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Pierluigi Cerbo – Rain dog
I soggetti dei lavori di Cerbo sono maschere affrante di chi si ritrova smarrito, di chi, come i rain dog di Tom Waits, non ritrova la via di casa perchè la pioggia, che copre tutti gli odori, rende irriconoscibile le tracce del loro percorso.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
di Paolo Vele
SEDEartecontemporanea prosegue la sua ricerca e la sua collaborazione con i giovani talenti del panorama artistico campano. Sabato 28 agosto alle ore 19 inaugura la prima mostra personale di Pierluigi Cerbo, pittore 26enne di Pietramelara, intitolata "rain dog".
La mostra è composta da una serie di lavori realizzati durante un’intensa fase di sperimentazione che ha segnato un punto nella ricerca pittorica dell’artista.
Cerbo proietta sulla tela il profondo del suo vivere, lo spazio pittorico è spazio di riflessione che tratta sapientemente con forza gestuale. L'artista dipinge come fosse un atto liberatorio, il suo rapporto privilegiato con l'arte figurativa gli consente di vedere chiaramente dentro se stesso perché restituisce in immagine quell'indefinito io fatto di emozioni, percezioni, ricordi.
La mostra "rain dog" contiene i lavori realizzati in un periodo segnato da una complessa e intima ricerca interiore che lo ha portato ad affrontare con chiarezza la sua condizione esistenziale.
Letteralmente rain dog significa cane da pioggia. Espressione coniata da Tom Waits per definire tutte quelle persone smarrite alla ricerca del proprio essere, i rain dogs sono i cani che non ritrovano la via di casa perchè la pioggia, che copre tutti gli odori, rende irriconoscibile le tracce del loro percorso.
Anche Cerbo è smarrito, i soggetti dei suoi lavori sono maschere affrante di un uomo e di un cane, incapaci di comunicare tra loro condividono la stessa condizione esistenziale che accresce il senso di inquietudine. Le due maschere sono entrambe maschere dell'artista, quella dell'uomo è come lui si vede, quella del cane, come lui si sente. Ognuna è il riflesso dell'altra, ognuna la sua proiezione.
L’artista non utilizza schizzi preparatori, direttamente sullo sfondo pittorico privo di una dimensione fisica e temporale ricava con lo scotch le sagome che destruttura con fili di lana e che successivamente colora di bianco.
I fili di lana costituiscono un elemento segnico molto forte e rilevante, intrecciati in maniera disordinata sui volti delle maschere, sono chiaramente le tracce confuse di un rain dog che ha smarrito la via.
Pierluigi Cerbo nasce a Pietramelara (Ce) nel 1983.
Nel 2002 partecipa alla collettiva della 250° Celebrazione dell’Anniversario di Fondazione dell’Accademia di Belle Arti di Napoli dal titolo “Anatomie”. Nel 2005 espone alla Facultad de Bellas Artes de Granada. Nel 2006 partecipa alla collettiva “Segni e sogni napoletani”, allo spazio Darmon e alla collettiva di incisione “Partenos” all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2007 si diploma all'Accademia delle Belle Arti di Napoli.
Attualmente frequenta l’ultimo anno del biennio specialistico in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Vive e lavora a Bologna.
SEDEartecontemporanea prosegue la sua ricerca e la sua collaborazione con i giovani talenti del panorama artistico campano. Sabato 28 agosto alle ore 19 inaugura la prima mostra personale di Pierluigi Cerbo, pittore 26enne di Pietramelara, intitolata "rain dog".
La mostra è composta da una serie di lavori realizzati durante un’intensa fase di sperimentazione che ha segnato un punto nella ricerca pittorica dell’artista.
Cerbo proietta sulla tela il profondo del suo vivere, lo spazio pittorico è spazio di riflessione che tratta sapientemente con forza gestuale. L'artista dipinge come fosse un atto liberatorio, il suo rapporto privilegiato con l'arte figurativa gli consente di vedere chiaramente dentro se stesso perché restituisce in immagine quell'indefinito io fatto di emozioni, percezioni, ricordi.
La mostra "rain dog" contiene i lavori realizzati in un periodo segnato da una complessa e intima ricerca interiore che lo ha portato ad affrontare con chiarezza la sua condizione esistenziale.
Letteralmente rain dog significa cane da pioggia. Espressione coniata da Tom Waits per definire tutte quelle persone smarrite alla ricerca del proprio essere, i rain dogs sono i cani che non ritrovano la via di casa perchè la pioggia, che copre tutti gli odori, rende irriconoscibile le tracce del loro percorso.
Anche Cerbo è smarrito, i soggetti dei suoi lavori sono maschere affrante di un uomo e di un cane, incapaci di comunicare tra loro condividono la stessa condizione esistenziale che accresce il senso di inquietudine. Le due maschere sono entrambe maschere dell'artista, quella dell'uomo è come lui si vede, quella del cane, come lui si sente. Ognuna è il riflesso dell'altra, ognuna la sua proiezione.
L’artista non utilizza schizzi preparatori, direttamente sullo sfondo pittorico privo di una dimensione fisica e temporale ricava con lo scotch le sagome che destruttura con fili di lana e che successivamente colora di bianco.
I fili di lana costituiscono un elemento segnico molto forte e rilevante, intrecciati in maniera disordinata sui volti delle maschere, sono chiaramente le tracce confuse di un rain dog che ha smarrito la via.
Pierluigi Cerbo nasce a Pietramelara (Ce) nel 1983.
Nel 2002 partecipa alla collettiva della 250° Celebrazione dell’Anniversario di Fondazione dell’Accademia di Belle Arti di Napoli dal titolo “Anatomie”. Nel 2005 espone alla Facultad de Bellas Artes de Granada. Nel 2006 partecipa alla collettiva “Segni e sogni napoletani”, allo spazio Darmon e alla collettiva di incisione “Partenos” all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2007 si diploma all'Accademia delle Belle Arti di Napoli.
Attualmente frequenta l’ultimo anno del biennio specialistico in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Vive e lavora a Bologna.
28
agosto 2010
Pierluigi Cerbo – Rain dog
Dal 28 agosto al 30 ottobre 2010
arte contemporanea
Location
SEDE ARTECONTEMPORANEA
Cervinara, Via Senatore Clemente, 12, (Avellino)
Cervinara, Via Senatore Clemente, 12, (Avellino)
Orario di apertura
mercoledì e giovedì ore 18 – 20 o su appuntamento
Vernissage
28 Agosto 2010, ore 19
Autore
Curatore