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Peter Flaccus – Hot. Opere a encausto
I quadri che questa nuova mostra ci propone sono, per quanto riguarda le quattro grandi tavole su legno, delle composizioni di vari formati accantonati gli uni agli altri, in una sinfonia esuberante di colori.
Comunicato stampa
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La mostra personale di Peter Flaccus con la quale inauguriamo l'anno 2005 e che si presenta con il titolo HOT, ci mette da subito in sintonia con i colori forti e decisi dei quadri che l'artista ha dedicato alla Galleria Ninni Esposito. Preceduta nel 2004 da una mostra personale alla Zabriskie Gallery a New York, e di un'altra alla Galleria A.A.M. di Francesco Moschini a Roma, l'artista ha voluto dare a questi ultimi lavori un impronta massima, quasi a voler concludere un ciclo di tre mostre importanti e conclusive, destinate a tre città prestigiose e significative per la sua biografia. New York, in parte la città delle sue origini, Roma, la città della sua dimora, Bari, la città del sud, di cui l'artista si è innamorato fin da quel giorno in cui fece la sua prima mostra negli spazi della Galleria Ninni Esposito, e che per via dei tanti collezionisti e amici, è diventato un luogo di scelta privilegiata. Una scelta privilegiata anche dal punto di vista della Galleria Ninni Esposito, che con questa di oggi dedica per la terza volta una personale a Peter Flaccus.
"Hot" come infocato, bollente, cocente, o come energie di colori, ma anche come legge chimica. 65° gradi corrispondano alla temperatura che permette alla cera fusa di solidificarsi. La materia si fissa, si ferma là dove il disegno lascia le sue tracce: ne sono testimone i segni, forme di immagini, spazi casuali e non, sorprese create dalla natura della materia stessa. Si tratta però di una casualità controversa, perché vi domina sempre e comunque l'occhio vigile dell'artista che decide di volta in volta cosa lasciare immerso e sottostante, e cosa far emergere in superficie. Immaginiamoci un lago ghiacciato con i suoi svariati strati di immagini che l'artista porta alla luce del giorno con una spattola a volte furiosa, a volte illuminata. L'innovazione, rispetto al passato, consiste nel passaggio del gesto pittorico con il pennello al gesto più meccanico di chi versa la cera bollente, per poi guidarla al suo destino visivo.
I quadri che questa nuova mostra ci propone sono, per quanto riguarda le quattro grandi tavole su legno, delle composizioni di vari formati accantonati gli uni agli altri, in una sinfonia esuberante di colori. Segue una serie di tavole su legno di formato più piccolo (61x47), che contengano immagini singole e concentrate su uno spazio più delimitato e impregnato. Alcuni dei quadri più piccoli sembrano richiamarsi alle tavole di formato molto più grande, ma in realtà sono figli di un pensiero che libera la pittura di tutti i suoi preconcetti.
"Hot" come infocato, bollente, cocente, o come energie di colori, ma anche come legge chimica. 65° gradi corrispondano alla temperatura che permette alla cera fusa di solidificarsi. La materia si fissa, si ferma là dove il disegno lascia le sue tracce: ne sono testimone i segni, forme di immagini, spazi casuali e non, sorprese create dalla natura della materia stessa. Si tratta però di una casualità controversa, perché vi domina sempre e comunque l'occhio vigile dell'artista che decide di volta in volta cosa lasciare immerso e sottostante, e cosa far emergere in superficie. Immaginiamoci un lago ghiacciato con i suoi svariati strati di immagini che l'artista porta alla luce del giorno con una spattola a volte furiosa, a volte illuminata. L'innovazione, rispetto al passato, consiste nel passaggio del gesto pittorico con il pennello al gesto più meccanico di chi versa la cera bollente, per poi guidarla al suo destino visivo.
I quadri che questa nuova mostra ci propone sono, per quanto riguarda le quattro grandi tavole su legno, delle composizioni di vari formati accantonati gli uni agli altri, in una sinfonia esuberante di colori. Segue una serie di tavole su legno di formato più piccolo (61x47), che contengano immagini singole e concentrate su uno spazio più delimitato e impregnato. Alcuni dei quadri più piccoli sembrano richiamarsi alle tavole di formato molto più grande, ma in realtà sono figli di un pensiero che libera la pittura di tutti i suoi preconcetti.
12
febbraio 2005
Peter Flaccus – Hot. Opere a encausto
Dal 12 febbraio al 05 marzo 2005
arte contemporanea
Location
NINNI ESPOSITO ARTE CONTEMPORANEA
Bari, Via San Francesco D'Assisi, 26, (Bari)
Bari, Via San Francesco D'Assisi, 26, (Bari)
Orario di apertura
10.30-13.00 e 17.30-20.30, lunedì mattina chiuso
Vernissage
12 Febbraio 2005, ore 19
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