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Peter Flaccus – Oasis
Il titolo della mostra “Oasis” è fortemente evocativo e rimanda ad un luogo accogliente. L’artista ci invita ad esplorare le sue opere come se in un viaggio nel deserto improvvisamente si palesasse un’oasi, lusso per i sensi. 18 lavori, di vario formato, tutti eseguiti con la tecnica dell’encausto.
Comunicato stampa
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Dopo le mostre personali a Napoli (2014 e 2018) e Capri (2015) e dopo la partecipazione all’edizione di Artefiera del 2023, siamo lieti di annunciare “Oasis”, la nuova mostra personale di Peter Flaccus, negli spazi della galleria.
Statunitense di nascita, all’inizio degli anni ’90 Flaccus si trasferisce a Roma dove vive e lavora ancora oggi.
In Italia il suo lavoro si concentra sin dall’inizio sulla ricerca di nuove tecniche e linguaggi astratti, tra cui l’encausto. Ispirato da questa antica tecnica artistica, Flaccus la studia, la sperimenta, scoprendo soluzioni innovative, raffinate ed inedite nel contesto dell’arte contemporanea.
Il linguaggio astratto sviluppatosi grazie a un metodo che richiede una grande padronanza tecnica, ha permesso all'artista di dar vita a un ricco repertorio di soluzioni formali, creando delle gamme cromatiche innovative, con rimandi a forme e processi del mondo naturale, il tutto in una scala che spazia dal microscopico al cosmico.
L’universo di Peter Flaccus è un mondo di misura e di tensioni, un mondo immaginario nel quale coabitano rigore geometrico e dinamismo cromatico.
Le sue opere, realizzate secondo l’antica tradizione dell’encausto, sono generalmente lisce come specchi; in alcuni casi, la superficie pitturale è sottilmente incisa secondo una forma di scrittura nella quale linee rette e curve dialogano enigmaticamente, altre volte, sono i dislivelli successivi della materia a creare ancora maggiore potenza e presenza.
Il titolo della mostra “Oasis”, scelto dall’artista, è fortemente evocativo e rimanda ad un luogo accogliente. L’artista ci invita ad esplorare le sue opere come se in un viaggio nel deserto improvvisamente si palesasse un’oasi, lusso per i sensi.
Citando le sue parole: “La galleria è un'isola felice, un’oasi, così come lo è il dipinto stesso, un luogo di pace e di sensazioni intensificate. Il dipinto non è l'immagine di un luogo, ma è esso stesso un giardino di ristoro, che invita a una riflessione senza fretta, separata dal resto del mondo.”
La mostra ospitata negli spazi della galleria si compone di 18 lavori, di vario formato, tutti eseguiti con la tecnica dell’encausto eseguiti negli ultimi venti anni.
Bio
Peter Flaccus nasce nel 1947 a Missoula, nello stato del Montana (USA). Dopo la laurea all’Amherst College, la frequentazione della Skowhegan School of Painting and Sculpture e il Master of Fine Arts presso l’Indiana University, negli anni Settanta si trasferisce a New York, dove espone in numerose gallerie (Zabriskie Gallery, Monique Knowlton Gallery, etc).
Dal 1994 al 2020 è professore di pittura e di disegno presso la John Cabot University di Roma.
Mostre personali
2023: “The Painting is a Place”, Palazzo Merulana, Roma.
2022: “The Flat Earth”, Maja Arte Contemporanea, Roma.
2021: “Combustions à froid”, Galerie L&C Tirelli, Vevey, Svizzera.
2019: “Inclusions”, Maja Arte Contemporanea, Roma.
2018: “Mondi. Peter Flaccus e Luca Padroni”, Intragallery, Napoli.
2017: “Light up paradise”, Art51 – Nizza Paradise, Lugano.
2015: “Peter Flaccus”, a cura di Tanja Lelgeman, Palazzo Cerio – Galleria Laetitia Cerio, Capri / Intragallery, Napoli.
2014: “Ritorno a Napoli”, a cura di Tanja Lelgeman, Intragallery, Napoli; “Peter Flaccus – Matteo Montani”, Otto Gallery, Bologna; “Peter Flaccus – Giuseppe Amalfi”, a cura di Serafino Amato, Galleria Monty&Co, Roma.
2013-’14: “Peter Flaccus: La terra cambia”, a cura di Cristian Stanescu, Galleria La Nube di Oort, Roma.
2009: Ninni Esposito Arte Contemporanea, Bari; “Peter Flaccus – Gilles Gally”, Galerie L’Agart, Amilly, Francia; “Milo De Angelis – Peter Flaccus. Opere inedite”, a cura di Maria Ida Gaeta, Casa delle Letterature, Roma.
2007: “Peter Flaccus al Frantoio di Capalbio”, Il Frantoio di Capalbio, Capalbio.
2005: “Enkaustik Bilder: Peter Flaccus und sein malerisches Werk”, a cura di Dorothee Plancherel, Stiftung Müllerhaus, Lenzburg, Svizzera.
2004: “Peter Flaccus: Encaustic Paintings”, Zabriskie Gallery, New York; “Punto di fusione”, a cura di Francesco Moschini e Gabriel Vaduva, Galleria A.A.M., Roma; Ninni Esposito Arte Contemporanea, Bari.
2002: Ninni Esposito Arte Contemporanea, Bari; Malans Teppich Fabrik, Malans, Svizzera.
2000: Ninni Esposito Arte Contemporanea, Bari.
1999: “Peter Flaccus – L’encausto”, Galleria Marcello Rumma, Roma; Monique Knowlton Gallery, New York.
1997: Galleria della Associazione Culturale Italo-Francese, Bologna.
1985: Monique Knowlton Gallery, New York; Traver Sutton Gallery, Seattle.
1979: Zabriskie Gallery, New York.
1977: Connecticut College, New London, Connecticut, USA; Zabriskie Gallery, New York.
Statunitense di nascita, all’inizio degli anni ’90 Flaccus si trasferisce a Roma dove vive e lavora ancora oggi.
In Italia il suo lavoro si concentra sin dall’inizio sulla ricerca di nuove tecniche e linguaggi astratti, tra cui l’encausto. Ispirato da questa antica tecnica artistica, Flaccus la studia, la sperimenta, scoprendo soluzioni innovative, raffinate ed inedite nel contesto dell’arte contemporanea.
Il linguaggio astratto sviluppatosi grazie a un metodo che richiede una grande padronanza tecnica, ha permesso all'artista di dar vita a un ricco repertorio di soluzioni formali, creando delle gamme cromatiche innovative, con rimandi a forme e processi del mondo naturale, il tutto in una scala che spazia dal microscopico al cosmico.
L’universo di Peter Flaccus è un mondo di misura e di tensioni, un mondo immaginario nel quale coabitano rigore geometrico e dinamismo cromatico.
Le sue opere, realizzate secondo l’antica tradizione dell’encausto, sono generalmente lisce come specchi; in alcuni casi, la superficie pitturale è sottilmente incisa secondo una forma di scrittura nella quale linee rette e curve dialogano enigmaticamente, altre volte, sono i dislivelli successivi della materia a creare ancora maggiore potenza e presenza.
Il titolo della mostra “Oasis”, scelto dall’artista, è fortemente evocativo e rimanda ad un luogo accogliente. L’artista ci invita ad esplorare le sue opere come se in un viaggio nel deserto improvvisamente si palesasse un’oasi, lusso per i sensi.
Citando le sue parole: “La galleria è un'isola felice, un’oasi, così come lo è il dipinto stesso, un luogo di pace e di sensazioni intensificate. Il dipinto non è l'immagine di un luogo, ma è esso stesso un giardino di ristoro, che invita a una riflessione senza fretta, separata dal resto del mondo.”
La mostra ospitata negli spazi della galleria si compone di 18 lavori, di vario formato, tutti eseguiti con la tecnica dell’encausto eseguiti negli ultimi venti anni.
Bio
Peter Flaccus nasce nel 1947 a Missoula, nello stato del Montana (USA). Dopo la laurea all’Amherst College, la frequentazione della Skowhegan School of Painting and Sculpture e il Master of Fine Arts presso l’Indiana University, negli anni Settanta si trasferisce a New York, dove espone in numerose gallerie (Zabriskie Gallery, Monique Knowlton Gallery, etc).
Dal 1994 al 2020 è professore di pittura e di disegno presso la John Cabot University di Roma.
Mostre personali
2023: “The Painting is a Place”, Palazzo Merulana, Roma.
2022: “The Flat Earth”, Maja Arte Contemporanea, Roma.
2021: “Combustions à froid”, Galerie L&C Tirelli, Vevey, Svizzera.
2019: “Inclusions”, Maja Arte Contemporanea, Roma.
2018: “Mondi. Peter Flaccus e Luca Padroni”, Intragallery, Napoli.
2017: “Light up paradise”, Art51 – Nizza Paradise, Lugano.
2015: “Peter Flaccus”, a cura di Tanja Lelgeman, Palazzo Cerio – Galleria Laetitia Cerio, Capri / Intragallery, Napoli.
2014: “Ritorno a Napoli”, a cura di Tanja Lelgeman, Intragallery, Napoli; “Peter Flaccus – Matteo Montani”, Otto Gallery, Bologna; “Peter Flaccus – Giuseppe Amalfi”, a cura di Serafino Amato, Galleria Monty&Co, Roma.
2013-’14: “Peter Flaccus: La terra cambia”, a cura di Cristian Stanescu, Galleria La Nube di Oort, Roma.
2009: Ninni Esposito Arte Contemporanea, Bari; “Peter Flaccus – Gilles Gally”, Galerie L’Agart, Amilly, Francia; “Milo De Angelis – Peter Flaccus. Opere inedite”, a cura di Maria Ida Gaeta, Casa delle Letterature, Roma.
2007: “Peter Flaccus al Frantoio di Capalbio”, Il Frantoio di Capalbio, Capalbio.
2005: “Enkaustik Bilder: Peter Flaccus und sein malerisches Werk”, a cura di Dorothee Plancherel, Stiftung Müllerhaus, Lenzburg, Svizzera.
2004: “Peter Flaccus: Encaustic Paintings”, Zabriskie Gallery, New York; “Punto di fusione”, a cura di Francesco Moschini e Gabriel Vaduva, Galleria A.A.M., Roma; Ninni Esposito Arte Contemporanea, Bari.
2002: Ninni Esposito Arte Contemporanea, Bari; Malans Teppich Fabrik, Malans, Svizzera.
2000: Ninni Esposito Arte Contemporanea, Bari.
1999: “Peter Flaccus – L’encausto”, Galleria Marcello Rumma, Roma; Monique Knowlton Gallery, New York.
1997: Galleria della Associazione Culturale Italo-Francese, Bologna.
1985: Monique Knowlton Gallery, New York; Traver Sutton Gallery, Seattle.
1979: Zabriskie Gallery, New York.
1977: Connecticut College, New London, Connecticut, USA; Zabriskie Gallery, New York.
06
ottobre 2023
Peter Flaccus – Oasis
Dal 06 ottobre al primo dicembre 2023
arte contemporanea
Location
Gallerie Riunite
Napoli, Via Cavallerizza a Chiaia, 57, (NA)
Napoli, Via Cavallerizza a Chiaia, 57, (NA)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 16-19
Vernissage
6 Ottobre 2023, dalle ore 19.00 alle 21.00
Autore