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Peripheral Stages
Nella sala Gian Ferrari del MAXXI, due video, sei lighbox e 16 fotografie raccontano il lavoro dei due artisti da anni concentrati sull’analisi della società contemporanea più emarginata.
Comunicato stampa
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Roma 8 febbraio 2012. La periferia come “condizione sociale periferica”, l’arte e l’architettura come resistenza al degrado: mercoledì 15 febbraio alle ore 17.00 presso l’Auditorium del MAXXI (INGRESSO LIBERO) due artisti Mohamed Bourouissa e Tobias Zielony con l’architetto Piero Orlandi e il Soprintendente Stefano Gizzi descrivono, discutono e affrontano in modo diretto e stimolante un tema spesso tralasciato, dimenticato o distorto.
Le opere di Mohamed Bourouissa e Tobias Zielony guardano l’esperienza della marginalità e si interrogano sulle condizioni sociali delle città del ventunesimo secolo che la generano e alimentano.
Entrambi gli artisti lavorano soprattutto come fotografi e rivelano in maniera critica e poetica, le tensioni sociali del vivere la periferia diventata negli anni sinonimo di luogo privo di sufficienti risorse, tormentato da problemi sociali ed economici.
Bourouissa e Zielony evidenziano la complessità di questo strato sociale spesso trascurato e mal rappresentato dai mass media, e nelle loro immagini trasformano la rappresentazione in una forma di resistenza alla banalizzazione.
Piero Orlandi, responsabile per l’architettura e la fotografia per l’IBC di Bologna, indaga da tempo i rapporti di reciproca interferenza tra l’occhio del fotografo e la condizione urbana e suburbana.
Stefano Gizzi, Soprintendente per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici e Artistici di Napoli e provincia riflette sulla tutela e conservazione dei beni architettonici in contesti di particolare complessità.
Partecipano all’incontro Pippo Ciorra, Senior Curator del MAXXI Architettura e Adelina Vlas, curatrice di Peripheral Stages | Mohamed Bourouissa e Tobias Zielony (16 Febbraio 2012 – 27 Maggio 2012).
Nella sala Gian Ferrari del MAXXI, due video, sei lighbox e 16 fotografie raccontano il lavoro dei due artisti da anni concentrati sull’analisi della società contemporanea più emarginata.
Dalla serie di fotografie Screens (Schermi) di Bourouissa in cui sono protagoniste le superfici frantumate di schermi televisivi all’animazione fotografica Vele di Zielony composta di settemila singoli scatti effettuati di notte a Scampia (Napoli), al video Temps mort (Time Out) di Bourouissa che documenta un anno di scambio di telefonate tra lui e un conoscente carcerato le opere esposte ci restituiscono un ritratto duro della condizione di marginalità e degli stereotipi sociali che la accompagnano
Le opere di Mohamed Bourouissa e Tobias Zielony guardano l’esperienza della marginalità e si interrogano sulle condizioni sociali delle città del ventunesimo secolo che la generano e alimentano.
Entrambi gli artisti lavorano soprattutto come fotografi e rivelano in maniera critica e poetica, le tensioni sociali del vivere la periferia diventata negli anni sinonimo di luogo privo di sufficienti risorse, tormentato da problemi sociali ed economici.
Bourouissa e Zielony evidenziano la complessità di questo strato sociale spesso trascurato e mal rappresentato dai mass media, e nelle loro immagini trasformano la rappresentazione in una forma di resistenza alla banalizzazione.
Piero Orlandi, responsabile per l’architettura e la fotografia per l’IBC di Bologna, indaga da tempo i rapporti di reciproca interferenza tra l’occhio del fotografo e la condizione urbana e suburbana.
Stefano Gizzi, Soprintendente per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici e Artistici di Napoli e provincia riflette sulla tutela e conservazione dei beni architettonici in contesti di particolare complessità.
Partecipano all’incontro Pippo Ciorra, Senior Curator del MAXXI Architettura e Adelina Vlas, curatrice di Peripheral Stages | Mohamed Bourouissa e Tobias Zielony (16 Febbraio 2012 – 27 Maggio 2012).
Nella sala Gian Ferrari del MAXXI, due video, sei lighbox e 16 fotografie raccontano il lavoro dei due artisti da anni concentrati sull’analisi della società contemporanea più emarginata.
Dalla serie di fotografie Screens (Schermi) di Bourouissa in cui sono protagoniste le superfici frantumate di schermi televisivi all’animazione fotografica Vele di Zielony composta di settemila singoli scatti effettuati di notte a Scampia (Napoli), al video Temps mort (Time Out) di Bourouissa che documenta un anno di scambio di telefonate tra lui e un conoscente carcerato le opere esposte ci restituiscono un ritratto duro della condizione di marginalità e degli stereotipi sociali che la accompagnano
15
febbraio 2012
Peripheral Stages
Dal 15 febbraio al 27 maggio 2012
Location
MAXXI – MUSEO DELLE ARTI DEL XXI SECOLO
Roma, Via Guido Reni, 4a, (Roma)
Roma, Via Guido Reni, 4a, (Roma)
Biglietti
€11,00 intero, € 8,00 ridotto
Orario di apertura
11.00 – 19.00 (martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, domenica) 11.00 – 22.00 (sabato) giorni di chiusura: chiuso il lunedì, il 1° maggio e il 25 dicembre
Vernissage
15 Febbraio 2012, h 17
Autore
Curatore