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Petrarca e l’invisibile
La mostra illustra la lettera inviata da Petrarca a Luca Cristiani il 19 maggio 1349 durante un breve soggiorno a Treviso (Familiares VIII 5). La città è descritta dal poeta luogo ricco d’acque, ideale per un riposo sereno.
Comunicato stampa
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Gli artisti invitati: Carmen De Visini, Luisa Fabris, Giò Ferrante, Cesco Magnolato, Ernesto Marchesini, Zdravko Milic, Vittorino Morari, Gina Roma esprimono in modo autonomo la coniugazione tra la voce del poeta e l’immagine della città.
La mostra esprime un panorama dell’arte italiana comprendente artisti famosi accanto a chi, pur giovanissimo, è ugualmente impegnato in un serio lavoro di ricerca.
Emotività spinta all’eccesso, linguaggio espressivo soggettivistico sembrano estranei anche a chi considera il mondo in modo drammatico. La lettura dell’epistola del poeta viene attuata come riconquista dell’ambiente urbano reale dove la vita quotidiana, affascinante e inesauribile, trova una sua legittimità nelle articolazioni dell’arte.
Elemento comune a ogni artista è il percorso lento e costruttivo della luce: in alcuni crea lo spazio, in altri sostituisce il tempo alla dimensione.
La mostra presentata dalla dott. Luigina Bortolatto è introdotta da un’incantevole inedito musicale: un piccolo madrigale, registrato elettronicamente con coro campionato senza parole, dedicato ad un sonetto del Petrarca. E’ stato composto dal maestro Giusto Pio nell’epoca in cui era allievo al primo anno dello studio di composizione al Conservatorio B. Marcello di Venezia.
La mostra esprime un panorama dell’arte italiana comprendente artisti famosi accanto a chi, pur giovanissimo, è ugualmente impegnato in un serio lavoro di ricerca.
Emotività spinta all’eccesso, linguaggio espressivo soggettivistico sembrano estranei anche a chi considera il mondo in modo drammatico. La lettura dell’epistola del poeta viene attuata come riconquista dell’ambiente urbano reale dove la vita quotidiana, affascinante e inesauribile, trova una sua legittimità nelle articolazioni dell’arte.
Elemento comune a ogni artista è il percorso lento e costruttivo della luce: in alcuni crea lo spazio, in altri sostituisce il tempo alla dimensione.
La mostra presentata dalla dott. Luigina Bortolatto è introdotta da un’incantevole inedito musicale: un piccolo madrigale, registrato elettronicamente con coro campionato senza parole, dedicato ad un sonetto del Petrarca. E’ stato composto dal maestro Giusto Pio nell’epoca in cui era allievo al primo anno dello studio di composizione al Conservatorio B. Marcello di Venezia.
26
giugno 2004
Petrarca e l’invisibile
Dal 26 giugno al 31 agosto 2004
arte contemporanea
Location
LE VENEZIE
Treviso, Viale Trento E Trieste, 19, (Treviso)
Treviso, Viale Trento E Trieste, 19, (Treviso)
Orario di apertura
da mercoledì a venerdì 9-13; giovedì/sabato/domenica 15-19