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Piero Scandura – Nonluoghi
Piero Scandura nella recente produzione artistica della serie Stanze sembra
indagare proprio i nonluoghi, strappandoli al loro anonimato e raffigurandoli sulla
tela
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione della Notte dei Musei – iniziativa nazionale che apre gratuitamente
le porte di musei e aree archeologiche in orario serale e notturno, permettendo
un’emozionante e insolita fruizione del patrimonio artistico italiano per tutti coloro
che non riescono a farlo nei consueti orari di visita – la Provincia di Massa-Carrara
propone il taglio del nastro della mostra Scandura.Nonluoghi.
Il neologismo nonluogo – coniato da Marc Augé negli anni Novanta – definisce tutti
quegli spazi che hanno la peculiarità di non essere identitari, relazionali e storici in
contrapposizione ai luoghi antropologici fortemente connotati dal passato e dalla
stratificazione della presenza umana.
I nonluoghi – sempre secondo Augé – sono un prodotto della surmodernità
altamente rappresentativo della nostra epoca caratterizzata dalla precarietà assoluta,
dall’instabilità, dal continuo cambiamento e dall’individualismo solitario. Sono
nonluoghi tutte quelle strutture necessarie per la circolazione e il trasporto di persone
e beni quali le autostrade, gli aeroporti, le stazioni oppure quelle create per il tempo
libero – centri commerciali e parchi divertimento ad esempio – o all’insegna della
provvisorietà come può essere un campo profughi. Insomma luoghi in cui tutti vi
transitano ma nessuno vi abita.
Inoltre con il termine nonluogo viene indicato anche il rapporto che si crea tra gli
individui e quegli stessi spazi, relazione all’insegna dell’incomunicabilità o meglio non-
relazione.
Piero Scandura nella recente produzione artistica della serie Stanze sembra
indagare proprio i nonluoghi, strappandoli al loro anonimato e raffigurandoli sulla
tela. Il suo approccio è intimistico, quasi metafisico e surreale, proteso verso una
dimensione estetica ed emozionale. Interesse che si amplia con naturalezza verso
l’architettura, la grafica e il design. Infatti sono proprio gli oggetti di design – sedie,
divani, poltrone, chaise longue – a creare il punctum dell’intera composizione
rendendola estraniata ed estraniante al contempo. Oggetti con i quali facilmente
lo spettatore – abituale frequentatore di nonluoghi – instaura un processo di
identificazione, alienazione e solitudine.
Nella mostra in corso l’artista e il curatore alla ricerca di un sottile gioco intellettuale
e ossimorico hanno collocato le Stanze all’interno di uno spazio – come la Sala degli
specchi e degli Svizzeri – dalle fortissime connotazioni storiche e antropologiche. Una
compresenza inusitata e fortemente spiazzante, quasi alla ricerca di una terza identità
ancora da definire.
Per accentuare ulteriormente il contrasto, oltre alle pitture, alcune installazioni che
invadono lo spazio concorrono al rafforzamento del binomio antitetico luogo-nonluogo.
CREDITS
Scandura. Nonluoghi
Mostra promossa da
Provincia di Massa-Carrara
Presidente: Osvaldo Angeli
Assessore alle politiche culturali: Lara Venè
Titolo: Scandura. Nonluoghi
A cura di: Cinzia Compalati
Sede: Massa, Palazzo Ducale, Piazza Aranci – 35, Sala degli Specchi e Sala degli
Svizzeri
Inaugurazione: sabato 19 maggio ore 18.00
Durata: 20 maggio – 15 giugno 2012
INFORMAZIONI e CONTATTI
Orari: da martedì a sabato 16.30 – 19.30; domenica 11.00 – 13.00 e 16.30–19.30.
Lunedì chiuso
Informazioni: 0585 816343 o 0585 816613
Sito: www.provincia.ms.it
Contatti per la stampa:
Giuliano Bianchi – g.bianchi@provincia.ms.it – tel. 0585 816203
Cinzia Compalati – cinzia.compalati@gmail.com – tel. +39 339 3494536
le porte di musei e aree archeologiche in orario serale e notturno, permettendo
un’emozionante e insolita fruizione del patrimonio artistico italiano per tutti coloro
che non riescono a farlo nei consueti orari di visita – la Provincia di Massa-Carrara
propone il taglio del nastro della mostra Scandura.Nonluoghi.
Il neologismo nonluogo – coniato da Marc Augé negli anni Novanta – definisce tutti
quegli spazi che hanno la peculiarità di non essere identitari, relazionali e storici in
contrapposizione ai luoghi antropologici fortemente connotati dal passato e dalla
stratificazione della presenza umana.
I nonluoghi – sempre secondo Augé – sono un prodotto della surmodernità
altamente rappresentativo della nostra epoca caratterizzata dalla precarietà assoluta,
dall’instabilità, dal continuo cambiamento e dall’individualismo solitario. Sono
nonluoghi tutte quelle strutture necessarie per la circolazione e il trasporto di persone
e beni quali le autostrade, gli aeroporti, le stazioni oppure quelle create per il tempo
libero – centri commerciali e parchi divertimento ad esempio – o all’insegna della
provvisorietà come può essere un campo profughi. Insomma luoghi in cui tutti vi
transitano ma nessuno vi abita.
Inoltre con il termine nonluogo viene indicato anche il rapporto che si crea tra gli
individui e quegli stessi spazi, relazione all’insegna dell’incomunicabilità o meglio non-
relazione.
Piero Scandura nella recente produzione artistica della serie Stanze sembra
indagare proprio i nonluoghi, strappandoli al loro anonimato e raffigurandoli sulla
tela. Il suo approccio è intimistico, quasi metafisico e surreale, proteso verso una
dimensione estetica ed emozionale. Interesse che si amplia con naturalezza verso
l’architettura, la grafica e il design. Infatti sono proprio gli oggetti di design – sedie,
divani, poltrone, chaise longue – a creare il punctum dell’intera composizione
rendendola estraniata ed estraniante al contempo. Oggetti con i quali facilmente
lo spettatore – abituale frequentatore di nonluoghi – instaura un processo di
identificazione, alienazione e solitudine.
Nella mostra in corso l’artista e il curatore alla ricerca di un sottile gioco intellettuale
e ossimorico hanno collocato le Stanze all’interno di uno spazio – come la Sala degli
specchi e degli Svizzeri – dalle fortissime connotazioni storiche e antropologiche. Una
compresenza inusitata e fortemente spiazzante, quasi alla ricerca di una terza identità
ancora da definire.
Per accentuare ulteriormente il contrasto, oltre alle pitture, alcune installazioni che
invadono lo spazio concorrono al rafforzamento del binomio antitetico luogo-nonluogo.
CREDITS
Scandura. Nonluoghi
Mostra promossa da
Provincia di Massa-Carrara
Presidente: Osvaldo Angeli
Assessore alle politiche culturali: Lara Venè
Titolo: Scandura. Nonluoghi
A cura di: Cinzia Compalati
Sede: Massa, Palazzo Ducale, Piazza Aranci – 35, Sala degli Specchi e Sala degli
Svizzeri
Inaugurazione: sabato 19 maggio ore 18.00
Durata: 20 maggio – 15 giugno 2012
INFORMAZIONI e CONTATTI
Orari: da martedì a sabato 16.30 – 19.30; domenica 11.00 – 13.00 e 16.30–19.30.
Lunedì chiuso
Informazioni: 0585 816343 o 0585 816613
Sito: www.provincia.ms.it
Contatti per la stampa:
Giuliano Bianchi – g.bianchi@provincia.ms.it – tel. 0585 816203
Cinzia Compalati – cinzia.compalati@gmail.com – tel. +39 339 3494536
19
maggio 2012
Piero Scandura – Nonluoghi
Dal 19 maggio al 15 giugno 2012
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
PALAZZO DUCALE
Massa, Piazza Aranci, 35, (Massa-carrara)
Massa, Piazza Aranci, 35, (Massa-carrara)
Orario di apertura
da martedì a sabato 16.30 – 19.30; domenica 11.00 – 13.00 e 16.30–19.30.
Lunedì chiuso
Vernissage
19 Maggio 2012, ore 18
Sito web
www.provincia.ms.it
Autore
Curatore