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Pierluigi Calignano – L’interminabilità e l’intollerabilità di ogni sforzo terrestre
Una mostra-organismo strutturata da elementi diversi e possibili percorsi, alla ricerca degli istanti che separano, nel processo di creazione, una scelta possibile dal suo contrario.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In questa occasione “Pierluigi Calignano – scrive Paola Noè - costruisce una mostra-organismo strutturata da elementi diversi e possibili percorsi, alla ricerca degli istanti che separano, nel processo di creazione, una scelta possibile dal suo contrario. Sono presenti costruzioni e apparenti decostruzioni, approcci o metodi seriali e casuali che vogliono allontanare l'attenzione dall'oggetto-arte per spostarla sui meccanismi di finzione e di fascinazione, sospesi tra il tempo del fare e quello del vedere”.
Il lavoro di Calignano, che vive e lavora a Milano, si articola attraverso sculture-installazioni oscillanti tra fascino surreale ed ironia, utopia e gioco. Le sue opere, realizzate per lo più con materiali poveri, pur mantenendo la concretezza oggettuale, evocano realtà visionarie e fiabesche; slegate dal mondo pratico, ne sovvertono le regole e la logica razionale sottesa. L'artista guarda all'orizzonte del reale per distaccarsene e, modificando la consueta funzione d'uso degli oggetti, attua un'operazione di ri-creazione immaginaria dello spazio fenomenico.
Pierluigi Calignano (Gallipoli, 1971) ha partecipato lo scorso anno all’Art Omi International Artists’ Residency a New York. Nel 2007 ha partecipato all’International Studio and Curatorial Program (ISCP), New York e ha presentato la mostra personale L-RAY, a cura di M. Meneguzzo, da Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano.
“For this occasion – as Paola Noè writes – Pierluigi Calignano has envisaged an ‘organic-exhibition,’ structured by diverse elements and articulated in various paths. The artist aims at highlighting the moments of the creative process in which he is faced by the alternative of producing a certain artistic effect or its opposite. Also, he diverts the attention of the observer from the artifact as a product to the process of creation itself – a process of fiction and fascination, suspended by the act of making to that of seeing – and, to reach this goal, he employs constructive and deconstructive techniques.”
The works of Calignano – who lives and works in Milan – consists of sculpture-installations whose inspirations touches upon surrealistic charm, irony, utopianism, and play.
His works, mostly produced by employing poor materials (wood, paper, cardboard), albeit maintaining a corporeal concreteness, evoke visionary and fairy-tales realities and, although abstracted from the practical world, subvert its rules and its rationale. The artists looks at reality to detach himself and, by modifying the objects’ function of use, re-creates the phenomenic space.
Pierluigi Calignano (Gallipoli, 1971) joined last year the Art Omi International Artists’ Residency, New York. In 2007 joined the International Studio and Curatorial Program (ISCP), New York and held the solo show L-RAY, curated by M. Meneguzzo, at Antonio Colombo Arte Contemporanea gallery, Milan.
Il lavoro di Calignano, che vive e lavora a Milano, si articola attraverso sculture-installazioni oscillanti tra fascino surreale ed ironia, utopia e gioco. Le sue opere, realizzate per lo più con materiali poveri, pur mantenendo la concretezza oggettuale, evocano realtà visionarie e fiabesche; slegate dal mondo pratico, ne sovvertono le regole e la logica razionale sottesa. L'artista guarda all'orizzonte del reale per distaccarsene e, modificando la consueta funzione d'uso degli oggetti, attua un'operazione di ri-creazione immaginaria dello spazio fenomenico.
Pierluigi Calignano (Gallipoli, 1971) ha partecipato lo scorso anno all’Art Omi International Artists’ Residency a New York. Nel 2007 ha partecipato all’International Studio and Curatorial Program (ISCP), New York e ha presentato la mostra personale L-RAY, a cura di M. Meneguzzo, da Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano.
“For this occasion – as Paola Noè writes – Pierluigi Calignano has envisaged an ‘organic-exhibition,’ structured by diverse elements and articulated in various paths. The artist aims at highlighting the moments of the creative process in which he is faced by the alternative of producing a certain artistic effect or its opposite. Also, he diverts the attention of the observer from the artifact as a product to the process of creation itself – a process of fiction and fascination, suspended by the act of making to that of seeing – and, to reach this goal, he employs constructive and deconstructive techniques.”
The works of Calignano – who lives and works in Milan – consists of sculpture-installations whose inspirations touches upon surrealistic charm, irony, utopianism, and play.
His works, mostly produced by employing poor materials (wood, paper, cardboard), albeit maintaining a corporeal concreteness, evoke visionary and fairy-tales realities and, although abstracted from the practical world, subvert its rules and its rationale. The artists looks at reality to detach himself and, by modifying the objects’ function of use, re-creates the phenomenic space.
Pierluigi Calignano (Gallipoli, 1971) joined last year the Art Omi International Artists’ Residency, New York. In 2007 joined the International Studio and Curatorial Program (ISCP), New York and held the solo show L-RAY, curated by M. Meneguzzo, at Antonio Colombo Arte Contemporanea gallery, Milan.
07
febbraio 2009
Pierluigi Calignano – L’interminabilità e l’intollerabilità di ogni sforzo terrestre
Dal 07 febbraio al 21 marzo 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA DELL’ARCO
Palermo, Via Siracusa, 9, (Palermo)
Palermo, Via Siracusa, 9, (Palermo)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 16.00 alle 20.00; il sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00; la domenica chiuso.
Vernissage
7 Febbraio 2009, ore 19.00
Autore
Curatore