idea di dimora che, applicata all'istituzione museale, ne ridefinisce temporaneamente le funzioni e la fisiologia.
Emanuela Ascari, Risonanze. File mp3, 12' 15".
Un lavoro su un territorio inaccessibile allo sguardo, oltre che al corpo, a esplorare profondità che si possono solo nominare. La lettura cadenzata di una successione di nomi di stelle a evocare quel paesaggio negato, una rielaborazione del legame con il Kosmos attraverso l'utilizzo della voce, del corpo come cassa di risonanza.
Claire Bosi, Famille Lovichi. Video miniDv, color/sound, 18’.
Banlieue nord ovest di Parigi. 111 rue de Courbevoie, Nanterre.
Togliere, scavare, raschiare, trasformare.
Prendersi cura diviene rito nel cercare tra i resti di radici ignote.
Congiungono il passato, il presente ed un futuro che deve venire.
Curandi Katz, A.D.L. (attività della vita quotidiana).
Intervento terapeutico per Villa Croce. Gesti (reception, finestra), animazioni video
Prendendo come punto di partenza l’idea che il museo cosí come la persona richiede amore e cura al fine di esistere, gli artisti propongono alcuni gesti terapeutici per portare l’attenzione sui segni vitali dell’istituzione.
Antonello Ghezzi, T'Oracolo.
E’ un problema mai risolto, un viaggio mai concluso. Nell’antica Grecia ci si recava a Delfi per porre il proprio quesito all'Oracolo.
A Genova sarà al Museo che si troverà l'Oracolo, un T'Oracolo.
Le domande creeranno un filo di connessione tra città e Museo e tra ogni persona, ma inconsapevolmente e segretamente.
*Carta Bianca è un progetto curato da Silvia Cini in collaborazione con Francesca Serrati. La prima tappa, cartabianca_bologna, vede la partecipazione dei curatori Roberto Daolio, Massimo Marchetti e Anna Santomauro.
Museo d'arte contemporanea Villa Croce - Genova
Per un'ecologia del museo
Artisti: Emanuela Ascari, Claire Bosi, Curandi Katz, Antonello Ghezzi
A cura di Anna Santomauro nell'ambito di Carta Bianca*
Ci si chiede quanto disagio ecologico possiamo sopportare, ma la ricerca deve passare da ciò che profondamente desideriamo. L’ecologia deve essere nello stesso tempo mentale, sociale e ambientale o non sarà nulla, o comunque poco.
Felix Guattari "Le tre ecologie" , 1989
Il concetto di ecologia ha fatto il suo ingresso nella società contemporanea negli ultimi 20 anni, accompagnato dall'ansia per il futuro del pianeta, dalla minaccia dei disastri ambientali e dallo spettro dell'esaurimento energetico. È entrato a far parte del linguaggio comune nello stesso momento in cui si sono andate smaterializzando le certezze di sopravvivenza e di rigenerazione, suonando come un monito da poter ignorare solo rimanendo attaccati al presente, o, al contrario, somigliando a una sorta di religione con relativi adepti.
Come ci suggerisce Guattari, ispirando il pensiero di Bateson sull'”ecologia della mente”, è necessario ridefinire tale concetto attraverso ciò che desideriamo, partendo dall'intenzionalità su cui poggiano i diversi sistemi etici che sono alla base della nostra esistenza.
La mostra a Villa Croce intende rielaborare attraverso una serie di gesti e interventi minimi la molteplicità di relazioni che l'istituzione innesca, interrogandole, stimolandole, immaginandole e desiderandole: in sintesi aprendo una serie di paesaggi mentali, sociali e ambientali, dentro e fuori il museo.
Ciascun lavoro suggerisce un diverso approccio, un'ecologia possibile e parzialmente realizzata: d'altra parte, etimologicamente, la parola ecologia (dal greco: οίκος, oikos, "casa" o anche "ambiente"; e λόγος, logos, "discorso" o “studio”) richiama l'idea di dimora che, applicata all'istituzione museale, ne ridefinisce temporaneamente le funzioni e la fisiologia.
Emanuela Ascari, Risonanze. File mp3, 12' 15".
Un lavoro su un territorio inaccessibile allo sguardo, oltre che al corpo, a esplorare profondità che si possono solo nominare. La lettura cadenzata di una successione di nomi di stelle a evocare quel paesaggio negato, una rielaborazione del legame con il Kosmos attraverso l'utilizzo della voce, del corpo come cassa di risonanza.
Claire Bosi, Famille Lovichi. Video miniDv, color/sound, 18’.
Banlieue nord ovest di Parigi. 111 rue de Courbevoie, Nanterre.
Togliere, scavare, raschiare, trasformare.
Prendersi cura diviene rito nel cercare tra i resti di radici ignote.
Congiungono il passato, il presente ed un futuro che deve venire.
Curandi Katz, A.D.L. (attività della vita quotidiana).
Intervento terapeutico per Villa Croce. Gesti (reception, finestra), animazioni video
Prendendo come punto di partenza l’idea che il museo cosí come la persona richiede amore e cura al fine di esistere, gli artisti propongono alcuni gesti terapeutici per portare l’attenzione sui segni vitali dell’istituzione.
Antonello Ghezzi, T'Oracolo.
E’ un problema mai risolto, un viaggio mai concluso. Nell’antica Grecia ci si recava a Delfi per porre il proprio quesito all'Oracolo.
A Genova sarà al Museo che si troverà l'Oracolo, un T'Oracolo.
Le domande creeranno un filo di connessione tra città e Museo e tra ogni persona, ma inconsapevolmente e segretamente.
*Carta Bianca è un progetto curato da Silvia Cini in collaborazione con Francesca Serrati. La prima tappa, cartabianca_bologna, vede la partecipazione dei curatori Roberto Daolio, Massimo Marchetti e Anna Santomauro.
25
febbraio 2012
Per un’ecologia del museo
25 febbraio 2012
arte contemporanea
Location
MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA VILLA CROCE
Genova, Via Jacopo Ruffini, 3, (Genova)
Genova, Via Jacopo Ruffini, 3, (Genova)
Vernissage
25 Febbraio 2012, h 18
Autore
Curatore