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Picasso. La sfida della ceramica
50 pezzi unici provenienti dalle collezioni del Musée National Picasso-Paris in mostra al MIC di Faenza dal 1 novembre 2019 al 13 aprile 2020 in dialogo con le fonti che lo hanno ispirato. La mostra fa parte del progetto Picasso Méditerranée: una iniziativa del Musée National Picasso – Paris.
Dopo 75 giorni di chiusura al pubblico il 18 maggio, in occasione della Giornata Internazionale dei Musei, il Mic di Faenza finalmente riapre le porte. E per festeggiare questa ripresa, che è quasi una rinascita, propone fino al 2 giugno l’ingresso gratuito per tutti e l’apertura anche di lunedì (eccetto il 25 maggio) tradizionale giorno di chiusura.
Comunicato stampa
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50 pezzi unici provenienti dalle collezioni del Musée National Picasso-Paris saranno in mostra al MIC di Faenza, in una grande mostra dal titolo Picasso, La sfida della ceramica a cura di Harald Theil e Salvador Haro con la collaborazione di Claudia Casali. Un nucleo di inestimabile valore e un prestito eccezionale che affronta tutto il percorso e il pensiero creativo dellartista spagnolo nei confronti dellargilla.
Nella mostra faentina verranno analizzate le fonti di ispirazione di Picasso, proprio a partire dai manufatti presenti nelle collezioni del MIC. La ceramica classica (con le figure nere e rosse), i buccheri etruschi, la ceramica popolare spagnola e italiana, il graffito italiano quattrocentesco, liconografia dellarea mediterranea (pesci, animali fantastici, gufi e uccelli) e le terrecotte delle culture preispaniche che saranno esposte in un fertile e inedito dialogo con le ceramiche di Picasso.
E una se sezione speciale verrà dedicata al rapporto tra Picasso e Faenza. Diversi sono i pezzi di Picasso che il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza possiede grazie al tramite di Tullio Mazzotti di Albisola, di Gio Ponti e dei coniugi Ramié i quali furono sollecitati a richiedere alcuni manufatti al Maestro per unesposizione a Faenza e, soprattutto, per la ricostruzione delle Collezioni darte ceramica moderna andate distrutte nellingente bombardamento alleato del maggio 1944. Merito dellallora direttore Gaetano Ballardini, nonché fondatore del Museo faentino, che contattò Picasso a Madoura con una lettera commovente e davvero toccante. Fu così che arrivò nel 1950 il primo piatto ovale raffigurante la Colomba della Pace, memento contro ogni guerra, espressamente dedicata al Museo di Faenza e al tragico destino della sua Collezione e della sua struttura. Seguirono altri piatti nel 1951 con teste di fauno e vasi dal sapore arcaico e archeologico e il grande vaso Le quattro stagioni (1951), graffito e dipinto, con la raffigurazione pittorica e morfologica di quattro figure femminili, le cui forme sinuose vengono sostanziate dalla curvatura accesa del vaso.
La mostra sarà integrata con lesposizione di documenti e fotografie, mai esposti, ed appartenenti allarchivio storico del MIC. Completerà il ricco apparato didattico e fotografico un video storico di Luciano Emmer del 1954 (Picasso a Vallauris).
La mostra fa parte di «Picasso Méditerranée»: uniniziativa del Musée national Picasso-Paris.
Picasso-Mediterraneo" è un evento internazionale che si svolge dalla primavera del 2017 alla fine del 2019. Più di sessanta istituzioni hanno immaginato una serie di mostre sull'opera "ostinatamente mediterranea"* di Pablo Picasso. Su iniziativa del Musèe National Picasso-Paris, questo percorso nel lavoro dell'artista e nei luoghi che l'hanno ispirato presenta una nuova esperienza culturale dedicata a rinsaldare i legami da entrambi le parti del Mediterraneo.
*Jean Leymarie
Nella mostra faentina verranno analizzate le fonti di ispirazione di Picasso, proprio a partire dai manufatti presenti nelle collezioni del MIC. La ceramica classica (con le figure nere e rosse), i buccheri etruschi, la ceramica popolare spagnola e italiana, il graffito italiano quattrocentesco, liconografia dellarea mediterranea (pesci, animali fantastici, gufi e uccelli) e le terrecotte delle culture preispaniche che saranno esposte in un fertile e inedito dialogo con le ceramiche di Picasso.
E una se sezione speciale verrà dedicata al rapporto tra Picasso e Faenza. Diversi sono i pezzi di Picasso che il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza possiede grazie al tramite di Tullio Mazzotti di Albisola, di Gio Ponti e dei coniugi Ramié i quali furono sollecitati a richiedere alcuni manufatti al Maestro per unesposizione a Faenza e, soprattutto, per la ricostruzione delle Collezioni darte ceramica moderna andate distrutte nellingente bombardamento alleato del maggio 1944. Merito dellallora direttore Gaetano Ballardini, nonché fondatore del Museo faentino, che contattò Picasso a Madoura con una lettera commovente e davvero toccante. Fu così che arrivò nel 1950 il primo piatto ovale raffigurante la Colomba della Pace, memento contro ogni guerra, espressamente dedicata al Museo di Faenza e al tragico destino della sua Collezione e della sua struttura. Seguirono altri piatti nel 1951 con teste di fauno e vasi dal sapore arcaico e archeologico e il grande vaso Le quattro stagioni (1951), graffito e dipinto, con la raffigurazione pittorica e morfologica di quattro figure femminili, le cui forme sinuose vengono sostanziate dalla curvatura accesa del vaso.
La mostra sarà integrata con lesposizione di documenti e fotografie, mai esposti, ed appartenenti allarchivio storico del MIC. Completerà il ricco apparato didattico e fotografico un video storico di Luciano Emmer del 1954 (Picasso a Vallauris).
La mostra fa parte di «Picasso Méditerranée»: uniniziativa del Musée national Picasso-Paris.
Picasso-Mediterraneo" è un evento internazionale che si svolge dalla primavera del 2017 alla fine del 2019. Più di sessanta istituzioni hanno immaginato una serie di mostre sull'opera "ostinatamente mediterranea"* di Pablo Picasso. Su iniziativa del Musèe National Picasso-Paris, questo percorso nel lavoro dell'artista e nei luoghi che l'hanno ispirato presenta una nuova esperienza culturale dedicata a rinsaldare i legami da entrambi le parti del Mediterraneo.
*Jean Leymarie
18
maggio 2020
Picasso. La sfida della ceramica
Dal 18 maggio al 02 giugno 2020
arte moderna e contemporanea
Location
MIC – MUSEO INTERNAZIONALE DELLE CERAMICHE
Faenza, Viale Alfredo Baccarini, 19, (Ravenna)
Faenza, Viale Alfredo Baccarini, 19, (Ravenna)
Orario di apertura
Il museo effettuerà orario ridotto e sarà aperto fino al 2 giugno dal lunedì alla domenica (chiuso il 25 maggio) dalle 9 alle 14. Gli ingressi saranno contingentati e in sicurezza secondo protocollo, per questo motivo l'ingresso dovrà avvenire preferibilmente previa prenotazione telefonica o via mail.
I visitatori dovranno essere muniti di mascherina. All’ingresso verrà rilevata la temperatura e saranno sanificate le mani.
IL MIC ringrazia il Rotary di Faenza per la donazione di mascherine da utilizzare per il personale e i visitatori del Mic.
Dopo il 2 giugno il Museo sarà aperto dal martedì alla domenica dalle 9 alle 14, chiuso i lunedì non festivi, ma l'ingresso tornerà a pagamento.
Vernissage
18 Maggio 2020, la mostra riapre dopo il lockdown
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore