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Photolux 2014
L’edizione 2014 del Photolux Festival Internazionale di Fotografia ospita per il decimo anno il World Press Photo, la più importante mostra itinerante di fotogiornalismo a livello internazionale e la mostra “Saudade Moon” di Paolo Marchetti, vincitore del Leica Photographers Award 2013.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Compie dieci anni il World Press Photo a Lucca
Grande attesa per l’inaugurazione di domani della 57^ edizione del World Press Photo, la mostra di fotogiornalismo più famosa al modo, che per il decimo anno farà tappa a Lucca. In concomitanza con il World Press Photo, torna in città anche la fotografia d'autore "marchiata Leica" che quest'anno vede protagonista Paolo Marchetti, il vincitore dell'edizione 2013 del prestigioso concorso fotografico leica Photographers Award. Nel corso delle tre settimane Photolux, che cura l’allestimento dell’esposizione, ha sviluppato un ampio programma fatto di happening, workshops e conversazioni con giornalisti, opinionisti, fotografi e artisti di fama internazionale.
WORLD PRESS PHOTO
Una rassegna fotografica di grande spessore dove gli argomenti affrontati e le ambientazioni scelte permettono allo spettatore di calarsi in pochi istanti nelle realtà più disparate con un senso di profonda emozione.
I premi sono suddivisi in nove categorie tematiche per 53 fotografi di 25 nazionalità.
Il vincitore assoluto dell’edizione di quest’anno è l’americano John Stanmeyer della VII Photo Agency che è stato nominato World Press Photo of the Year 2013 dalla giuria del World Press Photo Contest.
L'immagine mostra migranti africani sulla riva della città di Gibuti di notte, che alzano i loro telefoni nel tentativo di catturare un segnale dalla vicina Somalia, un tenue legame con i parenti all'estero. Gibuti è un punto di sosta comune per i migranti in transito da paesi come la Somalia, l'Etiopia e l'Eritrea, in cerca di una vita migliore in Europa e nel Medio Oriente.
L'immagine inoltre ha vinto il 1 ° premio nella categoria Contemporary Issues, ed è stato realizzata per il National Geographic.
www.worldpressphoto.org
SAUDADE MOON
Ho viaggiato questa terra per cinque anni, dall’ipnotica Amazzonia alle fattorie dell’800 nello stato del Minas Gerais, visitando le isole a nord della costa fino al deserto nello stato del Maranhao. Ho fotografato la cultura delle spiagge, ma anche, il Natale nelle favelas delle grandi città sulla costa e nell'entroterra. Ho cercato di restituire la voce dell'arte e dell'architettura di Brasilia, e ho raccontato le cerimonie rituali del Condomblè, poi ho viaggiato nei villaggi coloniali e ho fotografato le realtà più povere, quelle dimenticate da questo isterico processo economico in corso. Ho raccolto immagini aeree e ho cercato di restituire la musicalità di questa vasta terra e della sua profonda cultura, cambiando la mia andatura narrativa, la mia vocalità fotografica e l’ho fatto ascoltando la mia distanza emotiva da questo paese incredibile, definitivo.
"Saudade Moon" non è un diario di viaggio, ma il mio passaggio emozionale nel mio "invisibile" Brasile, dunque il mio tentativo di cambiare sguardo sulla nazione leader dei prossimi anni. Ho raccontato il “non detto”, oltre la pacificazione delle favelas, oltre la febbrile preparazione per gli eventi sportivi, che in parte, hanno innescato questa nevrotica reazione economica."Saudade Moon" è la mia visione lunare del Brasile, il pretesto per riconoscere me stesso negli occhi di un uomo qualunque e rivendicare la mia cittadinanza, ovunque io sia, perché voglio ricordarmi di essere figlio e rimanere fertile alla vita.
PAOLO MARCHETTI
Paolo Marchetti è un fotogiornalista rappresentato dall’agenzia Getty Images e vive in Italia. Ha lavorato per circa tredici anni nel campo cinematografico, ricoprendo ogni ruolo del reparto Operatori al fianco di alcuni tra i più autorevoli direttori della fotografia italiani e stranieri e inizia in contemporanea i suoi studi fotogiornalistici prestando particolare attenzione alle tematiche politiche ed antropologiche.
Ha pubblicato i suoi lavori in diversi settimanali italiani tra cui L'Espresso (con cui collabora abitualmente), Internazionale, Vanity Fair, Marie Claire, Io Donna, Corriere della Sera e numerosi magazine stranieri come 6MOIS, Sunday Times, British Journal of Photojournalism, The Guardian, Geo - Spiegel, Newsweek, CNN, New York Times, International Herald Tribune, Lightbox e Time.
Negli ultimi anni Marchetti ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali tra cui: L'IPA “International Photography Awards", il “Grand Prix de Paris -PX3”, finalista al "Louis Valtuena Award", 4 volte il "Best of Photojournalism" e 4 volte il "PDN’s Award, un secondo posto al "Sony WPO Award" e vincitore del "Getty Images Editorial Photography" 2012. Nel 2013 è finalista al "Leica Oskar Barnack Award" e tra il 2013 e il 2014 vince 4 "POY - Picture of the Year 2013, poi consegue il primo premio ANI Pix-Palace durante la venticinquesima edizione del festival "Visa pour L'Image" a Perpignan e vince sempre nel 2013 il "Leica Photographer Award”.
Ha raccontato storie lontano dal suo paese, realizzando reportage in Brasile, Centro America, Cuba, Haiti, Stati Uniti, Europa, India, Cina, centro Africa, Colombia ecc. Il suo progetto a lungo termine lo ha realizzato nel suo continente, lavorando per cinque anni in cinque paesi Europei, un'analisi sul sentimento della rabbia e sul risveglio del fascismo chiamato "FEVER".
Grande attesa per l’inaugurazione di domani della 57^ edizione del World Press Photo, la mostra di fotogiornalismo più famosa al modo, che per il decimo anno farà tappa a Lucca. In concomitanza con il World Press Photo, torna in città anche la fotografia d'autore "marchiata Leica" che quest'anno vede protagonista Paolo Marchetti, il vincitore dell'edizione 2013 del prestigioso concorso fotografico leica Photographers Award. Nel corso delle tre settimane Photolux, che cura l’allestimento dell’esposizione, ha sviluppato un ampio programma fatto di happening, workshops e conversazioni con giornalisti, opinionisti, fotografi e artisti di fama internazionale.
WORLD PRESS PHOTO
Una rassegna fotografica di grande spessore dove gli argomenti affrontati e le ambientazioni scelte permettono allo spettatore di calarsi in pochi istanti nelle realtà più disparate con un senso di profonda emozione.
I premi sono suddivisi in nove categorie tematiche per 53 fotografi di 25 nazionalità.
Il vincitore assoluto dell’edizione di quest’anno è l’americano John Stanmeyer della VII Photo Agency che è stato nominato World Press Photo of the Year 2013 dalla giuria del World Press Photo Contest.
L'immagine mostra migranti africani sulla riva della città di Gibuti di notte, che alzano i loro telefoni nel tentativo di catturare un segnale dalla vicina Somalia, un tenue legame con i parenti all'estero. Gibuti è un punto di sosta comune per i migranti in transito da paesi come la Somalia, l'Etiopia e l'Eritrea, in cerca di una vita migliore in Europa e nel Medio Oriente.
L'immagine inoltre ha vinto il 1 ° premio nella categoria Contemporary Issues, ed è stato realizzata per il National Geographic.
www.worldpressphoto.org
SAUDADE MOON
Ho viaggiato questa terra per cinque anni, dall’ipnotica Amazzonia alle fattorie dell’800 nello stato del Minas Gerais, visitando le isole a nord della costa fino al deserto nello stato del Maranhao. Ho fotografato la cultura delle spiagge, ma anche, il Natale nelle favelas delle grandi città sulla costa e nell'entroterra. Ho cercato di restituire la voce dell'arte e dell'architettura di Brasilia, e ho raccontato le cerimonie rituali del Condomblè, poi ho viaggiato nei villaggi coloniali e ho fotografato le realtà più povere, quelle dimenticate da questo isterico processo economico in corso. Ho raccolto immagini aeree e ho cercato di restituire la musicalità di questa vasta terra e della sua profonda cultura, cambiando la mia andatura narrativa, la mia vocalità fotografica e l’ho fatto ascoltando la mia distanza emotiva da questo paese incredibile, definitivo.
"Saudade Moon" non è un diario di viaggio, ma il mio passaggio emozionale nel mio "invisibile" Brasile, dunque il mio tentativo di cambiare sguardo sulla nazione leader dei prossimi anni. Ho raccontato il “non detto”, oltre la pacificazione delle favelas, oltre la febbrile preparazione per gli eventi sportivi, che in parte, hanno innescato questa nevrotica reazione economica."Saudade Moon" è la mia visione lunare del Brasile, il pretesto per riconoscere me stesso negli occhi di un uomo qualunque e rivendicare la mia cittadinanza, ovunque io sia, perché voglio ricordarmi di essere figlio e rimanere fertile alla vita.
PAOLO MARCHETTI
Paolo Marchetti è un fotogiornalista rappresentato dall’agenzia Getty Images e vive in Italia. Ha lavorato per circa tredici anni nel campo cinematografico, ricoprendo ogni ruolo del reparto Operatori al fianco di alcuni tra i più autorevoli direttori della fotografia italiani e stranieri e inizia in contemporanea i suoi studi fotogiornalistici prestando particolare attenzione alle tematiche politiche ed antropologiche.
Ha pubblicato i suoi lavori in diversi settimanali italiani tra cui L'Espresso (con cui collabora abitualmente), Internazionale, Vanity Fair, Marie Claire, Io Donna, Corriere della Sera e numerosi magazine stranieri come 6MOIS, Sunday Times, British Journal of Photojournalism, The Guardian, Geo - Spiegel, Newsweek, CNN, New York Times, International Herald Tribune, Lightbox e Time.
Negli ultimi anni Marchetti ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali tra cui: L'IPA “International Photography Awards", il “Grand Prix de Paris -PX3”, finalista al "Louis Valtuena Award", 4 volte il "Best of Photojournalism" e 4 volte il "PDN’s Award, un secondo posto al "Sony WPO Award" e vincitore del "Getty Images Editorial Photography" 2012. Nel 2013 è finalista al "Leica Oskar Barnack Award" e tra il 2013 e il 2014 vince 4 "POY - Picture of the Year 2013, poi consegue il primo premio ANI Pix-Palace durante la venticinquesima edizione del festival "Visa pour L'Image" a Perpignan e vince sempre nel 2013 il "Leica Photographer Award”.
Ha raccontato storie lontano dal suo paese, realizzando reportage in Brasile, Centro America, Cuba, Haiti, Stati Uniti, Europa, India, Cina, centro Africa, Colombia ecc. Il suo progetto a lungo termine lo ha realizzato nel suo continente, lavorando per cinque anni in cinque paesi Europei, un'analisi sul sentimento della rabbia e sul risveglio del fascismo chiamato "FEVER".
22
novembre 2014
Photolux 2014
Dal 22 novembre al 14 dicembre 2014
fotografia
Location
SEDI VARIE – Lucca
Lucca, (Lucca)
Lucca, (Lucca)
Biglietti
intero € 8; ridotto € 5
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 10-19.30
sabato ore 10-21
Vernissage
22 Novembre 2014, ore 10
Autore