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Perfecto e Virtuale, l’Uomo Vitruviano di Leonardo
per la prima volta in assoluta mondiale, l’opera di Leonardo è in esposizione attraverso una digitalizzazione perfetta che permette ai visitatori di osservarne ogni minimo dettaglio. Sono presenti strumenti multimediali sofisticati come ad esempio il touch screen che consente di entrare nel disegno fino al centesimo di millimetro e cogliere dettagli invisibili a occhio nudo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
È un successo la mostra “Perfecto e Virtuale, l’Uomo Vitruviano di Leonardo”, organizzata
dal Centro Studi Vitruviani e in corso a Fano (Pu) nella chiesa di San Michele, dove il famoso
foglio, canone rinascimentale della bellezza perfetta, si presenta ai visitatori in 3D per la prima
volta. Una veste esclusiva e senza precedenti, abbinata a un innovativo sistema touch screen
di visualizzazione che consente di entrare nel disegno fino al centesimo di millimetro e cogliere
ogni più incredibile dettaglio non visibile a occhio nudo, andando al di là di quello che forse
lo stesso Leonardo da Vinci poteva vedere. Come il tratto della matita e delle punte a secco, i
segni e le incisioni sul foglio, il colore e la consistenza della carta in una visione 3D navigabile
interattivamente di recto e verso. L’applicazione è stata realizzata, in collaborazione con il
Gabinetto dei disegni delle Gallerie dell’Accademia di Venezia diretto da Annalisa Perissa Torrini
(curatrice della mostra) da Marco Gaiani e Fabrizio Ivan Apollonio (Università degli Studi di
Bologna), Massimo Zancolich (TabulaRasa, per l’acquisizione digitale), Mirko Barone (3DXcite) con
Paolo Clini e Gianni Plescia (Univpm Marche). Il modello tridimensionale del foglio in particolare è
stato realizzato da Marco Gaiani su uno dei più avanzati software di modellazione e visualizzazione
(Deltagen) messo appositamente a disposizione da 3DXcite per questa applicazione. Il foglio è così
navigabile in modo interattivo, senza alcuna limitazione dovuta alle necessità di conservazione.
Tale applicazione può costituire una possibile risposta alle sempre crescenti difficoltà di
circolazione e divulgazione di opere delicate e che, come nel caso dell’Uomo di Leonardo, possono
essere esposte solo ogni 5 anni, a fronte di continue richieste di musei di tutto il mondo.
Tutto il contesto della mostra, allestita spazialmente ripercorrendo i segni principali del disegno
leonardesco, scorre comunque sui binari della spettacolarizzazione, pur mantenendo la sua
rigorosità attraverso diversi contenuti scientifici, fruibili su monitor e i touch screen navigabili
che completano la prima sala dove primeggia il foglio dell’opera in 3D. Nel secondo ambiente
della mostra invece gli occhi dei visitatori vengono subito catturati dalla piramide olografica che,
grazie a una tecnica teatrale chiamata “Pepper’s ghost” (utilizzata anche nel primo episodio di Star
Wars), proietta l’opera leonardesca a grandezza naturale (34 centimetri circa) e, mentre ruota a
360°, l’Uomo Vitruviano esce dal foglio, diventa tridimensionale e volteggia sospeso a mezz’aria
nel quadrato e nel cerchio (il modello è stato realizzato da Fabio Severini). Il divertimento e
l’esplorazione delle proporzioni ideali continua con il mirroring interattivo, un gioco mimico che
mette a confronto le forme di ogni visitatore con quelle dell’Uomo Vitruviano, con sistemi di
natural interaction e computer vision appositamente sviluppati. Basterà salire su una pedana a
pavimento per scoprire quanto ognuno di noi si avvicini alle misure della perfezione classica. Gli
allestimenti tecnologici e le interfacce software per la piramide e il mirroring sono state realizzate
da Eve spin off srl.
dal Centro Studi Vitruviani e in corso a Fano (Pu) nella chiesa di San Michele, dove il famoso
foglio, canone rinascimentale della bellezza perfetta, si presenta ai visitatori in 3D per la prima
volta. Una veste esclusiva e senza precedenti, abbinata a un innovativo sistema touch screen
di visualizzazione che consente di entrare nel disegno fino al centesimo di millimetro e cogliere
ogni più incredibile dettaglio non visibile a occhio nudo, andando al di là di quello che forse
lo stesso Leonardo da Vinci poteva vedere. Come il tratto della matita e delle punte a secco, i
segni e le incisioni sul foglio, il colore e la consistenza della carta in una visione 3D navigabile
interattivamente di recto e verso. L’applicazione è stata realizzata, in collaborazione con il
Gabinetto dei disegni delle Gallerie dell’Accademia di Venezia diretto da Annalisa Perissa Torrini
(curatrice della mostra) da Marco Gaiani e Fabrizio Ivan Apollonio (Università degli Studi di
Bologna), Massimo Zancolich (TabulaRasa, per l’acquisizione digitale), Mirko Barone (3DXcite) con
Paolo Clini e Gianni Plescia (Univpm Marche). Il modello tridimensionale del foglio in particolare è
stato realizzato da Marco Gaiani su uno dei più avanzati software di modellazione e visualizzazione
(Deltagen) messo appositamente a disposizione da 3DXcite per questa applicazione. Il foglio è così
navigabile in modo interattivo, senza alcuna limitazione dovuta alle necessità di conservazione.
Tale applicazione può costituire una possibile risposta alle sempre crescenti difficoltà di
circolazione e divulgazione di opere delicate e che, come nel caso dell’Uomo di Leonardo, possono
essere esposte solo ogni 5 anni, a fronte di continue richieste di musei di tutto il mondo.
Tutto il contesto della mostra, allestita spazialmente ripercorrendo i segni principali del disegno
leonardesco, scorre comunque sui binari della spettacolarizzazione, pur mantenendo la sua
rigorosità attraverso diversi contenuti scientifici, fruibili su monitor e i touch screen navigabili
che completano la prima sala dove primeggia il foglio dell’opera in 3D. Nel secondo ambiente
della mostra invece gli occhi dei visitatori vengono subito catturati dalla piramide olografica che,
grazie a una tecnica teatrale chiamata “Pepper’s ghost” (utilizzata anche nel primo episodio di Star
Wars), proietta l’opera leonardesca a grandezza naturale (34 centimetri circa) e, mentre ruota a
360°, l’Uomo Vitruviano esce dal foglio, diventa tridimensionale e volteggia sospeso a mezz’aria
nel quadrato e nel cerchio (il modello è stato realizzato da Fabio Severini). Il divertimento e
l’esplorazione delle proporzioni ideali continua con il mirroring interattivo, un gioco mimico che
mette a confronto le forme di ogni visitatore con quelle dell’Uomo Vitruviano, con sistemi di
natural interaction e computer vision appositamente sviluppati. Basterà salire su una pedana a
pavimento per scoprire quanto ognuno di noi si avvicini alle misure della perfezione classica. Gli
allestimenti tecnologici e le interfacce software per la piramide e il mirroring sono state realizzate
da Eve spin off srl.
24
ottobre 2014
Perfecto e Virtuale, l’Uomo Vitruviano di Leonardo
Dal 24 ottobre 2014 al 10 gennaio 2015
arte antica
Location
CHIESA DI SANT’ARCANGELO
Fano, Corso Giacomo Matteotti, 68, (Pesaro E Urbino)
Fano, Corso Giacomo Matteotti, 68, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
Giorni feriali h. 17-19.30
Sabato e domenica h. 10.30-12.30 / 17-19.30
Mattina solo su prenotazione per scuole e gruppi.
(tel. 338.4234702 oppure 328.3790087)
Sito web
www.centrostudivitruviani.org
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