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Piero Gilardi / Tea Taramino – Il riaffiorar dell’acqua
Si tratta di un’esposizione tematizzata progettata specificamente per Casa Cavassa da questa diade artistica che della storia, delle funzioni sociali e della narrazione simbolica dell’edificio ha colto come suggestione saliente l’elemento acqueo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si apre al pubblico il 25 giugno alle ore 18 presso il Museo Civico di Saluzzo la mostra degli artisti torinesi Piero Gilardi e Tea Taramino, secondo appuntamento site specific a cura di Guido Curto presso Casa Cavassa.
Dopo aver ospitato Margherita di Enrica Borghi nell'autunno del 2003, il conservatore del Museo, Elena Pianea, riapre gli spazi dell'edificio più sontuoso del rinascimento saluzzese per quello che vorrebbe diventare un appuntamento fisso annuale che mette in gioco gli antichi spazi e le collezioni civiche d'epoca aprendo il dialogo con l'arte contemporanea.
Si tratta di un'esposizione tematizzata progettata specificamente per Casa Cavassa da questa diade artistica che della storia, delle funzioni sociali e della narrazione simbolica dell'edificio ha colto come suggestione saliente l'elemento acqueo.
Fin dall'origine la storica famiglia Cavassa ha fruito dell'acqua attingendo ad una generosa falda sotterranea che scorre sotto l'edificio e lo stesso simbolo araldico vi fa riferimento: un pesce cavedano, che nuota contro corrente, punteggia la dimora unitamente ad un sole accompagnato da nubi grandinifere, simbolo del Marchesato. L'acqua compare come segno con tutte le implicazioni metaforiche al contesto sociale e geografico di Saluzzo, centro agricolo ai piedi del Monviso e delle sorgenti del Po. Fiume oggi coinvolto nella problematica ecologica planetaria dell'utilizzo equilibrato e consapevole di questa fondamentale risorsa.
Il percorso di installazioni artistiche creato dagli autori si snoda attraverso nove tappe che, sui diversi livelli di Casa Cavassa, sottolineano luoghi, funzioni e simboli significativi di questo habitat storico, restituendoli come rappresentazioni dell'elemento acqueo: le installazioni sono opere interattive che ne mettono in evidenza aspetti fenomenici e sensoriali. Il pubblico potrà, ad esempio, riflettersi nello specchio d'arte virtuale di Affacciandosi sul profondo o attivare il giocoso balenio di riflessi di Marchingegno; osservare le gocce d'acqua che evaporano cadendo su una scultura di rame in Trasmutazione delle acque o in Controcorrente far ondeggiare la risalita dei pesci lungo le scale.
Nel pensare e realizzare questa mostra attraverso il dialogo con Elena Pianea, e con il suo staff, gli autori hanno voluto dar vita ad un'esperienza di ''arte relazionale'' intesa come campo creativo di mutua condivisione.
La simbologia dell'acqua - che di per sé stessa ha una valenza vitale e relazionale - è stata scelta come elemento catalizzatore di nuovi significati e di connessione tra passato presente e futuro. Dai segni arcani ed espliciti disseminati all'interno di Casa Cavassa si è potuto così attingere ad un tema vitale che ripropone una problematica oggi più che mai attuale e universale: la preziosità dell'acqua.
Dopo aver ospitato Margherita di Enrica Borghi nell'autunno del 2003, il conservatore del Museo, Elena Pianea, riapre gli spazi dell'edificio più sontuoso del rinascimento saluzzese per quello che vorrebbe diventare un appuntamento fisso annuale che mette in gioco gli antichi spazi e le collezioni civiche d'epoca aprendo il dialogo con l'arte contemporanea.
Si tratta di un'esposizione tematizzata progettata specificamente per Casa Cavassa da questa diade artistica che della storia, delle funzioni sociali e della narrazione simbolica dell'edificio ha colto come suggestione saliente l'elemento acqueo.
Fin dall'origine la storica famiglia Cavassa ha fruito dell'acqua attingendo ad una generosa falda sotterranea che scorre sotto l'edificio e lo stesso simbolo araldico vi fa riferimento: un pesce cavedano, che nuota contro corrente, punteggia la dimora unitamente ad un sole accompagnato da nubi grandinifere, simbolo del Marchesato. L'acqua compare come segno con tutte le implicazioni metaforiche al contesto sociale e geografico di Saluzzo, centro agricolo ai piedi del Monviso e delle sorgenti del Po. Fiume oggi coinvolto nella problematica ecologica planetaria dell'utilizzo equilibrato e consapevole di questa fondamentale risorsa.
Il percorso di installazioni artistiche creato dagli autori si snoda attraverso nove tappe che, sui diversi livelli di Casa Cavassa, sottolineano luoghi, funzioni e simboli significativi di questo habitat storico, restituendoli come rappresentazioni dell'elemento acqueo: le installazioni sono opere interattive che ne mettono in evidenza aspetti fenomenici e sensoriali. Il pubblico potrà, ad esempio, riflettersi nello specchio d'arte virtuale di Affacciandosi sul profondo o attivare il giocoso balenio di riflessi di Marchingegno; osservare le gocce d'acqua che evaporano cadendo su una scultura di rame in Trasmutazione delle acque o in Controcorrente far ondeggiare la risalita dei pesci lungo le scale.
Nel pensare e realizzare questa mostra attraverso il dialogo con Elena Pianea, e con il suo staff, gli autori hanno voluto dar vita ad un'esperienza di ''arte relazionale'' intesa come campo creativo di mutua condivisione.
La simbologia dell'acqua - che di per sé stessa ha una valenza vitale e relazionale - è stata scelta come elemento catalizzatore di nuovi significati e di connessione tra passato presente e futuro. Dai segni arcani ed espliciti disseminati all'interno di Casa Cavassa si è potuto così attingere ad un tema vitale che ripropone una problematica oggi più che mai attuale e universale: la preziosità dell'acqua.
25
giugno 2004
Piero Gilardi / Tea Taramino – Il riaffiorar dell’acqua
Dal 25 giugno al 31 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
MUSEO CIVICO CASA CAVASSA
Saluzzo, Via San Giovanni, 5, (Cuneo)
Saluzzo, Via San Giovanni, 5, (Cuneo)
Orario di apertura
Fino al 30 settembre:
martedì e mercoledì visita unica ore 11 e ore 16 (oppure su prenotazione)
da giovedì a domenica dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 18. Dal 1 ottobre:
martedì e mercoledì visita unica ore 11 e 15 (oppure su prenotazione)
da giovedì a domenica dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 17
Vernissage
25 Giugno 2004, ore 18