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Philippe Daverio – Giuseppe Antonello
Philippe Daverio presenta il volume che ha curato su Giuseppe Antonello Leone.
Comunicato stampa
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Lunedì 6 dicembre 2010 alle ore 12 nella prestigiosa sede dell’Istituto Banco di Napoli Fondazione (Via Tribunali 213). Philippe Daverio presenta il volume che ha curato su Giuseppe Antonello Leone (edizione Skira). Intervengono l’artista Giuseppe Antonello Leone, Vito De Filippo Presidente della Regione Basilicata, Adriano Giannola Presidente Istituto Banco di Napoli Fondazione e Aldo Pace Direttore Generale Istituto Banco di Napoli Fondazione. Per l’occasione Pino Miraglia allestisce una mostra con campionario di opere che raccontano il percorso di Leone.
Il catalogo, che raccoglie le opere del maestro Leone dagli anni 30 a oggi, è stato fortemente voluto dall’Istituto Banco di Napoli, come testimonianza della salvaguardia del patrimonio artistico contemporaneo, «un modo di vedere l’arte e gli artisti, dove l’artista è parte integrante del nostro mondo, osservatore e interprete attento» (Adriano Giannola Presidente dell’Istituto Banco di Napoli Fondazione) e «…per poter testimoniare la presenza di un artista contemporaneo, capace di farci sognare, che ha attraversato il secolo con la curiosità di un eterno ventenne che ha saputo interpretare i tanti momenti dell’arte, di cui ha una visione aperta al mondo» ( Egidio Mitidieri, vicepresidente dell’Istituto Banco di Napoli Fondazione).
Dal testo di Philippe Daverio: «Giuseppe Antonello Leone è un animatore della materia per eccellenza, inerte, quella alchemica che chiamiamo pittura. Anzi è lì che ha scoperto sin dall’infanzia la sua vocazione. Nel dipingere…La pittura è sempre stata per lui la fabbrica delle invenzioni, quelle narrative e quelle formali, le medesime che lo portavano in parallelo ad applicarsi alle altre “cose” inanimate. Giuseppe Antonello Leone è un animatore di oggetti che la nostra società dei consumi abbandona. Anzi in questo caso è un rianimatore… Leone non può evitare di vedere il bello, il commovente, il coinvolgente, laddove gli latri vedono lo scarto…».
«Questo libro non segue alcuna cronologia, documenta il lavoro di Leone e il suo gioco, nel modo sincretico che è quello dell’accumulo che ogni vita compie. Nella memoria del vissuto come quella degli oggetti con anima non c’è un prima e un dopo. Le sensazioni tornano a galla quanto vogliono e talvolta quando servono…».
«Toccare un “oggetto-rifiuto” per risignificarlo mi dà fiducia, è come un’avventura i cui limiti sono insiti nel tutto dell’oggetto stesso. Aprirlo a nuovi spazi, a nuova luce, a una nuova forma e risignificarlo per un contenuto che lo sottrae alla provenienza di rifiuto, è una vittoria dell’immaginazione». (Giuseppe Antonello Leone)
Il catalogo, che raccoglie le opere del maestro Leone dagli anni 30 a oggi, è stato fortemente voluto dall’Istituto Banco di Napoli, come testimonianza della salvaguardia del patrimonio artistico contemporaneo, «un modo di vedere l’arte e gli artisti, dove l’artista è parte integrante del nostro mondo, osservatore e interprete attento» (Adriano Giannola Presidente dell’Istituto Banco di Napoli Fondazione) e «…per poter testimoniare la presenza di un artista contemporaneo, capace di farci sognare, che ha attraversato il secolo con la curiosità di un eterno ventenne che ha saputo interpretare i tanti momenti dell’arte, di cui ha una visione aperta al mondo» ( Egidio Mitidieri, vicepresidente dell’Istituto Banco di Napoli Fondazione).
Dal testo di Philippe Daverio: «Giuseppe Antonello Leone è un animatore della materia per eccellenza, inerte, quella alchemica che chiamiamo pittura. Anzi è lì che ha scoperto sin dall’infanzia la sua vocazione. Nel dipingere…La pittura è sempre stata per lui la fabbrica delle invenzioni, quelle narrative e quelle formali, le medesime che lo portavano in parallelo ad applicarsi alle altre “cose” inanimate. Giuseppe Antonello Leone è un animatore di oggetti che la nostra società dei consumi abbandona. Anzi in questo caso è un rianimatore… Leone non può evitare di vedere il bello, il commovente, il coinvolgente, laddove gli latri vedono lo scarto…».
«Questo libro non segue alcuna cronologia, documenta il lavoro di Leone e il suo gioco, nel modo sincretico che è quello dell’accumulo che ogni vita compie. Nella memoria del vissuto come quella degli oggetti con anima non c’è un prima e un dopo. Le sensazioni tornano a galla quanto vogliono e talvolta quando servono…».
«Toccare un “oggetto-rifiuto” per risignificarlo mi dà fiducia, è come un’avventura i cui limiti sono insiti nel tutto dell’oggetto stesso. Aprirlo a nuovi spazi, a nuova luce, a una nuova forma e risignificarlo per un contenuto che lo sottrae alla provenienza di rifiuto, è una vittoria dell’immaginazione». (Giuseppe Antonello Leone)
06
dicembre 2010
Philippe Daverio – Giuseppe Antonello
06 dicembre 2010
presentazione
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
FONDAZIONE ISTITUTO BANCO DI NAPOLI – PALAZZO RICCA
Napoli, Via Dei Tribunali, 213, (Napoli)
Napoli, Via Dei Tribunali, 213, (Napoli)
Vernissage
6 Dicembre 2010, ore 12
Editore
SKIRA
Ufficio stampa
LUCIA CRESPI
Autore