Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Piero Rasero – Cielo, alberi, acqua
pittore figurativo Piero Rasero, uno dei principali esponenti contemporanei del filone paesaggista piemontese le cui radici affondano nell’Ottocento
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“evvivanoè esposizioni d’arte”, in via Vittorio Emanuele 56 a Cherasco (CN), inaugura la propria stagione espositiva ospitando la mostra personale “Cielo, alberi, acqua – Il linguaggio degli elementi naturali viaggiando tra Langhe e Mediterraneo” del pittore figurativo Piero Rasero, uno dei principali esponenti contemporanei del filone paesaggista piemontese le cui radici affondano nell’Ottocento.
La mostra è organizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Città di Cherasco.
«Questa esposizione è il frutto della mia collaborazione ormai quinquennale con Rasero –spiega Sara Merlino, la giovane direttrice artistica di evvivanoè- Vuol’essere la presentazione di un pittore che in oltre trent’anni di attività ha sempre saputo interpretare in modo genuino, profondo e poetico le terre e i luoghi che lo circondano, lasciando trasparire nelle sue tele sia i sentimenti che il proprio messaggio artistico in opere di alta maestria tecnica».
Rasero, 58 anni, originario del Monferrato, risiede oggi a Carmagnola (Torino) dopo aver vissuto in diverse regioni d’Italia, con frequenti soggiorni in numerosi paesi europei.
I suoi dipinti sono stati esposti in tutta Italia (Torino, Milano, Padova, Bologna, Verona, Cremona, Ferrara, Piacenza, Amalfi, Caserta, Otranto, ecc) e all’estero (Parigi, Cannes e Vence in Francia; a Monte Carlo, in Germania e negli Stati Uniti).
Sue opere fanno parte di svariate collezioni private anche al di fuori dell’Europa (dal Canada al Venezuela, dal Giappone al Sudafrica e all’Australia) e sono presenti al Sharjah Art Museum degli Emirati Arabi Uniti, su invito del direttore Hisam Al Madhloum.
La mostra di Rasero in evvivanoè viene inaugurata sabato 18 marzo alle ore 16,30 con un rinfresco offerto dalla Pasticceria Barbero, i cui storici locali si trovano a poche arcate di distanza dalla nuova galleria d’arte contemporanea.
L’esposizione è a ingresso gratuito e resterà aperta dal mercoledì al sabato con orario 10-12,30 e 15-19, fino al 31 marzo. Apertura straordinaria dalle 9 alle 19 anche domenica 26 marzo, in occasione del Grande Mercato dell’Antiquariato organizzato dalla Città di Cherasco.
estratti dai principali commenti critici
piero rasero
Paolo Levi (critico e scrittore):
Piero Rasero è un artista che riconduce il paesaggio alla sua realtà poetica, esaltandone i particolari senza trasformare in chiave di sogno ciò che egli capta con animo puro nel quotidiano.
Il Vero, la Verità, per questo maestro della tavolozza, sono già sogni visibili, senza dover giocare d'astuzia con il surreale. Lavori dal difficile studio prospettico e di luce ci fanno condividere la tranquillità di un mondo incontaminato, entro il quale vorremmo, perché no? navigare, ritirarci, ripararci.
Piero Rasero si esprime tramite l'affrontare la bellezza del mare e le sue case assolate, estive, dove le bouganvillee avvolgono, in uno scialle rosso-giallo, i muri.
Si direbbe che gli esterni di Rasero siano impregnati di un'atmosfera, di una sensibilità così segrete e toccanti per cui all'osservatore è chiaro quanta civiltà interiore vi sia in questi lavori, composizioni dov'è esaltata la semplicità della natura, mai declamata.
Dalle sue opere viene incontro un dolce presagio di serenità, grazie a una luce impalpabile e diffusa, intessuta da un senso di sospensione, di attesa misteriosa, di dolcezza calda, estiva.
Alfredo Pasolino (critico d’arte):
Rasero è molto bravo per le prospettive che sa creare, dimostrando di conoscere quelli che sono gli elementi base del disegno assonometrico e della prospettiva.
Molto efficace nei colori, l'artista dona forza all'atmosfera tipica ligure. Riesce a conferire espressività non solo al segno, alla forza vibrante e l'energia del colore, ma anche ai particolari: lo scorcio di una casa, una villa sul mare.
Dimostra quello che è un assunto cristiano: dietro a ogni cosa, quindi a ogni casa, c'è il pensiero, e pensare è pittura, e c'è l'anima che naturalmente sostiene il progetto stesso. Quindi sono quadri d'anima.
Sara Merlino (critica d’arte; direttrice artistica evvivanoé, cherasco):
L’artista ricerca l’essenza dei luoghi attraverso i tratti e il colore; svela i segreti per accedere a mondi dall’atmosfera sospesa e vagamente sognante. Una prospettiva di luci, ombre e colori dona profondità alle opere, modellando uno spazio fisico che appare in rilievo.
I paesaggi si estendono così oltre i limiti fisici della tela, fino ad avvolgere e comprendere in sé l'osservatore, che è spinto ad appoggiarsi ai muretti assolati o cercare il fresco profumo dei cespugli in fiore, sfiorandone i petali […]
Piero Rasero racconta ogni più nascosto e intimo segreto custodito dalla natura e lo mostra a noi con disarmante verità; semplicemente narrando.
Nelle sue tele ogni cespuglio, ogni foglia, ogni petalo viene trattato come un microcosmo. La luce calda e forte del sole riempie di colore una parte, ne lascia in ombra un’altra, crea contrasti netti. E’ un brano di verità che forse cela una sottile e quasi imprecettibile malinconia.
Gerard Argelier (critico d’arte):
L'artista ama raccontare una natura fra luci e riflessi, dai colori cangianti e verosimilmente accattivanti […] Un paesaggio naturale e ricco di effetti ottici, che apportano grandi e infinite conoscenze della sua creatività visiva.
Massimo Centini (scrittore):
Nei paesaggi di Rasero prevale il motivo dell'albero, nel suo lavoro c'è sempre la volontà di mediare il dialogo tra la molteplicità di sensazioni che lo assalgono quotidianamente , ed il bisogno di comunicare agli altri il magnifico mondo delle emozioni che chiede di visualizzarsi in gesto, il colore, la traccia poetica.
Carlo Morra (critico d’arte):
Il paesaggio spesso si accende di cromìe se un roseto o un cespuglio di lillà si abbarbica contro un muro baciato dal sole; il contrasto cromatico dà allora motivo al pittore per comporre una pagina di grande suggestione.
Antonio Oberti (critico d’arte):
[…] A suo modo egli è un poeta, dell'atmosfera, delle piante, delle acque, del silenzio. Accolti quel tanto che convengono al suo temperamento meditativo e tenero tendente a superare la realtà per evidenziarne quella più nascosta e complessa.
Ennio Concarotti (critico d’arte):
Si tratta di uno stile espressivo meditato, più poetico che descrittivo […] E' così che Piero Rasero può superare una verità soltanto paesaggistica e raggiungere una narrazione pittorica ricca di profonde vibrazioni spirituali.
Laura Bonaudi (giornalista):
La freschezza del colore, l'armonia delle tinte, il sapiente accostamento cromatico (caldo-freddo, luce-ombra) ci colpiscono per primi, i gialli, i malva, i viola, i grigi sono per lo più usati schietti, così come le terre li danno.
La sommessa musica ed il forte concentrato di molti accostamenti saltano agli occhi in ogni composizione.
Sicurezza di segno e di tocco si accompagnano, in Rasero, a questa sensibilità nel colore. Scelte scenografiche, di quella nitida resecazione della natura, soltanto in apparenza indifferente, in realtà guidata da una inflessibile regione ritmica che dal 'presto' trapassa, in pause misurate, ad un 'largo' melanconico, come in uno specchio di cristallina limpidezza, il tutto a prova di una piena vena e capacità compositiva e cromatica.
La mostra è organizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Città di Cherasco.
«Questa esposizione è il frutto della mia collaborazione ormai quinquennale con Rasero –spiega Sara Merlino, la giovane direttrice artistica di evvivanoè- Vuol’essere la presentazione di un pittore che in oltre trent’anni di attività ha sempre saputo interpretare in modo genuino, profondo e poetico le terre e i luoghi che lo circondano, lasciando trasparire nelle sue tele sia i sentimenti che il proprio messaggio artistico in opere di alta maestria tecnica».
Rasero, 58 anni, originario del Monferrato, risiede oggi a Carmagnola (Torino) dopo aver vissuto in diverse regioni d’Italia, con frequenti soggiorni in numerosi paesi europei.
I suoi dipinti sono stati esposti in tutta Italia (Torino, Milano, Padova, Bologna, Verona, Cremona, Ferrara, Piacenza, Amalfi, Caserta, Otranto, ecc) e all’estero (Parigi, Cannes e Vence in Francia; a Monte Carlo, in Germania e negli Stati Uniti).
Sue opere fanno parte di svariate collezioni private anche al di fuori dell’Europa (dal Canada al Venezuela, dal Giappone al Sudafrica e all’Australia) e sono presenti al Sharjah Art Museum degli Emirati Arabi Uniti, su invito del direttore Hisam Al Madhloum.
La mostra di Rasero in evvivanoè viene inaugurata sabato 18 marzo alle ore 16,30 con un rinfresco offerto dalla Pasticceria Barbero, i cui storici locali si trovano a poche arcate di distanza dalla nuova galleria d’arte contemporanea.
L’esposizione è a ingresso gratuito e resterà aperta dal mercoledì al sabato con orario 10-12,30 e 15-19, fino al 31 marzo. Apertura straordinaria dalle 9 alle 19 anche domenica 26 marzo, in occasione del Grande Mercato dell’Antiquariato organizzato dalla Città di Cherasco.
estratti dai principali commenti critici
piero rasero
Paolo Levi (critico e scrittore):
Piero Rasero è un artista che riconduce il paesaggio alla sua realtà poetica, esaltandone i particolari senza trasformare in chiave di sogno ciò che egli capta con animo puro nel quotidiano.
Il Vero, la Verità, per questo maestro della tavolozza, sono già sogni visibili, senza dover giocare d'astuzia con il surreale. Lavori dal difficile studio prospettico e di luce ci fanno condividere la tranquillità di un mondo incontaminato, entro il quale vorremmo, perché no? navigare, ritirarci, ripararci.
Piero Rasero si esprime tramite l'affrontare la bellezza del mare e le sue case assolate, estive, dove le bouganvillee avvolgono, in uno scialle rosso-giallo, i muri.
Si direbbe che gli esterni di Rasero siano impregnati di un'atmosfera, di una sensibilità così segrete e toccanti per cui all'osservatore è chiaro quanta civiltà interiore vi sia in questi lavori, composizioni dov'è esaltata la semplicità della natura, mai declamata.
Dalle sue opere viene incontro un dolce presagio di serenità, grazie a una luce impalpabile e diffusa, intessuta da un senso di sospensione, di attesa misteriosa, di dolcezza calda, estiva.
Alfredo Pasolino (critico d’arte):
Rasero è molto bravo per le prospettive che sa creare, dimostrando di conoscere quelli che sono gli elementi base del disegno assonometrico e della prospettiva.
Molto efficace nei colori, l'artista dona forza all'atmosfera tipica ligure. Riesce a conferire espressività non solo al segno, alla forza vibrante e l'energia del colore, ma anche ai particolari: lo scorcio di una casa, una villa sul mare.
Dimostra quello che è un assunto cristiano: dietro a ogni cosa, quindi a ogni casa, c'è il pensiero, e pensare è pittura, e c'è l'anima che naturalmente sostiene il progetto stesso. Quindi sono quadri d'anima.
Sara Merlino (critica d’arte; direttrice artistica evvivanoé, cherasco):
L’artista ricerca l’essenza dei luoghi attraverso i tratti e il colore; svela i segreti per accedere a mondi dall’atmosfera sospesa e vagamente sognante. Una prospettiva di luci, ombre e colori dona profondità alle opere, modellando uno spazio fisico che appare in rilievo.
I paesaggi si estendono così oltre i limiti fisici della tela, fino ad avvolgere e comprendere in sé l'osservatore, che è spinto ad appoggiarsi ai muretti assolati o cercare il fresco profumo dei cespugli in fiore, sfiorandone i petali […]
Piero Rasero racconta ogni più nascosto e intimo segreto custodito dalla natura e lo mostra a noi con disarmante verità; semplicemente narrando.
Nelle sue tele ogni cespuglio, ogni foglia, ogni petalo viene trattato come un microcosmo. La luce calda e forte del sole riempie di colore una parte, ne lascia in ombra un’altra, crea contrasti netti. E’ un brano di verità che forse cela una sottile e quasi imprecettibile malinconia.
Gerard Argelier (critico d’arte):
L'artista ama raccontare una natura fra luci e riflessi, dai colori cangianti e verosimilmente accattivanti […] Un paesaggio naturale e ricco di effetti ottici, che apportano grandi e infinite conoscenze della sua creatività visiva.
Massimo Centini (scrittore):
Nei paesaggi di Rasero prevale il motivo dell'albero, nel suo lavoro c'è sempre la volontà di mediare il dialogo tra la molteplicità di sensazioni che lo assalgono quotidianamente , ed il bisogno di comunicare agli altri il magnifico mondo delle emozioni che chiede di visualizzarsi in gesto, il colore, la traccia poetica.
Carlo Morra (critico d’arte):
Il paesaggio spesso si accende di cromìe se un roseto o un cespuglio di lillà si abbarbica contro un muro baciato dal sole; il contrasto cromatico dà allora motivo al pittore per comporre una pagina di grande suggestione.
Antonio Oberti (critico d’arte):
[…] A suo modo egli è un poeta, dell'atmosfera, delle piante, delle acque, del silenzio. Accolti quel tanto che convengono al suo temperamento meditativo e tenero tendente a superare la realtà per evidenziarne quella più nascosta e complessa.
Ennio Concarotti (critico d’arte):
Si tratta di uno stile espressivo meditato, più poetico che descrittivo […] E' così che Piero Rasero può superare una verità soltanto paesaggistica e raggiungere una narrazione pittorica ricca di profonde vibrazioni spirituali.
Laura Bonaudi (giornalista):
La freschezza del colore, l'armonia delle tinte, il sapiente accostamento cromatico (caldo-freddo, luce-ombra) ci colpiscono per primi, i gialli, i malva, i viola, i grigi sono per lo più usati schietti, così come le terre li danno.
La sommessa musica ed il forte concentrato di molti accostamenti saltano agli occhi in ogni composizione.
Sicurezza di segno e di tocco si accompagnano, in Rasero, a questa sensibilità nel colore. Scelte scenografiche, di quella nitida resecazione della natura, soltanto in apparenza indifferente, in realtà guidata da una inflessibile regione ritmica che dal 'presto' trapassa, in pause misurate, ad un 'largo' melanconico, come in uno specchio di cristallina limpidezza, il tutto a prova di una piena vena e capacità compositiva e cromatica.
18
marzo 2006
Piero Rasero – Cielo, alberi, acqua
Dal 18 al 31 marzo 2006
arte contemporanea
Location
EVVIVANOE’ (ATTENZIONE: SEDE NON PIU’ ATTIVA)
Cherasco, Via Vittorio Emanuele, 56, (Cuneo)
Cherasco, Via Vittorio Emanuele, 56, (Cuneo)
Orario di apertura
Mer-Dom 9-12 e 15,30-19,30
Autore