Bice Bugatti Club
mostra ideata e promossa dal Bice Bugatti Club e curata da Alessia Barzaghi
Chie Art Gallery di Chie Yoshioka
Viale Premuda 27
Dal 16 al 29 ottobre 2010
Inaugurazione mercoledì 20 ottobre ore 18.00
orari: lunedì 16.00-19.00, martedì-sabato 11.00-13.30 e 16.00-19.00, chiuso la domenica
nella giornata del 16 ottobre la mostra sarà visitabile dalle 16.00 alle 19.00
ingresso: libero
info: info@bicebugatticlub.eu
chie.artgallery@gmail.com oppure 02.36601429


La Bice Bugatti Club Gallery riprende il calendario delle sue iniziative presso la Chie Art Gallery di Milano con una serie di eventi autunnali, il primo dei quali è la mostra dei dipinti del maestro Pierantonio Verga.

Pierantonio Vega nasce nel 1947 a Milano, vive e lavora a Desio. Formatosi negli anni ’60 in un ambiente artistico vivace, in contatto con maestri del calibro di Lucio Fontana e Roberto Crippa, inizia la sua ricca attività espositiva nel 1966 con una mostra personale a Seregno, la prima di una lunga carriera che lo porterà a esporre in gallerie ed enti pubblici nazionali e internazionali. Recentemente si segnalano: 2006, Ghiffa, Sala Esposizioni Panizza; Desio, Villa Tittoni Traversi; Maccagno, Civico Museo Parisi Valle, “Acquisizioni 2006”; Bruxelles, Istituto Italiano di Cultura,; Trento, Palazzo della Ragione; 2007,Biella, Palazzo Boglietti, Rassegna “Carosello italiano”; Sabbioneta. Palazzo Ducale, "Dall'Ideale all'Arte Contemporanea - Identità e Umanesimo"; Pizzighettone, Museo Civico; 2008, Barlassina, Palazzo Rezzonico; a Milano, Spazio Tadini; Maccagno, Civico Museo Parisi Valle; 2009, Seriate, Palazzo Municipale.
Accanto alla professione di pittore quella di insegnante di pittura all’Accademia di belle arti “Aldo Galli” di Como (1992-2002).

“(...) Per Pierantonio Verga la poetica è coniugare lo spazio e il cuore, la cancellazione di ogni frontiera e la temporalità, un gesto linguistico e i misteri della dureé. (...)
Davvero commuove quella frontiera rischiosa che egli continuamente travalica dalle misure espressive dell’arte a una continua pagina bianca di invisibile, di anima creatrice, di varchi del “cuore”: dalle icone alle case degli angeli, dalle memorie ai cieli, dalle tracce alle lettere all’infinito, dall’evento allo sguardo, da trepido a incanto, dai luoghi ai non luoghi, da silente ai quadri di là dai silenzi, dal bianco al nero, dal nero al bianco, dalle preghiere alle croci paesaggio, da rimasto allo stupore stellato, dall’esilio al paese perduto. (…) Lo sguardo di Pierantonio Verga rimane l’apertura consequenziale della sua pittura: quel voler dipingere quasi nel primo e nell’ultimo giorno. Ecco i cieli, le mappe stellate, le lune, le croci, le lettere mute. Ecco la dialettica dei suoi colori, dal giorno alla notte, dal blu, al rosso, al nero: dalla nostalgia al nulla inesprimibile.” (Stefano Crespi, Il luogo perduto, 2006)

“Sembra fragile, indifeso. Ma ti accorgi che è un sasso di roccia. Esile come una citazione, in realtà è un grande racconto. Non solo perché si apre e accende pagine vivaci di memoria ed esempio ma per la sensazione che suscita, di libro da consultare come testimone autorevole. “(Claudio Rizzi, Luci della ribalta, 2009)