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Perino & Vele – Public Invasion
Perino & Vele hanno sempre giocato con la capacità degli osservatori di riconoscere nelle loro sculture la propria realtà quotidiana, mostrandola attraverso una luce nuova, iconica ma nello stesso tempo ironica. In “Public Invasion” si ispirano al diffuso utilizzo dei manifesti.
Comunicato stampa
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La galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra personale di Perino & Vele Public Invasion venerdì 15 maggio 2009 alle 19.30, in presenza degli artisti.
Perino & Vele hanno sempre giocato con la capacità degli osservatori di riconoscere nelle loro sculture la propria realtà quotidiana, mostrandola attraverso una luce nuova, iconica ma nello stesso tempo ironica. In Public Invasion si ispirano al diffuso utilizzo dei manifesti: da quelli politici e pubblicitari agli annunci funebri.
Adottando la teoria che il manifesto, soprattutto pubblicitario, sia spesso un elemento caratteristico del paese e della società che lo crea, Perino & Vele partono proprio da quei manifesti di protesta popolare scritti a mano uno ad uno con pennarelli neri e rossi, violando ripetutamente e continuativamente le norme in materia di affissioni e pubblicità. Soprattutto in campagna elettorale, i manifesti dei candidati politici finiscono per coprire cassonetti, saracinesche, centraline elettriche ed altro. Public Invasion sviluppa questo strano modo di agire, un pensiero portato all'eccesso, quasi ingombrante e senza regole.
La mostra, ideata per gli spazi di Piazza dei Martiri, si apre con “It’s the right direction”, un’installazione costituita da un percorso obbligato dove la premessa informativa viene svolta da una cartellonistica stradale, frecce in ferro zincato indicano un percorso di ingresso ma allo stesso tempo anche di uscita. Lo spettatore è indirizzato verso uno spazio nel quale si ritrova accerchiato da una serie di svariati contenuti. Lo spazio principale della galleria è occupato da “Silvio Berlusconi vs Vladimir Putin”, “Carol Wojtyla vs George W. Bush”, “Osama Bin Laden vs Mahmud Ahmadinejad”, “Achille Bonito Oliva vs Mary Carey”, “Neil Young vs Deng Xiaoping”, un’installazione di circa 7 metri formata da cinque cartelloni pubblicitari, cosi come si vedono tutti i giorni per strada, con slogan e messaggi divertenti o assurdi di personaggi del mondo culturale e politico. Questi cartelloni occupano luoghi non predisposti ad accoglierli contribuendo allo scempio perpetrato con l’affissione abusiva di materiale pubblicitario e propagandistico. Il percorso espositivo si conclude con un’installazione monocromatica a parete dove ad essere rappresentata è l’informazione non più legata alle agenzie di pubblicità o a messaggi politici ma alla gente. “Uno dopo l’altro”, non è altro che una centralina elettrica dove annunci funebri portano a conoscenza delle date di nascita e di morte degli artisti.
Più di 100 manifesti in cartapesta, di diverso formato e interamente disegnati a pastello e china, sono offerti allo spettatore per essere letti singolarmente o sovrapposti, costituendo, così, diversi contenuti.
Autori di un’installazione permanente per la stazione Salvator Rosa progettata da Alessandro Mendini per la Metropolitana di Napoli e a San Casciano in Val di Pesa al Teatro Niccolini per Tusciaelecta, i due artisti hanno tenuto personali a Napoli (Galleria Alfonso Artiaco 1999, 2001, 2004), Milano (Galleria Raffaella Cortese 1999), Bruxelles (Galleria Albert Baronian 2000), Torino (Galleria Alberto Peola, 2001, 2005 e a Palazzo Bricherasio 2005), Ferrara (Pac, Palazzo Massari, 2003), Roma (Galleria V.M.21 artecontemporanea 2006), Catanzaro (Marca, Sottovuoto, 2008-2009).
Perino & Vele (Emiliano Perino, New York, 1973; Luca Vele, Rotondi, 1975) vivono e lavorano a Rotondi (AV)
Perino & Vele hanno sempre giocato con la capacità degli osservatori di riconoscere nelle loro sculture la propria realtà quotidiana, mostrandola attraverso una luce nuova, iconica ma nello stesso tempo ironica. In Public Invasion si ispirano al diffuso utilizzo dei manifesti: da quelli politici e pubblicitari agli annunci funebri.
Adottando la teoria che il manifesto, soprattutto pubblicitario, sia spesso un elemento caratteristico del paese e della società che lo crea, Perino & Vele partono proprio da quei manifesti di protesta popolare scritti a mano uno ad uno con pennarelli neri e rossi, violando ripetutamente e continuativamente le norme in materia di affissioni e pubblicità. Soprattutto in campagna elettorale, i manifesti dei candidati politici finiscono per coprire cassonetti, saracinesche, centraline elettriche ed altro. Public Invasion sviluppa questo strano modo di agire, un pensiero portato all'eccesso, quasi ingombrante e senza regole.
La mostra, ideata per gli spazi di Piazza dei Martiri, si apre con “It’s the right direction”, un’installazione costituita da un percorso obbligato dove la premessa informativa viene svolta da una cartellonistica stradale, frecce in ferro zincato indicano un percorso di ingresso ma allo stesso tempo anche di uscita. Lo spettatore è indirizzato verso uno spazio nel quale si ritrova accerchiato da una serie di svariati contenuti. Lo spazio principale della galleria è occupato da “Silvio Berlusconi vs Vladimir Putin”, “Carol Wojtyla vs George W. Bush”, “Osama Bin Laden vs Mahmud Ahmadinejad”, “Achille Bonito Oliva vs Mary Carey”, “Neil Young vs Deng Xiaoping”, un’installazione di circa 7 metri formata da cinque cartelloni pubblicitari, cosi come si vedono tutti i giorni per strada, con slogan e messaggi divertenti o assurdi di personaggi del mondo culturale e politico. Questi cartelloni occupano luoghi non predisposti ad accoglierli contribuendo allo scempio perpetrato con l’affissione abusiva di materiale pubblicitario e propagandistico. Il percorso espositivo si conclude con un’installazione monocromatica a parete dove ad essere rappresentata è l’informazione non più legata alle agenzie di pubblicità o a messaggi politici ma alla gente. “Uno dopo l’altro”, non è altro che una centralina elettrica dove annunci funebri portano a conoscenza delle date di nascita e di morte degli artisti.
Più di 100 manifesti in cartapesta, di diverso formato e interamente disegnati a pastello e china, sono offerti allo spettatore per essere letti singolarmente o sovrapposti, costituendo, così, diversi contenuti.
Autori di un’installazione permanente per la stazione Salvator Rosa progettata da Alessandro Mendini per la Metropolitana di Napoli e a San Casciano in Val di Pesa al Teatro Niccolini per Tusciaelecta, i due artisti hanno tenuto personali a Napoli (Galleria Alfonso Artiaco 1999, 2001, 2004), Milano (Galleria Raffaella Cortese 1999), Bruxelles (Galleria Albert Baronian 2000), Torino (Galleria Alberto Peola, 2001, 2005 e a Palazzo Bricherasio 2005), Ferrara (Pac, Palazzo Massari, 2003), Roma (Galleria V.M.21 artecontemporanea 2006), Catanzaro (Marca, Sottovuoto, 2008-2009).
Perino & Vele (Emiliano Perino, New York, 1973; Luca Vele, Rotondi, 1975) vivono e lavorano a Rotondi (AV)
15
maggio 2009
Perino & Vele – Public Invasion
Dal 15 maggio al 19 giugno 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA ALFONSO ARTIACO
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10 - 13,30 e 16 - 20. Da Giugno a Settembre: da lunedì a venerdì ore 10 - 13,30 e 16 - 20.
Vernissage
15 Maggio 2009, ore 19,30
Autore