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Pierangelo Bertolo – Il Mio Pinocchio
Pierangelo Bertolo, artista poliedrico in crescita nel panorama nazionale, racconta la sua personale visione del mondo collodiano di Pinocchio. “Il mIO Pinocchio” è la sintesi creativa di un artista che interpreta la favola collodiana nel ruolo di un moderno Geppetto e di uno scapestrato Pinocchio.
Comunicato stampa
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“C’era una volta… — Un re! — diranno subito i miei
piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era
una volta un pezzo di legno. Non era un legno di
lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli
che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti
per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze”.
Così Collodi inizia Pinocchio, il romanzo che lo ha
reso famoso, che ha accompagnato generazioni di
ragazzi nel loro percorso di crescita e che è stato
protagonista delle più varie reinterpretazioni in
ambito artistico.
Nonostante sia passato ormai più di un secolo da
quel 1883 in cui il libro venne pubblicato, il fascino
esercitato dal burattino nel campo delle arti non ha
subito battute d’arresto. Pinocchio infatti rappresenta
il bambino mutevole che è in ognuno e dà
dunque la possibilità a chi lo osserva di rileggerlo
con il proprio sguardo, rendendolo sempre nuovo.
Così fa anche Pier Bertolo, che ci ha ormai abituato
ai suoi spericolati percorsi: con la sua abilità artigiana
riesce a rendere nuovamente vivo il mito di
Pinocchio, non limitandosi però a raccontarlo sulla
scorta di suggestioni che ripesca nella sua infanzia,
ma rileggendolo criticamente, dando vita ad una
nuova ermeneutica collodiana. Ed è facile allora
immergersi nella storia ben nota, che però si apre a
nuove interpretazioni: Bertolo diventa il Virgilio di
un dedalo che lui conosce bene, quello dell’anima.
E come la guida dantesca, ci consente di non avere
paura davanti alla parte più profonda di noi, perché
sa bene ciò che siamo e ciò che diventeremo.
I suoi pezzi inoltre ci permettono di vedere ancora
una volta concretizzata la sua innata creatività, ma
anche di renderci conto di come sia un artista in
costante crescita, capace di rendere reali i propri
progetti senza mai perdere di vista i due aspetti che
maggiormente lo connotano: la sua umile serietà e
la capacità di divertirsi creando. Sembra infatti aver
fatto sue le parole di Collodi “Insegui ciò che ami, o
finirai per amare ciò che trovi”.
E lui, con costanza e passione, fa proprio questo.
piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era
una volta un pezzo di legno. Non era un legno di
lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli
che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti
per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze”.
Così Collodi inizia Pinocchio, il romanzo che lo ha
reso famoso, che ha accompagnato generazioni di
ragazzi nel loro percorso di crescita e che è stato
protagonista delle più varie reinterpretazioni in
ambito artistico.
Nonostante sia passato ormai più di un secolo da
quel 1883 in cui il libro venne pubblicato, il fascino
esercitato dal burattino nel campo delle arti non ha
subito battute d’arresto. Pinocchio infatti rappresenta
il bambino mutevole che è in ognuno e dà
dunque la possibilità a chi lo osserva di rileggerlo
con il proprio sguardo, rendendolo sempre nuovo.
Così fa anche Pier Bertolo, che ci ha ormai abituato
ai suoi spericolati percorsi: con la sua abilità artigiana
riesce a rendere nuovamente vivo il mito di
Pinocchio, non limitandosi però a raccontarlo sulla
scorta di suggestioni che ripesca nella sua infanzia,
ma rileggendolo criticamente, dando vita ad una
nuova ermeneutica collodiana. Ed è facile allora
immergersi nella storia ben nota, che però si apre a
nuove interpretazioni: Bertolo diventa il Virgilio di
un dedalo che lui conosce bene, quello dell’anima.
E come la guida dantesca, ci consente di non avere
paura davanti alla parte più profonda di noi, perché
sa bene ciò che siamo e ciò che diventeremo.
I suoi pezzi inoltre ci permettono di vedere ancora
una volta concretizzata la sua innata creatività, ma
anche di renderci conto di come sia un artista in
costante crescita, capace di rendere reali i propri
progetti senza mai perdere di vista i due aspetti che
maggiormente lo connotano: la sua umile serietà e
la capacità di divertirsi creando. Sembra infatti aver
fatto sue le parole di Collodi “Insegui ciò che ami, o
finirai per amare ciò che trovi”.
E lui, con costanza e passione, fa proprio questo.
02
settembre 2017
Pierangelo Bertolo – Il Mio Pinocchio
Dal 02 settembre al 15 ottobre 2017
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
MUSEO ETNOGRAFICO DELLA BASSA NOVARESE
Tornaco, Via San Carlo, 14, (Novara)
Tornaco, Via San Carlo, 14, (Novara)
Orario di apertura
Sabato e Domenica ore 15-18
Vernissage
2 Settembre 2017, ore 18.00
Autore
Curatore