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Petra Ottkowski / Sigmar Polke
doppia personale
Comunicato stampa
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Petra Ottkowski è nata nel 1967 a Münster (Westfalia), vive e lavora a Lipsia in Germania.
La sua formazione proviene da una delle migliori scuole di pittura contemporanea d’Europa, è allieva di Arno Rink il docente di pittura dell’ HGB Leipzig.
Ultimamente ha partecipato ad un’importante mostra collettiva dal titolo “Neue Deutsche Malerei – Leipziger Kunst” curata dall’ente, VNG art, in quattro musei polacchi.
In tale occasione ha esposto insieme a nomi della scuola di Lipsia quali: Neo Rauch, Tilo Baumgärtel, Matthias Weischer e Christoph Ruckhäberle.
I dipinti di Petra Ottkowski presentano i propri temi utilizzando colori, settori e linee bidimensionali; in altre parole parlano il linguaggio universale dell’ Arte Concreta e tuttavia non appaiono completamente non-figurativi.
I loro elementi di base sono il quadrato ed il rettangolo, sistemati all’interno dell’immagine come pannelli piatti o cuboidi. Il loro posizionamento obliquo all’interno del dipinto quadrato – in interazione con luce ed ombra – evoca l’impressione di uno spazio tridimensionale. La superficie dell’immagine ordinata geometricamente diviene un palco tridimensionale per oggetti apparentemente concreti simili a sculture trasformate in immagini.
Petra Ottkowski produce gruppi di opere, provando costantemente nuove combinazioni basate su specifici principi di design. L’impulso iniziale venne da un libro di testo sulla geometria proiettiva, per il quale l’artista desiderava fornire disegni e modelli di costruzione. Ella realizza i suoi dipinti, iniziando da questi disegni, dalla fine del 2000; dipinti in cui il cosmo di volumi geometrici viene continuamente esteso e sofisticato, come in un naturale processo di sviluppo.
Nel processo, l’artista focalizza molto da vicino gli oggetti raffigurati e li ingrandisce al punto che le limitazioni della sezione pittorica sembrano esplodere. Mentre la sua opera era precedentemente una questione di oggetti nello spazio, ora gli oggetti stessi formano lo spazio. Ma la situazione spaziale diviene sempre più incerta, dato che il muro posteriore, che serviva da importante piano di riferimento nei primi quadri, è sottratto alla vista.
Nella sezione ingrandita, il visitatore non è nemmeno più in grado di ricostruire il principio ordinatore generale. Diventa sempre più difficile attribuire le singole aree di colore all’interno dell’immagine a condizioni reali: Che cosa è materiale? Che cosa è spazio? Che cosa è semplicemente riflesso o ombra?
Nonostante la grande oggettività apparente della loro costruzione, i dipinti sono dominati da un’atmosfera surreale. Ci si ricorda quasi delle sfere virtuali del Cyber Space, che – con l’aiuto di mezzi formali molto simili - si sviluppano in un cosmo infinitamente estendibile, fantastico ed universale. Questi sono mondi puramente artificiali, oscillanti tra una perfezione freddamente calcolata ed una irritante violazione delle regole. I volumi di colore e luce di Petra Ottkowski sono una sfida alle nostre abitudini visive, rivelano i meccanismi di quelle abitudini nelle dialettiche dell’iperrealismo e dell’astrazione. Questa è, cosa non meno importante, la loro speciale attrattiva.
_____________________________________________
Sabato 3 giugno 2006 alle ore 18 in occasione della mostra personale della giovane pittrice tedesca Petra Ottkowski, la galleria Fabjbasaglia di Rimini è lieta di presentare una pregiata selezione di opere grafiche di Sigmar Polke.
Si tratta di un interessante approfondimento dell’opera del maestro di Colonia che nel suo eclettico percorso ha sempre mostrato una forte propensione allo sviluppo di una ricerca estetica legata alle antiche alchimie della stampa.
In mostra litografie, serigrafie dal 1992 al 2000 pubblicate nei seguenti cataloghi:
* “Sigmar Polke, die Editionen 1963-2000, Catalogue Rasoinnè”, Edition Hatje Cantz Verlag, Deutchland.
* “Sigmar Polke”, Edition Staeck, Heidelberg, Deutchland.
* “Sigmar Polke”, Edition Klein April 2002, Bad Münstereifel, Deutchland
La sua formazione proviene da una delle migliori scuole di pittura contemporanea d’Europa, è allieva di Arno Rink il docente di pittura dell’ HGB Leipzig.
Ultimamente ha partecipato ad un’importante mostra collettiva dal titolo “Neue Deutsche Malerei – Leipziger Kunst” curata dall’ente, VNG art, in quattro musei polacchi.
In tale occasione ha esposto insieme a nomi della scuola di Lipsia quali: Neo Rauch, Tilo Baumgärtel, Matthias Weischer e Christoph Ruckhäberle.
I dipinti di Petra Ottkowski presentano i propri temi utilizzando colori, settori e linee bidimensionali; in altre parole parlano il linguaggio universale dell’ Arte Concreta e tuttavia non appaiono completamente non-figurativi.
I loro elementi di base sono il quadrato ed il rettangolo, sistemati all’interno dell’immagine come pannelli piatti o cuboidi. Il loro posizionamento obliquo all’interno del dipinto quadrato – in interazione con luce ed ombra – evoca l’impressione di uno spazio tridimensionale. La superficie dell’immagine ordinata geometricamente diviene un palco tridimensionale per oggetti apparentemente concreti simili a sculture trasformate in immagini.
Petra Ottkowski produce gruppi di opere, provando costantemente nuove combinazioni basate su specifici principi di design. L’impulso iniziale venne da un libro di testo sulla geometria proiettiva, per il quale l’artista desiderava fornire disegni e modelli di costruzione. Ella realizza i suoi dipinti, iniziando da questi disegni, dalla fine del 2000; dipinti in cui il cosmo di volumi geometrici viene continuamente esteso e sofisticato, come in un naturale processo di sviluppo.
Nel processo, l’artista focalizza molto da vicino gli oggetti raffigurati e li ingrandisce al punto che le limitazioni della sezione pittorica sembrano esplodere. Mentre la sua opera era precedentemente una questione di oggetti nello spazio, ora gli oggetti stessi formano lo spazio. Ma la situazione spaziale diviene sempre più incerta, dato che il muro posteriore, che serviva da importante piano di riferimento nei primi quadri, è sottratto alla vista.
Nella sezione ingrandita, il visitatore non è nemmeno più in grado di ricostruire il principio ordinatore generale. Diventa sempre più difficile attribuire le singole aree di colore all’interno dell’immagine a condizioni reali: Che cosa è materiale? Che cosa è spazio? Che cosa è semplicemente riflesso o ombra?
Nonostante la grande oggettività apparente della loro costruzione, i dipinti sono dominati da un’atmosfera surreale. Ci si ricorda quasi delle sfere virtuali del Cyber Space, che – con l’aiuto di mezzi formali molto simili - si sviluppano in un cosmo infinitamente estendibile, fantastico ed universale. Questi sono mondi puramente artificiali, oscillanti tra una perfezione freddamente calcolata ed una irritante violazione delle regole. I volumi di colore e luce di Petra Ottkowski sono una sfida alle nostre abitudini visive, rivelano i meccanismi di quelle abitudini nelle dialettiche dell’iperrealismo e dell’astrazione. Questa è, cosa non meno importante, la loro speciale attrattiva.
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Sabato 3 giugno 2006 alle ore 18 in occasione della mostra personale della giovane pittrice tedesca Petra Ottkowski, la galleria Fabjbasaglia di Rimini è lieta di presentare una pregiata selezione di opere grafiche di Sigmar Polke.
Si tratta di un interessante approfondimento dell’opera del maestro di Colonia che nel suo eclettico percorso ha sempre mostrato una forte propensione allo sviluppo di una ricerca estetica legata alle antiche alchimie della stampa.
In mostra litografie, serigrafie dal 1992 al 2000 pubblicate nei seguenti cataloghi:
* “Sigmar Polke, die Editionen 1963-2000, Catalogue Rasoinnè”, Edition Hatje Cantz Verlag, Deutchland.
* “Sigmar Polke”, Edition Staeck, Heidelberg, Deutchland.
* “Sigmar Polke”, Edition Klein April 2002, Bad Münstereifel, Deutchland
03
giugno 2006
Petra Ottkowski / Sigmar Polke
Dal 03 giugno al 03 luglio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA FABJBASAGLIA
Rimini, Via Soardi, 23, (Rimini)
Rimini, Via Soardi, 23, (Rimini)
Orario di apertura
9.30 – 12.30 e 16 – 19.30 - Chiusura festivi e martedì pomeriggio
Vernissage
3 Giugno 2006, ore 18
Autore