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Peter Cvelbar – Scannellature, solchi e tracce nella pietra
Peter Cvelbar ha scelto come mezzo artistico la fotografia. Non da oggi, già da da quando prediligeva il bianconero e sviluppava da solo le proprie foto nella natia Metlika. Il destino lo ha portato sul Carso dove lo hanno profondamente ispirato le “Scannellature, solchi e traccie nella pietra…”
Comunicato stampa
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Della fotografia e del fotografo
Annottare ciò che vedi, che senti, che vivi attraverso il mezzo a te più consono... Nel mondo moderno l'immagine predomina al punto che la raffigurazione sta più a cuore della realtà, la registrazione viene amata più dell'originale... Le immagini fotografiche non sono una mera rappresentazione della realtà attraverso un mezzo, ma costituiscono un segno tangibile di questa realtà, sono un'annotazione riportata. Il titolo Scannellature, solchi e tracce nella pietra... assume perciò istantaneamente dimensioni diverse.
La fotografia sostituisce l'immagine a noi cara, è un prolungamento della realtà, è un'informazione originale di ciò che esiste, definisce soggettivamente o oggettivamente l'esistenza delle cose. Le fotografie creando un mondo a se stante, scoprono nuovi e diversi orizzonti.
"Fotografo, per vedere, come apparirà, ciò che sto fotografando." disse Garry Winogrand, il noto "fotografo di strada" statunitense del XX. secolo, cogliendo in queste parole il sostanziale. Nel fotografare è incluso anche chi "produce" l'immagine, colui che fotografa. Fotografia è pertanto qualcosa di evocato attraverso chi la fa: di chi sceglie l'inquadratura, il tema, la luce, la tecnica...
La realtà, il sogno, la fantasia, i sensi, le asperità, le levigatezze, la freschezza, il naturale, l'artificioso... da imprimere nell'immagine, elaborandola, mostrandola, dividendola con gli altri. Con matite, carboncino, pennelli, bulini, acidi, pellicole, fotografia...
La passione della fotografia non ha mai abbandonato Peter Cvelbar, anzi, nel periodo vissuto in Germania egli ha collaborato intensamente con il fotografo olandese Robert Jordan nell'agenzia internazionale Jins.
Annottare ciò che vedi, che senti, che vivi attraverso il mezzo a te più consono... Nel mondo moderno l'immagine predomina al punto che la raffigurazione sta più a cuore della realtà, la registrazione viene amata più dell'originale... Le immagini fotografiche non sono una mera rappresentazione della realtà attraverso un mezzo, ma costituiscono un segno tangibile di questa realtà, sono un'annotazione riportata. Il titolo Scannellature, solchi e tracce nella pietra... assume perciò istantaneamente dimensioni diverse.
La fotografia sostituisce l'immagine a noi cara, è un prolungamento della realtà, è un'informazione originale di ciò che esiste, definisce soggettivamente o oggettivamente l'esistenza delle cose. Le fotografie creando un mondo a se stante, scoprono nuovi e diversi orizzonti.
"Fotografo, per vedere, come apparirà, ciò che sto fotografando." disse Garry Winogrand, il noto "fotografo di strada" statunitense del XX. secolo, cogliendo in queste parole il sostanziale. Nel fotografare è incluso anche chi "produce" l'immagine, colui che fotografa. Fotografia è pertanto qualcosa di evocato attraverso chi la fa: di chi sceglie l'inquadratura, il tema, la luce, la tecnica...
La realtà, il sogno, la fantasia, i sensi, le asperità, le levigatezze, la freschezza, il naturale, l'artificioso... da imprimere nell'immagine, elaborandola, mostrandola, dividendola con gli altri. Con matite, carboncino, pennelli, bulini, acidi, pellicole, fotografia...
La passione della fotografia non ha mai abbandonato Peter Cvelbar, anzi, nel periodo vissuto in Germania egli ha collaborato intensamente con il fotografo olandese Robert Jordan nell'agenzia internazionale Jins.
18
ottobre 2008
Peter Cvelbar – Scannellature, solchi e tracce nella pietra
Dal 18 ottobre al 07 novembre 2008
fotografia
Location
GALLERIA MILKO BAMBIC
Trieste, Via Di Prosecco - Opicina, 131, (TRIESTE)
Trieste, Via Di Prosecco - Opicina, 131, (TRIESTE)
Orario di apertura
lunedì-venerdì 10-12 17-19
Vernissage
18 Ottobre 2008, h 20.30
Autore
Curatore