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Pierantonio Volpini
Pierantonio Volpini presenterà delle sculture che nascono con la finalità di essere mangiate, collocandosi così in pieno nel dibattito in atto nell’arte contemporanea, il cui valore è più legato all’originalità dell’idea che alla sua durata nel tempo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 30 maggio per festeggiare la maggiore età del “Tour del Mistero” ideato e condotto da 18 anni da Paolo Moschini, il Museo Cividini che ha la sede nella antica Zecca di Bergamo ultima tappa del Tour del Mistero 2009, alle ore 23.00, presenta una scultura di Pierantonio Volpini non solo da guardare, ma anche da mangiare.
Il tour del Mistero ha permesso a decine di migliaia di cittadini e turisti, non solo bergamaschi ma di ogni parte d’Italia e del mondo, di conoscere e apprezzare angoli segreti, nascosti e solitamente inaccessibili di Bergamo Alta, contribuendo così alla diffusione della sua fama di città d’arte tra le più belle d’Italia.
L'originale idea delle sculture da mangiare nasce dalla mente creativa di Pierantonio Volpini, che fece le sue prime sperimentazioni agli inizi degli anni 80 oltre 25 anni fa e come scriveva il Corriere della Sera del 12/06/87: "…si tratta delle riproduzioni dei quadri di Pierantonio Volpini, sotto forma di risotti in bianco, rosso e verde ("rinfresco patriottico" che... i visitatori potranno gustare o portarsi a casa e conservare in frigirifero)...”
Sabato 30 Maggio Pierantonio Volpini presenterà delle sculture che nascono con la finalità di essere mangiate, collocandosi così in pieno nel dibattito in atto nell'arte contemporanea, il cui valore è più legato all'originalità dell'idea che alla sua durata nel tempo. Questa particolare forma di arte ci spinge a riflettere sul senso della creazione artistica e sulla fruibilità dell'oggetto d'arte e, lo scultore Pierantonio Volpini nella sua creatività, ci invita a riflettere ci spinge a prendere coscienza del rapporto arte-società-consumo. Infatti la possibilità di mangiare una scultura ci porta a mettere a confronto la nostra impalcatura culturale rispetto all'opera d'arte e ci fa riflettere sul senso d’uso dell'arte contemporanea.
Proprio partendo da questa riflessione sul tema del rapporto tra l'opera d'arte e il suo valore, l'artista ha iniziato la realizzazione delle prime sculture di cibo utilizzando vari tipi di verdura e frutta cruda o cotta, manipolandole in maniera da crearne delle opere che facevano l’occhiolino al Design Radicale precursore di quello che sarà il movimento Postmoderno.
Ancora negli anni 80 - 90 Pierantonio Volpini a Milano in via Palermo nello galleria sperimentale che aveva chiamato “Progetto Volpini” si spinse ad organizzare una vera e proprie mostra nella quale i partecipanti potevano acquistare l'arte e mangiarla.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.Carlo Lan Destino
Titolo: "Salotto macrobiotico" - anno: 1982
materiale: verdure varie cotte e crude
Il tour del Mistero ha permesso a decine di migliaia di cittadini e turisti, non solo bergamaschi ma di ogni parte d’Italia e del mondo, di conoscere e apprezzare angoli segreti, nascosti e solitamente inaccessibili di Bergamo Alta, contribuendo così alla diffusione della sua fama di città d’arte tra le più belle d’Italia.
L'originale idea delle sculture da mangiare nasce dalla mente creativa di Pierantonio Volpini, che fece le sue prime sperimentazioni agli inizi degli anni 80 oltre 25 anni fa e come scriveva il Corriere della Sera del 12/06/87: "…si tratta delle riproduzioni dei quadri di Pierantonio Volpini, sotto forma di risotti in bianco, rosso e verde ("rinfresco patriottico" che... i visitatori potranno gustare o portarsi a casa e conservare in frigirifero)...”
Sabato 30 Maggio Pierantonio Volpini presenterà delle sculture che nascono con la finalità di essere mangiate, collocandosi così in pieno nel dibattito in atto nell'arte contemporanea, il cui valore è più legato all'originalità dell'idea che alla sua durata nel tempo. Questa particolare forma di arte ci spinge a riflettere sul senso della creazione artistica e sulla fruibilità dell'oggetto d'arte e, lo scultore Pierantonio Volpini nella sua creatività, ci invita a riflettere ci spinge a prendere coscienza del rapporto arte-società-consumo. Infatti la possibilità di mangiare una scultura ci porta a mettere a confronto la nostra impalcatura culturale rispetto all'opera d'arte e ci fa riflettere sul senso d’uso dell'arte contemporanea.
Proprio partendo da questa riflessione sul tema del rapporto tra l'opera d'arte e il suo valore, l'artista ha iniziato la realizzazione delle prime sculture di cibo utilizzando vari tipi di verdura e frutta cruda o cotta, manipolandole in maniera da crearne delle opere che facevano l’occhiolino al Design Radicale precursore di quello che sarà il movimento Postmoderno.
Ancora negli anni 80 - 90 Pierantonio Volpini a Milano in via Palermo nello galleria sperimentale che aveva chiamato “Progetto Volpini” si spinse ad organizzare una vera e proprie mostra nella quale i partecipanti potevano acquistare l'arte e mangiarla.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.Carlo Lan Destino
Titolo: "Salotto macrobiotico" - anno: 1982
materiale: verdure varie cotte e crude
30
maggio 2009
Pierantonio Volpini
30 maggio 2009
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
performance - happening
serata - evento
Location
MUSEO CIVIDINI NELLA ANTICA ZECCA
Bergamo, Via Gaetano Donizetti, 18/a, (Bergamo)
Bergamo, Via Gaetano Donizetti, 18/a, (Bergamo)
Vernissage
30 Maggio 2009, ore 23
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