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Piero Paolo Lucchetta – Homo sacer
Mostra personale che raccoglie venti opere di Piero Paolo Lucchetta, pittore trevigiano impegnato in una ricerca di particolare intensità espressiva sui corpi e sui volti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Piero Paolo Lucchetta mette al centro della sua pittura
la figura umana, colta attraverso una varietà di fisionomie,
posture, gesti, che ne esplicitano la gracilità, la vulnerabilità,
la solitudine. Al tempo stesso ne celebra l’inviolabile dignità
pur nelle condizioni di massima fragilità e abbandono.
Il suo umanesimo si rivolge ad una varietà di situazioni
esistenziali, età anagrafiche, gruppi etnici, enigmatiche
vicende biografiche, presentando volti e corpi nella loro
immediata, irrimediabile, incresciosa fattualità, con un’intensità
espressiva esclusivamente debitrice di un severo
realismo.
A suggellare questa indagine sulla passività e infelicità
del corpo vivente affiora a tratti la presenza della morte.
E’ come se, con un atto di autocontrollo, lo sguardo
dell’artista si imponesse di non frapporre alcun diaframma
consolatorio alla crudezza della visione, ma di accoglierla
interamente, con un nitido senso della forma, nella sua
insopportabile verità. Analogo rigoroso esercizio questa
pittura impone allo spettatore, il quale non può che sentirsi
attratto e insieme turbato da tanta franchezza.
I toni smorzati e freddi di una stesura pittorica magra,
occasionalmente screziata di scarlatto, gli elaborati fondi
scuri, su cui si stagliano le figure isolate, sono la cifra
dell’austerità di un pensiero per immagini nutrito di una
cultura pittorica che sembra evocare l’arte del Seicento.
Ma questa consapevole assimilazione del passato non manca
di relazioni con le esperienze più avanzate della figurazione
non deformante contemporanea, in particolare con quelle
esplicitamente impegnate nell’attivazione della potenza
dell’immagine, come la desolazione delle carni di Lucian Freud
o l’aspra vitalità di Marlene Dumas.
La capacità di nutrirsi della tradizione a partire da uno
stringente e irrinunciabile senso dell’attualità fa dell’opera
di Piero Paolo Lucchetta una straordinaria testimonianza
della forza comunicativa della pittura e del suo ostinato
perdurare.
Corrado Castellani
la figura umana, colta attraverso una varietà di fisionomie,
posture, gesti, che ne esplicitano la gracilità, la vulnerabilità,
la solitudine. Al tempo stesso ne celebra l’inviolabile dignità
pur nelle condizioni di massima fragilità e abbandono.
Il suo umanesimo si rivolge ad una varietà di situazioni
esistenziali, età anagrafiche, gruppi etnici, enigmatiche
vicende biografiche, presentando volti e corpi nella loro
immediata, irrimediabile, incresciosa fattualità, con un’intensità
espressiva esclusivamente debitrice di un severo
realismo.
A suggellare questa indagine sulla passività e infelicità
del corpo vivente affiora a tratti la presenza della morte.
E’ come se, con un atto di autocontrollo, lo sguardo
dell’artista si imponesse di non frapporre alcun diaframma
consolatorio alla crudezza della visione, ma di accoglierla
interamente, con un nitido senso della forma, nella sua
insopportabile verità. Analogo rigoroso esercizio questa
pittura impone allo spettatore, il quale non può che sentirsi
attratto e insieme turbato da tanta franchezza.
I toni smorzati e freddi di una stesura pittorica magra,
occasionalmente screziata di scarlatto, gli elaborati fondi
scuri, su cui si stagliano le figure isolate, sono la cifra
dell’austerità di un pensiero per immagini nutrito di una
cultura pittorica che sembra evocare l’arte del Seicento.
Ma questa consapevole assimilazione del passato non manca
di relazioni con le esperienze più avanzate della figurazione
non deformante contemporanea, in particolare con quelle
esplicitamente impegnate nell’attivazione della potenza
dell’immagine, come la desolazione delle carni di Lucian Freud
o l’aspra vitalità di Marlene Dumas.
La capacità di nutrirsi della tradizione a partire da uno
stringente e irrinunciabile senso dell’attualità fa dell’opera
di Piero Paolo Lucchetta una straordinaria testimonianza
della forza comunicativa della pittura e del suo ostinato
perdurare.
Corrado Castellani
04
marzo 2012
Piero Paolo Lucchetta – Homo sacer
Dal 04 marzo al 04 aprile 2012
arte contemporanea
Location
QUARTIERE LATINO LIBRI
Conegliano, Via Xi Febbraio, 34, (Treviso)
Conegliano, Via Xi Febbraio, 34, (Treviso)
Orario di apertura
9-12 16-19 tutti i giorni eccetto lunedì mattina
Vernissage
4 Marzo 2012, ore 17,30
Autore
Curatore