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Piccola storia veronese 1925-1955
Dipinti e disegni di autori veronesi
Comunicato stampa
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Una piccola storia veronese, che prende inizio da un progetto per il ponte della Vittoria, presentato in occasione del concorso del 1925 da Albano Vitturi (1888-1968). Una storia che prosegue con dipinti dello stesso autore, degli anni 20 e 30, calati in quella dimensione sospesa nel tempo che gli aveva fatto meritare l’inclusione nella mostra “Realismo magico” allestita alla Galleria dello Scudo nel 1988 a cura di Maurizio Fagiolo. Renato Birolli (1905-1959), è presente con un dipinto del 1928 che lo fa apparire ancora vicino agli insegnamenti veronesi mentre, già trasferitosi a Milano, l’autore si apprestava ad intraprendere altre strade. Il gruppo veronese con Vitturi, Farina, Pigato e Trentini faceva invece presenza fissa alle mostre veneziane dei “dissidenti” di Ca’ Pesaro. Guido Farina (1896-1957) proseguiva con Vitturi il cammino sulla via indicata da Césanne, un suggerimento percorso con passi molto più timidi anche da Angelo Marchi (1896-1961). Vitturi piegherà poi sempre più verso una qualità solida della luce, di sospensione luminosa, nelle spiagge e nelle marine, giungendo a sfiorare una tensione metafisica, come in certi “fari di Cervia”, che l’artista immortalava durante i suoi soggiorni estivi. Si incontrano in questa piccola storia anche Giuseppe Zancolli (1888-1965), negli anni 30 e 40 sempre più chiuso nel suo universo famigliare; Alberto Stringa (1880-1931), che si proteggeva nel suo piccolo universo “caprinese”; Orazio Pigato (1896-1966), il più fedele alle suggestioni dell’impressione, e il più giovane Moreno Zoppi (1918-1994). Tra Verona, Milano e il Belgio ci porta l’inquietudine di Giuseppe Flangini (1898-1961), con il dipinto “Case di minatori” del 1955, e i disegni veronesi.
La conclusione di questa piccola storia ci conduce fuori da Verona e in un mondo ormai nuovo e diverso. E’ nei due dipinti di Guido Trentini, (1889-1975), “Aia” del 1953, ispirato a una corte sui Navigli, dopo che l’artista si era trasferito a vivere a Milano, e la "Darsena".
La conclusione di questa piccola storia ci conduce fuori da Verona e in un mondo ormai nuovo e diverso. E’ nei due dipinti di Guido Trentini, (1889-1975), “Aia” del 1953, ispirato a una corte sui Navigli, dopo che l’artista si era trasferito a vivere a Milano, e la "Darsena".
28
aprile 2006
Piccola storia veronese 1925-1955
Dal 28 aprile al 30 maggio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA SCALA ARTE
Verona, Via Cantarane, 31, (Verona)
Verona, Via Cantarane, 31, (Verona)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 16,30-19
Vernissage
28 Aprile 2006, ore 18
Autore
Curatore