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Perugia Social Photo Fest (PSPF)
La “Cecità” in tutte le sue accezioni raccontata da 14 mostre di grandi autori internazionali, seminari e incontri e l’annuale conferenza “Experiencing Photography” sullo stato della fototerapia e la fotografia terapeutica e i diversi usi in ambito sociale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Catalizzatore internazionale di esperienze ed interessi unico nel suo genere, nodo imprescindibile
di una rete di contatti destinati ad alimentare progettualità condivise, il PSPF si è caratterizzato
negli anni come riferimento fondamentale, luogo di incontro e scambio per i professionisti del
settore, sollecitando insieme l’attenzione del grande pubblico sui temi sociali, tanto da ottenere il
riconoscimento “EFFE LABEL” (Europe for Festivals, Festivals for Europe) dal sottoprogramma
Cultura della Commissione Europea ed essere inserito tra i festival europei distinti per l’alto livello
culturale e il forte impatto a livello nazionale, europeo e internazionale.
Il programma della quarta edizione del PSPF si presenta particolarmente ricco di mostre, incontri,
eventi, workshop ed occasioni di confronto, in quanto ricco di spunti è l’argomento che si va ad
affrontare: il mondo della “cecità”, intesa non solo come incapacità di vedere attraverso gli occhi,
ma anche come atteggiamento emotivo e sociale. Dall’incapacità fisica di vedere, inteso come atto
di registrazione della realtà e acquisizione di un’immagine, ai processi di disconoscimento delle
proprie emozioni che possono portare all’analfabetismo emotivo, fino alle azioni, individuali o
collettive, di filtraggio e modifica delle informazioni come estrema difesa di uno stato di equilibrio
mentale, che possono degenerare in una chiusura totale verso ciò che appare una minaccia per
l’individuo, la società, i sistemi sociale e politici. Mantenere una visione chiara e nitida rappresenta
una sfida in cui l’unica certezza è determinata dalla verità, ossia da ciò che ci rende liberi di
accettare noi stessi e gli altri senza un gioco di proiezioni o idealizzazioni.
Come sempre il tema scelto per questa edizione del festival sarà affrontato portando come
testimonianza esempi di Fotografia Sociale, di denuncia e riflessione, di riscatto di identità
individuali e collettive, mezzo per dar voce agli “esclusi” e quindi strumento di inclusione sociale e
di Fotografia Terapeutica intesa come mezzo di riattivazione della percezione e di uno stimolo
interiore personale soprattutto laddove c’è una difficoltà di comunicazione per attivare un
processo di autocoscienza e di esplorazione del se.
Sono ben quattordici le grandi mostre in programma, oltre le due mostre dei vincitori della Call for
Entry (scadenza 13 Febbraio 2016): “Fuori dall’Ombra” di Silvia Amodio, “Bethania” di Valerio
Bispuri, “First sight” di Brent Stirton, “Nobody Claps anymore” di Alec Dawson, “Lucha” di
Marianna Ciuffreda, Chiara Moncada e Marco Vignola, “Inside Outside Under Bucharest” di
Massimo Branca e Igor Marchesan (Collettivo Fotosocial), “Letizia” di Danilo Garcia Di Meo,
“Ghosts from the past” di Karl Mancini, “Dependency” di Giovanni Presutti, “In-Sight, In-Mind” di
Steve Erra, Mark Andres, Victorine Floyd Fludd (Collettivo SEEINGWITH PHOTOGRAPHY, New
York), “Rare Lives” di Aldo Soligno, “Iris” di Alessio Vissani. Confermate due ulteriori mostre dei
fotografi non vedenti Evgen Bavcar con “Narcise san Miroir” e Kurt Weston con “Blind Vision”.
Confermata l’annuale conferenza internazionale “Experiencing Photography” sullo stato della
fototerapia e la fotografia terapeutica e i diversi usi in ambito sociale che si terrà il 19 e 20 marzo
(Hotel San Gallo – Via Masi 9, Perugia). La conferenza prevede due sessioni mattutine con la
partecipazione di esperti italiani e internazionali che si confronteranno sull’utilizzo delle fotografie
per migliorare il benessere e ridurre l’esclusione sociale, e quattro workshop esperienziali su
diversi modi di utilizzare il linguaggio fotografico nell’ambito delle relazioni d’aiuto e come
strumento di conoscenza del sé.
A completare il ricchissimo programma, sono previsti presentazioni di libri con autori ed esperti
del tema, workshop, talk e dibattiti. Tra questi segnaliamo:
13 Marzo, incontro “Cecità sociale: il ruolo dell’informazione e della comunicazione” con
Gigliola Foschi, giornalista, critica d’arte e della fotografia e docente di Storia della Fotografia,
Renata Ferri, giornalista, photoeditor e curatrice e il fotogiornalista Alfredo Bini per riflettere
sul ruolo dell’informazione e della comunicazione nel creare e dirigere l’opinione pubblica e
creare una conoscenza diffusa, che trasforma il modo di pensare e di essere di ciascuno di noi
16 Marzo, Aperitivo al buio, in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli
Ipovedenti sezione provinciale di Perugia, per scoprire un mondo che non è quello di chi non
vede, ma soprattutto quello che solitamente non vediamo noi, concentrati a inseguire luccichìi
e suggestioni degli occhi.
17 Marzo, l’attesissima lectio magistralis di Letizia Battaglia, una delle più audaci e impegnate
fotografe italiane, per trent’anni portavoce della sua terra, la Sicilia, con immagini in bianco e
nero crude e dolorose, di profonda denuncia dell’attività mafiosa e dei ripetuti attacchi alla
società civile.
“Siamo veramente orgogliosi del programma di PSPF 2016 – ha commentato Antonello Turchetti,
Direttore Artistico del Perugia Social Photo Fest – Crediamo molto in questa quarta edizione del
festival, che ci vede sempre più coscienti nel non voler essere etichettati come una semplice
manifestazione culturale ma come un prezioso e unico momento internazionale di incontro e
riflessione che apre ad un importantissimo ruolo che la fotografia può avere nella società di oggi,
quello terapeutico e sociale. Crediamo fortemente che la diversità sociale e l’esperienza di vita
siano ricchezze che fruttano maggiormente se condivise. Per questo invitiamo tutti a partecipare a
questa nuova edizione che avrà come tema la “cecità” per dialogare, capire ed apprendere, e
creare quindi uno scambio positivo e proficuo di energie, conoscenze ed esperienze.”
di una rete di contatti destinati ad alimentare progettualità condivise, il PSPF si è caratterizzato
negli anni come riferimento fondamentale, luogo di incontro e scambio per i professionisti del
settore, sollecitando insieme l’attenzione del grande pubblico sui temi sociali, tanto da ottenere il
riconoscimento “EFFE LABEL” (Europe for Festivals, Festivals for Europe) dal sottoprogramma
Cultura della Commissione Europea ed essere inserito tra i festival europei distinti per l’alto livello
culturale e il forte impatto a livello nazionale, europeo e internazionale.
Il programma della quarta edizione del PSPF si presenta particolarmente ricco di mostre, incontri,
eventi, workshop ed occasioni di confronto, in quanto ricco di spunti è l’argomento che si va ad
affrontare: il mondo della “cecità”, intesa non solo come incapacità di vedere attraverso gli occhi,
ma anche come atteggiamento emotivo e sociale. Dall’incapacità fisica di vedere, inteso come atto
di registrazione della realtà e acquisizione di un’immagine, ai processi di disconoscimento delle
proprie emozioni che possono portare all’analfabetismo emotivo, fino alle azioni, individuali o
collettive, di filtraggio e modifica delle informazioni come estrema difesa di uno stato di equilibrio
mentale, che possono degenerare in una chiusura totale verso ciò che appare una minaccia per
l’individuo, la società, i sistemi sociale e politici. Mantenere una visione chiara e nitida rappresenta
una sfida in cui l’unica certezza è determinata dalla verità, ossia da ciò che ci rende liberi di
accettare noi stessi e gli altri senza un gioco di proiezioni o idealizzazioni.
Come sempre il tema scelto per questa edizione del festival sarà affrontato portando come
testimonianza esempi di Fotografia Sociale, di denuncia e riflessione, di riscatto di identità
individuali e collettive, mezzo per dar voce agli “esclusi” e quindi strumento di inclusione sociale e
di Fotografia Terapeutica intesa come mezzo di riattivazione della percezione e di uno stimolo
interiore personale soprattutto laddove c’è una difficoltà di comunicazione per attivare un
processo di autocoscienza e di esplorazione del se.
Sono ben quattordici le grandi mostre in programma, oltre le due mostre dei vincitori della Call for
Entry (scadenza 13 Febbraio 2016): “Fuori dall’Ombra” di Silvia Amodio, “Bethania” di Valerio
Bispuri, “First sight” di Brent Stirton, “Nobody Claps anymore” di Alec Dawson, “Lucha” di
Marianna Ciuffreda, Chiara Moncada e Marco Vignola, “Inside Outside Under Bucharest” di
Massimo Branca e Igor Marchesan (Collettivo Fotosocial), “Letizia” di Danilo Garcia Di Meo,
“Ghosts from the past” di Karl Mancini, “Dependency” di Giovanni Presutti, “In-Sight, In-Mind” di
Steve Erra, Mark Andres, Victorine Floyd Fludd (Collettivo SEEINGWITH PHOTOGRAPHY, New
York), “Rare Lives” di Aldo Soligno, “Iris” di Alessio Vissani. Confermate due ulteriori mostre dei
fotografi non vedenti Evgen Bavcar con “Narcise san Miroir” e Kurt Weston con “Blind Vision”.
Confermata l’annuale conferenza internazionale “Experiencing Photography” sullo stato della
fototerapia e la fotografia terapeutica e i diversi usi in ambito sociale che si terrà il 19 e 20 marzo
(Hotel San Gallo – Via Masi 9, Perugia). La conferenza prevede due sessioni mattutine con la
partecipazione di esperti italiani e internazionali che si confronteranno sull’utilizzo delle fotografie
per migliorare il benessere e ridurre l’esclusione sociale, e quattro workshop esperienziali su
diversi modi di utilizzare il linguaggio fotografico nell’ambito delle relazioni d’aiuto e come
strumento di conoscenza del sé.
A completare il ricchissimo programma, sono previsti presentazioni di libri con autori ed esperti
del tema, workshop, talk e dibattiti. Tra questi segnaliamo:
13 Marzo, incontro “Cecità sociale: il ruolo dell’informazione e della comunicazione” con
Gigliola Foschi, giornalista, critica d’arte e della fotografia e docente di Storia della Fotografia,
Renata Ferri, giornalista, photoeditor e curatrice e il fotogiornalista Alfredo Bini per riflettere
sul ruolo dell’informazione e della comunicazione nel creare e dirigere l’opinione pubblica e
creare una conoscenza diffusa, che trasforma il modo di pensare e di essere di ciascuno di noi
16 Marzo, Aperitivo al buio, in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli
Ipovedenti sezione provinciale di Perugia, per scoprire un mondo che non è quello di chi non
vede, ma soprattutto quello che solitamente non vediamo noi, concentrati a inseguire luccichìi
e suggestioni degli occhi.
17 Marzo, l’attesissima lectio magistralis di Letizia Battaglia, una delle più audaci e impegnate
fotografe italiane, per trent’anni portavoce della sua terra, la Sicilia, con immagini in bianco e
nero crude e dolorose, di profonda denuncia dell’attività mafiosa e dei ripetuti attacchi alla
società civile.
“Siamo veramente orgogliosi del programma di PSPF 2016 – ha commentato Antonello Turchetti,
Direttore Artistico del Perugia Social Photo Fest – Crediamo molto in questa quarta edizione del
festival, che ci vede sempre più coscienti nel non voler essere etichettati come una semplice
manifestazione culturale ma come un prezioso e unico momento internazionale di incontro e
riflessione che apre ad un importantissimo ruolo che la fotografia può avere nella società di oggi,
quello terapeutico e sociale. Crediamo fortemente che la diversità sociale e l’esperienza di vita
siano ricchezze che fruttano maggiormente se condivise. Per questo invitiamo tutti a partecipare a
questa nuova edizione che avrà come tema la “cecità” per dialogare, capire ed apprendere, e
creare quindi uno scambio positivo e proficuo di energie, conoscenze ed esperienze.”
11
marzo 2016
Perugia Social Photo Fest (PSPF)
Dall'undici al 28 marzo 2016
fotografia
Location
MUSEO DELLA CITTA’ – PALAZZO DELLA PENNA
Perugia, Via Podiani, 11, (Perugia)
Perugia, Via Podiani, 11, (Perugia)
Sito web
www.perugiasocialphotofest.org
Curatore