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Piermaria Romani – Paese Reale
durante la manifestazione del “giornale Internazionale” c’è lo striscione con i 657 ritratti di Paese Reale opera dell’artista Piermaria Romani. Nei ritratti di “Paese Reale” di Piermaria Romani, le espressioni delle persone diventano a volte smorfie, i visi si contraggono e si rilassano con un ritmo del tutto personale che li rende unici e riconoscibili; La curiosità di indagare il volto, i tratti e le rughe d’espressione scoprono l’unicità e l’intuizione dell’artista nello scoprire gli stati emozionali che trasformano i tratti del viso. (Valentina Barotto)
Comunicato stampa
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PRESENTAZIONE IN SINTESI
2010
20 ANNI DI PAESE REALE, L'OPERA INFINITA , ( ALMENO SI SPERA, VISTO CHE LA FARO' FINO ALLA MIA MORTE E CONTO DI TROVARE UN EREDE CHE PROSEGUA IL LAVORO).
DAL 1991 AD OGGI 663 RITRATTI SU TELA (25x35 E150X110CM) E 663 TESTIMONIANZE DI DESIDERI, GIORNI ORRENDI E GIORNI BELLISSIMI DELLA PRESUNTA GENTE COMUNE DI STIENTA (ASSIEME A QUELLE DI QUALCHE OSPITE PIU' O MENO ECCELLENTE).
E VISTO CHE LE TESTIMONIANZE PARLANO DI COSE UNIVERSALI COME L'AMORE, LA GIOIA, LE SCIOCCHEZZE, IL DOLORE,GLI ERRORI, LE SPERANZE, LE PREOCCUPAZIONI PER I FIGLI, LE MALATTIE E IL FUTURO, PAESE REALE DA RACCONTO DI UN MICROCOSMO PADANO SI ELEVA A GRANDE AFFRESCO UNIVERSALE DELL'UMANITA'.
PER ESTESO
Cormac McCarthy - Questo mondo che ci pare una cosa fatta di pietra, vegetazione e sangue, non è affatto una cosa, ma semplicemente una storia. E tutto ciò che questa storia contiene è la somma di tutte le storie minori , che sono quindi la stessa storia e contengono in sé tutto il resto. Quindi tutto è necessario. Ogni minimo particolare. Non si può fare a meno di nulla. Nulla può venire disprezzato. Perché non sappiamo dove stanno i fili. I collegamenti.Il modo in cui è fatto il mondo.
PAESE REALE
DA QUI ALL'ETERNITA'
Come tutti noi, dato che sappiamo qualcosa sull'aldiquà ma sull'aldilà le informazioni risultano ancora parecchio lacunose, questo lavoro tende all'infinito.
Nel corso della vita infatti, buona sorte permettendo ho intenzione di ritrarre tutti gli abitanti di Stienta, ossia del mio paese di nascita abitato da circa 3000 persone, finchè morte non mi separi .
E sarebbe bello che come nei fumetti dell' Uomo Mascherato dove " L'ombra che cammina" trasmetteva all' erede i suoi poteri con il compito di far trionfare il bene nella giungla, anch'io trovassi un'artista che voglia continuare questo progetto dopo la mia fine, perché ovviamente il ritratto degli abitanti di un paese non si conclude mai, continuando la gente sempre a nascere. E lui a sua volta un altro che prosegua il gioco, e via cosi' fino all'infinito, dando scacco al tempo e ai limiti dell' umano.Cercasi pertanto eredi, continuatori, il mio telefono è 0425 757756.
Dal 1991 a tutt'oggi, tra residenti, ospiti e animali domestici ho realizzato 663 ritratti. E, a parte quando vanno in tour, dovrebbero rimanere in esposizione permanente nel municipio di Stienta, comune sul Po in provincia di Rovigo, ma a 16 km. Da Ferrara. Sotto l' immagine compare ricavato da un intervista: il giorno più bello della loro vita, o quello più brutto, o il grande sogno dei soggetti ritratti, o il rapporto fra l'uomo e le bestie in questione.
Questo per evidenziare che non esiste un paese reale, che la realtà è una convenzione e perciò ognuno ha diritto ai propri voli, alle proprie fantasie, ai propri orizzonti, per quanto dementi, brutti, belli o banali che siano. Visto che viviamo dentro un grande racconto che ci sovrasta e nessuno può razionalmente pensare che si sviluppi per gli altri con gli stessi processi esistenziali che sono toccati a lui.
Tolleranza dunque per tutte le diversità, ma pure per qualsiasi debolezza, infingardia, dispotismo, errore o sciocchezza, perché siamo agiti molto, molto di più di quanto riteniamo agire, e dunque " tana libera per tutti".
Questo lavoro poi non si cura della rassomiglianza , che forse riscontrerete, tra le facce disegnate e quelle vere dei soggetti ritratti. Questa è arte concettuale, nemmeno vedere questi ritratti è importante, conta mandare in giro che c'è questo sogno, questa ridicola sfida alla seriosità dell'eterno, di dire a chi vi pare: " sai, c'è uno che è fuori come un balcone che sta facendo un opera che non avrà mai fine"
Anche perché se somiglianza esiste è casuale, non credo per nulla alla mitologia del ritratto che caratterizza una persona, non credo in questo tipo di rappresentatività. Abbiamo miliardi di espressioni durante la vita, come si può pensare che una ci individui, ci azzecchi, ci definisca una volta per sempre?
Cosa vuol' essere Paese Reale quindi? Vuol' essere la rappresentazione dell' irrappresentabile che ci tiene al mondo: i legami continui, pervasivi, incessanti e inestricabili dell'io con l'altro da sè. Chiamato via via influsso dei pianeti o della natura, influsso del tempo che passa e che cambia, influssi del caso o dell'interelazione con il nostro prossimo.
Noi non siamo soli. E' un coro continuo quello che ci accompagna e ci conforma. Per quanto ignaro l'io, la nostra identità, se a questo punto si può ancora chiamare identità, sta sempre assieme ed è sempre definita da questo altro da sè.
Noi non siamo soli, si vive di relazioni. Per quanto ignari siamo sempre avvinti agli archetipi del passato dei nostri familiari e dei loro avi e degli avi dei loro avi, e degli avi degli avi degli avi. E agli archetipi del nostro gruppo sociale di appartenenza, anch'esso influenzato da mille contaminazioni precedenti. E agli archetipi degli altri con cui veniamo in contatto, che ci influenzano e li influenzano in un groviglio senza fine né principio.
Paese Reale è dunque l'espressione dello sconfinato mélange universale che ci contiene, l'arcano contatto cosmico che tutti lega e di cui siamo perennemente imbevuti: io, voi, quelli che non ci conoscono e verranno a vedere questa mostra, e pure ciò che anche se non verrà presenzierà ugualmente, in quanto aleggiante su di noi. Determinante su quello che siamo ora e quel che saremo in futuro, ossia: i nostri lutti, le nostre rabbie, gli amori andati chissà dove, i giorni di sole goduti, la gioia per il puntuale arrivo dell'ora
legale a marzo, le paure superate, gli incontri fortunosi e fortunati, le rimozioni, i colpi di culo, gli attimi di felicità, i tatuaggi della sfortuna, la saggezza che si impone a volte.
Quelle cose cioè chiamate, in estrema sintesi, la nostra storia.
Ossia quel cammino verso il marameo imponderabile che ci stupirà dopo il trapasso.
E Paese Reale perciò, da microcosmo padano di tremila abitanti assurge a scenario universale del divenire umano, dell' incommensurabile che culliamo dentro.
Paese Reale è quindi opera mia? O è il passato, il paese Stienta, voi che leggete, che misteriosamente vi esprimete attraverso di me?
Infine questo lavoro vuole essere un segnale diverso nell'attuale sistema artistico, dove si producono troppo spesso opere che solo i ricchi possono permettersi e che comunque qualcuno, leggi critici spesso prezzolati, deve sempre prima decifrare al popolo per avvalorare l'attuale patetico, cadaverico status-quo super classista.
Fuori dal sistema dunque, fuori dai leccamenti ai critici, dalla vendita dell'opera come sinonimo di qualità. Fuori da tutto questo e dentro la vita della gente, in luoghi dove i prodotti artistici si impastino con la vita.
Nel municipio di Stienta quindi, in esposizione permanente, dove la gente passa tutti i giorni e vedrà se vorrà la propria faccia e la propria storia . Testimonianza, insieme alle altre seicento e passa storie raccolte, di una prova di forza fisica e mentale, lucidamente stupida e gratuita, body art de noantri, immenso totem evocativo della potenza e del divino che c'è in noi, altare laico al mistero di vivere.
Avendo superato abbondantemente i limiti del serioso e dell'autoincensamento, mi scuso, ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato e concludo: forza Inter! Forza Spal! Forza Stientese!
Note tecniche: i disegni sono realizzati con penne a sfera, china, acquarello, altri sono fotocopie dipinte, altri a tessuto assemblato. Qualcosa del formato grafico iniziale utilizzato deriva dai lavori di un grande fotografo slavo visto su Zoom oltre vent'anni fa, di cui non ricordo il nome. Le interviste sono state realizzate in tempi diversi dai ritratti, perciò spesso le espressioni dei visi disegnati non concordano con il climax che traspare dalle parole. Da ormai diversi anni per non morire di noia cambio tecnica e tema ad ogni nuova sessione di ritratti, quindi ogni volta i soggetti appaiono in nuove posture o agghindati in maniera diversa. Il primo tema è stato : TUTTI PER UNO,UNO PER TUTTI (dove le persone erano accorpate tre alla volta). Il secondo era: IL PAESE TORNA A GUARDARE A SINISTRA (aveva vinto le elezioni politiche il centrosinistra e quindi a tutti i soggetti avevo chiesto di guardare in quella direzione). Il terzo tema è stato: A TUTTI E' STATO CHIESTO DI SORRIDERE...ALMENO LORO ( i soggetti ritratti erano esclusivamente bambini). Nel 2007 il tema era: NON CI RESTA CHE SOGNARE ? ( e le persone sono state disegnate tutte con gli occhi chiusi, in atteggiamento vagamente onirico) .Il tema del 2008 è stato LA LINEA DELLA VITA, LA LINEA DELL'AMORE: TUTTO GIA' SCRITTO? ( oltre al ritratto del volto compariva la mano sinistra della persona ritratta. La mano, che nella credenza popolare, viene letta in tutte le sue linee per interpretare il futuro). Nel 2009 il tema era: GUARDANDO IN FACCIA L'ALTISSIMO...SE C'E' ( e tutti sono ritratti con lo sguardo verso il cielo). Il tema del 2010 sarà : INEVITABILE? ( e tutti i soggetti di questa sessione compariranno mascherati)
Questa opera è dedicata al professor Luigi Barotto al ferroviere Savino di Terlizzi e a mia zia Derna Romani. Ci fosse lo stampino per riprodurre su scala industriale gente cosi'.
Paese Reale, negli accordi con l'amministrazione comunale, doveva rimanere in esposizione permanente nel municipio di Stienta, ma essendo diventata un opera mastodontica ( più di 60 metri quadri) ora non si sa dove collocarla, ed è riparata a casa mia, in attesa di trovare spazi espositivi adatti. Tutti i ritratti saranno visibili e scaricabili dal sito www.piermariaromani.it, il link è PAESE REALE.
Piermaria Romani Occhiobello 10 marzo 1991-19 settembre 2010
BIOGRAFIA IN BREVE.
Classe 1959, tra le altre cose ho fatto l'autore per Cuore,Colors,G.Q.,Smemoranda,Comix,il MisFatto,Le iene,Telemontecarlo,Rai 2,Rete quattro,Odeon,La sette.Ho esposto in collettive curate da Achille Bonito Oliva,Vittorio Sgarbi,Enzo Cucchi.
01
ottobre 2010
Piermaria Romani – Paese Reale
Dal primo al 03 ottobre 2010
arte contemporanea
Location
CHIOSTRO DI SAN PAOLO
Ferrara, Piazzetta Alberto Schiatti, (Ferrara)
Ferrara, Piazzetta Alberto Schiatti, (Ferrara)
Autore