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Philip Guston – Roma
Per la prima volta insieme 43 opere della serie “Roma” di Philip Guston, uno dei padri dell’Espressionismo astratto
Comunicato stampa
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Dal 26 maggio al 5 settembre 2010, al Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese, saranno esposte, per la prima volta insieme, oltre 40 opere della serie Roma, dipinte da Philip Guston tra il 1970 e il 1971. La mostra è curata da Peter Benson Miller. Le opere provengono dai più prestigiosi musei internazionali, quali MoMA, Guggenheim, Tate, Staatliche Graphische Sammlung, Yale University Art Gallery e da importanti collezioni private di New York, Londra e Amsterdam. Dal 12 febbraio al 15 maggio 2011 l’esposizione si trasferirà alla Phillips Collection di Washington D.C.
La mostra Philip Guston, Roma, promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione - Sovraintendenza ai Beni Culturali, in collaborazione con The American Academy in Rome*, gode del patrocinio dell'Ambasciata degli Stati Uniti d'America ed è stata resa possibile grazie al generoso sostegno di Terra Foundation for American Art** e al contributo di Barclays Italia.
La scelta della sede espositiva non è casuale. Offrirà infatti al visitatore la possibilità di ammirare le opere in un luogo di particolare suggestione, all'interno di uno spazio che ospita, tra l'altro, tele di Giorgio de Chirico, uno degli artisti che più influenzarono Guston. E' lui stesso a dichiararlo nell'opera dal titolo Pantheon in cui cita i suoi grandi maestri, tutti italiani: Masaccio, Piero della Francesca, Giotto, Giovanni Battista Tiepolo e, appunto, de Chirico.
Tra i più celebri esponenti della Scuola di New York, Guston fu, con Pollock, Rothko e De Kooning, uno dei padri dell’Espressionismo Astratto. Nell'ottobre del 1970, le critiche seguite alla mostra presso la Marlborough Gallery, che segnò il suo ritorno alla tradizione figurativa, lo indussero a lasciare gli Stati Uniti. Scelse l'Italia e si trasferì a Roma, ospite dell’American Academy di cui era stato borsista nel 1948-1949. In Italia era tornato anche nel 1960, quando partecipò alla Biennale di Venezia.
In questo periodo travagliato della sua vita artistica, Guston dipinge la serie Roma. Dalle vestigia dell'antichità ai giardini all’italiana, dagli affreschi di Piero della Francesca ai film di Fellini, Guston sviluppa un repertorio originale, rivisitandolo con note satiriche di forte valenza simbolica. Intreccia paesaggi tipicamente mediterranei con gli incubi della Marlborough Gallery, le figure incappucciate dallo sguardo fisso e assente, allegoria dei momenti di violenza più bui dell’America degli anni Sessanta.
La mostra racconta dunque una transizione sofferta, ma feconda, affrancata sia dall’ironia disinvolta della Pop Art che dall’austerità iconoclastica del Minimalismo. Una cifra evolutiva che si rivelerà fondamentale per i successivi sviluppi dell’arte moderna.
Il simposio “Philip Guston: The Late Work”
Si terrà presso l’American Academy in Rome nei giorni 24 e 25 maggio 2010 e sarà occasione per approfondire il complesso rapporto tra l'artista e l'Italia. Previsti interventi di artisti, critici ed esperti di fama internazionale, tra cui Chuck Close, Dore Ashton, David Anfam e Christoph Schreier. Il simposio getterà lo sguardo su molti aspetti della vita culturale italiana, muovendo anche dal diario inedito che la poetessa Musa McKim, moglie di Guston, tenne durante il periodo trascorso a Roma. Un concerto di musica del compositore Americano Morton Feldman rievocherà il programma eseguito al Teatro Olimpico nel 1970 al quale l'artista assistette in compagnia della moglie e dello stesso compositore. Il concerto, che rientra nel Progetto Calliope, sarà opera del Parco della Musica Contemporanea Ensemble.
*L’American Academy in Rome è la maggiore istituzione americana all’estero per lo studio e la ricerca avanzata nelle arti e discipline umanistiche. Ogni anno, l’Academy indice il Rome Prize, un concorso nazionale negli Stati Uniti che mette in palio 30 borse di studio nelle seguenti discipline: architettura, design, restauro e conservazione, architettura del paesaggio, letteratura, composizione musicale, arti visive, studi storici e moderni. Oltre ai borsisti, l’Academy accoglie, su invito del direttore, illustri artisti e studiosi da tutto il mondo. L’Academy ha ospitato i più importanti artisti e studiosi che hanno influenzato il mondo dell’arte, della musica, della cultura e della letteratura. Fondata nel 1894, l’Academy è riconosciuta come fondazione privata da un atto del Congresso Americano nel 1905. Nel 1994, in onore del Centenario dell’Accademia, il Presidente degli Stati Uniti ha firmato una risoluzione congiunta del Congresso come riconoscimento del contributo dell’American Academy alla vita intellettuale e culturale degli Stati Uniti.
Per ulteriori informazioni, vi preghiamo di accedere al nostro sito www.aarome.org.
** The Terra Foundation for American Art è impegnata nella promozione di iniziative che, rivolgendosi ad un pubblico nazionale e internazionale, esplorino e approfondiscano il contenuto e lo spirito delle arti visuali americane. Nel riconoscere l'importanza dell’esperienza diretta con l'opera d’arte, la Fondazione offre opportunità di studio e dialogo interculturale, basate anche sulla propria collezione permanente con sede a Chicago, sostenendo progetti di ricerca innovativi e attività didattiche. Questo perché ritiene che l'arte non abbia solo la capacità di differenziare le culture, ma anche di unirle.
La mostra Philip Guston, Roma, promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione - Sovraintendenza ai Beni Culturali, in collaborazione con The American Academy in Rome*, gode del patrocinio dell'Ambasciata degli Stati Uniti d'America ed è stata resa possibile grazie al generoso sostegno di Terra Foundation for American Art** e al contributo di Barclays Italia.
La scelta della sede espositiva non è casuale. Offrirà infatti al visitatore la possibilità di ammirare le opere in un luogo di particolare suggestione, all'interno di uno spazio che ospita, tra l'altro, tele di Giorgio de Chirico, uno degli artisti che più influenzarono Guston. E' lui stesso a dichiararlo nell'opera dal titolo Pantheon in cui cita i suoi grandi maestri, tutti italiani: Masaccio, Piero della Francesca, Giotto, Giovanni Battista Tiepolo e, appunto, de Chirico.
Tra i più celebri esponenti della Scuola di New York, Guston fu, con Pollock, Rothko e De Kooning, uno dei padri dell’Espressionismo Astratto. Nell'ottobre del 1970, le critiche seguite alla mostra presso la Marlborough Gallery, che segnò il suo ritorno alla tradizione figurativa, lo indussero a lasciare gli Stati Uniti. Scelse l'Italia e si trasferì a Roma, ospite dell’American Academy di cui era stato borsista nel 1948-1949. In Italia era tornato anche nel 1960, quando partecipò alla Biennale di Venezia.
In questo periodo travagliato della sua vita artistica, Guston dipinge la serie Roma. Dalle vestigia dell'antichità ai giardini all’italiana, dagli affreschi di Piero della Francesca ai film di Fellini, Guston sviluppa un repertorio originale, rivisitandolo con note satiriche di forte valenza simbolica. Intreccia paesaggi tipicamente mediterranei con gli incubi della Marlborough Gallery, le figure incappucciate dallo sguardo fisso e assente, allegoria dei momenti di violenza più bui dell’America degli anni Sessanta.
La mostra racconta dunque una transizione sofferta, ma feconda, affrancata sia dall’ironia disinvolta della Pop Art che dall’austerità iconoclastica del Minimalismo. Una cifra evolutiva che si rivelerà fondamentale per i successivi sviluppi dell’arte moderna.
Il simposio “Philip Guston: The Late Work”
Si terrà presso l’American Academy in Rome nei giorni 24 e 25 maggio 2010 e sarà occasione per approfondire il complesso rapporto tra l'artista e l'Italia. Previsti interventi di artisti, critici ed esperti di fama internazionale, tra cui Chuck Close, Dore Ashton, David Anfam e Christoph Schreier. Il simposio getterà lo sguardo su molti aspetti della vita culturale italiana, muovendo anche dal diario inedito che la poetessa Musa McKim, moglie di Guston, tenne durante il periodo trascorso a Roma. Un concerto di musica del compositore Americano Morton Feldman rievocherà il programma eseguito al Teatro Olimpico nel 1970 al quale l'artista assistette in compagnia della moglie e dello stesso compositore. Il concerto, che rientra nel Progetto Calliope, sarà opera del Parco della Musica Contemporanea Ensemble.
*L’American Academy in Rome è la maggiore istituzione americana all’estero per lo studio e la ricerca avanzata nelle arti e discipline umanistiche. Ogni anno, l’Academy indice il Rome Prize, un concorso nazionale negli Stati Uniti che mette in palio 30 borse di studio nelle seguenti discipline: architettura, design, restauro e conservazione, architettura del paesaggio, letteratura, composizione musicale, arti visive, studi storici e moderni. Oltre ai borsisti, l’Academy accoglie, su invito del direttore, illustri artisti e studiosi da tutto il mondo. L’Academy ha ospitato i più importanti artisti e studiosi che hanno influenzato il mondo dell’arte, della musica, della cultura e della letteratura. Fondata nel 1894, l’Academy è riconosciuta come fondazione privata da un atto del Congresso Americano nel 1905. Nel 1994, in onore del Centenario dell’Accademia, il Presidente degli Stati Uniti ha firmato una risoluzione congiunta del Congresso come riconoscimento del contributo dell’American Academy alla vita intellettuale e culturale degli Stati Uniti.
Per ulteriori informazioni, vi preghiamo di accedere al nostro sito www.aarome.org.
** The Terra Foundation for American Art è impegnata nella promozione di iniziative che, rivolgendosi ad un pubblico nazionale e internazionale, esplorino e approfondiscano il contenuto e lo spirito delle arti visuali americane. Nel riconoscere l'importanza dell’esperienza diretta con l'opera d’arte, la Fondazione offre opportunità di studio e dialogo interculturale, basate anche sulla propria collezione permanente con sede a Chicago, sostenendo progetti di ricerca innovativi e attività didattiche. Questo perché ritiene che l'arte non abbia solo la capacità di differenziare le culture, ma anche di unirle.
25
maggio 2010
Philip Guston – Roma
Dal 25 maggio al 05 settembre 2010
arte contemporanea
Location
MUSEO CARLO BILOTTI – ARANCIERA DI VILLA BORGHESE
Roma, Viale Fiorello La Guardia, 4, (Roma)
Roma, Viale Fiorello La Guardia, 4, (Roma)
Biglietti
Biglietto integrato Museo + Mostra: € 6.00 intero, € 4.00 ridotto, gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 9.00 - 19.00; la biglietteria chiude alle ore 18.30; lunedì chiuso
Vernissage
25 Maggio 2010, ore 18 su invito
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore