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Philippe Pastor – Alberi bruciati
Non ci rendiamo conto che distruggiamo tutto. Il mare, il cielo e la terra. Oggi, il disordine è all’ordine del giorno. Ogni mattina, vado nella foresta e osservo questa nostra natura, bruciata, ferita, violentata dall’uomo. Il tempo a disposizione è poco, più o meno 30 anni, prima di arrivare al punto di non ritorno
Comunicato stampa
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"Non ci rendiamo conto che distruggiamo tutto. Il mare, il cielo e la terra. Oggi, il disordine è all’ordine del giorno. Ogni mattina, vado nella foresta e osservo questa nostra natura, bruciata, ferita, violentata dall’uomo. Il tempo a disposizione è poco, più o meno 30 anni, prima di arrivare al punto di non ritorno".
Con queste parole pronunciate davanti alle Nazioni Unite lo scorso 8 maggio, Philip Pastor, artista monegasco impegnato nel sociale con l'Art & Enviroment Association, testimonia il suo impegno per l'ambiente. All'ecosostenibilità Pastor dedica la mostra organizzata al Palazzo delle Stelline fino al 5 dicembre dal titolo "Alberi Bruciati". Protagonisti proprio una serie di sculture, emblematiche della distruzione della foresta e del suo impegno a favore del programma delle Nazioni Unite per l’ambiente.
Le sculture in mostra fanno eco alle sue pitture su carta. Sono realizzate con tronchi d’albero bruciati nella foresta della Garde Freinet (nel massiccio dei Maures, nel sud della Francia) devastata dal 2003 da incendi sia dolosi che provocati dalla negligenza dell’uomo. Nella scultura l’artista restituisce a questi alberi centenari vita e dignità. Nell’ambito dell’UNEP (programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente), gli Alberi Bruciati girano il mondo in occasione di mostre destinate a sensibilizzare il pubblico, attraverso il linguaggio universale dell’arte, sui danni causati dagli incendi delle foreste e sulla necessità di preservare le risorse ambientali.
Perfettamente in linea col messaggio di Pastor anche la campagna "Piantiamo per il Pianeta" per ripiantare un miliardo di alberi a livello mondiale e combattere i cambiamenti climatici, col sostegno del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente(PNUE), di Wangari Maathai, premio Nobel per la pace e fondatrice del Green Belt Movement, e di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco e degli esperti in campo agro-forestale.
Con le sue sculture, l’artista va oltre la semplice presa di coscienza dei problemi ambientali e propone non solo una riflessione su tutte violenze che l’uomo fa subire alla natura, ma anche su quelle che egli fa subire a se stesso. Questi tronchi neri calcinati sono il riflesso di una società malata dove gli individui bruciano la loro vita e si autodistruggono.
Philip Pastor ha creato l’associazione « Art et Environnement » (Arte ed Ambiente), che attraverso eventi culturali vuole sensibilizzare il pubblico sulla necessità di proteggere il nostro pianeta. Una parte dei profitti dalla vendita dei « Alberi Bruciati » è quindi restituita all’associazione per consentirle di finanziare progetti di rimboschimento e di partecipare a progetti educativi in materia ambientale (ad esempio la giornata « 100 alberi per il pianeta » a Gassin con Derbez-Vivaio). E impegnato in un progetto pilota Huruma con il patrocinio del PNUE, 20 mila alberi finanziati dall’associazione sono stati piantati nelle foreste di Karura e di Ngong, Nairobi in Kenya, contributo per la nascita di 110 mila alberi. Un euro vale un albero piantato!
Nel 2009, sono in corso di preparazione mostre in Stati Uniti ed in Europa.
ALL'INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA MILANESE
SARANNO PRESENTI
Giuseppe Osio, segretario generale dell'Associazione Art & Environment e Virginie Bernard, vicepresidente
NOTE BIOGRAFICHE SULL'ARTISTA
Nato nel 1961, Philip Pastor vive e lavora a Monaco.
Artista autodidatta che lavora differenti tecniche, con alla base il pigmento su carta, Pastor racconta in serie drammatica gli emblemi di un’esistenza quotidiana la cui ispirazione viene « … dalla strada, dalla gente, delle disgrazie, dalla disperazione, dalla bellezza, dai problemi di comunicazione, da tutto ciò che non siamo in grado di esprimere a voce alta ma che pensiamo tutti a voce bassa… ». Una visione critica della nostra società, del mondo e di sé emerge dalle sue creazioni. Nella sua opera traspaiono i sentimenti e le emozioni raccolte in anni di viaggi e incontri. Quando lavora trae ispirazione ascoltando le canzoni di Léo Ferrè che gli infondono sentimenti contrastanti, dalla tristezza più struggente alla ribellione violenta: tutte sensazioni forti e profonde che ritroviamo nel suo lavoro.
Pittore e scultore, Pastor è un artista di respiro internazionale: ha esposto in Francia (Nizza, Parigi, Saint Tropez) , in Italia (Roma, Torino, Venezia), in Romania (Museo Nazionale Cotroceni), in Cina e negli Stati Uniti. Nell’2007, ha partecipato alla 52a edizione della Biennale di Venezia nella prestigiosa sede della Fondazione Riva dove l’artista monegasco presenta la serie delle sue opere recenti Les Taureaux (I Tori). Vi mette in scena questi possenti animali punteggiati da messaggi politicamente scorretti che esprimono lo sguardo lucido che l’artista porta sulla società odierna. Ricche di colore e di materia, queste opere sono approfondimenti e studi che consentono all’artista di mostrare sé stesso, come se si trattasse di un autoritratto, attraverso l’osservazione della vita, « questa commedia umana » come ama definirla. Dopo la sua partecipazione alla Biennale di Venezia si inserisce in un percorso caratterizzato da stretti legami con l’Italia sin dal 2005 prima a Milano, poi a Roma e a Torino.
1961 Nascita a Monaco
2002 Prima esposizione “le coppie di Saint-Trope” Saint-Tropez.
2003 Esposizione al Modern Art Gallery di Miami.
2004 Esposizione alla Galerie Bruno Delarue a Parigi.
2005 Esposizione in Romania, Italia, Francia e Cina.
Prima esposizione degli alberi bruciati.
2006 Gli Alberi Bruciati partono a Nairobi
2007 Gli alberi sono esposti in Italia, a Saint-Tropez, a Cannes nel corso del festival della pellicola, e a Singapore.
Esposizione di pittura alla Biennale di Venezia.
2008 Gli alberi Bruciati sono esposti presso la sede delle Nazioni Unite a New York
Con queste parole pronunciate davanti alle Nazioni Unite lo scorso 8 maggio, Philip Pastor, artista monegasco impegnato nel sociale con l'Art & Enviroment Association, testimonia il suo impegno per l'ambiente. All'ecosostenibilità Pastor dedica la mostra organizzata al Palazzo delle Stelline fino al 5 dicembre dal titolo "Alberi Bruciati". Protagonisti proprio una serie di sculture, emblematiche della distruzione della foresta e del suo impegno a favore del programma delle Nazioni Unite per l’ambiente.
Le sculture in mostra fanno eco alle sue pitture su carta. Sono realizzate con tronchi d’albero bruciati nella foresta della Garde Freinet (nel massiccio dei Maures, nel sud della Francia) devastata dal 2003 da incendi sia dolosi che provocati dalla negligenza dell’uomo. Nella scultura l’artista restituisce a questi alberi centenari vita e dignità. Nell’ambito dell’UNEP (programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente), gli Alberi Bruciati girano il mondo in occasione di mostre destinate a sensibilizzare il pubblico, attraverso il linguaggio universale dell’arte, sui danni causati dagli incendi delle foreste e sulla necessità di preservare le risorse ambientali.
Perfettamente in linea col messaggio di Pastor anche la campagna "Piantiamo per il Pianeta" per ripiantare un miliardo di alberi a livello mondiale e combattere i cambiamenti climatici, col sostegno del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente(PNUE), di Wangari Maathai, premio Nobel per la pace e fondatrice del Green Belt Movement, e di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco e degli esperti in campo agro-forestale.
Con le sue sculture, l’artista va oltre la semplice presa di coscienza dei problemi ambientali e propone non solo una riflessione su tutte violenze che l’uomo fa subire alla natura, ma anche su quelle che egli fa subire a se stesso. Questi tronchi neri calcinati sono il riflesso di una società malata dove gli individui bruciano la loro vita e si autodistruggono.
Philip Pastor ha creato l’associazione « Art et Environnement » (Arte ed Ambiente), che attraverso eventi culturali vuole sensibilizzare il pubblico sulla necessità di proteggere il nostro pianeta. Una parte dei profitti dalla vendita dei « Alberi Bruciati » è quindi restituita all’associazione per consentirle di finanziare progetti di rimboschimento e di partecipare a progetti educativi in materia ambientale (ad esempio la giornata « 100 alberi per il pianeta » a Gassin con Derbez-Vivaio). E impegnato in un progetto pilota Huruma con il patrocinio del PNUE, 20 mila alberi finanziati dall’associazione sono stati piantati nelle foreste di Karura e di Ngong, Nairobi in Kenya, contributo per la nascita di 110 mila alberi. Un euro vale un albero piantato!
Nel 2009, sono in corso di preparazione mostre in Stati Uniti ed in Europa.
ALL'INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA MILANESE
SARANNO PRESENTI
Giuseppe Osio, segretario generale dell'Associazione Art & Environment e Virginie Bernard, vicepresidente
NOTE BIOGRAFICHE SULL'ARTISTA
Nato nel 1961, Philip Pastor vive e lavora a Monaco.
Artista autodidatta che lavora differenti tecniche, con alla base il pigmento su carta, Pastor racconta in serie drammatica gli emblemi di un’esistenza quotidiana la cui ispirazione viene « … dalla strada, dalla gente, delle disgrazie, dalla disperazione, dalla bellezza, dai problemi di comunicazione, da tutto ciò che non siamo in grado di esprimere a voce alta ma che pensiamo tutti a voce bassa… ». Una visione critica della nostra società, del mondo e di sé emerge dalle sue creazioni. Nella sua opera traspaiono i sentimenti e le emozioni raccolte in anni di viaggi e incontri. Quando lavora trae ispirazione ascoltando le canzoni di Léo Ferrè che gli infondono sentimenti contrastanti, dalla tristezza più struggente alla ribellione violenta: tutte sensazioni forti e profonde che ritroviamo nel suo lavoro.
Pittore e scultore, Pastor è un artista di respiro internazionale: ha esposto in Francia (Nizza, Parigi, Saint Tropez) , in Italia (Roma, Torino, Venezia), in Romania (Museo Nazionale Cotroceni), in Cina e negli Stati Uniti. Nell’2007, ha partecipato alla 52a edizione della Biennale di Venezia nella prestigiosa sede della Fondazione Riva dove l’artista monegasco presenta la serie delle sue opere recenti Les Taureaux (I Tori). Vi mette in scena questi possenti animali punteggiati da messaggi politicamente scorretti che esprimono lo sguardo lucido che l’artista porta sulla società odierna. Ricche di colore e di materia, queste opere sono approfondimenti e studi che consentono all’artista di mostrare sé stesso, come se si trattasse di un autoritratto, attraverso l’osservazione della vita, « questa commedia umana » come ama definirla. Dopo la sua partecipazione alla Biennale di Venezia si inserisce in un percorso caratterizzato da stretti legami con l’Italia sin dal 2005 prima a Milano, poi a Roma e a Torino.
1961 Nascita a Monaco
2002 Prima esposizione “le coppie di Saint-Trope” Saint-Tropez.
2003 Esposizione al Modern Art Gallery di Miami.
2004 Esposizione alla Galerie Bruno Delarue a Parigi.
2005 Esposizione in Romania, Italia, Francia e Cina.
Prima esposizione degli alberi bruciati.
2006 Gli Alberi Bruciati partono a Nairobi
2007 Gli alberi sono esposti in Italia, a Saint-Tropez, a Cannes nel corso del festival della pellicola, e a Singapore.
Esposizione di pittura alla Biennale di Venezia.
2008 Gli alberi Bruciati sono esposti presso la sede delle Nazioni Unite a New York
02
ottobre 2008
Philippe Pastor – Alberi bruciati
Dal 02 ottobre al 05 dicembre 2008
arte contemporanea
Location
CENTRE CULTUREL FRANÇAIS
Milano, Corso Magenta, 63, (Milano)
Milano, Corso Magenta, 63, (Milano)
Vernissage
2 Ottobre 2008, h 18.30
Sito web
www.philippe-pastor.com
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