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PhotoReload IV (Pictures of mind)
Sabato 21 aprile nello spazio ROOMBERG, al piano terra del grattacielo Baccari, si inaugura Pictures of mind, quarta tappa della rassegna PhotoReload. La mostra presenta i lavori fotografici di Francesco Garbelli, Marinella Paolini, Lamberto Teotino e un video di Leonardo Genovese.
Comunicato stampa
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Sabato 21 aprile nello spazio ROOMBERG, al piano terra del grattacielo Baccari, si inaugura Pictures of mind, quarta tappa della rassegna PhotoReload. La mostra presenta i lavori fotografici di Francesco Garbelli, Marinella Paolini, Lamberto Teotino e un video di Leonardo Genovese.
Nella loro ricerca l’immagine fotografica non è più solo la testimonianza oggettiva di un evento, la dipendenza dalla realtà esterna si dissolve, come se ognuno di essi rivolgesse l’obiettivo anche verso se stesso, dentro di sé, scattando immagini che rispecchiano uno stato mentale, una vibrazione emotiva, una condizione psicologica, una riflessione profonda. In questo modo è possibile creare una realtà parallela ed interiorizzata, invisibile allo sguardo, perché fisicamente inesistente, ma intimamente e fortemente viva. La fotografia può in questo modo creare nuovi mondi, nuove realtà e nuove atmosfere, può concentrarsi sui dettagli e sulle sfumature, rivelare il lato sospeso ed eterno dell’esistenza, vedendo oltre il percepibile, cogliendo l’immateriale.
Francesco Garbelli da anni dedica la propria attenzione alle dinamiche del linguaggio codificato della segnaletica stradale, realizzando installazioni urbane e anche una complessa ed approfondita ricerca fotografica che ha registrato e sviluppato le trasformazioni tecnologiche degli ultimi decenni, passando dalla documentazione dei propri interventi ad elaborazioni digitali di grande raffinatezza; Marinella Paolini fotografa strutture architettoniche, monumenti e grattacieli avveneristici, individuandone i particolari per lei più significativi e manipolandone successivamente, in fase di post produzione, i contrasti e le cromie, ottenendo in questo modo un risultato che avvicina le sue immagini ad una resa quasi astratto/geometrica e ad immagini mentali; Lamberto Teotino è un fotografo digitale puro, perché questa tecnologia è presente nel suo lavoro non solo come esecuzione fisica delle immagini, ma anche come elaborazione cerebrale “a priori”, per ciascuna di esse l’idea nasce e si sviluppa proprio perché pensata in digitale, riuscendo poi a dissimulare tecnicamente l’intervento e a rendere ogni fotografia realisticamente plausibile.
Leonardo Genovese presenta un video girato in pellicola 35 mm, un cortometraggio in analogico che narra di luoghi lontani nel tempo, di gesti e ritualità ancestrali, di luci primigenie. L’opera di Genovese recupera simbologie arcaiche e riflette sulla loro permanenza nell’immaginario collettivo, riproducendo una realtà ormai scomparsa, ricostruita mentalmente e riproposta per mezzo della propria ricerca espressiva.
La rassegna, pensata e costruita per ROOMBERG project space, vuole tracciare un percorso omogeneo di ricerca sull’attuale 'stato dell’arte' della fotografia e della videoarte, incentrato soprattutto sul concetto di 'analisi' e di 'ricarica' (Reload - quindi una sorta di 'presa di coscienza') in relazione ad un pensiero digitale che condiziona sempre di più la vita contemporanea. Obiettivo delle 5 mostre è presentare lavori fotografici e video nei quali la presenza dell’elaborazione digitale risulterà essere a volte determinante, ma mai predominante, a volte soltanto pensata ma non attuata, ciò significa che la tecnica adottata da ciascun artista accoglie le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie senza esserne dominata, ottenendo risultati al confine tra il reale e l’immaginario, sino alla sensazione di non riuscire ad individuare la natura originaria dell’immagine stessa.
Nella loro ricerca l’immagine fotografica non è più solo la testimonianza oggettiva di un evento, la dipendenza dalla realtà esterna si dissolve, come se ognuno di essi rivolgesse l’obiettivo anche verso se stesso, dentro di sé, scattando immagini che rispecchiano uno stato mentale, una vibrazione emotiva, una condizione psicologica, una riflessione profonda. In questo modo è possibile creare una realtà parallela ed interiorizzata, invisibile allo sguardo, perché fisicamente inesistente, ma intimamente e fortemente viva. La fotografia può in questo modo creare nuovi mondi, nuove realtà e nuove atmosfere, può concentrarsi sui dettagli e sulle sfumature, rivelare il lato sospeso ed eterno dell’esistenza, vedendo oltre il percepibile, cogliendo l’immateriale.
Francesco Garbelli da anni dedica la propria attenzione alle dinamiche del linguaggio codificato della segnaletica stradale, realizzando installazioni urbane e anche una complessa ed approfondita ricerca fotografica che ha registrato e sviluppato le trasformazioni tecnologiche degli ultimi decenni, passando dalla documentazione dei propri interventi ad elaborazioni digitali di grande raffinatezza; Marinella Paolini fotografa strutture architettoniche, monumenti e grattacieli avveneristici, individuandone i particolari per lei più significativi e manipolandone successivamente, in fase di post produzione, i contrasti e le cromie, ottenendo in questo modo un risultato che avvicina le sue immagini ad una resa quasi astratto/geometrica e ad immagini mentali; Lamberto Teotino è un fotografo digitale puro, perché questa tecnologia è presente nel suo lavoro non solo come esecuzione fisica delle immagini, ma anche come elaborazione cerebrale “a priori”, per ciascuna di esse l’idea nasce e si sviluppa proprio perché pensata in digitale, riuscendo poi a dissimulare tecnicamente l’intervento e a rendere ogni fotografia realisticamente plausibile.
Leonardo Genovese presenta un video girato in pellicola 35 mm, un cortometraggio in analogico che narra di luoghi lontani nel tempo, di gesti e ritualità ancestrali, di luci primigenie. L’opera di Genovese recupera simbologie arcaiche e riflette sulla loro permanenza nell’immaginario collettivo, riproducendo una realtà ormai scomparsa, ricostruita mentalmente e riproposta per mezzo della propria ricerca espressiva.
La rassegna, pensata e costruita per ROOMBERG project space, vuole tracciare un percorso omogeneo di ricerca sull’attuale 'stato dell’arte' della fotografia e della videoarte, incentrato soprattutto sul concetto di 'analisi' e di 'ricarica' (Reload - quindi una sorta di 'presa di coscienza') in relazione ad un pensiero digitale che condiziona sempre di più la vita contemporanea. Obiettivo delle 5 mostre è presentare lavori fotografici e video nei quali la presenza dell’elaborazione digitale risulterà essere a volte determinante, ma mai predominante, a volte soltanto pensata ma non attuata, ciò significa che la tecnica adottata da ciascun artista accoglie le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie senza esserne dominata, ottenendo risultati al confine tra il reale e l’immaginario, sino alla sensazione di non riuscire ad individuare la natura originaria dell’immagine stessa.
21
aprile 2012
PhotoReload IV (Pictures of mind)
Dal 21 aprile al 31 maggio 2012
fotografia
Location
ROMBERG ARTE CONTEMPORANEA
Latina, Viale Le Corbusier, (Latina)
Latina, Viale Le Corbusier, (Latina)
Orario di apertura
lunedì - sabato ore 16/20
Vernissage
21 Aprile 2012, ore 19/21
Autore
Curatore