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Pierluigi Calignano – NESSUNA LINEA DISEGNATA È UN ORIZZONTE
Sabato 4 novembre, alle ore 18, presso il Museolaboratorio – ex manifattura tabacchi di Città Sant’Angelo (PE), inaugura Nessuna linea disegnata è un orizzonte, mostra personale di Pierluigi Calignano curata da Maurizio Coccia.
Comunicato stampa
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Sabato 4 novembre, alle ore 18, presso il Museolaboratorio - ex manifattura tabacchi di Città Sant’Angelo (PE), inaugura Nessuna linea disegnata è un orizzonte, mostra personale di Pierluigi Calignano curata da Maurizio Coccia. In questa ampia rassegna di nuovi lavori, l’artista salentino porta ad evidenza i temi che da sempre lo segnalano come uno dei più lucidi e coerenti artisti della sua generazione, ma proposti sotto una nuova luce. Intanto, il rapporto forma/colore che, sulla spinta di un rinnovato sentimento di provvisorietà, conduce all’imprevisto come “costante ispirativa”. Poi, l’ingaggio fisico con lo spazio del Museolaboratorio, vero incubatore di esperienze percettive sempre sorprendenti e perturbanti. Infine, il tempo, unità di misura fisica (tra provvisorietà e cambiamento) e morale (tra potenzialità e memoria).
Il percorso all’interno delle sale del Museolaboratorio si articola fra tele di grandi dimensioni e carte dalla cromia accesa. Ma sotto questa caleidoscopica epidermide colorata si attivano riflessioni critiche sulla possibilità di controllo dell’autore nelle pratiche pittoriche e sulla parzialità degli strumenti percettivi ordinari. Le opere, di là dal proporsi come una mappatura dell’itinerario artistico di Calignano, sono uno stimolo alla deriva, una sollecitazione sensoriale ed esistenziale a vivere lo spazio recuperando uno sguardo “innocente” e ponendo al centro del movimento il piacere dell’atto in sé e non una finalità utilitaristica. L’inserimento della fotografia, infine, è un ulteriore spunto riflessivo sul ruolo del tempo - sulla sua implacabilità - nella creazione artistica. Calignano, come al solito senza retorica, provoca slittamenti impercettibili mediante immagini apparentemente identiche, e nel farlo evidenzia la vanità di ogni tentativo di cristallizzare un momento che sia esemplare, significativo e memorabile. Tuttavia, centralizzando l’importanza del fare, nobilitando cioè il gesto artistico in sé, tematizza e valorizza il lavoro, ossia la dignità dell’agire artistico in quanto tale, indipendentemente dalla finalità estetiche; nelle sue stesse parole: “… vorrei che l’esercizio, il fare costante, portassero a sentire il colore, il segno, l’atto, lo spazio, non l’oggetto”.
Pierluigi Calignano
Dopo gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, frequenta nel 1995 il Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Ratti di Como con Visiting Professor Joseph Kosuth. Dal 2007 al 2016 vive e lavora tra l’Italia e gli USA, dove prende parte a programmi quali ISCP, New York; I-Park Residency Program, East Haddam, Connecticut; Art Omi International Artist’s Residency, Ghent, NY e, nel 2016, realizza un’opera pubblica permanente al Parkside Community Complex PISIS 437K di Brooklyn, New York. Ha esposto in personali e collettive in spazi quali Organica – Museo di Arte Ambientale nel Parco di Limbara, Tempio Pausania; DAFNA Gallery, Napoli; Palazzo Lucarini Contemporary, Trevi; O’, Milano; LWZ Projekte, Vienna (AT); MARS, Milano; MAGA, Gallarate; Centre Culturel Français di Milano; Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; Carbone.to, Torino; Salvatore+Caroline Ala, Milano; Groninger Museum, Groningen (NL); Fondazione Museo Pino Pascali, Polignano a Mare; Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno; Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano; Wäscherei Kunstverein, Zürigo (CH); Palazzo della Triennale, Milano; Spazio Oberdan, Milano; Röda Sten Museum, Göteborg (IE); Tirana Biannale, Tirana (AL), Viafarini, Milano, Assab One, Milano. Il suo lavoro è stato recensito su Artforum, Flash Art, Exibart, Arte e Critica, Segno, Tema Celeste. Insegna Pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma.
Il percorso all’interno delle sale del Museolaboratorio si articola fra tele di grandi dimensioni e carte dalla cromia accesa. Ma sotto questa caleidoscopica epidermide colorata si attivano riflessioni critiche sulla possibilità di controllo dell’autore nelle pratiche pittoriche e sulla parzialità degli strumenti percettivi ordinari. Le opere, di là dal proporsi come una mappatura dell’itinerario artistico di Calignano, sono uno stimolo alla deriva, una sollecitazione sensoriale ed esistenziale a vivere lo spazio recuperando uno sguardo “innocente” e ponendo al centro del movimento il piacere dell’atto in sé e non una finalità utilitaristica. L’inserimento della fotografia, infine, è un ulteriore spunto riflessivo sul ruolo del tempo - sulla sua implacabilità - nella creazione artistica. Calignano, come al solito senza retorica, provoca slittamenti impercettibili mediante immagini apparentemente identiche, e nel farlo evidenzia la vanità di ogni tentativo di cristallizzare un momento che sia esemplare, significativo e memorabile. Tuttavia, centralizzando l’importanza del fare, nobilitando cioè il gesto artistico in sé, tematizza e valorizza il lavoro, ossia la dignità dell’agire artistico in quanto tale, indipendentemente dalla finalità estetiche; nelle sue stesse parole: “… vorrei che l’esercizio, il fare costante, portassero a sentire il colore, il segno, l’atto, lo spazio, non l’oggetto”.
Pierluigi Calignano
Dopo gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, frequenta nel 1995 il Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Ratti di Como con Visiting Professor Joseph Kosuth. Dal 2007 al 2016 vive e lavora tra l’Italia e gli USA, dove prende parte a programmi quali ISCP, New York; I-Park Residency Program, East Haddam, Connecticut; Art Omi International Artist’s Residency, Ghent, NY e, nel 2016, realizza un’opera pubblica permanente al Parkside Community Complex PISIS 437K di Brooklyn, New York. Ha esposto in personali e collettive in spazi quali Organica – Museo di Arte Ambientale nel Parco di Limbara, Tempio Pausania; DAFNA Gallery, Napoli; Palazzo Lucarini Contemporary, Trevi; O’, Milano; LWZ Projekte, Vienna (AT); MARS, Milano; MAGA, Gallarate; Centre Culturel Français di Milano; Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; Carbone.to, Torino; Salvatore+Caroline Ala, Milano; Groninger Museum, Groningen (NL); Fondazione Museo Pino Pascali, Polignano a Mare; Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno; Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano; Wäscherei Kunstverein, Zürigo (CH); Palazzo della Triennale, Milano; Spazio Oberdan, Milano; Röda Sten Museum, Göteborg (IE); Tirana Biannale, Tirana (AL), Viafarini, Milano, Assab One, Milano. Il suo lavoro è stato recensito su Artforum, Flash Art, Exibart, Arte e Critica, Segno, Tema Celeste. Insegna Pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma.
04
novembre 2023
Pierluigi Calignano – NESSUNA LINEA DISEGNATA È UN ORIZZONTE
Dal 04 novembre al 02 dicembre 2023
arte contemporanea
Location
MUSEOLABORATORIO
Città Sant'angelo, Vico Lupinato, 1, (Pescara)
Città Sant'angelo, Vico Lupinato, 1, (Pescara)
Orario di apertura
da mercoledì al sabato ore 16-20
Vernissage
4 Novembre 2023, 18
Sito web
Autore
Curatore
Progetto grafico
Patrocini