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PEZZI – PAOLA PEZZI
L’esposizione presenta un’ampia selezione di opere di Paola Pezzi, offrendo un’immersione nella sua ricerca artistica, incentrata sul movimento e sulla tensione tra materia e spazio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
55 ARTPRIVÉ è lieto di presentare “PEZZI. PAOLA PEZZI”, mostra personale dell’artista Paola Pezzi, che
inaugurerà il 22 marzo 2025 alle ore 18:30 alla presenza dell’artista. L’esposizione, visitabile fino al
27 aprile, offre uno sguardo approfondito sulla poetica e sulla ricerca di Pezzi, la cui opera si sviluppa
attraverso un’affascinante tensione tra movimento, materia e spazio.
Come sottolinea il curatore Giuseppe Simone Modeo, l’artista si pone in un dialogo costante con la storia
dell’arte, ma senza vincoli o ripetizioni citazionistiche. «Quando parliamo di un artista contemporaneo
pensiamo a un anticipatore del futuro nel presente e comunque a qualcuno che si forma e si individua
tramite il distacco col passato, dal più recente al più remoto. Paola Pezzi, con le proprie opere, “suona”
il passato, recente e remoto.»
Il passato recente di Pezzi si riallaccia alle intuizioni rivoluzionarie di Marcel Duchamp, alla lezione del
Nouveau Réalisme di Pierre Restany e alla sensibilità minimale e poverista degli anni ’70. «Paola dal nuo-
vo realismo prende suggestioni dall’accumulazione, dal mettere insieme, dall’assemblare decontestua-
lizzando attraverso il movimento rotatorio o ellittico» – prosegue Modeo – «che prima, materialmente,
imprime all’opera per poi lasciarlo partire libero nello spazio, attorno agli osservatori.»
Ma se da un lato il suo lavoro si nutre di riferimenti storici, dall’altro Paola Pezzi non è né una rieditrice né
una nostalgica. Il suo presente è caratterizzato da un’indagine totalmente originale, che si manifesta in
un’energia rotazionale capace di sovvertire la staticità della materia e dello spazio espositivo. «La cifra
stilistica è in quel fluido, poetico in quanto creativo, abbandonare gli oggetti a una forza rotazionale che
si oppone alla gravità e all’incombenza della massa.»
L’artista stessa riflette sulla natura del proprio lavoro, rifiutando l’idea di monumentalità e affermando
un’arte “antimonumentale” fin dagli anni ’90: «Fare una riflessione sul concetto generale del ruolo monu-
mentale della scultura mi è un po’ estraneo, dato che il mio lavoro da sempre ha avuto un carattere meno
specifico, pittorico e scultoreo insieme.»
Le sue opere, pur utilizzando materiali spesso poveri e leggeri, hanno un peso concettuale forte. L’artista
afferma: «Senza essere una “concettuale” penso che il lavoro esprima un pensiero, un concetto, e quello
deve avere un peso soprattutto, al di là del materiale usato che comunque certo ne determina l’opera.»
Nelle opere in mostra, il movimento diventa l’elemento essenziale, un principio generativo che libera la
materia dalla sua inerzia e invita il pubblico a un’esperienza immersiva, dinamica. «Ecco il movimento, il
grande assente dall’arte della pittura che generalmente fissa le immagini, ora diviene l’elemento princi-
pale della produzione artistica di Paola Pezzi.»
Questa tensione tra leggerezza e gravità, tra gesto e materia, tra passato e futuro, trova una radice an-
cora più profonda, che Modeo riconduce al Barocco. Come gli artisti seicenteschi seppero infondere
movimento nel marmo e nelle superfici piatte, così Paola Pezzi scolpisce lo spazio attraverso traiettorie
di energia rotazionale. «Paola Pezzi porta al presente e spinge verso il futuro le radici barocche dell’arte
occidentale, solo congiungendole alle geniali intuizioni di Duchamp e degli artisti degli anni ‘60 e ‘70.»
Il pubblico è quindi invitato non solo a osservare le opere, ma a interagire con esse attraverso il proprio
movimento nello spazio, “iniziando, anche noi, a ruotare vicino, intorno ad esse, per partecipare a quel
movimento rotatorio che la nostra artista ha portato al centro della sua poetica.”
La mostra “Pezzi. Paola Pezzi” è un’opportunità unica per immergersi in un percorso artistico che sfida
la staticità e invita alla scoperta di una nuova dimensione del movimento nella scultura contemporanea.
INFO MOSTRA
Titolo: Pezzi. Paola Pezzi
Dove: 55 Art Prive, Via della Fara 13, Bergamo Alta
Quando: 22 marzo – 27 aprile 2025
Inaugurazione: 22 marzo 2025, ore 18:30, alla presenza dell’artista
ORARI DI APERTURA:
L’esposizione sarà aperta al pubblico dal venerdì alla domenica, con i seguenti orari:
Mattino: 10:30 – 13:00
Pomeriggio: 16:00 – 19:30
La Galleria 55 Art Privé si trova in via della Fara, 13 a Bergamo.
INGRESSO LIBERO
inaugurerà il 22 marzo 2025 alle ore 18:30 alla presenza dell’artista. L’esposizione, visitabile fino al
27 aprile, offre uno sguardo approfondito sulla poetica e sulla ricerca di Pezzi, la cui opera si sviluppa
attraverso un’affascinante tensione tra movimento, materia e spazio.
Come sottolinea il curatore Giuseppe Simone Modeo, l’artista si pone in un dialogo costante con la storia
dell’arte, ma senza vincoli o ripetizioni citazionistiche. «Quando parliamo di un artista contemporaneo
pensiamo a un anticipatore del futuro nel presente e comunque a qualcuno che si forma e si individua
tramite il distacco col passato, dal più recente al più remoto. Paola Pezzi, con le proprie opere, “suona”
il passato, recente e remoto.»
Il passato recente di Pezzi si riallaccia alle intuizioni rivoluzionarie di Marcel Duchamp, alla lezione del
Nouveau Réalisme di Pierre Restany e alla sensibilità minimale e poverista degli anni ’70. «Paola dal nuo-
vo realismo prende suggestioni dall’accumulazione, dal mettere insieme, dall’assemblare decontestua-
lizzando attraverso il movimento rotatorio o ellittico» – prosegue Modeo – «che prima, materialmente,
imprime all’opera per poi lasciarlo partire libero nello spazio, attorno agli osservatori.»
Ma se da un lato il suo lavoro si nutre di riferimenti storici, dall’altro Paola Pezzi non è né una rieditrice né
una nostalgica. Il suo presente è caratterizzato da un’indagine totalmente originale, che si manifesta in
un’energia rotazionale capace di sovvertire la staticità della materia e dello spazio espositivo. «La cifra
stilistica è in quel fluido, poetico in quanto creativo, abbandonare gli oggetti a una forza rotazionale che
si oppone alla gravità e all’incombenza della massa.»
L’artista stessa riflette sulla natura del proprio lavoro, rifiutando l’idea di monumentalità e affermando
un’arte “antimonumentale” fin dagli anni ’90: «Fare una riflessione sul concetto generale del ruolo monu-
mentale della scultura mi è un po’ estraneo, dato che il mio lavoro da sempre ha avuto un carattere meno
specifico, pittorico e scultoreo insieme.»
Le sue opere, pur utilizzando materiali spesso poveri e leggeri, hanno un peso concettuale forte. L’artista
afferma: «Senza essere una “concettuale” penso che il lavoro esprima un pensiero, un concetto, e quello
deve avere un peso soprattutto, al di là del materiale usato che comunque certo ne determina l’opera.»
Nelle opere in mostra, il movimento diventa l’elemento essenziale, un principio generativo che libera la
materia dalla sua inerzia e invita il pubblico a un’esperienza immersiva, dinamica. «Ecco il movimento, il
grande assente dall’arte della pittura che generalmente fissa le immagini, ora diviene l’elemento princi-
pale della produzione artistica di Paola Pezzi.»
Questa tensione tra leggerezza e gravità, tra gesto e materia, tra passato e futuro, trova una radice an-
cora più profonda, che Modeo riconduce al Barocco. Come gli artisti seicenteschi seppero infondere
movimento nel marmo e nelle superfici piatte, così Paola Pezzi scolpisce lo spazio attraverso traiettorie
di energia rotazionale. «Paola Pezzi porta al presente e spinge verso il futuro le radici barocche dell’arte
occidentale, solo congiungendole alle geniali intuizioni di Duchamp e degli artisti degli anni ‘60 e ‘70.»
Il pubblico è quindi invitato non solo a osservare le opere, ma a interagire con esse attraverso il proprio
movimento nello spazio, “iniziando, anche noi, a ruotare vicino, intorno ad esse, per partecipare a quel
movimento rotatorio che la nostra artista ha portato al centro della sua poetica.”
La mostra “Pezzi. Paola Pezzi” è un’opportunità unica per immergersi in un percorso artistico che sfida
la staticità e invita alla scoperta di una nuova dimensione del movimento nella scultura contemporanea.
INFO MOSTRA
Titolo: Pezzi. Paola Pezzi
Dove: 55 Art Prive, Via della Fara 13, Bergamo Alta
Quando: 22 marzo – 27 aprile 2025
Inaugurazione: 22 marzo 2025, ore 18:30, alla presenza dell’artista
ORARI DI APERTURA:
L’esposizione sarà aperta al pubblico dal venerdì alla domenica, con i seguenti orari:
Mattino: 10:30 – 13:00
Pomeriggio: 16:00 – 19:30
La Galleria 55 Art Privé si trova in via della Fara, 13 a Bergamo.
INGRESSO LIBERO
22
marzo 2025
PEZZI – PAOLA PEZZI
Dal 22 marzo al 27 aprile 2025
arte contemporanea
Location
55 Art Privé
Bergamo, Via della Fara, 13, (BG)
Bergamo, Via della Fara, 13, (BG)
Orario di apertura
dal venerdì alla domenica
10.30-13
16-19
Vernissage
22 Marzo 2025, 18.30
Sito web
Editore
Black and Color
Ufficio stampa
Bramo srls
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
Progetto grafico
Media partner
Produzione organizzazione
Trasporti
Bramo srls