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Peter Mohall
mostra personale dell’artista svedese Peter Mohall nella quale presenterà una serie di nuovi dipinti e due sculture centrali.
Comunicato stampa
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Luce Gallery è lieta di annunciare la mostra personale dell'artista svedese Peter Mohall nella quale presenterà una serie di nuovi dipinti e due sculture centrali nello spazio.
I due corpi principali di lavoro dell'artista scandinavo sono costituiti da una mutua focalizzazione sul tratto pittorico. Nella Brushstrokes Series, l'artista si appropria di una tecnica usata nella scultura, trasferendola al dipinto. Pennellate spesse dense di vernice adottano il procedimento della fusione per essere poi applicate, in serie, sulla tela. Ad una prima visione il dipinto appare come la ripetizione di diverse pennellate, ma ad un più attento esame scopriamo che ogni tratto è esattamente uguale all'altro, come se si trattasse di una scultura prodotta in diversi esemplari. In una tecnica mai adottata in precedenza, Mohall ripercorre le teorie espressioniste e post-espressioniste sul gesto e sul tratto pittorico, esprimendo un minimalismo formale ispirato alle tendenze più recenti introdotte prima da Joe Bradley e quindi sviluppate da David Ostrowski. Tuttavia il suo lavoro è frutto della cultura scandinava che si manifesta pienamente alla visione dei suoi lavori, in un esame delle conseguenze estetiche della ripetizione della pennellata, dove il ripetersi è strumento che permane anche nell'installazione, ove i dipinti sono raggruppati per colore e composizione.
Ambedue le serie di dipinti contengono un elemento di “impossiblitità” della pittura. Nella serie Brushstrokes l'impossibilità è che ogni pennellata sia identica, mentre nella serie della “pendenza piatta delle pennellate” (Flat Gradient Brushstrokes Series) è la sottile gradazione o sfumatura entro la pennellata stessa.
In questa serie l'artista applica una tecnica con l'utilizzo di molteplici strati di pittura e la mescolanza di svariati colori, che poi vengono sfumati con la fusione in cera.
L'esposizione conterrà due sculture costituite da pezzi di attrezzi che si usano normalmente nelle palestre per svolgere allenamento sui muscoli addominali, uniti ed assemblati in modo incorretto. Con queste opere l'artista dimostra l'interesse al cambiamento del contesto al fine di alterare la comunicazione di un oggetto attraverso l'astrazione, ponendo lo stesso ai limiti della riconoscibilità della sua funzione iniziale di prodotto.
Peter Mohall è nato a Loddekopinge in Svezia, vive e lavora ad Oslo in Norvegia.
Espone per la prima volta in Italia ed ha esposto in mostre personali ”Brushwork” alla Galleri Jacob Bjorn, Aarhus, Danimarca e ”Out of the blue, into the hue” Galleri Mors Mossa, Gothenburg, Svezia. Nel 2015 ha avuto una residenza artistica alla Ellen Trotzig Foundation from Malmo Art Museum.
I due corpi principali di lavoro dell'artista scandinavo sono costituiti da una mutua focalizzazione sul tratto pittorico. Nella Brushstrokes Series, l'artista si appropria di una tecnica usata nella scultura, trasferendola al dipinto. Pennellate spesse dense di vernice adottano il procedimento della fusione per essere poi applicate, in serie, sulla tela. Ad una prima visione il dipinto appare come la ripetizione di diverse pennellate, ma ad un più attento esame scopriamo che ogni tratto è esattamente uguale all'altro, come se si trattasse di una scultura prodotta in diversi esemplari. In una tecnica mai adottata in precedenza, Mohall ripercorre le teorie espressioniste e post-espressioniste sul gesto e sul tratto pittorico, esprimendo un minimalismo formale ispirato alle tendenze più recenti introdotte prima da Joe Bradley e quindi sviluppate da David Ostrowski. Tuttavia il suo lavoro è frutto della cultura scandinava che si manifesta pienamente alla visione dei suoi lavori, in un esame delle conseguenze estetiche della ripetizione della pennellata, dove il ripetersi è strumento che permane anche nell'installazione, ove i dipinti sono raggruppati per colore e composizione.
Ambedue le serie di dipinti contengono un elemento di “impossiblitità” della pittura. Nella serie Brushstrokes l'impossibilità è che ogni pennellata sia identica, mentre nella serie della “pendenza piatta delle pennellate” (Flat Gradient Brushstrokes Series) è la sottile gradazione o sfumatura entro la pennellata stessa.
In questa serie l'artista applica una tecnica con l'utilizzo di molteplici strati di pittura e la mescolanza di svariati colori, che poi vengono sfumati con la fusione in cera.
L'esposizione conterrà due sculture costituite da pezzi di attrezzi che si usano normalmente nelle palestre per svolgere allenamento sui muscoli addominali, uniti ed assemblati in modo incorretto. Con queste opere l'artista dimostra l'interesse al cambiamento del contesto al fine di alterare la comunicazione di un oggetto attraverso l'astrazione, ponendo lo stesso ai limiti della riconoscibilità della sua funzione iniziale di prodotto.
Peter Mohall è nato a Loddekopinge in Svezia, vive e lavora ad Oslo in Norvegia.
Espone per la prima volta in Italia ed ha esposto in mostre personali ”Brushwork” alla Galleri Jacob Bjorn, Aarhus, Danimarca e ”Out of the blue, into the hue” Galleri Mors Mossa, Gothenburg, Svezia. Nel 2015 ha avuto una residenza artistica alla Ellen Trotzig Foundation from Malmo Art Museum.
07
novembre 2015
Peter Mohall
Dal 07 novembre 2015 al 12 gennaio 2016
arte contemporanea
Location
LUCE GALLERY
Torino, Corso San Maurizio, 25, (Torino)
Torino, Corso San Maurizio, 25, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15.30 - 19.30
Vernissage
7 Novembre 2015, h 18.30 - 24
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