Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Pierluigi Piredda – Mimetismi
I Mimetismi sono foto di momenti dove la “legge delle onde” riappare sfuggente. Piredda punta l’obiettivo analitico sulle strutture “non cartesiane” della natura.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
I Mimetismi sono foto di momenti dove la “legge delle onde” riappare sfuggente.
Piredda punta l’obiettivo analitico sulle strutture “non cartesiane” della natura.
Per millenni il segno della modernità è stato l’angolo retto, forma razionale per ordinare il caos, dagli accampamenti militari romani all’urbanistica moderna, dalla tessitura al microchip, dal campo arato allo schermo video.
Immersi in questo mondo artificiale, strutturiamo analogamente il nostro pensiero in schemi rigidi.
La natura invece ha da sempre delle forme di caos organizzato “non cartesiano”: dietro la bellezza ed eleganza di certe forme, si intuisce un linguaggio segreto, mormorato appena, eppure spesso presente davanti i nostri occhi distratti; “il nome segreto di Dio è scritto sulle macchie di un giaguaro”, scriveva Borges.
Ma talvolta ci sono dei momenti di “conflitto”: è quando in un ritmo ondoso si crea una singolarità, una sovrapposizione.
E’ da queste singolarità che si creano nuovi ordini: da una semplice biforcazione nasce una nuova geometria, è come l’elica del dna che si sdoppia, è la X e la Y alla base di tutte le forme viventi, dal cromosoma alla sagoma dell’omino graffito in una caverna, dagli ovuli del fregio ionico all’uovo di squalo all’ossessione per il corno di rinoceronte di Dalì.
La bellezza delle forme sfugge ad ogni formula: non ha padroni, fintamente casuale, perennemente rivoluzionaria.
Pierluigi Piredda, nato a Roma nel 1957, si afferma professionalmente come fotografo nei primi anni ‘ 80.
Si è formato studiando Architettura e Storia dell'Arte a Roma.
Dopo gli studi lavora come disegnatore architettonico, fotografo freelance a Milano, costruttore di plastici d'architettura, designer.
Decide di non lavorare più con la fotografia su commissione continuandola da ora in poi esclusivamente come ricerca artistica.
Inizia a lavorare sull'immagine in movimento prima come assistente poi come cameraman e Direttore della Fotografia.
Continua a sviluppare e intrecciare tutte le tecniche di arti visive.
Dopo cinque anni in Canada e US lavorando nel cinema torna a Roma, dove inoltre sperimenta montaggio non lineare e computer grafica dedicata agli effetti speciali specializzandosi nella confluenza fra film e digitale.
Lavora principalmente come direttore della fotografia, regista pubblicitario e di documentari, e realizza inoltre centinaia di trailers di film.
Contemporaneamente continua la ricerca fotografica personale, che realizza personalmente in tutte le fasi secondo un insieme di parametri di tecniche tradizionali foto chimiche, situazioni reali e nessun intervento artificiale di luce.
Dal 1998 espone fotografie o sculture soprattutto presso la galleria AOC 58 di Roma.
Piredda punta l’obiettivo analitico sulle strutture “non cartesiane” della natura.
Per millenni il segno della modernità è stato l’angolo retto, forma razionale per ordinare il caos, dagli accampamenti militari romani all’urbanistica moderna, dalla tessitura al microchip, dal campo arato allo schermo video.
Immersi in questo mondo artificiale, strutturiamo analogamente il nostro pensiero in schemi rigidi.
La natura invece ha da sempre delle forme di caos organizzato “non cartesiano”: dietro la bellezza ed eleganza di certe forme, si intuisce un linguaggio segreto, mormorato appena, eppure spesso presente davanti i nostri occhi distratti; “il nome segreto di Dio è scritto sulle macchie di un giaguaro”, scriveva Borges.
Ma talvolta ci sono dei momenti di “conflitto”: è quando in un ritmo ondoso si crea una singolarità, una sovrapposizione.
E’ da queste singolarità che si creano nuovi ordini: da una semplice biforcazione nasce una nuova geometria, è come l’elica del dna che si sdoppia, è la X e la Y alla base di tutte le forme viventi, dal cromosoma alla sagoma dell’omino graffito in una caverna, dagli ovuli del fregio ionico all’uovo di squalo all’ossessione per il corno di rinoceronte di Dalì.
La bellezza delle forme sfugge ad ogni formula: non ha padroni, fintamente casuale, perennemente rivoluzionaria.
Pierluigi Piredda, nato a Roma nel 1957, si afferma professionalmente come fotografo nei primi anni ‘ 80.
Si è formato studiando Architettura e Storia dell'Arte a Roma.
Dopo gli studi lavora come disegnatore architettonico, fotografo freelance a Milano, costruttore di plastici d'architettura, designer.
Decide di non lavorare più con la fotografia su commissione continuandola da ora in poi esclusivamente come ricerca artistica.
Inizia a lavorare sull'immagine in movimento prima come assistente poi come cameraman e Direttore della Fotografia.
Continua a sviluppare e intrecciare tutte le tecniche di arti visive.
Dopo cinque anni in Canada e US lavorando nel cinema torna a Roma, dove inoltre sperimenta montaggio non lineare e computer grafica dedicata agli effetti speciali specializzandosi nella confluenza fra film e digitale.
Lavora principalmente come direttore della fotografia, regista pubblicitario e di documentari, e realizza inoltre centinaia di trailers di film.
Contemporaneamente continua la ricerca fotografica personale, che realizza personalmente in tutte le fasi secondo un insieme di parametri di tecniche tradizionali foto chimiche, situazioni reali e nessun intervento artificiale di luce.
Dal 1998 espone fotografie o sculture soprattutto presso la galleria AOC 58 di Roma.
01
febbraio 2005
Pierluigi Piredda – Mimetismi
Dal primo febbraio al 26 marzo 2005
fotografia
Location
GALLERIA LUXARDO
Roma, Via Di Tor Di Nona, 39, (Roma)
Roma, Via Di Tor Di Nona, 39, (Roma)
Orario di apertura
ma-sa 16-19,30
Vernissage
1 Febbraio 2005, ore 19
Autore