A partire dal 27 ottobre, sino al 26 novembre, la Galleria Camelu ospiterà circa 15 opere del pittore Piero Mascetti rappresentative della ricerca svolta nell’ultimo anno di attività.
Per tratteggiare la personalità dell’artista, così scrive il curatore della mostra, Andrea Romoli Barberini: “Piero Mascetti è un artista che cerca il ‘nuovo’ senza uscire dai confini di una rigorosa disciplina pittorica[…] Nei lavori di questo artista gestualità e memoria interpretano ruoli preminenti: è nel gesto, infatti, nell’atto liberatorio dato dalla simultaneità del fare e del pensare, che il pittore sprigiona la propria energia creativa sostanziata dalle esperienze stipate nei depositi della memoria. Ma la pittura di Mascetti, pur basandosi su una gestualità ampia e solenne, non esclude a priori il controllo razionale: se la memoria offre gli spunti al fare pittorico, la mano può correre sulla tela senza tuttavia godere di un’assoluta libertà. Non si spiegherebbero altrimenti certe sofisticate giustapposizioni cromatiche che tutto sono fuorché frutto del caso, o, se si preferisce dell’automatismo surrealista”.
La mostra è corredata da un catalogo che contiene un’intervista all’artista di Andrea Romoli Barberini e una ricca antologia critica.

Notizia biografica.
Piero Mascetti nasce a Roma il 29 giugno 1963.
In giovane età frequenta lo studio del pittore Umberto Bottiglia dove apprende l’antica tecnica della pittura ad olio.
Dalla fine degli anni Ottanta inizia a partecipare a numerose rassegne collettive. Nel 1998 tiene una grande personale nel locali di Palazzo Ducale dei Rospigliosi a Zagarolo (Roma). A partire dal 1999 la sua attività espositiva si sviluppa su scala nazionale con numerose mostre collettive e personali. Nel 2003-2004 ha partecipato alla Quadriennale di Roma, “Anteprima”, che si è tenuta negli spazi di Palazzo Reale a Napoli. Alcuni suoi lavori sono stati utilizzati per scenografie teatrali e per illustrare manifesti e libri.