Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Pericle Fazzini – Il luogo dei natali
L’esposizione omaggia l’artista, natio del borgo, presentando una prima selezione della collezione recentemente acquisita dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, che conta circa 250 opere tra sculture, oggetti d’arte, disegni, opere grafiche e appunti del maestro. La mostra si compone di trentotto opere tra sculture in bronzo e argento, bozzetti, grafiche, pennarelli e pastelli dedicati al tema natalizi. Evoca, come suggerisce il titolo, il binomio Natale-luogo natale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’esposizione, organizzata dal Comune di Grottammare e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, è il primo atto di un progetto che culminerà con un museo nel Torrione della Battaglia, dedicato a Pericle Fazzini, l’autore della Resurrezione voluta da Paolo VI per la Sala delle Udienze in Vaticano,
Il ritorno a casa delle opere dello “scultore del vento”, come fu definito dall’amico Ungaretti per la sua capacità di suggerire e rappresentare gli aspetti più lirici della natura, celebra il rapporto che l’artista ha avuto con la cittadina. Un legame che travalica i limiti di un’evocazione nostalgica ed è stato uno dei fili conduttori della sua parabola creativa.
Gli spazi aperti, le pietre levigate dal tempo e dagli elementi, le radici degli olivi, il lavoro nei campi e sul mare sono stati per Fazzini fonte d’ispirazione, da quando accanto al padre falegname apprende, giovanissimo, a scolpire fino alla fine degli anni Ottanta, quando condensa il suo senso mistico della natura negli ultimi pastelli fatti solo di spazio e di luce.
Teatro dell’Arancio, bomboniera settecentesca ha recentemente riaperto i battenti dopo 95 anni, in occasione della mostra “Il segno dei maestri. Dal Guercino a Canova”, completamente restaurato secondo le tecniche più innovative.
Pericle Fazzini, nasce a Grottammare il 4 maggio 1913. Nel 1930 si trasferisce a Roma dove frequenta la Scuola libera del nudo stringe contatti con i giovani artisti della “Scuola romana”; in questo periodo realizza alcuni dei suoi capolavori come il ritratto di Ungaretti. Passa gli anni della guerra in Dalmazia, per rientrare a Roma nel 1943 e si dedica a terminare “Il ragazzo con i gabbiani”. Nel 1952 tiene una personale alla Alexander Jolas Gallery di New York . Nel ’54 partecipa alla Biennale di Venezia che gli vale il primo premio per la scultura. Nel’55 ottiene la cattedra di scultura all’Accademia di Firenze.
Dal 1958 al 1980 insegna all’Accademia delle Belle Arti di Roma.
Dal 1970 al 1977 lavora a quello che sotto molteplici punti di vista può essere considerato il punto di approdo di tutta la sua ricerca: “La Resurrezione” per la Sala delle Udienze in Vaticano. Durante la lavorazione l’artista fu colto, nel ’75, da una trombosi. La ripresa avviene lentamente e negli ultimi anni Fazzini si dedica ai bronzetti e alle incisioni, tra Roma e Grottammare. L’artista morì a Roma il 4 dicembre 1987
Il ritorno a casa delle opere dello “scultore del vento”, come fu definito dall’amico Ungaretti per la sua capacità di suggerire e rappresentare gli aspetti più lirici della natura, celebra il rapporto che l’artista ha avuto con la cittadina. Un legame che travalica i limiti di un’evocazione nostalgica ed è stato uno dei fili conduttori della sua parabola creativa.
Gli spazi aperti, le pietre levigate dal tempo e dagli elementi, le radici degli olivi, il lavoro nei campi e sul mare sono stati per Fazzini fonte d’ispirazione, da quando accanto al padre falegname apprende, giovanissimo, a scolpire fino alla fine degli anni Ottanta, quando condensa il suo senso mistico della natura negli ultimi pastelli fatti solo di spazio e di luce.
Teatro dell’Arancio, bomboniera settecentesca ha recentemente riaperto i battenti dopo 95 anni, in occasione della mostra “Il segno dei maestri. Dal Guercino a Canova”, completamente restaurato secondo le tecniche più innovative.
Pericle Fazzini, nasce a Grottammare il 4 maggio 1913. Nel 1930 si trasferisce a Roma dove frequenta la Scuola libera del nudo stringe contatti con i giovani artisti della “Scuola romana”; in questo periodo realizza alcuni dei suoi capolavori come il ritratto di Ungaretti. Passa gli anni della guerra in Dalmazia, per rientrare a Roma nel 1943 e si dedica a terminare “Il ragazzo con i gabbiani”. Nel 1952 tiene una personale alla Alexander Jolas Gallery di New York . Nel ’54 partecipa alla Biennale di Venezia che gli vale il primo premio per la scultura. Nel’55 ottiene la cattedra di scultura all’Accademia di Firenze.
Dal 1958 al 1980 insegna all’Accademia delle Belle Arti di Roma.
Dal 1970 al 1977 lavora a quello che sotto molteplici punti di vista può essere considerato il punto di approdo di tutta la sua ricerca: “La Resurrezione” per la Sala delle Udienze in Vaticano. Durante la lavorazione l’artista fu colto, nel ’75, da una trombosi. La ripresa avviene lentamente e negli ultimi anni Fazzini si dedica ai bronzetti e alle incisioni, tra Roma e Grottammare. L’artista morì a Roma il 4 dicembre 1987
20
dicembre 2003
Pericle Fazzini – Il luogo dei natali
Dal 20 dicembre 2003 al 15 febbraio 2004
arte contemporanea
Location
TEATRO DELL’ARANCIO
Grottammare, Piazza Peretti, 1, (Ascoli Piceno)
Grottammare, Piazza Peretti, 1, (Ascoli Piceno)
Orario di apertura
21 dicembre-11 gennaio ore 10-12.30; 16-19.30
12 gennaio - 15 febbraio ore 16-19
Vernissage
20 Dicembre 2003, ore 17,30