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Peter Greenaway – 92 Leonardo Suitcases
Partendo dall’opera Le valigie di Tulse Luper, articolata attorno al numero 92, il numero atomico dell’uranio, Peter Greenaway ha eseguito appositamente per Locarno un progetto per un’istallazione museale dal titolo: 92 Leonardo Suitcases, con 92 disegni inediti dedicati al maestro toscano, alla quale si aggiungono 92 valigie in parte esposte al Rivellino, in parte nel palazzo Casorella (di fronte al Rivellino), in parte disseminate in vari luoghi della città di Locarno.
Comunicato stampa
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Il catalogo a cura di Peter Greenaway, coedizione Changeperformingarts/ELR Edizioni Le Ricerche, sarà presentato nel corso della mostra: la data sarà comunicata successivamente.
Partendo dall’opera Le valigie di Tulse Luper, articolata attorno al numero 92, il numero atomico dell'uranio, Peter Greenaway ha eseguito appositamente per Locarno un progetto per un’istallazione museale dal titolo: 92 Leonardo Suitcases, con 92 disegni inediti dedicati al maestro toscano, alla quale si aggiungono 92 valigie in parte esposte al Rivellino, in parte nel palazzo Casorella (di fronte al Rivellino), in parte disseminate in vari luoghi della città di Locarno.
La mostra allestita a Casorella da Riccardo Carazzetti in collaborazione con Peter Greenaway, Arminio Sciolli e Jean Olaniszyn, presenta disegni di grande formato e una serie di valigie (dal 17 luglio al 15 settembre 2010).
L’istallazione museale concepita da Greenaway per il Rivellino LDV Art Gallery diventerà nel tempo un polo della cinematografia mondiale, che sarà un fiore all’occhiello per la cultura del locarnese. Le future manifestazioni, a partire dal «Nouveau Roman», mostra prevista per il mese di ottobre 2010, saranno adattate al nuovo allestimento museale di Peter Greenaway.
Peter Greenaway
Figlio di un impresario edile e ornitologo dilettante, e di una insegnante, Peter John Greenaway nasce a Newport in Gran Bretagna il 5 aprile 1942. Trascorre la sua infanzia tra Londra e l’Essex a contatto con la natura. A dodici anni, dopo aver deciso di diventare un pittore, Peter studia pittura e cinema alla Walthamstow School of Art e tenta in seguito, senza riuscirvi, di entrare al Royal college of Art Film School. Come pittore ottiene la sua prima personale nel 1964 alla Lord's Gallery. Negli anni a seguire comincia a lavorare come tecnico del montaggio al Central Office of Information e a dirigere i primi cortometraggi. Nel 1982 viene presentato a Venezia "I misteri del giardino di Compton House" suo primo lungometraggio a soggetto. I suoi film successivi lo impongono come uno dei maggiori autori europei. Nel contempo realizza video, documentari e mostre che testimoniano il suo interesse per le diverse forme di espressione artistica. Nell'opera di Greenaway convivono arte e nuove tecnologie, in una dimensione di continua sperimentazione che dà corpo a un immaginario poetico e visionario. Con la sua regia la narrazione lineare si frantuma: inserti, sezioni, frammenti di immagini raccontano storie dentro la storia, moltiplicando il gioco, per fare dell'immagine un'esperienza totale. Una sorta di mosaico visivo struggente che presenta una sfida visiva per il nuovo millennio…
Rivellino LDV Art Gallery, Locarno
La nuova struttura artistica, collocata proprio nei contrafforti dell'architettura leonardesca di Locarno, è stata inaugurata nel 2009 con la mostra realizzata dall'artista americano Robert (Bob) Wilson che ha presentato tre video-opere digitali in alta definizione dedicate a tre grandi divi del cinema mondiale: Steve Buscemi, Brad Pitt e Winona Ryder, in omaggio alla vocazione cinematografica di Locarno, nell'ambito della mostra “VOOM Video-portraits”. I tre video-ritratti sono stati proiettati all'interno dell'architettura cinquecentesca progettata da Leonardo da Vinci, l'unica testimonianza originale esistente al mondo dell'attività ingegneristica del genio fiorentino; il percorso espositivo ha presentato l’interessante prologo costituito da un'esposizione di 14 fotografie di grande formato dell'artista napoletano Luciano Romano che ha riproposto i videoritratti di Wilson nella straordinaria scenografia architettonica della Chiesa di Donnaregina a Napoli. La mostra è stata sostenuta dal Prof. Carlo Pedretti, massimo esperto di Leonardo da Vinci, che ha dato il patrocinio dello Armand Hammer Institute for Leonardo Studies, Los Angeles, che dirige. È nelle intenzioni dei proprietari del Rivellino LDV, Avv. Arminio Sciolli e Arch. Paolo Sciolli di portare in Ticino una o più mostre con originali di Leonardo, in collaborazione con il Prof. Carlo Pedretti e con l’editore Jean Olaniszyn (ELR Edizioni Le Ricerche). Nella prima metà del 2010 sono state proposte diverse manifestazioni culturali, con mostre a tema, presentazioni di libri, prformances di poesia e musica, si citano: Aleksandr Kitaev Il Palazzo di Hermann Hesse. Casa Camuzzi a Montagnola nelle immagini di un fotografo di San Pietroburgo (attività collaterale di Poestatelugano 2010); la performance Il lupo della steppa, con Luca Barbieri, registri vocali; Luca Congedo, percussioni; Cesare De Vita, solidi platonici; la presentazione del libro Diventare il Presente. Testimonianze a dialogo: Hermann Hesse, Raimon Panikkar e noi, con Patrizia Gioia e Giuseppe Curonici; incontri a dialogo con Massimo Diana e Gianni Vacchelli Raccogliete i frammenti: per una cultura dell’armonia; Raffaele Scolari Religiosità nei territori del presente. Il Centro culturale Il Rivellino vuole anche portare a Locarno importanti archivi per valorizzare l’offerta culturale della regione del Lago Maggiore, con importanti personaggi della cultura internazionale per conferenze, convegni, ecc. anche in collaborazione con altri enti. Per iniziare sono stati portati a Locarno due importanti archivi: l’Archivio Ivan Bianchi (con le prime fotografie di San Pietroburgo e altre che illustrano il percorso dell’eclettico artista, dal Ticino alla Russia e ritorno, passando dalla Francia e dall’Inghilterra) e l’Archivio Associazione Amici Museo Hermann Hesse di Montagnola con
I documenti di Jean Olaniszyn, fondatore del Museo Hesse di Montagnola, ai quali si sono aggiunti recentemente i materiali provenienti dalla biblioteca di Isa Hesse Rabinovitch. I progetti del Rivellino Studio Locarno previsti per il prossimo quinquennio e in linea con i programmi dell’Expo Milanese del 2015, vogliono coinvolgere le istituzioni pubbliche e private del Ticino.
Il Rivellino del Castello visconteo di Locarno
Il Rivellino del Castello di Locarno, uno dei pochi resti di carattere militare della rocca per gran parte demolita dai confederati svizzeri nel 1532, è un baluardo angolare a forma pentagonale alto una decina di metri e dotato di ampie casematte per i cannoni . Quando, nel XIII secolo, la famiglia milanese dei Visconti allargò la sua sfera di influenza fino alle sponde del Lago Maggiore, fece costruire a Locarno un castello. Recenti studi hanno dimostrato l'attribuzione del progetto del rivellino al celebre genio fiorentino Leonardo da Vinci. La costruzione serviva come alloggiamento per la guarnigione e dava lustro e potenza al casato dei Visconti che vennero cacciati definitivamente dalla regione verso l'anno 1513 dai balivi confederati. Il preziosissimo manufatto, passato dopo il 1532 in mani private, viene oggi valorizzato al massimo come prestigioso spazio espositivo.
Casorella
Il Palazzo Casorella è un edificio costruito tra il 1575 e il 1593, e fa parte del complesso del Castello Visconteo con il Museo Civico e Archeologico. Di grande interesse artistico sono gli stucchi della loggetta (1596-1605) che si apre verso la corte interna e il salone d'onore, decorato dal pittore G.A. Caldelli (1787), con la grande tela raffigurante il giudizio di Paride dipinto dall'artista locarnese Giuseppe A.F. Orelli nel 1773.
Il palazzo Casorella ospita gli uffici culturali della città di Locarno, la sala Jean Arp e spazi per esposizioni di vario genere.
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Partendo dall’opera Le valigie di Tulse Luper, articolata attorno al numero 92, il numero atomico dell'uranio, Peter Greenaway ha eseguito appositamente per Locarno un progetto per un’istallazione museale dal titolo: 92 Leonardo Suitcases, con 92 disegni inediti dedicati al maestro toscano, alla quale si aggiungono 92 valigie in parte esposte al Rivellino, in parte nel palazzo Casorella (di fronte al Rivellino), in parte disseminate in vari luoghi della città di Locarno.
La mostra allestita a Casorella da Riccardo Carazzetti in collaborazione con Peter Greenaway, Arminio Sciolli e Jean Olaniszyn, presenta disegni di grande formato e una serie di valigie (dal 17 luglio al 15 settembre 2010).
L’istallazione museale concepita da Greenaway per il Rivellino LDV Art Gallery diventerà nel tempo un polo della cinematografia mondiale, che sarà un fiore all’occhiello per la cultura del locarnese. Le future manifestazioni, a partire dal «Nouveau Roman», mostra prevista per il mese di ottobre 2010, saranno adattate al nuovo allestimento museale di Peter Greenaway.
Peter Greenaway
Figlio di un impresario edile e ornitologo dilettante, e di una insegnante, Peter John Greenaway nasce a Newport in Gran Bretagna il 5 aprile 1942. Trascorre la sua infanzia tra Londra e l’Essex a contatto con la natura. A dodici anni, dopo aver deciso di diventare un pittore, Peter studia pittura e cinema alla Walthamstow School of Art e tenta in seguito, senza riuscirvi, di entrare al Royal college of Art Film School. Come pittore ottiene la sua prima personale nel 1964 alla Lord's Gallery. Negli anni a seguire comincia a lavorare come tecnico del montaggio al Central Office of Information e a dirigere i primi cortometraggi. Nel 1982 viene presentato a Venezia "I misteri del giardino di Compton House" suo primo lungometraggio a soggetto. I suoi film successivi lo impongono come uno dei maggiori autori europei. Nel contempo realizza video, documentari e mostre che testimoniano il suo interesse per le diverse forme di espressione artistica. Nell'opera di Greenaway convivono arte e nuove tecnologie, in una dimensione di continua sperimentazione che dà corpo a un immaginario poetico e visionario. Con la sua regia la narrazione lineare si frantuma: inserti, sezioni, frammenti di immagini raccontano storie dentro la storia, moltiplicando il gioco, per fare dell'immagine un'esperienza totale. Una sorta di mosaico visivo struggente che presenta una sfida visiva per il nuovo millennio…
Rivellino LDV Art Gallery, Locarno
La nuova struttura artistica, collocata proprio nei contrafforti dell'architettura leonardesca di Locarno, è stata inaugurata nel 2009 con la mostra realizzata dall'artista americano Robert (Bob) Wilson che ha presentato tre video-opere digitali in alta definizione dedicate a tre grandi divi del cinema mondiale: Steve Buscemi, Brad Pitt e Winona Ryder, in omaggio alla vocazione cinematografica di Locarno, nell'ambito della mostra “VOOM Video-portraits”. I tre video-ritratti sono stati proiettati all'interno dell'architettura cinquecentesca progettata da Leonardo da Vinci, l'unica testimonianza originale esistente al mondo dell'attività ingegneristica del genio fiorentino; il percorso espositivo ha presentato l’interessante prologo costituito da un'esposizione di 14 fotografie di grande formato dell'artista napoletano Luciano Romano che ha riproposto i videoritratti di Wilson nella straordinaria scenografia architettonica della Chiesa di Donnaregina a Napoli. La mostra è stata sostenuta dal Prof. Carlo Pedretti, massimo esperto di Leonardo da Vinci, che ha dato il patrocinio dello Armand Hammer Institute for Leonardo Studies, Los Angeles, che dirige. È nelle intenzioni dei proprietari del Rivellino LDV, Avv. Arminio Sciolli e Arch. Paolo Sciolli di portare in Ticino una o più mostre con originali di Leonardo, in collaborazione con il Prof. Carlo Pedretti e con l’editore Jean Olaniszyn (ELR Edizioni Le Ricerche). Nella prima metà del 2010 sono state proposte diverse manifestazioni culturali, con mostre a tema, presentazioni di libri, prformances di poesia e musica, si citano: Aleksandr Kitaev Il Palazzo di Hermann Hesse. Casa Camuzzi a Montagnola nelle immagini di un fotografo di San Pietroburgo (attività collaterale di Poestatelugano 2010); la performance Il lupo della steppa, con Luca Barbieri, registri vocali; Luca Congedo, percussioni; Cesare De Vita, solidi platonici; la presentazione del libro Diventare il Presente. Testimonianze a dialogo: Hermann Hesse, Raimon Panikkar e noi, con Patrizia Gioia e Giuseppe Curonici; incontri a dialogo con Massimo Diana e Gianni Vacchelli Raccogliete i frammenti: per una cultura dell’armonia; Raffaele Scolari Religiosità nei territori del presente. Il Centro culturale Il Rivellino vuole anche portare a Locarno importanti archivi per valorizzare l’offerta culturale della regione del Lago Maggiore, con importanti personaggi della cultura internazionale per conferenze, convegni, ecc. anche in collaborazione con altri enti. Per iniziare sono stati portati a Locarno due importanti archivi: l’Archivio Ivan Bianchi (con le prime fotografie di San Pietroburgo e altre che illustrano il percorso dell’eclettico artista, dal Ticino alla Russia e ritorno, passando dalla Francia e dall’Inghilterra) e l’Archivio Associazione Amici Museo Hermann Hesse di Montagnola con
I documenti di Jean Olaniszyn, fondatore del Museo Hesse di Montagnola, ai quali si sono aggiunti recentemente i materiali provenienti dalla biblioteca di Isa Hesse Rabinovitch. I progetti del Rivellino Studio Locarno previsti per il prossimo quinquennio e in linea con i programmi dell’Expo Milanese del 2015, vogliono coinvolgere le istituzioni pubbliche e private del Ticino.
Il Rivellino del Castello visconteo di Locarno
Il Rivellino del Castello di Locarno, uno dei pochi resti di carattere militare della rocca per gran parte demolita dai confederati svizzeri nel 1532, è un baluardo angolare a forma pentagonale alto una decina di metri e dotato di ampie casematte per i cannoni . Quando, nel XIII secolo, la famiglia milanese dei Visconti allargò la sua sfera di influenza fino alle sponde del Lago Maggiore, fece costruire a Locarno un castello. Recenti studi hanno dimostrato l'attribuzione del progetto del rivellino al celebre genio fiorentino Leonardo da Vinci. La costruzione serviva come alloggiamento per la guarnigione e dava lustro e potenza al casato dei Visconti che vennero cacciati definitivamente dalla regione verso l'anno 1513 dai balivi confederati. Il preziosissimo manufatto, passato dopo il 1532 in mani private, viene oggi valorizzato al massimo come prestigioso spazio espositivo.
Casorella
Il Palazzo Casorella è un edificio costruito tra il 1575 e il 1593, e fa parte del complesso del Castello Visconteo con il Museo Civico e Archeologico. Di grande interesse artistico sono gli stucchi della loggetta (1596-1605) che si apre verso la corte interna e il salone d'onore, decorato dal pittore G.A. Caldelli (1787), con la grande tela raffigurante il giudizio di Paride dipinto dall'artista locarnese Giuseppe A.F. Orelli nel 1773.
Il palazzo Casorella ospita gli uffici culturali della città di Locarno, la sala Jean Arp e spazi per esposizioni di vario genere.
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17
luglio 2010
Peter Greenaway – 92 Leonardo Suitcases
Dal 17 luglio al 15 settembre 2010
arte contemporanea
performance - happening
disegno e grafica
performance - happening
disegno e grafica
Location
PALAZZO CASORELLA
Locarno, Via Bartolomeo Rusca, 5, (Locarno)
Locarno, Via Bartolomeo Rusca, 5, (Locarno)
Vernissage
17 Luglio 2010, ore 20 e Performance a sorpresa: ore 24.00
Sito web
www.ilrivewllino.ch
Autore
Curatore