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Petros Eni / Pietro è qui
la grande mostra che la Fabbrica di San Pietro in Vaticano dedica alla Patriarcale Basilica, nella ricorrenza dei 500 anni dalla sua fondazione, e all’apostolo Pietro cui la Basilica stessa è dedicata
Comunicato stampa
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Composta da cento capolavori provenienti dai più importanti musei del mondo, “Petros Eni/Pietro è qui” è la grande mostra che la Fabbrica di San Pietro in Vaticano dedica alla Patriarcale Basilica, nella ricorrenza dei 500 anni dalla sua fondazione, e all’apostolo Pietro cui la Basilica stessa è dedicata.
Il luogo di culto per eccellenza della cristianità è stato impreziosito, nel corso dei secoli, dagli splendori del genio artistico umano. “Tu es Petrus et super hanc petram aedificabo ecclesiam meam et portae inferi non praevalebunt adversum eam”: recita i versi di Matteo il prezioso mosaico del tamburo della cupola. Pietro è sepolto qui, sotto questo meraviglioso scrigno, racchiudente uno straordinario patrimonio artistico e culturale che si coniuga ad un altrettanto straordinario patrimonio spirituale.
Cinquecento anni dopo quel 18 aprile del 1506 che vide la posa della prima pietra ad opera di Giulio II, la Fabbrica di San Pietro, tuttora responsabile del mantenimento e della conservazione della Basilica e di tutti i suoi apparati, celebra con un grande progetto espositivo, la storia di questo luogo sacro.
La rassegna è a cura di Antonio Paolucci, presidente del Comitato Scientifico. Coordinata da Cristina Carlo-Stella, Capo Ufficio della Fabbrica di S. Pietro, si avvale di un Comitato Scientifico composto da: Sua Eminenza Rev.ma Cardinale Francesco Marchisano, Arciprete della Patriarcale Basilica Vaticana; S.E.R. Monsignor Angelo Comastri, Presidente della Fabbrica di San Pietro; S.E.R. Monsignor Vittorio Lanzani, Delegato della Fabbrica di San Pietro; Giancarlo Alteri, Direttore del Dipartimento Numismatico della Biblioteca Apostolica Vaticana; Paolo Bedeschi, Direttore Tecnico ”Braccio di Carlo Magno”; Angelo Bottini, Soprintendente per i Beni Archeologici di Roma; Francesco Buranelli, Direttore Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie; Joseph Connors, Direttore, The Harvard Center for Italian Renaissance Studies; Helen C. Evans, Curatore, The Department of Medieval Art and Byzantine Collection, The Metropolitan Museum of Art; Don Raffaele Farina, S.D.B., Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana; Christoph Luitpold Frommel, Bibliotheca Hertziana, Max Planck Institut; Barbara Jatta, Gabinetto delle Stampe, Biblioteca Apostolica Vaticana; Paolo Liverani, Università degli Studi di Firenze; Danilo Mazzoleni, Rettore del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana; Padre Sergio Pagano, Prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano; Fabrizio Paolucci, Università degli Studi di Firenze; Monsignor Romano Penna, Facoltà Sacra Teologica, Pontificia Università Lateranense; Maria Luisa Polichetti, Pontificia Università Gregoriana; Monsignor Gianfranco Ravasi, Prefetto della Biblioteca Ambrosiana; Claudio Strinati, Soprintendente Speciale per il Polo Museale Romano; Christof Thoenes, Bibliotheca Hertziana, Max Planck Institut.
Il percorso espositivo si articola in sei sezioni, nella prima, viene ricordato l’evento storico di fondazione, gli artisti e gli architetti che hanno definito il profilo della Nuova Basilica; nella seconda si delineano i passaggi più eloquenti del travagliato processo di progettazione architettonica che ha accompagnato la realizzazione del monumento, a partire dal progetto bramantesco; la terza sezione è dedicata all’Antica Basilica costantiniana con particolare attenzione all’antico progetto architettonico e al momento storico di fondazione della Basilica; la quarta sezione è dedicata all’ “Ager Vaticanus”: dalle fondamenta dell’Antica Basilica si passerà alla Necropoli Vaticana, della quale si farà riferimento ad un selezionato numero di reperti fondamentali per comprendere l’evoluzione del sito; nella quinta sezione il percorso si aprirà con un confronto fra le personalità e l’operato degli Apostoli Paolo e Pietro, uniti nel mandato di consolidare la prima comunità ecclesiale tramite l’operato di evangelizzazione e di testimoniare la fede fino al martirio; la sesta, ed ultima, sezione è incentrata su due principali tematiche: il primato di Pietro e la devozione petrina, con le testimonianze dei pellegrinaggi alla Memoria Apostolica da parte di alcuni dei santi e beati più noti nella storia della Chiesa, di note personalità letterarie ed artistiche dell’epoca moderna, e dei visitatori attuali.
La Mostra raccoglie preziosi capolavori e disegni (planimetrie architettoniche e studi), reperti di rara bellezza ed importanza storica; come anche numerosi documenti, alcuni inediti, dei più noti Artisti ed Architetti coinvolti nella grandiosa fabbrica per la costruzione della Basilica di San Pietro: Bramante (la planimetria su pergamena considerata la più bella mai eseguita durante il Rinascimento), Baldassare Peruzzi (la nota planimetria a prospettiva di “volo d’uccello” ed altri studi), Antonio da Sangallo (del quale si proporrà in ricostruzione virtuale il celeberrimo modello ligneo del 1539), Giuliano da Sangallo, Fra’ Giocondo, Raffaello (disegni stupendi e studi preparatori dall’Albertina e dalla prestigiosa collezione presso The Pierpont Morgan Library), Michelangelo (studi preparatori attribuibili al Maestro e alla sua cerchia conservati presso l’Archivio Storico della Fabbrica e la Biblioteca Apostolica Vaticana), Tiziano (ritratto di Giulio II dal noto prototipo di Raffaello), El Greco (una delle versioni più famose del ciclo “Pietro penitente”), Caravaggio, Bernini, Borromini e Rembrandt; provenienti dalle principali collezioni museali in Europa e in America fra le quali The Metropolitan Museum of Art, l’Albertina Museum, il Louvre, il Graphische Sammlung di Monaco, il Nationalmuseum di Stoccolma, la Galleria e il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, il Museo di Capodimonte di Napoli, i Musei Vaticani, i Musei Capitolini, Fondazione Casa Buonarroti ed altri ancora. La Fabbrica di San Pietro stessa metterà in mostra uno dei suoi splendidi tesori, il celeberrimo Modello ligneo (1559-1561) realizzato su disegno di Michelangelo Buonarroti, insieme ad altri reperti mai esposti finora fra i quali dei busti marmorei ed elementi scultorei provenienti dagli ambienti ipogei della Necropoli Vaticana sottostante la Basilica, come anche il frammento di intonaco rosso recante l’iscrizione graffita “Petros eni” (Pietro è qui) a testimonianza della devozione petrina in questo luogo e da cui prende nome la rassegna presentata.
L’attuale Basilica, infatti, sorge sull’ager vaticanus, dove Pietro fu sepolto. Qui Costantino fece erigere sopra il Trofeo petrino la prima basilica, la stessa che vide S. Francesco D’Assisi nel suo viaggio a Roma. Gli architetti del grande imperatore cristiano, per poter costruire l’imponente primaria basilica coprirono, letteralmente, una grande necropoli dell’Urbe. Tale necropoli è stata rinvenuta grazie alle campagne archeologiche condotte a partire dal 1939 per volere di Pio XII.
Il percorso includerà anche manoscritti autografi, biografici e letterari, importanti documenti numismatici provenienti dalle collezioni straordinarie della Biblioteca Apostolica Vaticana, dell’Archivio Segreto Vaticano, e dell’Archivio Storico della Fabbrica di San Pietro che riveleranno alcuni aspetti particolari della vita dei cantieri messi in opera e le tecniche impiegate come, ad esempio, nel prezioso volume di Carlo Fontana.
A testimonianza dei pellegrinaggi di Santi e Beati nel luogo sacro di Pietro in Vaticano saranno esposte alcune reliquie straordinarie come la Tunica di San Francesco d’Assisi, proveniente dal Convento de “La Verna” e i sandali della Beata Madre Teresa di Calcutta.
Il luogo di culto per eccellenza della cristianità è stato impreziosito, nel corso dei secoli, dagli splendori del genio artistico umano. “Tu es Petrus et super hanc petram aedificabo ecclesiam meam et portae inferi non praevalebunt adversum eam”: recita i versi di Matteo il prezioso mosaico del tamburo della cupola. Pietro è sepolto qui, sotto questo meraviglioso scrigno, racchiudente uno straordinario patrimonio artistico e culturale che si coniuga ad un altrettanto straordinario patrimonio spirituale.
Cinquecento anni dopo quel 18 aprile del 1506 che vide la posa della prima pietra ad opera di Giulio II, la Fabbrica di San Pietro, tuttora responsabile del mantenimento e della conservazione della Basilica e di tutti i suoi apparati, celebra con un grande progetto espositivo, la storia di questo luogo sacro.
La rassegna è a cura di Antonio Paolucci, presidente del Comitato Scientifico. Coordinata da Cristina Carlo-Stella, Capo Ufficio della Fabbrica di S. Pietro, si avvale di un Comitato Scientifico composto da: Sua Eminenza Rev.ma Cardinale Francesco Marchisano, Arciprete della Patriarcale Basilica Vaticana; S.E.R. Monsignor Angelo Comastri, Presidente della Fabbrica di San Pietro; S.E.R. Monsignor Vittorio Lanzani, Delegato della Fabbrica di San Pietro; Giancarlo Alteri, Direttore del Dipartimento Numismatico della Biblioteca Apostolica Vaticana; Paolo Bedeschi, Direttore Tecnico ”Braccio di Carlo Magno”; Angelo Bottini, Soprintendente per i Beni Archeologici di Roma; Francesco Buranelli, Direttore Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie; Joseph Connors, Direttore, The Harvard Center for Italian Renaissance Studies; Helen C. Evans, Curatore, The Department of Medieval Art and Byzantine Collection, The Metropolitan Museum of Art; Don Raffaele Farina, S.D.B., Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana; Christoph Luitpold Frommel, Bibliotheca Hertziana, Max Planck Institut; Barbara Jatta, Gabinetto delle Stampe, Biblioteca Apostolica Vaticana; Paolo Liverani, Università degli Studi di Firenze; Danilo Mazzoleni, Rettore del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana; Padre Sergio Pagano, Prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano; Fabrizio Paolucci, Università degli Studi di Firenze; Monsignor Romano Penna, Facoltà Sacra Teologica, Pontificia Università Lateranense; Maria Luisa Polichetti, Pontificia Università Gregoriana; Monsignor Gianfranco Ravasi, Prefetto della Biblioteca Ambrosiana; Claudio Strinati, Soprintendente Speciale per il Polo Museale Romano; Christof Thoenes, Bibliotheca Hertziana, Max Planck Institut.
Il percorso espositivo si articola in sei sezioni, nella prima, viene ricordato l’evento storico di fondazione, gli artisti e gli architetti che hanno definito il profilo della Nuova Basilica; nella seconda si delineano i passaggi più eloquenti del travagliato processo di progettazione architettonica che ha accompagnato la realizzazione del monumento, a partire dal progetto bramantesco; la terza sezione è dedicata all’Antica Basilica costantiniana con particolare attenzione all’antico progetto architettonico e al momento storico di fondazione della Basilica; la quarta sezione è dedicata all’ “Ager Vaticanus”: dalle fondamenta dell’Antica Basilica si passerà alla Necropoli Vaticana, della quale si farà riferimento ad un selezionato numero di reperti fondamentali per comprendere l’evoluzione del sito; nella quinta sezione il percorso si aprirà con un confronto fra le personalità e l’operato degli Apostoli Paolo e Pietro, uniti nel mandato di consolidare la prima comunità ecclesiale tramite l’operato di evangelizzazione e di testimoniare la fede fino al martirio; la sesta, ed ultima, sezione è incentrata su due principali tematiche: il primato di Pietro e la devozione petrina, con le testimonianze dei pellegrinaggi alla Memoria Apostolica da parte di alcuni dei santi e beati più noti nella storia della Chiesa, di note personalità letterarie ed artistiche dell’epoca moderna, e dei visitatori attuali.
La Mostra raccoglie preziosi capolavori e disegni (planimetrie architettoniche e studi), reperti di rara bellezza ed importanza storica; come anche numerosi documenti, alcuni inediti, dei più noti Artisti ed Architetti coinvolti nella grandiosa fabbrica per la costruzione della Basilica di San Pietro: Bramante (la planimetria su pergamena considerata la più bella mai eseguita durante il Rinascimento), Baldassare Peruzzi (la nota planimetria a prospettiva di “volo d’uccello” ed altri studi), Antonio da Sangallo (del quale si proporrà in ricostruzione virtuale il celeberrimo modello ligneo del 1539), Giuliano da Sangallo, Fra’ Giocondo, Raffaello (disegni stupendi e studi preparatori dall’Albertina e dalla prestigiosa collezione presso The Pierpont Morgan Library), Michelangelo (studi preparatori attribuibili al Maestro e alla sua cerchia conservati presso l’Archivio Storico della Fabbrica e la Biblioteca Apostolica Vaticana), Tiziano (ritratto di Giulio II dal noto prototipo di Raffaello), El Greco (una delle versioni più famose del ciclo “Pietro penitente”), Caravaggio, Bernini, Borromini e Rembrandt; provenienti dalle principali collezioni museali in Europa e in America fra le quali The Metropolitan Museum of Art, l’Albertina Museum, il Louvre, il Graphische Sammlung di Monaco, il Nationalmuseum di Stoccolma, la Galleria e il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, il Museo di Capodimonte di Napoli, i Musei Vaticani, i Musei Capitolini, Fondazione Casa Buonarroti ed altri ancora. La Fabbrica di San Pietro stessa metterà in mostra uno dei suoi splendidi tesori, il celeberrimo Modello ligneo (1559-1561) realizzato su disegno di Michelangelo Buonarroti, insieme ad altri reperti mai esposti finora fra i quali dei busti marmorei ed elementi scultorei provenienti dagli ambienti ipogei della Necropoli Vaticana sottostante la Basilica, come anche il frammento di intonaco rosso recante l’iscrizione graffita “Petros eni” (Pietro è qui) a testimonianza della devozione petrina in questo luogo e da cui prende nome la rassegna presentata.
L’attuale Basilica, infatti, sorge sull’ager vaticanus, dove Pietro fu sepolto. Qui Costantino fece erigere sopra il Trofeo petrino la prima basilica, la stessa che vide S. Francesco D’Assisi nel suo viaggio a Roma. Gli architetti del grande imperatore cristiano, per poter costruire l’imponente primaria basilica coprirono, letteralmente, una grande necropoli dell’Urbe. Tale necropoli è stata rinvenuta grazie alle campagne archeologiche condotte a partire dal 1939 per volere di Pio XII.
Il percorso includerà anche manoscritti autografi, biografici e letterari, importanti documenti numismatici provenienti dalle collezioni straordinarie della Biblioteca Apostolica Vaticana, dell’Archivio Segreto Vaticano, e dell’Archivio Storico della Fabbrica di San Pietro che riveleranno alcuni aspetti particolari della vita dei cantieri messi in opera e le tecniche impiegate come, ad esempio, nel prezioso volume di Carlo Fontana.
A testimonianza dei pellegrinaggi di Santi e Beati nel luogo sacro di Pietro in Vaticano saranno esposte alcune reliquie straordinarie come la Tunica di San Francesco d’Assisi, proveniente dal Convento de “La Verna” e i sandali della Beata Madre Teresa di Calcutta.
11
ottobre 2006
Petros Eni / Pietro è qui
Dall'undici ottobre 2006 all'undici marzo 2007
architettura
arte antica
arte antica
Location
BRACCIO DI CARLO MAGNO
Roma, Piazza Di San Pietro, (ROMA)
Roma, Piazza Di San Pietro, (ROMA)
Biglietti
intero € 7,00; biglietto ridotto € 5,00 per gruppi a partire da 6 persone, anziani oltre i 65 anni e appartenenti ad Enti ed Associazioni convenzionate; per studenti della scuola primaria, secondaria e universitari
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 - mercoledì dalle ore 13.00 alle 19.00 – giorno di chiusura, mercoledì mattina
Vernissage
11 Ottobre 2006, ore 17.30 presso l’atrio dell’Aula Paolo VI
Ufficio stampa
ROSI FONTANA
Autore
Curatore