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Petrarca e il suo tempo
Chi fu, cosa rappresentò o cosa continua a rappresentare Francesco Petrarca. Questo è ciò che si propone di documentare la grande mostra “Petrarca e il suo tempo ” che Padova dedica al poeta per celebrarne i settecento anni dalla nascita
Comunicato stampa
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L’esposizione, posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è allestita ai Musei Civici agli Eremitani dal 8 maggio al 31 luglio, ed è promossa dal Comune di Padova, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con la Regione del Veneto, la Provincia di Padova e il Comitato Nazionale Francesco Petrarca.
A Padova Francesco Petrarca fu a più riprese: quasi ininterrottamente dal 1368 al 1374 (anno della morte), ospite di Francesco il Vecchio da Carrara, per il quale svolse anche incarichi pubblici. Durante quegli anni Padova divenne uno dei centri nevralgici di quella cultura umanistica che trovò in Petrarca la sua sintesi perfetta, e divenne meta di visitatori illustri e intellettuali, come Giovanni Boccaccio, che trovarono un punto di riferimento nella casa del poeta, prima a Padova e poi ad Arquà.
Sulle tracce di una presenza divenuta simbolo per la città, Padova organizza dunque una grande esposizione che rappresenta prima di tutto un omaggio ad uno dei suoi più importanti ospiti.
Il raffinato allestimento progettato dallo Studio Gris disegna un percorso all’interno delle sale lungo il quale il visitatore verrà introdotto dapprima all’ambiente padovano del Trecento, illustrandone, grazie a selezionatissimi e importanti documenti, la fervente cultura e i suoi molteplici aspetti, per poi accompagnarlo attraverso tutto ciò che Petrarca significò per le arti minori, la musica e la pittura.
Le sezioni previste per realizzare questo viaggio di scoperta sono le seguenti:
Petrarca e il suo tempo ;
I Carraresi e l’ambiente padovano – la famiglia e i Signori; La cultura volgare padovana ai tempi del Petrarca – arte e libri, musica, cultura latina e storiografia locale, cultura scientifica;
Petrarca
e le arti a Padova – i libri del poeta, la miniatura umanistica veneta e le sue opere;
La tradizione iconografica dei Trionfi – fortuna nella pittura, nella stampa e nella bronzistica in Italia e Oltralpe sino al Seicento; La tradizione classica e la memoria dell’antico - a Padova in rapporto alla figura del Petrarca;
Codici e 'fortuna' delle opere di Petrarca in Europa – la tradizione manoscritta da Padova all’Europa e il ruolo degli studenti tedeschi all’Università;
Petrarchismo e petrarchisti – testimonianza della fortuna delle opere del Poeta sullo sfondo del Veneto, attraverso documenti originali e editoria petrarchesca;
Petrarca e la Musica.
Nella mostra sono esposte circa 170 opere, tra cui raffinatissimi codici provenienti da prestigiose istituzioni quali la Biblioteca Nazionale di Parigi, la Biblioteca Apostolica Vaticana, la Biblioteca Marciana di Venezia, il Victoria & Albert Museum di Londra e da altre importanti raccolte italiane e straniere: alcuni da osservare più da vicino, per scorgervi la mano dell’autore stesso o di chi gli fu collaboratore, allievo, epigono, altri d’aspetto preziosissimo, illustrati e miniati in modo meraviglioso.
Cuore della mostra è il manoscritto Vaticano latino 3196, eccezionalmente concesso dalla Biblioteca Vaticana: si tratta probabilmente del più importante manoscritto della lirica italiana, perché contiene, autografe, venti carte scritte dalla mano del Petrarca in tempi diversi (dal 1336 alla morte), e permette di spiare l’officina poetica intuendo i ripensamenti, i tempi e il procedere non solo del lavoro ma anche del pensiero.
Un’opportunità rara quella di apprezzare tali scritti, non solo per chi sia esperto di codici o di lirica italiana, ma per chiunque sappia fingersi e immaginare la mano del poeta mentre scrive versi che hanno segnato la storia della cultura italiana.
Opere d’arte di pittori, incisori e artigiani delle testimonieranno poi come la cultura petrarchesca sia divenuta “immagine” nel Trecento e nei secoli successivi, con particolare attenzione ai trionfi, opera capace di generare un vero e proprio filone iconografico nei secoli successivi.
Anche l’influsso che Petrarca ha esercitato in maniera sensibile sulla musica attraverso i secoli, dal Trecento al Novecento, è protagonista di una sezione della mostra dove la modernità del suo messaggio poetico appare chiara quanto importante il tributo reso dai musicisti nelle varie epoche.
Particolare attenzione all’interno del percorso espositivo viene data alla comunicazione attraverso un filmato sulla figura del poeta e il suo rapporto con la città, una postazione multimediale sulla Padova del Trecento, pannelli illustrativi che introducono ogni sezione e una particolare segnalazione che evidenzia al visitatore i pezzi più significativi.
Il legame tra Petrarca e la città di Padova trova estensione anche al di fuori della mostra con la proposta di un itinerario in città e nei dintorni, sino alla famosa Casa del Poeta ad Arquà Petrarca, il cui allestimento è stato recentemente rivisitato.
Il “Progetto Petrarca” è completato da concerti, incontri e letture programmati che si susseguiranno durante l’intera durata dell’esposizione allestita agli Eremitani.
A Padova Francesco Petrarca fu a più riprese: quasi ininterrottamente dal 1368 al 1374 (anno della morte), ospite di Francesco il Vecchio da Carrara, per il quale svolse anche incarichi pubblici. Durante quegli anni Padova divenne uno dei centri nevralgici di quella cultura umanistica che trovò in Petrarca la sua sintesi perfetta, e divenne meta di visitatori illustri e intellettuali, come Giovanni Boccaccio, che trovarono un punto di riferimento nella casa del poeta, prima a Padova e poi ad Arquà.
Sulle tracce di una presenza divenuta simbolo per la città, Padova organizza dunque una grande esposizione che rappresenta prima di tutto un omaggio ad uno dei suoi più importanti ospiti.
Il raffinato allestimento progettato dallo Studio Gris disegna un percorso all’interno delle sale lungo il quale il visitatore verrà introdotto dapprima all’ambiente padovano del Trecento, illustrandone, grazie a selezionatissimi e importanti documenti, la fervente cultura e i suoi molteplici aspetti, per poi accompagnarlo attraverso tutto ciò che Petrarca significò per le arti minori, la musica e la pittura.
Le sezioni previste per realizzare questo viaggio di scoperta sono le seguenti:
Petrarca e il suo tempo ;
I Carraresi e l’ambiente padovano – la famiglia e i Signori; La cultura volgare padovana ai tempi del Petrarca – arte e libri, musica, cultura latina e storiografia locale, cultura scientifica;
Petrarca
e le arti a Padova – i libri del poeta, la miniatura umanistica veneta e le sue opere;
La tradizione iconografica dei Trionfi – fortuna nella pittura, nella stampa e nella bronzistica in Italia e Oltralpe sino al Seicento; La tradizione classica e la memoria dell’antico - a Padova in rapporto alla figura del Petrarca;
Codici e 'fortuna' delle opere di Petrarca in Europa – la tradizione manoscritta da Padova all’Europa e il ruolo degli studenti tedeschi all’Università;
Petrarchismo e petrarchisti – testimonianza della fortuna delle opere del Poeta sullo sfondo del Veneto, attraverso documenti originali e editoria petrarchesca;
Petrarca e la Musica.
Nella mostra sono esposte circa 170 opere, tra cui raffinatissimi codici provenienti da prestigiose istituzioni quali la Biblioteca Nazionale di Parigi, la Biblioteca Apostolica Vaticana, la Biblioteca Marciana di Venezia, il Victoria & Albert Museum di Londra e da altre importanti raccolte italiane e straniere: alcuni da osservare più da vicino, per scorgervi la mano dell’autore stesso o di chi gli fu collaboratore, allievo, epigono, altri d’aspetto preziosissimo, illustrati e miniati in modo meraviglioso.
Cuore della mostra è il manoscritto Vaticano latino 3196, eccezionalmente concesso dalla Biblioteca Vaticana: si tratta probabilmente del più importante manoscritto della lirica italiana, perché contiene, autografe, venti carte scritte dalla mano del Petrarca in tempi diversi (dal 1336 alla morte), e permette di spiare l’officina poetica intuendo i ripensamenti, i tempi e il procedere non solo del lavoro ma anche del pensiero.
Un’opportunità rara quella di apprezzare tali scritti, non solo per chi sia esperto di codici o di lirica italiana, ma per chiunque sappia fingersi e immaginare la mano del poeta mentre scrive versi che hanno segnato la storia della cultura italiana.
Opere d’arte di pittori, incisori e artigiani delle testimonieranno poi come la cultura petrarchesca sia divenuta “immagine” nel Trecento e nei secoli successivi, con particolare attenzione ai trionfi, opera capace di generare un vero e proprio filone iconografico nei secoli successivi.
Anche l’influsso che Petrarca ha esercitato in maniera sensibile sulla musica attraverso i secoli, dal Trecento al Novecento, è protagonista di una sezione della mostra dove la modernità del suo messaggio poetico appare chiara quanto importante il tributo reso dai musicisti nelle varie epoche.
Particolare attenzione all’interno del percorso espositivo viene data alla comunicazione attraverso un filmato sulla figura del poeta e il suo rapporto con la città, una postazione multimediale sulla Padova del Trecento, pannelli illustrativi che introducono ogni sezione e una particolare segnalazione che evidenzia al visitatore i pezzi più significativi.
Il legame tra Petrarca e la città di Padova trova estensione anche al di fuori della mostra con la proposta di un itinerario in città e nei dintorni, sino alla famosa Casa del Poeta ad Arquà Petrarca, il cui allestimento è stato recentemente rivisitato.
Il “Progetto Petrarca” è completato da concerti, incontri e letture programmati che si susseguiranno durante l’intera durata dell’esposizione allestita agli Eremitani.
08
maggio 2004
Petrarca e il suo tempo
Dall'otto maggio al 31 luglio 2004
Location
MUSEI CIVICI AGLI EREMITANI
Padova, Piazza Eremitani, 8, (Padova)
Padova, Piazza Eremitani, 8, (Padova)
Biglietti
intero (per mostra e museo) euro 10; cumulativo (mostra, museo e Cappella degli Scrovegni) euro 12; ridotto euro 8, scuole euro 5; Padova Card (mostra, museo, Palazzo della Ragione e Casa del Petrarca), euro 14+1 per prenotazione della Cappella degli Scrovegni
Orario di apertura
tutti i giorni, dalle 9 alle 19; lunedì chiuso. Apertura serale: tutti i giovedì dalle 21 alle 23
Vernissage
8 Maggio 2004, ore 18