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Pien van Der Beek – Interferenze cromatiche
In questo momento di tecnologia avanzata, dove il web impera come unica realtà virtualmente condivisa da milioni di persone, l’arte continua a pulsare, sebbene sia in una vera e propria crisi d’identità.
Comunicato stampa
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Il termine "cromatico" deriva dal greco chroma (colore): in genere le note cromatiche sono intese come armonicamente poco significanti e utilizzate per dare "colore" alle scale diatoniche (toni e semitoni). La scala è composta da soli semitoni cromatici cioè il suono presente nell'intervallo che passa fra due suoni consecutivi dello stesso nome, di cui uno virato, ad esempio La / La♭. La scala è formata da 12 suoni equidistanti fra loro.
In questo momento di tecnologia avanzata, dove il web impera come unica realtà virtualmente condivisa da milioni di persone dove anche la comunicazione artistica viene consumata e digerita in tempo reale, l’arte continua a pulsare, sebbene sia in una vera e propria crisi d’identità. La comunicazione artistica contemporanea avviene tramite i più eterogenei strumenti, anche la definizione di “artista visivo” diventa troppo limitata.
Sussiste ugualmente una produzione di tradizione puramente pittorica, che continua una ricerca al di fuori del clamore e dei salotti, una ricerca impegnata e solitaria, da non sottovalutare perché in ogni caso figlia della stessa storia.
In questa occasione vengono presentate otto nuove opere, insieme ad alcune tele precedenti, dell’artista olandese Pien van der Beek per la prima volta a Roma. I lavori sono stati espressamente concepiti nel 2014 per lo spazio espositivo “Vista”
Pien van der Beek vuole, in questa nuova piccola serie di opere, non parlare della scala cromatica pittorica, ma cerca di tradurre in chiave visiva, la scala cromatica musicale, il suono che esiste tra due note dello stesso nome. Quella parte per lo più sottovalutata ma che è al contempo la nervatura, il colore della musica stessa, la vita di una composizione, quindi così come è apparentemente in disparte la sua pittura, lei prende la parte meno appariscente della musica e l'analizza, la scompone, la provoca, la esalta perchè nulla è piccolo nell'arte, nulla è di meno importante.
Il suo non gridare è il non gridare della scala cromatica ... stile di vita forte e sussurrato.
In questo momento di tecnologia avanzata, dove il web impera come unica realtà virtualmente condivisa da milioni di persone dove anche la comunicazione artistica viene consumata e digerita in tempo reale, l’arte continua a pulsare, sebbene sia in una vera e propria crisi d’identità. La comunicazione artistica contemporanea avviene tramite i più eterogenei strumenti, anche la definizione di “artista visivo” diventa troppo limitata.
Sussiste ugualmente una produzione di tradizione puramente pittorica, che continua una ricerca al di fuori del clamore e dei salotti, una ricerca impegnata e solitaria, da non sottovalutare perché in ogni caso figlia della stessa storia.
In questa occasione vengono presentate otto nuove opere, insieme ad alcune tele precedenti, dell’artista olandese Pien van der Beek per la prima volta a Roma. I lavori sono stati espressamente concepiti nel 2014 per lo spazio espositivo “Vista”
Pien van der Beek vuole, in questa nuova piccola serie di opere, non parlare della scala cromatica pittorica, ma cerca di tradurre in chiave visiva, la scala cromatica musicale, il suono che esiste tra due note dello stesso nome. Quella parte per lo più sottovalutata ma che è al contempo la nervatura, il colore della musica stessa, la vita di una composizione, quindi così come è apparentemente in disparte la sua pittura, lei prende la parte meno appariscente della musica e l'analizza, la scompone, la provoca, la esalta perchè nulla è piccolo nell'arte, nulla è di meno importante.
Il suo non gridare è il non gridare della scala cromatica ... stile di vita forte e sussurrato.
27
settembre 2014
Pien van Der Beek – Interferenze cromatiche
Dal 27 settembre al 04 ottobre 2014
arte contemporanea
Location
VISTA CENTRO D’ARTE
Roma, Via Ostilia, 41, (Roma)
Roma, Via Ostilia, 41, (Roma)
Vernissage
27 Settembre 2014, 18.00
Autore
Curatore