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Pictures at an exhibition
Mostra collettiva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Pictures at an Exhibition
Valentina Chiappini, Michela De Carlo, Alice Gaja/Margherita Di Battista
Tre artiste in mostra alle Spazio per le Arti contemporanee del Broletto di Pavia
dal 14 gennaio al 4 febbraio 2012
orari di apertura:
da martedì a venerdì dalle 17 alle 19; sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19
inaugurazione sabato 14 gennaio ore 18
Sabato 14 gennaio l'Assessorato alla Cultura del Comune di Pavia e l’Accademia delle Belle Arti di
Brera di Milano promuovono l'inaugurazione di una mostra-evento multanime (a cura di Rolando
Bellini) di pungente e rara beltà, di grande autenticità – dunque, eticità – e di indubbia originalità negli
spazi del Broletto di Pavia. Protagoniste tre splendide-giovani-brave Artiste.
La coscienza poetica, stando a Elio Vittorini (lo scrive su “Il Politecnico”), è la forma più evoluta e certo
quella più intellettuale tra tutte le forme a cui l’uomo possa aspirare. È spesso però, talvolta, anche la
più alienata e sommaria agli occhi dei neofiti. Ma ha dalla sua tutta la forza commovente-seducente
della scoperta poetica. E dunque può provocare l’indicibile: un’autentica scoperta degli occhi, per dirla
con Leonardo.
Ebbene, questa coscienza poetica mi pare animi con eguale fervore e tuttavia differenti declinazioni
espressive, il “fare” di queste tre artiste: Valentina, Michela, Alice/Margherita.
Ma com’è possibile? Chi sono costoro?
Valentina Chiappini, magistrale performer siciliana che pare mescolare arte pittorica-musica-azione,
alias segni-suoni-colori e simboli in una miscela esplosiva e sensuale non immune dai ritmi e dai
contenuti dell’ultima frontiera musicale ma che si nutre anche d’una fervida e viscerale passione
per la poesia francese simbolista di fine XIX secolo, da cui scaturisce una personale arte graffiante/
primitiva, una pittura rupestre e carnale che sa accostare e sovrapporre le più remote coordinate
storiche all’inafferrabile presente-futuro dando vita, attraverso le sciabolate delle lame che impugna e
muove come dita-unghie a enti dotati (per sottrazione, per lacerazione o ferita) di spazi geo-asimmetrici,
frammentati e destrutturati;
Michela De Carlo, multanime produttrice di una ricerca gonfia di liricità, una ricerca inimitabile,
autopoetica, che si avvale indifferentemente di diversi medium tecnico-espressivi, dalla videoarte
alla più tradizionale pittura a olio, che contamina le tecniche tradizionali agli strumenti multimediali
e, allo stesso tempo, va conquistando e trasfigurando dimensioni, identità, materialità, cose e visioni
di differenti mondi, di universi paralleli, per realizzare un continuum post-bachelardiano e post-
batailleiano di sicuro impatto: visto che sgorga un linguaggio imprevisto, tutto registrato in chiave
metonimica e metaforica;
Alice Gaja, alias Margherita Di Battista, due anime, due sensibilità, due personalità in una, un’unica
duplice artista intenta a coniare una produzione sperimentale attenta ai maghi della pittura astratta
e ai vicini teorici e filosofi, coniugata però a una curiosa passione per la poesia romantica tedesca e
ad altro che le consente di percorrere sentieri pittorici ai confini dell’universo e di tracciare così vie
inesplorate su cui va riscrivendo, in base a selezionate teorie linguistiche e cognitiviste contemporanee
– Eco, Merlau-Ponty, Foucault e altri – una originale proposta artistica che dà sembiante a un eccentrico
nichilismo epistemologico.
Valentina è forse, sulla scena del nuovo millennio, l’erede più trasgressiva-emotiva ed emozionante di
Lucio Fontana.
Michela è forse, sulla scena del nuovo millennio, l’erede più paradossale-vitale di Joseph Beuys.
Alice/Margherita è forse, sulla scena del nuovo millennio, l’erede più perspicace-imprevedibile di Piet
Mondrian.
Pictures at an Exhibition, questa mostra triadica ospitata dal Comune di Pavia, Assessorato alla Cultura e
Marketing territoriale, presso la magnifica e prestigiosa sede del Broletto, carica di segni e segnali sin dal
titolo volutamente anglofono, è forse la più originale-promettente esperienza visiva che possa toccare,
in questo nuovo millennio, a chi capiti in questi giorni a Pavia. A chi desideri innamorarsi dell’arte
contemporanea e perché no, di queste tre sue bellissime e brave protagoniste di respiro internazionale,
capaci di un “fare” di indubbia quanto felicitante originalità-autenticità-eticità artistica.
Un evento, concepito in collaborazione con un workshop braidense (l’Accademia delle Belle Arti
di Brera, Milano) che coinvolge i “passi di lupo”, alcuni veicoli formativi eccezionali e i rispettivi
insegnamenti e altro ancora; un evento, forse, da non trascurare.
Rolando Bellini
docente di Storia dell'Arte contemporanea
Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
Valentina Chiappini, Michela De Carlo, Alice Gaja/Margherita Di Battista
Tre artiste in mostra alle Spazio per le Arti contemporanee del Broletto di Pavia
dal 14 gennaio al 4 febbraio 2012
orari di apertura:
da martedì a venerdì dalle 17 alle 19; sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19
inaugurazione sabato 14 gennaio ore 18
Sabato 14 gennaio l'Assessorato alla Cultura del Comune di Pavia e l’Accademia delle Belle Arti di
Brera di Milano promuovono l'inaugurazione di una mostra-evento multanime (a cura di Rolando
Bellini) di pungente e rara beltà, di grande autenticità – dunque, eticità – e di indubbia originalità negli
spazi del Broletto di Pavia. Protagoniste tre splendide-giovani-brave Artiste.
La coscienza poetica, stando a Elio Vittorini (lo scrive su “Il Politecnico”), è la forma più evoluta e certo
quella più intellettuale tra tutte le forme a cui l’uomo possa aspirare. È spesso però, talvolta, anche la
più alienata e sommaria agli occhi dei neofiti. Ma ha dalla sua tutta la forza commovente-seducente
della scoperta poetica. E dunque può provocare l’indicibile: un’autentica scoperta degli occhi, per dirla
con Leonardo.
Ebbene, questa coscienza poetica mi pare animi con eguale fervore e tuttavia differenti declinazioni
espressive, il “fare” di queste tre artiste: Valentina, Michela, Alice/Margherita.
Ma com’è possibile? Chi sono costoro?
Valentina Chiappini, magistrale performer siciliana che pare mescolare arte pittorica-musica-azione,
alias segni-suoni-colori e simboli in una miscela esplosiva e sensuale non immune dai ritmi e dai
contenuti dell’ultima frontiera musicale ma che si nutre anche d’una fervida e viscerale passione
per la poesia francese simbolista di fine XIX secolo, da cui scaturisce una personale arte graffiante/
primitiva, una pittura rupestre e carnale che sa accostare e sovrapporre le più remote coordinate
storiche all’inafferrabile presente-futuro dando vita, attraverso le sciabolate delle lame che impugna e
muove come dita-unghie a enti dotati (per sottrazione, per lacerazione o ferita) di spazi geo-asimmetrici,
frammentati e destrutturati;
Michela De Carlo, multanime produttrice di una ricerca gonfia di liricità, una ricerca inimitabile,
autopoetica, che si avvale indifferentemente di diversi medium tecnico-espressivi, dalla videoarte
alla più tradizionale pittura a olio, che contamina le tecniche tradizionali agli strumenti multimediali
e, allo stesso tempo, va conquistando e trasfigurando dimensioni, identità, materialità, cose e visioni
di differenti mondi, di universi paralleli, per realizzare un continuum post-bachelardiano e post-
batailleiano di sicuro impatto: visto che sgorga un linguaggio imprevisto, tutto registrato in chiave
metonimica e metaforica;
Alice Gaja, alias Margherita Di Battista, due anime, due sensibilità, due personalità in una, un’unica
duplice artista intenta a coniare una produzione sperimentale attenta ai maghi della pittura astratta
e ai vicini teorici e filosofi, coniugata però a una curiosa passione per la poesia romantica tedesca e
ad altro che le consente di percorrere sentieri pittorici ai confini dell’universo e di tracciare così vie
inesplorate su cui va riscrivendo, in base a selezionate teorie linguistiche e cognitiviste contemporanee
– Eco, Merlau-Ponty, Foucault e altri – una originale proposta artistica che dà sembiante a un eccentrico
nichilismo epistemologico.
Valentina è forse, sulla scena del nuovo millennio, l’erede più trasgressiva-emotiva ed emozionante di
Lucio Fontana.
Michela è forse, sulla scena del nuovo millennio, l’erede più paradossale-vitale di Joseph Beuys.
Alice/Margherita è forse, sulla scena del nuovo millennio, l’erede più perspicace-imprevedibile di Piet
Mondrian.
Pictures at an Exhibition, questa mostra triadica ospitata dal Comune di Pavia, Assessorato alla Cultura e
Marketing territoriale, presso la magnifica e prestigiosa sede del Broletto, carica di segni e segnali sin dal
titolo volutamente anglofono, è forse la più originale-promettente esperienza visiva che possa toccare,
in questo nuovo millennio, a chi capiti in questi giorni a Pavia. A chi desideri innamorarsi dell’arte
contemporanea e perché no, di queste tre sue bellissime e brave protagoniste di respiro internazionale,
capaci di un “fare” di indubbia quanto felicitante originalità-autenticità-eticità artistica.
Un evento, concepito in collaborazione con un workshop braidense (l’Accademia delle Belle Arti
di Brera, Milano) che coinvolge i “passi di lupo”, alcuni veicoli formativi eccezionali e i rispettivi
insegnamenti e altro ancora; un evento, forse, da non trascurare.
Rolando Bellini
docente di Storia dell'Arte contemporanea
Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
14
gennaio 2012
Pictures at an exhibition
Dal 14 gennaio al 04 febbraio 2012
arte contemporanea
Location
SPAZIO PER LE ARTI CONTEMPORANEE DEL BROLETTO
Pavia, Piazza Della Vittoria, 27, (Pavia)
Pavia, Piazza Della Vittoria, 27, (Pavia)
Orario di apertura
da martedì a venerdì dalle 17 alle 19; sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19
Vernissage
14 Gennaio 2012, ore 18
Autore
Curatore