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Pier Toffoletti
Nelle oltre cento opere scelte per l’esposizione aretina, Pier Toffoletti usa una tecnica sospesa tra i più moderni ‘graffiti’ e l’antico ‘buon fresco’, in parte riproponendo modelli e stili di eco pierfrancescana particolarmente cari alla terra d’Arezzo
Comunicato stampa
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Si apre ad Arezzo sabato 19 novembre la mostra “Ritratti come specchio dell’anima”, che fino all’8 gennaio 2005 raccoglierà presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea le opere dell’artista friulano Pier Toffoletti.
La mostra, voluta dall’Associazione dei Commercianti e dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Provincia di Arezzo e l’Associazione Fiera Antiquaria, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento con l’adesione del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali - Dipartimento Beni Archivistici e Librari. E’ corredata da un catalogo, in edizione italiano/inglese, curato dal direttore della Galleria Comunale Giovanni Faccenda e sponsorizzato dall’azienda aretina Gelato Caffè del Vapore.
Nelle oltre cento opere scelte per l’esposizione aretina, Pier Toffoletti usa una tecnica sospesa tra i più moderni ‘graffiti’ e l’antico ‘buon fresco’, in parte riproponendo modelli e stili di eco pierfrancescana particolarmente cari alla terra d’Arezzo. “Per creare i miei quadri” racconta l’artista “utilizzo un supporto rigido, in genere tavole di multistrato di legno intelaiate, su cui stendo un impasto di sabbie, polveri di marmo ed ossidi su cui intervengo “a fresco”. Quando poi tutto è asciutto, finisco l'opera con la tecnica acrilica e il collage”.
Toffoletti, che oltre ad essere pittore è scultore e maestro in arte applicata alla grafica pubblicitaria e fotografica, è nato nel 1957 in provincia di Udine. Questa provenienza geografica continua ad imprimersi nei suoi quadri attraverso la grazia tutta veneta che riecheggia nella resa delle figure e nella scelta dei colori, pur nella estrema e sofferente modernità dei tratti, sotto all’apparente dissimulazione delle forme.
I suoi intensi ritratti femminili si muovono nella scia del concetto classico di bellezza, ma svelano oltre il Bello dell’apparenza l’inquietudine dell’anima nascosta. “Da sempre” spiega “sono orientato ad eseguire figure umane che esprimono "qualcosa" con il corpo e con le espressioni del volto. Ma negli ultimi due anni la mia pittura si è modificata: ha perso gentilezza, è più contrastata, le pose sono meno classiche e i volti più tesi. Forse” prosegue “se è vero che gli artisti sono il barometro degli eventi, le mie opere riflettono i travagli della nostra epoca”. Un riflesso che diventa visibile e si fa materia negli inserti e nelle sovrapposizioni di colori e graffi che sembrano "disturbare" le immagini dei suoi quadri. Per questo, conoscere la pittura di Pier Toffoletti, incontrare lo sguardo sofferente o sfuggente dei suoi personaggi, equivale ad incontrare il male di vivere che è in ciascuno di noi.
La mostra, voluta dall’Associazione dei Commercianti e dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Provincia di Arezzo e l’Associazione Fiera Antiquaria, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento con l’adesione del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali - Dipartimento Beni Archivistici e Librari. E’ corredata da un catalogo, in edizione italiano/inglese, curato dal direttore della Galleria Comunale Giovanni Faccenda e sponsorizzato dall’azienda aretina Gelato Caffè del Vapore.
Nelle oltre cento opere scelte per l’esposizione aretina, Pier Toffoletti usa una tecnica sospesa tra i più moderni ‘graffiti’ e l’antico ‘buon fresco’, in parte riproponendo modelli e stili di eco pierfrancescana particolarmente cari alla terra d’Arezzo. “Per creare i miei quadri” racconta l’artista “utilizzo un supporto rigido, in genere tavole di multistrato di legno intelaiate, su cui stendo un impasto di sabbie, polveri di marmo ed ossidi su cui intervengo “a fresco”. Quando poi tutto è asciutto, finisco l'opera con la tecnica acrilica e il collage”.
Toffoletti, che oltre ad essere pittore è scultore e maestro in arte applicata alla grafica pubblicitaria e fotografica, è nato nel 1957 in provincia di Udine. Questa provenienza geografica continua ad imprimersi nei suoi quadri attraverso la grazia tutta veneta che riecheggia nella resa delle figure e nella scelta dei colori, pur nella estrema e sofferente modernità dei tratti, sotto all’apparente dissimulazione delle forme.
I suoi intensi ritratti femminili si muovono nella scia del concetto classico di bellezza, ma svelano oltre il Bello dell’apparenza l’inquietudine dell’anima nascosta. “Da sempre” spiega “sono orientato ad eseguire figure umane che esprimono "qualcosa" con il corpo e con le espressioni del volto. Ma negli ultimi due anni la mia pittura si è modificata: ha perso gentilezza, è più contrastata, le pose sono meno classiche e i volti più tesi. Forse” prosegue “se è vero che gli artisti sono il barometro degli eventi, le mie opere riflettono i travagli della nostra epoca”. Un riflesso che diventa visibile e si fa materia negli inserti e nelle sovrapposizioni di colori e graffi che sembrano "disturbare" le immagini dei suoi quadri. Per questo, conoscere la pittura di Pier Toffoletti, incontrare lo sguardo sofferente o sfuggente dei suoi personaggi, equivale ad incontrare il male di vivere che è in ciascuno di noi.
18
novembre 2005
Pier Toffoletti
Dal 18 novembre 2005 all'otto gennaio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE MODERNA
Arezzo, Piazza San Francesco, 4, (Arezzo)
Arezzo, Piazza San Francesco, 4, (Arezzo)
Orario di apertura
tutti i giorni 10,30 – 18,30
Vernissage
18 Novembre 2005, ore 18.30
Sito web
www.piertoffoletti.com
Autore
Curatore