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Percezioni
E’ un’esposizione di arte contemporanea, in realtà è una sfida indetta a quanti sono convinti che l’arte, quella astrattista, sia incomprensibile. Le percezioni si susseguono come fiumi in piena
Comunicato stampa
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Si entra.
Dove possibile ci si siede.
La musica suona.
Il corpo si rilassa.
Si osserva, infine.
Si osserva a lungo.
Si sente, si percepisce.
E’ la musica delle sensazioni.
E’ la danza delle Percezioni.
Lentamente si scrutano i particolari, ad uno ad uno, di tutti.
E’ un’esposizione di arte contemporanea, in realtà è una sfida indetta a quanti sono convinti che l’arte, quella astrattista, sia incomprensibile. Le percezioni si susseguono come fiumi in piena.
Umberto Arosio scatena emozioni tra veementi nuance viola, marrone, bianco. Scaglia con impeto il colore e identicamente aggredisce piacevolmente l’osseratore; Giuseppe Tarantino intriga tra neri e bianchi che si distendono su bipolari superfici. Mini sculture artistiche in cui si celano latenti percezioni espressamente rese con eleganza; Giovanni Mangiacapra irradia con lo splendore dei colori. E’ musica la sua arte, leggiadra e modulata con grazia; Arianna Rizzitelli individua una suggestiva mistura di fotografia e integrazoni che divengono eccellente modello di espressione contemporanea; Tomoko Sugahara aggrazia l’atmosfera con vaste distese bianche dilettate da deboli accordi di colore inducendo in viaggi mentali senza posa; Vincent Gregory soverchia i suoi uomini pinguini di materia perfezionando palesemente la sua denuncia contro il genere umano stereotipato; Eloise Ghioni rinnova la sua esperienza con cerci concentrici su tavola: il bianco predomina sempre da sempre, simbolo elegiaco di una raffinatezza superiore.
Un lungo percorso, ricolmo quanto basta, tal da far comprendere che si dipinge con l’animo, non con le mani.
Dove possibile ci si siede.
La musica suona.
Il corpo si rilassa.
Si osserva, infine.
Si osserva a lungo.
Si sente, si percepisce.
E’ la musica delle sensazioni.
E’ la danza delle Percezioni.
Lentamente si scrutano i particolari, ad uno ad uno, di tutti.
E’ un’esposizione di arte contemporanea, in realtà è una sfida indetta a quanti sono convinti che l’arte, quella astrattista, sia incomprensibile. Le percezioni si susseguono come fiumi in piena.
Umberto Arosio scatena emozioni tra veementi nuance viola, marrone, bianco. Scaglia con impeto il colore e identicamente aggredisce piacevolmente l’osseratore; Giuseppe Tarantino intriga tra neri e bianchi che si distendono su bipolari superfici. Mini sculture artistiche in cui si celano latenti percezioni espressamente rese con eleganza; Giovanni Mangiacapra irradia con lo splendore dei colori. E’ musica la sua arte, leggiadra e modulata con grazia; Arianna Rizzitelli individua una suggestiva mistura di fotografia e integrazoni che divengono eccellente modello di espressione contemporanea; Tomoko Sugahara aggrazia l’atmosfera con vaste distese bianche dilettate da deboli accordi di colore inducendo in viaggi mentali senza posa; Vincent Gregory soverchia i suoi uomini pinguini di materia perfezionando palesemente la sua denuncia contro il genere umano stereotipato; Eloise Ghioni rinnova la sua esperienza con cerci concentrici su tavola: il bianco predomina sempre da sempre, simbolo elegiaco di una raffinatezza superiore.
Un lungo percorso, ricolmo quanto basta, tal da far comprendere che si dipinge con l’animo, non con le mani.
08
aprile 2007
Percezioni
Dall'otto al 19 aprile 2007
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE ZEROUNO
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Orario di apertura
10-13 e 19-22. Chiuso sabato, lunedì mattina, domenica mattina
Vernissage
8 Aprile 2007, ore 20.30
Autore
Curatore