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Piccolo formato
Otto pittrici, una poetessa verbo-visuale, una fotografa e una scultrice insieme in una mostra del piccolo formato dove vengono evidenziate le singole ricerche, caratterizzate dall’uso di particolari supporti e da tecniche originali e raffinate.
Comunicato stampa
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Otto pittrici, una poetessa verbo-visuale, una fotografa e una scultrice insieme in una mostra del piccolo formato dove vengono evidenziate le singole ricerche, caratterizzate dall’uso di particolari supporti e da tecniche originali e raffinate.
Carla Bertola Poetessa verbo-visuale, dagli Anni Sessanta porta avanti un’intensa ricerca sul libro d’artista curando al contempo l’organizzazione di eventi culturali e la collaborazione con riviste specialistiche.
A partire dagli anni ’80 inizia una specifica attività sulle performances e sulle azioni di poesia-teatro in Italia e all’estero tra le quali la “Revue Perlée” al Centre Pompidou di Parigi e la III Biennale di Poesia Visuale di Città del Messico. Ha esposto in più edizioni del Salone del Libro di Torino, alla biblioteca nazionale di Roma, ad Artissima e in numerose altre prestigiose sedi.
Con Alberto Vivacchio ha fondato la rivista “Offerta speciale- ricettario di poesia Internazionale” che da oltre trent’ anni propone testi di ricerca nel campo della poesia e nell’arte multimediale. Vive e lavora a Torino
Carla Bidone Carla Bidone, in arte Cabì, nasce a Torino dove vive e lavora. Dopo gli studi artistici liceali frequenta l’Accademia di Belle Arti di Torino dove si diploma in Scultura. Inizia un percorso di sperimentazione che unisce la ricerca teorica-filosofica all’utilizzo di tecniche e materiali diversi quali la pittura, l’incisione, l’arte calligrafica, la modellazione, la serigrafia, la scultura di legno e marmo.
Nel corso degli anni partecipa a diverse mostre in spazi espositivi cittadini e regionali. Soggetto delle ultime opere pittoriche, è il mondo vegetale, indagato nei suoi aspetti plastici e volumetrici per coglierne i patterns e distillarne l’essenza archetipica; nella convinzione che un legame unisca tutti gli esseri viventi attraverso una corrente, che solo a tratti emerge e si manifesta in forma visibile nel modo fisico.
Mariella Bogliacino Dopo gli studi al Liceo Artistico e i corsi all’Accademia Albertina di Torino ha iniziato l’attività espositiva. Sul fronte della pittura è impegnata nell’investigazione del colore e della materia giungendo, verso la fine degli anni ’80, ad un lavoro pittorico e plastico. Nel ’93 la ricerca si estende all’indagine sul Libro d’Artista, dove la tela, il legno e la carta diventano supporti per creare un “oggetto” su cui trasferire i temi della Natura e della Mitologia.
Attualmente, oltre ad essere docente di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico, partecipa ad eventi in Italia e all’estero sul Libro d’Artista. Ultimamente ha preso parte a Kunstart 10 7th International Art Fair of Bolzano, Human book 3° Festival del libro d’Artista, Barcellona (Spagna), Le 23e Festival du Livre, Mouans-Satroux (France), Art books in archivio, Castel San Pietro, Bologna.
Vive e lavora a Torino.
Angela Calella Laureata in Medicina e Chirurgia, esercita la professione di medico. Nel 1986 scompare il compagno pittore,scultore e scenografo Benedetto Lupo, docente di scultura all’Accademia Albertina di Torino. Socia della Promotrice delle Belle Arti di Torino e del Piemonte Artistico culturale dal 1987.
Nell’ottobre 1986 pubblica il libro “Apparizioni” con poesie di Angela Calella e disegni di Benlupo. Si dedica alla pittura ed in particolare alla tecnica dell’oro e argento a foglie. Il desiderio di aprire per conoscere la porta ad ideare e realizzare nel maggio 2000 il Progetto Aperto Torino, apertura degli ateliers degli artisti di Torino e provincia. Ricercare il dialogo fra gli artisti e con il pubblico la spinge a proporre e coordinare altre occasioni d’incontro artistico, come il progetto “Inside-out - l’arte rovescia la Terra” che ha inserito ateliers di arte contemporanea da maggio a novembre 2002 nel Castello e nella Rocca di Costigliole d’Asti.
Lucia Caprioglio Diplomata al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, ha insegnato Discipline Pittoriche al Liceo Artistico Statale Cottini di Torino.
Ha preso parte ai corsi di incisione sperimentale, di serigrafia e di fabbricazione della carta del Centro Internazionale della Grafica a Venezia. Ad Urbino ha frequentato il corso di xilografia. Esordisce nel 1970, è socia fondatrice de Il senso del segno. Presente altresì nel Repertorio degli Incisori Italiani, ottiene premi nei concorsi pavesiani di Santo Stefano Belbo. Così dice del suo lavoro Paolo Levi :” incide per sperimentare. Dalla sua ricerca viene la luce, sul foglio, una trasfigurazione del reale in chiave squisitamente emblematica. E’ un’artista che utilizza la propria gestualità controllata per portare alla ribalta suggestioni segniche che ben si coniugano al calore del colore.” Vive e lavora a Torino.
Maria Erovereti Dà visibilità al proprio lavoro agli inizi degli anni ’90, allorché oggetto della sua ricerca fotografica diviene l’interazione tra il corpo e gli elementi naturali. Nel 1995, con altre quattro fotografe costituisce il gruppo Odieffe ( officina donne fotografia ) con cui collabora fino al 1999. Attualmente è impegnata in un progetto sull’identità e il mondo interiore. Le immagini del lavoro photo-graphia nell’accezione letterale del termine sono frutto di una personale ricerca sulla luce.
Proiezioni della mente, non riprendono oggetti reali ma nascono da un accurato gioco di riflessi creati dalla luce naturale. Tra le ultime mostre: Elementi , Martinarte, Torino, Un altro sguardo,Torino nel 2008, Turin Photo Festival nel 2009, Materiali Resistenti:
le sorelle di Artemisia nel 2010. Ha curato mostre d’arte e collaborato con periodici del settore. Vive e lavora a Grugliasco (To).
Gloria Fava Architetto, insegna Discipline Pittoriche al Liceo Artistico Statale “Cottini” di Torino. Oltre alla pittura ha svolto numerose attività nel campo dell’architettura, del design e della grafica editoriale. La tematica della sua ricerca pittorica si basa sulla narrazione di luoghi psicologici: figurazioni di emozioni, spazi animati dal desiderio del viaggio atemporale. Per sua scelta non utilizza dispositivi elettrici o tecnologici, ma si affida ai materiali antichi ( tela,legno,pigmenti) per raccontare l’antica smania che muove l’uomo ancora oggi.
Dario Capello in occasione della mostra “Una storia nata dal vento” scrive: “…Vanno forse nella direzione intenzionale le “metafore ossessive” più ricorrenti nella struttura figurativa dell’autrice: le fenditure tra i profili, gli strappi del campo visivo, le strettoie imposte allo sguardo. Geometria in bilico. Una via stretta tra il pulsare delle forze e una distanza evocata, suggerita. Istmo fra due mari, fra chiarezza e destino “. Vive e lavora a Torino.
Irina Landina Laureata in Biologia e Chimica, nata e formatasi a Mosca (Russia), dal 1995 vive e lavora a Torino. Della sua ricerca dice:” mostri! Anzi, spiriti. Talora paurosi e beffardi, ma anche teneri e impauriti. Saranno le mille anime che ci portiamo dentro senza riconoscerle? Siamo fortunati quando sono buffi perché, in questo caso, mostriamo il Noi più infantile, profondamente umano. Il mondo in cui vivono è indeterminato come è altrettanto mistico. La mia pittura e la mia grafica vogliono indagare questi spiriti: esorcizzarli, farceli amici.”
Pino Mantovani, in occasione di una sua mostra personale, scrive :”In fin dei conti non saranno tutte queste ‘distanze’ a depositarsi nelle sue immagini? Non sarà che le sue immagini portino in evidenze le ‘stranezze’ del suo tergiversare? Che i luoghi descritti evochino i labirinti e i desideri di un vagare incantato? Tracce di un’anima molteplice?”
Olga Maggiora Dopo gli studi all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, nel ’65 inizia l’attività espositiva. Tra le più importanti tappe nell’ambito di rassegne ed eventi si annoverano nell’87 la “Mostra Internazionale di Scultura all’aperto” presso la Fondazione Pagani di Castellanza, nell’88 l’International Exibition, Art Museum of Raum, in Finlandia, seguita dall’International Exibition Art Gallery, San Diego State University, California. Presenta da tempo mostre personali in gallerie di Torino, Milano, Bologna, Firenze, Venezia, Mestre e in Germania in gallerie di Stoccarda, Colonia, Monaco. Ha partecipato per invito a numerose collettive internazionali in Italia, U.S.A., Gran Bretagna, Belgio e molto spesso anche con libri d’artista.
Nell’ottobre 2002 è stata invitata dall’Assessorato alla Cultura di Monaco di Baviera con una mostra personale al Burgerhaus di Unterschleissheim-Munchen (Monaco).
Ha presentato spesso installazioni plastiche create appositamente per un determinato spazio fisico. Dalla matrice costruttivista la sua ricerca tende ad evidenziare la modulazione minimale della forma in una sintesi plastica.
Vive e lavora a Torino.
Gianna Piacentino Nei suoi dipinti l’artista riflette sulla bivalenza sacro-profano del corpo e delle sue rappresentazioni. Il piede, in particolare, nudo o calzato,è protagonista di una mistica dell’apparenza e rimanda a vecchi e nuovi riti di seduzione. L’uso del bianco e del nero e l’assenza di connotazioni ambientali pone le immagini nella dimensione atemporale del mito.
Scrive Teresa Macrì “Sacro e profano è la bivalenza su cui il lavoro di Gianna Piacentino regge la sua significazione. Famosi dipinti e sculture, note immagini decontestualizzate e ridotte a feticci diventano oggetti di culto, effigi popolari, fra velata ironia ed evocazione ritualistica con un linguaggio ibrido al limite del kitch.
Immagini oramai assimilate, consumate dalla ripetizione, tappe-simbolo di un viaggio attraverso il tempo riunificano codici artistici antitetici e diacronici in un riattraversamento e talora inversione di senso”.
Vive e lavora a Torino
Elena Saraceno Ha insegnato educazione artistica nella scuola media. E’ coautrice del testo “Creare” (ed. Zanichelli). Ha frequentato il Liceo Artistico e seguito i corsi di incisione all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
La sua ricerca è rivolta soprattutto allo studio del paesaggio, in particolare quello di Bosa, in Sardegna. Nel 2007 ha pubblicato “Bosa e i suoi colori”, un ricco ed interessante studio raccontato attraverso il carnet di viaggio. Ha dipinto la sua città sarda d’adozione, gli uomini, le donne e i bambini che interagiscono insieme, vivendo felici esperienze condivise. Ha utilizzato i suoi lavori (già esposti in mostre personali), per raccontare la città, con la sua storia,la sua vita, le sue tradizioni,così come l’ha conosciuta e vissuta lei. Vive e lavora a Bosa e a Torino.
Carla Bertola Poetessa verbo-visuale, dagli Anni Sessanta porta avanti un’intensa ricerca sul libro d’artista curando al contempo l’organizzazione di eventi culturali e la collaborazione con riviste specialistiche.
A partire dagli anni ’80 inizia una specifica attività sulle performances e sulle azioni di poesia-teatro in Italia e all’estero tra le quali la “Revue Perlée” al Centre Pompidou di Parigi e la III Biennale di Poesia Visuale di Città del Messico. Ha esposto in più edizioni del Salone del Libro di Torino, alla biblioteca nazionale di Roma, ad Artissima e in numerose altre prestigiose sedi.
Con Alberto Vivacchio ha fondato la rivista “Offerta speciale- ricettario di poesia Internazionale” che da oltre trent’ anni propone testi di ricerca nel campo della poesia e nell’arte multimediale. Vive e lavora a Torino
Carla Bidone Carla Bidone, in arte Cabì, nasce a Torino dove vive e lavora. Dopo gli studi artistici liceali frequenta l’Accademia di Belle Arti di Torino dove si diploma in Scultura. Inizia un percorso di sperimentazione che unisce la ricerca teorica-filosofica all’utilizzo di tecniche e materiali diversi quali la pittura, l’incisione, l’arte calligrafica, la modellazione, la serigrafia, la scultura di legno e marmo.
Nel corso degli anni partecipa a diverse mostre in spazi espositivi cittadini e regionali. Soggetto delle ultime opere pittoriche, è il mondo vegetale, indagato nei suoi aspetti plastici e volumetrici per coglierne i patterns e distillarne l’essenza archetipica; nella convinzione che un legame unisca tutti gli esseri viventi attraverso una corrente, che solo a tratti emerge e si manifesta in forma visibile nel modo fisico.
Mariella Bogliacino Dopo gli studi al Liceo Artistico e i corsi all’Accademia Albertina di Torino ha iniziato l’attività espositiva. Sul fronte della pittura è impegnata nell’investigazione del colore e della materia giungendo, verso la fine degli anni ’80, ad un lavoro pittorico e plastico. Nel ’93 la ricerca si estende all’indagine sul Libro d’Artista, dove la tela, il legno e la carta diventano supporti per creare un “oggetto” su cui trasferire i temi della Natura e della Mitologia.
Attualmente, oltre ad essere docente di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico, partecipa ad eventi in Italia e all’estero sul Libro d’Artista. Ultimamente ha preso parte a Kunstart 10 7th International Art Fair of Bolzano, Human book 3° Festival del libro d’Artista, Barcellona (Spagna), Le 23e Festival du Livre, Mouans-Satroux (France), Art books in archivio, Castel San Pietro, Bologna.
Vive e lavora a Torino.
Angela Calella Laureata in Medicina e Chirurgia, esercita la professione di medico. Nel 1986 scompare il compagno pittore,scultore e scenografo Benedetto Lupo, docente di scultura all’Accademia Albertina di Torino. Socia della Promotrice delle Belle Arti di Torino e del Piemonte Artistico culturale dal 1987.
Nell’ottobre 1986 pubblica il libro “Apparizioni” con poesie di Angela Calella e disegni di Benlupo. Si dedica alla pittura ed in particolare alla tecnica dell’oro e argento a foglie. Il desiderio di aprire per conoscere la porta ad ideare e realizzare nel maggio 2000 il Progetto Aperto Torino, apertura degli ateliers degli artisti di Torino e provincia. Ricercare il dialogo fra gli artisti e con il pubblico la spinge a proporre e coordinare altre occasioni d’incontro artistico, come il progetto “Inside-out - l’arte rovescia la Terra” che ha inserito ateliers di arte contemporanea da maggio a novembre 2002 nel Castello e nella Rocca di Costigliole d’Asti.
Lucia Caprioglio Diplomata al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, ha insegnato Discipline Pittoriche al Liceo Artistico Statale Cottini di Torino.
Ha preso parte ai corsi di incisione sperimentale, di serigrafia e di fabbricazione della carta del Centro Internazionale della Grafica a Venezia. Ad Urbino ha frequentato il corso di xilografia. Esordisce nel 1970, è socia fondatrice de Il senso del segno. Presente altresì nel Repertorio degli Incisori Italiani, ottiene premi nei concorsi pavesiani di Santo Stefano Belbo. Così dice del suo lavoro Paolo Levi :” incide per sperimentare. Dalla sua ricerca viene la luce, sul foglio, una trasfigurazione del reale in chiave squisitamente emblematica. E’ un’artista che utilizza la propria gestualità controllata per portare alla ribalta suggestioni segniche che ben si coniugano al calore del colore.” Vive e lavora a Torino.
Maria Erovereti Dà visibilità al proprio lavoro agli inizi degli anni ’90, allorché oggetto della sua ricerca fotografica diviene l’interazione tra il corpo e gli elementi naturali. Nel 1995, con altre quattro fotografe costituisce il gruppo Odieffe ( officina donne fotografia ) con cui collabora fino al 1999. Attualmente è impegnata in un progetto sull’identità e il mondo interiore. Le immagini del lavoro photo-graphia nell’accezione letterale del termine sono frutto di una personale ricerca sulla luce.
Proiezioni della mente, non riprendono oggetti reali ma nascono da un accurato gioco di riflessi creati dalla luce naturale. Tra le ultime mostre: Elementi , Martinarte, Torino, Un altro sguardo,Torino nel 2008, Turin Photo Festival nel 2009, Materiali Resistenti:
le sorelle di Artemisia nel 2010. Ha curato mostre d’arte e collaborato con periodici del settore. Vive e lavora a Grugliasco (To).
Gloria Fava Architetto, insegna Discipline Pittoriche al Liceo Artistico Statale “Cottini” di Torino. Oltre alla pittura ha svolto numerose attività nel campo dell’architettura, del design e della grafica editoriale. La tematica della sua ricerca pittorica si basa sulla narrazione di luoghi psicologici: figurazioni di emozioni, spazi animati dal desiderio del viaggio atemporale. Per sua scelta non utilizza dispositivi elettrici o tecnologici, ma si affida ai materiali antichi ( tela,legno,pigmenti) per raccontare l’antica smania che muove l’uomo ancora oggi.
Dario Capello in occasione della mostra “Una storia nata dal vento” scrive: “…Vanno forse nella direzione intenzionale le “metafore ossessive” più ricorrenti nella struttura figurativa dell’autrice: le fenditure tra i profili, gli strappi del campo visivo, le strettoie imposte allo sguardo. Geometria in bilico. Una via stretta tra il pulsare delle forze e una distanza evocata, suggerita. Istmo fra due mari, fra chiarezza e destino “. Vive e lavora a Torino.
Irina Landina Laureata in Biologia e Chimica, nata e formatasi a Mosca (Russia), dal 1995 vive e lavora a Torino. Della sua ricerca dice:” mostri! Anzi, spiriti. Talora paurosi e beffardi, ma anche teneri e impauriti. Saranno le mille anime che ci portiamo dentro senza riconoscerle? Siamo fortunati quando sono buffi perché, in questo caso, mostriamo il Noi più infantile, profondamente umano. Il mondo in cui vivono è indeterminato come è altrettanto mistico. La mia pittura e la mia grafica vogliono indagare questi spiriti: esorcizzarli, farceli amici.”
Pino Mantovani, in occasione di una sua mostra personale, scrive :”In fin dei conti non saranno tutte queste ‘distanze’ a depositarsi nelle sue immagini? Non sarà che le sue immagini portino in evidenze le ‘stranezze’ del suo tergiversare? Che i luoghi descritti evochino i labirinti e i desideri di un vagare incantato? Tracce di un’anima molteplice?”
Olga Maggiora Dopo gli studi all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, nel ’65 inizia l’attività espositiva. Tra le più importanti tappe nell’ambito di rassegne ed eventi si annoverano nell’87 la “Mostra Internazionale di Scultura all’aperto” presso la Fondazione Pagani di Castellanza, nell’88 l’International Exibition, Art Museum of Raum, in Finlandia, seguita dall’International Exibition Art Gallery, San Diego State University, California. Presenta da tempo mostre personali in gallerie di Torino, Milano, Bologna, Firenze, Venezia, Mestre e in Germania in gallerie di Stoccarda, Colonia, Monaco. Ha partecipato per invito a numerose collettive internazionali in Italia, U.S.A., Gran Bretagna, Belgio e molto spesso anche con libri d’artista.
Nell’ottobre 2002 è stata invitata dall’Assessorato alla Cultura di Monaco di Baviera con una mostra personale al Burgerhaus di Unterschleissheim-Munchen (Monaco).
Ha presentato spesso installazioni plastiche create appositamente per un determinato spazio fisico. Dalla matrice costruttivista la sua ricerca tende ad evidenziare la modulazione minimale della forma in una sintesi plastica.
Vive e lavora a Torino.
Gianna Piacentino Nei suoi dipinti l’artista riflette sulla bivalenza sacro-profano del corpo e delle sue rappresentazioni. Il piede, in particolare, nudo o calzato,è protagonista di una mistica dell’apparenza e rimanda a vecchi e nuovi riti di seduzione. L’uso del bianco e del nero e l’assenza di connotazioni ambientali pone le immagini nella dimensione atemporale del mito.
Scrive Teresa Macrì “Sacro e profano è la bivalenza su cui il lavoro di Gianna Piacentino regge la sua significazione. Famosi dipinti e sculture, note immagini decontestualizzate e ridotte a feticci diventano oggetti di culto, effigi popolari, fra velata ironia ed evocazione ritualistica con un linguaggio ibrido al limite del kitch.
Immagini oramai assimilate, consumate dalla ripetizione, tappe-simbolo di un viaggio attraverso il tempo riunificano codici artistici antitetici e diacronici in un riattraversamento e talora inversione di senso”.
Vive e lavora a Torino
Elena Saraceno Ha insegnato educazione artistica nella scuola media. E’ coautrice del testo “Creare” (ed. Zanichelli). Ha frequentato il Liceo Artistico e seguito i corsi di incisione all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
La sua ricerca è rivolta soprattutto allo studio del paesaggio, in particolare quello di Bosa, in Sardegna. Nel 2007 ha pubblicato “Bosa e i suoi colori”, un ricco ed interessante studio raccontato attraverso il carnet di viaggio. Ha dipinto la sua città sarda d’adozione, gli uomini, le donne e i bambini che interagiscono insieme, vivendo felici esperienze condivise. Ha utilizzato i suoi lavori (già esposti in mostre personali), per raccontare la città, con la sua storia,la sua vita, le sue tradizioni,così come l’ha conosciuta e vissuta lei. Vive e lavora a Bosa e a Torino.
05
novembre 2010
Piccolo formato
Dal 05 al 26 novembre 2010
arte contemporanea
Location
MARTINARTE
Torino, Corso Siracusa, 24a, (Torino)
Torino, Corso Siracusa, 24a, (Torino)
Orario di apertura
lun 15.30 – 19.30 mar-giov 10.00 – 12.30 / 15.30 - 22.00 mer-ven 10.00 – 12.30 / 15.30 – 19.30
Vernissage
5 Novembre 2010, ore 18
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