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Pierluigi Pusole – Figli dei monti
Venticinque opere di Pierluigi Pusole saranno esposte nella splendida cornice di Forte Strino a Vermiglio, nei pressi del Passo Tonale in Trentino. Protagonista sarà l’ambito naturale, popolato da figure umane che vagano leggere e spesso sproporzionate rispetto al dato naturale.
Comunicato stampa
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Venticinque opere del torinese Pierluigi Pusole saranno esposte dal 16 luglio al 18 settembre 2011 nella splendida cornice di Forte Strino a Vermiglio, nell'alta Val di Sole, nei pressi del Passo Tonale in Trentino. La mostra, dal titolo “Figli dei Monti”, è a cura dell’associazione “Storia e Memoria di Vermiglio”, in collaborazione con lo Studio d’Arte Raffaelli di Trento.
L’incontro estivo tra l'arte contemporanea e la fortezza di Forte Strino, è diventato ormai un consueto appuntamento annuale ove l’espressione artistica si fonde con le tracce della memoria che vanno ad intrecciarsi in questo storico baluardo del sistema difensivo austroungarico, posto al confine sud occidentale dell’Impero, in quello che fu il tragico teatro degli aspri combattimenti della Prima Guerra Mondiale, dal maestoso sfondo delle nevi perenni che incorniciano le splendide cime del gruppo Presanella. Forte Strino, attraverso le sue poderose strutture e l’esposizione di numerosi reperti bellici, integrata da interessanti documentazioni fotografiche e video illustrativi, offre la più eloquente testimonianza di ciò che fu la famosa “guerra bianca” combattuta dagli eroici schieramenti contrapposti fino alle quote impossibili dei ghiacciai dell’Adamello e dell’Ortles. Il forte si presenta quindi come luogo carico di memoria che le annuali mostre di arte contemporanea contribuiscono a mantenere sempre viva, proiettando nel nostro presente ciò che successe in quel lontano passato, inducendo in ogni visitatore forti emozioni e profonde riflessioni.
Il torinese Pierluigi Pusole, con le venticinque opere esposte, realizzate appositamente per questa mostra, tutte misuranti 100 x 70, mette un altro tassello alla sua ricerca artistica che in regione è già stata introdotta con la sua personale mostra “Experiments” nell’estate scorsa presso lo Studio d'Arte Raffaelli di Trento. Anche a Forte Strino l'artista ci presenterà degli esperimenti, supportati questa volta da didascalie dai toni freddi e scientifici. Protagonista dei suoi quadri è l'ambito naturale, ma colto senza lo spessore della realtà materica; è altresì uno spazio mentale, popolato da figure umane che vagano leggere e spesso sproporzionate rispetto al dato naturale. Una carrellata di paesaggi, fatti di un verde predominante alternato a bianchi nevosi, si intervallano a masse cellulari, perfette e ammalianti perchè colte nella loro bellezza astratta e al tempo stesso naturale. E forse da queste cellule partono le figure che abitano i suoi quadri. Come elementi appartenenti a un archivio storico, il demiurgo-artista Pusole, scansando ogni lirismo e votando tutto alla più fredda lettura documentaristica, prende soldati, alpinisti, uomini legati alla montagna facendoli rivivere nel verde onirico dei suoi paesaggi. Tramutandoli in icone, questi uomini – tutti figli della montagna - sono pronti a insegnarci che oltre a far la guerra, in quei posti si è soprattutto creato un legame amoroso e infinito con la montagna destinato a perdurare a dispetto del tempo.
In occasione della mostra verrà realizzato un catalogo con testo critico di Marco Tomasini.
Pierluigi Pusole nasce a Torino nel 1963; dove vive e lavora.
L’incontro estivo tra l'arte contemporanea e la fortezza di Forte Strino, è diventato ormai un consueto appuntamento annuale ove l’espressione artistica si fonde con le tracce della memoria che vanno ad intrecciarsi in questo storico baluardo del sistema difensivo austroungarico, posto al confine sud occidentale dell’Impero, in quello che fu il tragico teatro degli aspri combattimenti della Prima Guerra Mondiale, dal maestoso sfondo delle nevi perenni che incorniciano le splendide cime del gruppo Presanella. Forte Strino, attraverso le sue poderose strutture e l’esposizione di numerosi reperti bellici, integrata da interessanti documentazioni fotografiche e video illustrativi, offre la più eloquente testimonianza di ciò che fu la famosa “guerra bianca” combattuta dagli eroici schieramenti contrapposti fino alle quote impossibili dei ghiacciai dell’Adamello e dell’Ortles. Il forte si presenta quindi come luogo carico di memoria che le annuali mostre di arte contemporanea contribuiscono a mantenere sempre viva, proiettando nel nostro presente ciò che successe in quel lontano passato, inducendo in ogni visitatore forti emozioni e profonde riflessioni.
Il torinese Pierluigi Pusole, con le venticinque opere esposte, realizzate appositamente per questa mostra, tutte misuranti 100 x 70, mette un altro tassello alla sua ricerca artistica che in regione è già stata introdotta con la sua personale mostra “Experiments” nell’estate scorsa presso lo Studio d'Arte Raffaelli di Trento. Anche a Forte Strino l'artista ci presenterà degli esperimenti, supportati questa volta da didascalie dai toni freddi e scientifici. Protagonista dei suoi quadri è l'ambito naturale, ma colto senza lo spessore della realtà materica; è altresì uno spazio mentale, popolato da figure umane che vagano leggere e spesso sproporzionate rispetto al dato naturale. Una carrellata di paesaggi, fatti di un verde predominante alternato a bianchi nevosi, si intervallano a masse cellulari, perfette e ammalianti perchè colte nella loro bellezza astratta e al tempo stesso naturale. E forse da queste cellule partono le figure che abitano i suoi quadri. Come elementi appartenenti a un archivio storico, il demiurgo-artista Pusole, scansando ogni lirismo e votando tutto alla più fredda lettura documentaristica, prende soldati, alpinisti, uomini legati alla montagna facendoli rivivere nel verde onirico dei suoi paesaggi. Tramutandoli in icone, questi uomini – tutti figli della montagna - sono pronti a insegnarci che oltre a far la guerra, in quei posti si è soprattutto creato un legame amoroso e infinito con la montagna destinato a perdurare a dispetto del tempo.
In occasione della mostra verrà realizzato un catalogo con testo critico di Marco Tomasini.
Pierluigi Pusole nasce a Torino nel 1963; dove vive e lavora.
16
luglio 2011
Pierluigi Pusole – Figli dei monti
Dal 16 luglio al 18 settembre 2011
arte contemporanea
Location
STUDIO D’ARTE RAFFAELLI – PALAZZO WOLKENSTEIN
Trento, Via Livio Marchetti, 17, (Trento)
Trento, Via Livio Marchetti, 17, (Trento)
Biglietti
3 €
Ingresso gratuito per i bambini fino ai 10 anni
Orario di apertura
Giugno,luglio,settembre:9.30-12.30/14.30-17.30
Agosto orario continuato:9.30-18.30
Vernissage
16 Luglio 2011, ore 17.00
Autore
Curatore