Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Piergiuseppe Pesce / Remo Giombini – Storie di uomini, tradizioni e ultime cene
Pesce espone il suo laboratorio, le stanze dove prendono forma le sue ispirazioni, le sue opere d’arte che si traducono quasi sempre in provocazioni scandalose. In questa mostra c’è l’apoteosi e l’esasperazione dei suoi progetti artistici. Ciò che mitiga e rende velato di mistero antico la prorompente esuberanza di Pesce è la ricerca fotografica di Remo Giombini, che presenta delle vere e proprie icone costruite e restituite all’osservatore tramite il mezzo fotografico
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mostra Storie di uomini, tradizioni e ultime cene.
La costruzione del loro amore
di Piergiuseppe Pesce e Remo Giombini
A Gualdo Tadino nella Cube Gallery, piazzale ex orti Mavarelli, sabato 16 marzo alle ore 17.00 sarà inaugura la mostra - evento "Storie di uomini, tradizioni e ultime cene" di Piergiuseppe Pesce con la collaborazione di Remo Giombini. A parlarne è il curatore Alberto D’Atanasio: "in questa mostra Pesce espone il suo laboratorio, le stanze dove prendono forma le sue ispirazioni, le sue opere d’arte che si traducono quasi sempre in provocazioni scandalose. In questa mostra c’è l’apoteosi e l'esasperazione dei suoi progetti artistici. Piergiuseppe Pesce con questo percorso trasforma le tradizioni, i simboli antichi, le feste religiose e gli stessi amuleti in figure grottesche e satiriche, coglie i vizi umani. I suoi oggetti dozzinali, i mostri in plastica dalle mille cromie, i gadget e persino i sextoys, diventano una sorta di giostra turbinosa dove l’osservatore perde il senso razionale di ciò che guarda e può scegliere tre strade: scandalizzarsi e fuggire, indignarsi e protestare, oppure lasciare che l’arte parli alla coscienza. L'ipotesi conclusiva è quella che sicuramente compare ne "L'ultima cena", installazione che irrompe con prepotenza nell'atmosfera di Quaresima".
Ciò che mitiga e rende velato di mistero antico la prorompente esuberanza di Piergiuseppe Pesce è la ricerca fotografica di Remo Giombini, che presenta delle vere e proprie icone costruite e restituite all’osservatore tramite il mezzo fotografico di cui Giombini è un rappresentante, originale sia nella tecnica che nel concetto che lui fissa con la macchina fotografica. D’Atanasio spiega così l'installazione fotografica dell'artista: "con queste immagini Remo Giombini completa il percorso iniziato con una precedente mostra dove l’icona raffigurata era quella festosa e provocatoria delle drag queens, in queste foto invece riesce a fondere l’aspetto inconsueto di un uomo travestito da soubrette nell’essenza di due giovani che si stanno preparando per entrare in scena come drag queens. L’atmosfera diviene poetica e misteriosa insieme. Giombini fonde l’esperienza felliniana che si respira nel film "Otto e mezzo" o in "Casanova" con il mito greco dell’amore tra il messaggero degli dei Ermes e la dea della bellezza Afrodite. il titolo della mostra è emblematico “La costruzione del loro amore” quasi a dire che lo specchio (vero protagonista delle immagini), che riflette il volto di questi giovani uomini mentre si truccano e si trasmutano in super donne, non sia altro che l’iperspazio dove si rivela una verità che esula dalla razionalità umana".
La costruzione del loro amore
di Piergiuseppe Pesce e Remo Giombini
A Gualdo Tadino nella Cube Gallery, piazzale ex orti Mavarelli, sabato 16 marzo alle ore 17.00 sarà inaugura la mostra - evento "Storie di uomini, tradizioni e ultime cene" di Piergiuseppe Pesce con la collaborazione di Remo Giombini. A parlarne è il curatore Alberto D’Atanasio: "in questa mostra Pesce espone il suo laboratorio, le stanze dove prendono forma le sue ispirazioni, le sue opere d’arte che si traducono quasi sempre in provocazioni scandalose. In questa mostra c’è l’apoteosi e l'esasperazione dei suoi progetti artistici. Piergiuseppe Pesce con questo percorso trasforma le tradizioni, i simboli antichi, le feste religiose e gli stessi amuleti in figure grottesche e satiriche, coglie i vizi umani. I suoi oggetti dozzinali, i mostri in plastica dalle mille cromie, i gadget e persino i sextoys, diventano una sorta di giostra turbinosa dove l’osservatore perde il senso razionale di ciò che guarda e può scegliere tre strade: scandalizzarsi e fuggire, indignarsi e protestare, oppure lasciare che l’arte parli alla coscienza. L'ipotesi conclusiva è quella che sicuramente compare ne "L'ultima cena", installazione che irrompe con prepotenza nell'atmosfera di Quaresima".
Ciò che mitiga e rende velato di mistero antico la prorompente esuberanza di Piergiuseppe Pesce è la ricerca fotografica di Remo Giombini, che presenta delle vere e proprie icone costruite e restituite all’osservatore tramite il mezzo fotografico di cui Giombini è un rappresentante, originale sia nella tecnica che nel concetto che lui fissa con la macchina fotografica. D’Atanasio spiega così l'installazione fotografica dell'artista: "con queste immagini Remo Giombini completa il percorso iniziato con una precedente mostra dove l’icona raffigurata era quella festosa e provocatoria delle drag queens, in queste foto invece riesce a fondere l’aspetto inconsueto di un uomo travestito da soubrette nell’essenza di due giovani che si stanno preparando per entrare in scena come drag queens. L’atmosfera diviene poetica e misteriosa insieme. Giombini fonde l’esperienza felliniana che si respira nel film "Otto e mezzo" o in "Casanova" con il mito greco dell’amore tra il messaggero degli dei Ermes e la dea della bellezza Afrodite. il titolo della mostra è emblematico “La costruzione del loro amore” quasi a dire che lo specchio (vero protagonista delle immagini), che riflette il volto di questi giovani uomini mentre si truccano e si trasmutano in super donne, non sia altro che l’iperspazio dove si rivela una verità che esula dalla razionalità umana".
16
marzo 2013
Piergiuseppe Pesce / Remo Giombini – Storie di uomini, tradizioni e ultime cene
16 marzo 2013
arte contemporanea
Location
CUBE GALLERY
Gualdo Tadino, PIAZZALE EX ORTI MAVARELLI, (Perugia)
Gualdo Tadino, PIAZZALE EX ORTI MAVARELLI, (Perugia)
Vernissage
16 Marzo 2013, ore 17
Autore