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Percorsi paralleli
Tre artisti di Casole d’Elsa che espongono a Massa Marittima, una produttiva collaborazione che vuole far conoscere e interagire diverse realtà artistiche toscane. Paolo Morandi è scultore, Anna Morandi è pittrice, Mario Mancini lavora con poesia visiva e installazione, un mix veramente interessante
Comunicato stampa
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PERCORSI PARALLEI è una mostra che rappresenta anche un sodalizio artistico nato nella splendida realtà di Casole d’Elsa: due fratelli, Anna e Paolo, che insieme al cognato Mario presentano al pubblico le loro opere, così diverse fra loro, comunque uniti da un forte legame creativo.
Già il titolo esprime questo spirito: la crescita di ciascuno nella propria autonomia, nella propria visione del modo e nella scelta della forma espressiva più coerente, insieme al desiderio di porsi in sintonia con gli altri, di farsi ammirare pur nella diversità.
Vediamoli uno per uno.
PAOLO MORANDI porta con sé una storia di affermato scultore, così che una sua grande opera in marmo, inaugurata da Philippe Daverio, può essere ammirata a Casole d’Elsa in Piazza del Comune… un sincero riconoscimento da parte della sua città!
Alla ricerca di un continuo miglioramento, mai soddisfatto di se stesso, esprime la sua interiorità modellando e scolpendo qualsiasi materiale… pietra, legno, ferro… I suoi lavori sono ricchi di pathos, sono espressione di sensibilità e vitalità difficilmente reprimibili; nello stesso tempo, con una scelta davvero ampia di soggetti, risultano originali ed estremamente curati nei dettagli.
ANNA MORANDI, a differenza del fratello, si è sempre dedicata alla pittura, approfondendone con gli anni le tecniche e i linguaggi.
Dopo un amore durato un decennio per il surrealismo, in particolare per Dalì e Magritte, è passata a esprimere la figura femminile nelle sue mille sfaccettature, attraverso una profonda ricerca di significato.
Ecco che allora, nella rappresentazione dei personaggi, tutto diventa più diretto e leggibile: i sentimenti, i gesti, i contesti talvolta inquietanti che fanno da sfondo alla donna che nel quadro sembra raccontare qualcosa: il suo vissuto, la sua esperienza di vita, la sua inquietudine profonda…
MARIO MANCINI è un raffinato elaboratore della poesia visiva che richiama l’ultimo periodo dadaista, con forti presenze simboliche, leggibili anche nelle installazioni.
Nei suoi lavori troviamo frasi e parole, con aggiunte di colore che richiamano l’attenzione, e inserimenti di materiali insoliti, comunque ben equilibrati nello spazio minimalista della tavola.
Non lasciamoci ingannare dalla semplicità dell’insieme: sicuramente nel fondo restano sottese sottili presenze, una personale simbologia e soprattutto un’espressione emozionale cui l’opera dà forma.
Gian Paolo Bonesini
gallerista e curatore
Già il titolo esprime questo spirito: la crescita di ciascuno nella propria autonomia, nella propria visione del modo e nella scelta della forma espressiva più coerente, insieme al desiderio di porsi in sintonia con gli altri, di farsi ammirare pur nella diversità.
Vediamoli uno per uno.
PAOLO MORANDI porta con sé una storia di affermato scultore, così che una sua grande opera in marmo, inaugurata da Philippe Daverio, può essere ammirata a Casole d’Elsa in Piazza del Comune… un sincero riconoscimento da parte della sua città!
Alla ricerca di un continuo miglioramento, mai soddisfatto di se stesso, esprime la sua interiorità modellando e scolpendo qualsiasi materiale… pietra, legno, ferro… I suoi lavori sono ricchi di pathos, sono espressione di sensibilità e vitalità difficilmente reprimibili; nello stesso tempo, con una scelta davvero ampia di soggetti, risultano originali ed estremamente curati nei dettagli.
ANNA MORANDI, a differenza del fratello, si è sempre dedicata alla pittura, approfondendone con gli anni le tecniche e i linguaggi.
Dopo un amore durato un decennio per il surrealismo, in particolare per Dalì e Magritte, è passata a esprimere la figura femminile nelle sue mille sfaccettature, attraverso una profonda ricerca di significato.
Ecco che allora, nella rappresentazione dei personaggi, tutto diventa più diretto e leggibile: i sentimenti, i gesti, i contesti talvolta inquietanti che fanno da sfondo alla donna che nel quadro sembra raccontare qualcosa: il suo vissuto, la sua esperienza di vita, la sua inquietudine profonda…
MARIO MANCINI è un raffinato elaboratore della poesia visiva che richiama l’ultimo periodo dadaista, con forti presenze simboliche, leggibili anche nelle installazioni.
Nei suoi lavori troviamo frasi e parole, con aggiunte di colore che richiamano l’attenzione, e inserimenti di materiali insoliti, comunque ben equilibrati nello spazio minimalista della tavola.
Non lasciamoci ingannare dalla semplicità dell’insieme: sicuramente nel fondo restano sottese sottili presenze, una personale simbologia e soprattutto un’espressione emozionale cui l’opera dà forma.
Gian Paolo Bonesini
gallerista e curatore
15
giugno 2019
Percorsi paralleli
Dal 15 al 28 giugno 2019
arte contemporanea
Location
GALLERIA SPAZIOGRAFICO
Massa Marittima, Vicolo Ciambellano, 7, (Grosseto)
Massa Marittima, Vicolo Ciambellano, 7, (Grosseto)
Orario di apertura
Tutti i giorni ore 16.00 - 18.00
Vernissage
15 Giugno 2019, ore 18.00
Autore
Curatore