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Pier Lanzillotta – Meditation Surface
Dopo il successo delle prime due mostre, CRAC – Castelnuovo Rangone Arte Contemporanea – lo spazio di via della Conciliazione ricavato in una sala comunale all’interno delle antiche mura cittadine, ospiterà la terza esposizione dell’edizione 2019, Meditation Surface di Pier Lanzillotta.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo il successo delle prime due mostre, CRAC - Castelnuovo Rangone Arte
Contemporanea - lo spazio di via della Conciliazione ricavato in una sala comunale
all’interno delle antiche mura cittadine, ospiterà la terza esposizione dell'edizione 2019,
“Meditation Surface” di Pier Lanzillotta.
L'inaugurazione è in programma sabato 8 giugno alle 17: anche in questo caso, lo
spazio, consentirà agli interessati di ammirare le opere ogni giorno a qualsiasi ora. La sala
infatti è illuminata dall’interno e grazie alla vetrina trasparente le opere d’arte saranno
visibili sempre dall’esterno.
L’idea di CRAC è di abbattere in un certo senso le barriere fisiche per consentire una
fruizione piena e ininterrotta delle opere artistiche, svincolando l’esperienza della visita
della mostra a orari o giorni prestabiliti. Il tutto in un contesto pubblico che richiama il
legame tra la storia – CRAC valorizza una parte delle antiche mura cittadine – e la
contemporaneità artistica che nello spazio trova ospitalità.Labirinti di segni e pensieri
“La produzione artistica di Pier Lanzillotta – sottolinea il curatore Fulvio Chimento nel testo
critico che accompagna l'esposizione - si caratterizza per una certa trasversalità
linguistica. Nei lavori di questo artista c’è un quid che si manifesta in modo ripetitivo e
ossessivo: pare che le sue opere suggeriscano dei percorsi per identificare il materiale
deposto nell’inconscio. Lanzillotta sembra interessato a portare alla luce soprattutto
informazioni legate alla propria infanzia, per farle divenire patrimonio collettivo. Il tratto
distintivo dei suoi disegni, per esempio, il segno nero su carta bianca, è presente in forma
similare già in tenera età: le prime prove che attestano questo tratto risalgono al 1993,
quando Lanzillotta era poco più di un bambino. Alcuni di questi disegni “puerili” sono stati
presentati in occasione della mostra Delay 1993-2013 al Museo Civico di Castelfranco
(2013).
Il segno grafico dell’artista, quando lo si osserva a distanza, si caratterizza per
un’apparente semplicità, mentre avvicinandosi all’opera presenta una complessità che
invita all’analisi introspettiva. Il suo disegno è simile (concettualmente) al lavoro compiuto
da un incisore: scavato piuttosto che tracciato, sottrae graficamente inquadrando minimi
frammenti di spazio. I lavori di Lanzillotta, per essere apprezzati integralmente, devono
essere osservati da vicino, possibilmente disposti orizzontalmente, non necessariamente a
parete. La componente geometrica ha una valenza determinante in questi disegni: la
dimensione labirintica delle tracce diviene, in alcuni casi, claustrofobica, fino a intrappolare
la psiche del fruitore in questa dimensione segnica. L’artista non suggerisce una via
d’uscita dal labirinto, anche per questo i suoi lavori rifuggono dal compiacimento dello
spettatore.
Alla recente produzione, che tende alla figurazione, ho sempre preferito i lavori
maggiormente “astratti”, come la serie legata a La replica di Plutone.
Lanzillotta è un artista che negli ultimi anni ha preso parte a numerosi momenti espositivi
in spazi pubblici e privati organizzati in Emilia-Romagna e fuori dai confini regionali, come
la Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo, a Parigi nel 2009.
Nel corso degli ultimi anni di attività, e in periodi differenti, si sono interessati al suo lavoro
vari critici e curatori, tra cui: Fabiola Naldi, Ilaria Dall’Olio, Gianfranco Maraniello, Alice
Zannoni, Paolo Credi, Patrizia Siligardi, Simona Gavioli, Maria Letizia Tega, ma anche
artisti come Andrea Chiesi e Wainer Vaccari, che hanno curato un suo intervento presso
La Feltrinelli di Modena, nel 2012”.
CRAC - Castelnuovo Rangone Arte Contemporanea – ospiterà l'esposizione di Lanzillotta
da domani al 21 luglio.
Contemporanea - lo spazio di via della Conciliazione ricavato in una sala comunale
all’interno delle antiche mura cittadine, ospiterà la terza esposizione dell'edizione 2019,
“Meditation Surface” di Pier Lanzillotta.
L'inaugurazione è in programma sabato 8 giugno alle 17: anche in questo caso, lo
spazio, consentirà agli interessati di ammirare le opere ogni giorno a qualsiasi ora. La sala
infatti è illuminata dall’interno e grazie alla vetrina trasparente le opere d’arte saranno
visibili sempre dall’esterno.
L’idea di CRAC è di abbattere in un certo senso le barriere fisiche per consentire una
fruizione piena e ininterrotta delle opere artistiche, svincolando l’esperienza della visita
della mostra a orari o giorni prestabiliti. Il tutto in un contesto pubblico che richiama il
legame tra la storia – CRAC valorizza una parte delle antiche mura cittadine – e la
contemporaneità artistica che nello spazio trova ospitalità.Labirinti di segni e pensieri
“La produzione artistica di Pier Lanzillotta – sottolinea il curatore Fulvio Chimento nel testo
critico che accompagna l'esposizione - si caratterizza per una certa trasversalità
linguistica. Nei lavori di questo artista c’è un quid che si manifesta in modo ripetitivo e
ossessivo: pare che le sue opere suggeriscano dei percorsi per identificare il materiale
deposto nell’inconscio. Lanzillotta sembra interessato a portare alla luce soprattutto
informazioni legate alla propria infanzia, per farle divenire patrimonio collettivo. Il tratto
distintivo dei suoi disegni, per esempio, il segno nero su carta bianca, è presente in forma
similare già in tenera età: le prime prove che attestano questo tratto risalgono al 1993,
quando Lanzillotta era poco più di un bambino. Alcuni di questi disegni “puerili” sono stati
presentati in occasione della mostra Delay 1993-2013 al Museo Civico di Castelfranco
(2013).
Il segno grafico dell’artista, quando lo si osserva a distanza, si caratterizza per
un’apparente semplicità, mentre avvicinandosi all’opera presenta una complessità che
invita all’analisi introspettiva. Il suo disegno è simile (concettualmente) al lavoro compiuto
da un incisore: scavato piuttosto che tracciato, sottrae graficamente inquadrando minimi
frammenti di spazio. I lavori di Lanzillotta, per essere apprezzati integralmente, devono
essere osservati da vicino, possibilmente disposti orizzontalmente, non necessariamente a
parete. La componente geometrica ha una valenza determinante in questi disegni: la
dimensione labirintica delle tracce diviene, in alcuni casi, claustrofobica, fino a intrappolare
la psiche del fruitore in questa dimensione segnica. L’artista non suggerisce una via
d’uscita dal labirinto, anche per questo i suoi lavori rifuggono dal compiacimento dello
spettatore.
Alla recente produzione, che tende alla figurazione, ho sempre preferito i lavori
maggiormente “astratti”, come la serie legata a La replica di Plutone.
Lanzillotta è un artista che negli ultimi anni ha preso parte a numerosi momenti espositivi
in spazi pubblici e privati organizzati in Emilia-Romagna e fuori dai confini regionali, come
la Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo, a Parigi nel 2009.
Nel corso degli ultimi anni di attività, e in periodi differenti, si sono interessati al suo lavoro
vari critici e curatori, tra cui: Fabiola Naldi, Ilaria Dall’Olio, Gianfranco Maraniello, Alice
Zannoni, Paolo Credi, Patrizia Siligardi, Simona Gavioli, Maria Letizia Tega, ma anche
artisti come Andrea Chiesi e Wainer Vaccari, che hanno curato un suo intervento presso
La Feltrinelli di Modena, nel 2012”.
CRAC - Castelnuovo Rangone Arte Contemporanea – ospiterà l'esposizione di Lanzillotta
da domani al 21 luglio.
08
giugno 2019
Pier Lanzillotta – Meditation Surface
Dall'otto giugno al 21 luglio 2019
arte contemporanea
Location
CRAC – CASTELNUOVO RANGONE ARTE CONTEMPORANEA
Castelnuovo Rangone, via della Conciliazione, 1/D, (Modena)
Castelnuovo Rangone, via della Conciliazione, 1/D, (Modena)
Vernissage
8 Giugno 2019, ore 17
Autore
Curatore